Libri di Luciana Repici
La disputa sulla natura in età ellenistica. Il caso dell'aristotelico Stratone di Lampsaco
Luciana Repici
Libro: Libro in brossura
editore: Scuola Normale Superiore
anno edizione: 2025
pagine: 400
A partire dall’età moderna, da Montaigne a Leopardi, sino a oggi, Stratone di Lampsaco, allievo di Aristotele, è apparso figura emblematica di un filosofo che esautorava la divinità da ogni intervento nella natura. Sulla scorta di testimonianze antiche, in particolare di Cicerone, ciò è stato inteso come esaurimento e abbandono dell’aristotelismo. Ma un esame più accurato della documentazione antica mostra che Stratone, partendo da presupposti aristotelici e in polemica con filosofie a lui contemporanee – platonismo, stoicismo, epicureismo –, riprende e sviluppa tesi aristoteliche, pervenendo a prospettive originali su temi quali i rapporti tra la divinità e il mondo, la teleologia naturale, l’anima e la relazione tra sensazione e intelligenza nel vivente animale, nonché i processi di generazione e riproduzione, anche nel risvolto delle nascite mostruose.
Predire il futuro. I filosofi antichi e la divinazione
Luciana Repici
Libro: Libro in brossura
editore: Scuola Normale Superiore
anno edizione: 2022
pagine: 388
Le pratiche divinatorie posero ai filosofi, ma anche ai medici e agli astrologi, il problema della possibilità di predire il futuro. Esistono eventi interpretabili come segni del futuro? Tra tutte le cose esistono legami necessari di causa ed effetto, per cui tutto è predeterminato, o il caso rende impossibile ogni predizione? È la divinità a inviare segni, per esempio attraverso i sogni, o essa è indifferente al mondo umano? Se c'è una forma di conoscenza del futuro è certa o solo probabile, oppure tale conoscenza è impossibile? Ed è utile conoscere il futuro? I filosofi antichi, in conflitto tra loro, formularono complesse argomentazioni per rispondere a questi e ad altri interrogativi.
Uomini capovolti. Le piante nel pensiero dei greci
Luciana Repici
Libro: Libro in brossura
editore: Scuola Normale Superiore
anno edizione: 2020
pagine: 374
«Tra gli animali è proprio soprattutto dell'uomo, a causa della sua statura eretta, avere la parte superiore rivolta all'alto dell'universo; nelle piante invece, che sono immobili e assumono dalla terra l'alimento, necessariamente questa parte è sempre in basso. Le radici sono infatti nelle piante l'analogo di quella che negli animali è chiamata bocca, con la quale esse assumono l'alimento dalla terra». Da questa immagine di Aristotele prende avvio nel libro un viaggio intorno alle piante, protagoniste di un dibattito a più voci, filosofiche e non, ed emblemi di una natura casa comune di tutti i viventi.
Aristotele. La fiamma nel cuore
Libro
editore: Scuola Normale Superiore
anno edizione: 2017
pagine: 186
In quattro brevi scritti Aristotele analizza fenomeni che caratterizzano l’intero arco vitale delle nature animate, piante comprese, dalla nascita alla morte e dalla giovinezza alla vecchiaia, utilizzando i concetti fondamentali della sua filosofia della natura. Lo sguardo è sulle condizioni della natura individuale e ambientale che, nello scenario di corruttibilità proprio degli esseri generati, consentono alla gracile fiammella della vita che arde nel loro cuore di rimanere accesa o di spegnersi definitivamente. La natura e l’anima che presiede all'esercizio delle funzioni vitali si compenetrano mostrando che una spiegazione in chiave finalistica dei processi della vita non può prescindere dalla componente materiale che costituisce i viventi in quanto tali.
Nature silenziose. Le piante nel pensiero ellenistico e romano
Luciana Repici
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 212
Dalla Grecia del tempo di Epicuro (III sec. a.C.) all'età di Plotino (III sec d.C), passando per Roma e per i suoi celebrati giardini: seicento anni durante i quali le piante furono oggetto di attenzione per il loro modo di crescere e riprodursi; per le loro proprietà specifiche rispetto ad animali e uomini; per la loro presenza silenziosa ma inconfondibile nella natura circostante; per la loro utilità medica e alimentare, ma anche rituale e magica. Una scena animata da filosofi della natura ed esperti di botanica, medici, storici e geografi, trattatisti di agricoltura, letterati e poeti, in un intreccio complesso di competenze e di forme letterarie.
Uomini capovolti. Le piante nel pensiero dei greci
Luciana Repici
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 2000
pagine: 378
Sono le piante dotate di anima? La domanda posta da Aristotele, e da Platone prima di lui, trova una risposta affermativa nelle pagine di questo libro che mostra la capacità delle piante di integrarsi come una realtà viva nei molteplci campi dell'esistenza umana. L'autrice, attrraverso la ricognizione delle opere di filosofi, storici, poeti, geografi, medici appartenenti alla civiltà ellenica, documenta l'utilizzo del mondo vegetale sia in quanto tale, come oggetto di indagine specifica, sia come fonte di metafore nella costruzione di massime, sentenze moraleggianti, ragionamenti teorici. La pianta trova un posto speculare a quello umano, andando a costituire, nella sua entità di "uomo capovolto", uno strumento di confronto e ridefinizione.