Libri di Luca Bevilacqua
Il traduttore in gioco. Classici francesi in traduzione d'autore
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2025
pagine: 100
Questa raccolta di saggi è dedicata ad alcune importanti traduzioni di classici francesi. Il traduttore è qui osservato anzitutto come lettore, nelle pieghe di una decodifica del testo originale su cui agiscono ricordi, associazioni e intuizioni; poi come interprete di un progetto personale che, in modo più o meno esplicito, confluisce nella sua opera; infine come agente di una mediazione che si sostanzia in una rete di relazioni intertestuali continuamente riformulate. Il lettore finale, ma anche lo studioso, si trovano in questo modo implicati in un prisma di affinità e risonanze. In un gioco che, da una traduzione all'altra, di lettura in lettura, apre a nuove suggestioni, nuove ipotesi, nuovi testi.
Quindici infatuazioni letterarie. Da Baudelaire a Houellebecq
Luca Bevilacqua
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 80
Baudelaire distingueva, in fatto di critica, due tendenze. Una «divertente e poetica», l’altra «fredda e algebrica». Nessun dubbio che gli studi accademici attuali, in ambito letterario, siano ispirati a un freddo principio di oggettività, dove il rigore concettuale si trasforma spesso in schematismo, e la dimensione originaria del piacere, o il debito d’amore verso il testo (per dirla con George Steiner), vengono deliberatamente occultati. Ecco allora che la scrittura estemporanea di una recensione – su un romanzo appena uscito, o la riedizione d’un classico – diventa possibilità per il critico di recuperare una forma di sguardo che non trascura né tantomeno rimuove il motivo per cui ci occupiamo di libri. Giacché essi ci piacciono. Talvolta non del tutto, ma altre volte moltissimo. Slanci improvvisi, amori, infatuazioni. Come altrettanti capitoli della storia sentimentale d’un lettore che, muovendosi nella letteratura francese, si confronta con alcuni giganti del passato (Baudelaire, Rimbaud, Proust, Céline), così come con i contemporanei (Michon, Carrère, Reza, Houellebecq e altri).
La gloriosa menzogna. Saggi sulla poesia francese tra Otto e Novecento
Luca Bevilacqua
Libro
editore: Perrone
anno edizione: 2023
Baudelaire, Mallarmé, Michaux, Char: quattro nomi che subito sembrano evocare quella che Julia Kristeva chiamò la "rivoluzione del linguaggio poetico". Ma oltre al linguaggio è il ruolo stesso della poesia a modificarsi lungo il transito da un secolo all'altro. Non più espressione, resoconto lirico o amplificazione, ma pura ricerca – labirintica e angosciata – del vero. E poiché tale impresa si svolge grazie agli "artifici umili e sacri della parola" (Mallarmé), non sorprende che la poesia debba mistificare, ingannare, creare doppi fondi e immagini fasulle pur di svelare il suo fine più alto: accompagnare e confortare l'uomo nel suo fatale andirivieni tra il falso e l'autentico, offrendosi in tal modo come una gloriosa chiave interpretativa.
Mots manquants. L'inachevé dans l'œuvre de Mallarmé
Luca Bevilacqua
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 244
Profilo della poesia francese del secondo ottocento
Luca Bevilacqua
Libro: Libro rilegato
editore: Universitalia
anno edizione: 2013
pagine: 116
In Francia, nella seconda metà dell'Ottocento, si afferma in poesia il simbolismo, varia e complessa "nebulosa" (come la definì Paul Valéry) nata dalle atmosfere torbide e sognanti dei "Fiori del male" di Baudelaire. La grande avventura simbolista è ripercorsa in questo libro attraverso le esperienze poetiche dei suoi protagonisti - Mallarmé, Verlaine, Rimbaud - e di quelli che si sono fatti carico della loro eredità. "Lo scopo di queste pagine - scrive Bevilacqua nella premessa - è di offrire una sintesi storico-letteraria dei principali autori e testi generalmente ascritti alla temperie decadente-simbolista, da Baudelaire a Paul Valéry."
La creazione furiosa. Michaux e l'antiletteratura
Luca Bevilacqua
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2012
pagine: 192
Cosa ne è di quella folla di sottopensieri inutili, sconnessi, senza senso, che brulica di continuo in ogni mente? Volti, visioni frammentarie, interrogativi slabbrati, brevi favole incompiute, mondi alternativi e fugaci, scartati ancor prima di essere visitati. Di solito tutto ciò viene taciuto, rimosso: è il non-detto per eccellenza. Eppure, secondo Michaux, sono queste fantasie inesplorate, diverse per ciascuno, ciò che più di ogni altra cosa ci caratterizza individualmente. Scrivere è per lui un atto di insubordinazione alla logica e alle semplificazioni, una rivolta contro la banalità delle parole e del discorso letterario. Ma è anche sintomo di un bisogno acuto di verità. Questo libro indaga l'antiletteratura: ricerca dell'ibrido, oscillazione tra senso e nonsenso. Affiora così quel "monde irrévélé" dell'infanzia, intesa come metafora della vulnerabilità e solitudine della condizione umana.