Libri di Luciana Repici
Predire il futuro. I filosofi antichi e la divinazione
Luciana Repici
Libro: Copertina morbida
editore: Scuola Normale Superiore
anno edizione: 2022
pagine: 388
Le pratiche divinatorie posero ai filosofi, ma anche ai medici e agli astrologi, il problema della possibilità di predire il futuro. Esistono eventi interpretabili come segni del futuro? Tra tutte le cose esistono legami necessari di causa ed effetto, per cui tutto è predeterminato, o il caso rende impossibile ogni predizione? È la divinità a inviare segni, per esempio attraverso i sogni, o essa è indifferente al mondo umano? Se c'è una forma di conoscenza del futuro è certa o solo probabile, oppure tale conoscenza è impossibile? Ed è utile conoscere il futuro? I filosofi antichi, in conflitto tra loro, formularono complesse argomentazioni per rispondere a questi e ad altri interrogativi.
Uomini capovolti. Le piante nel pensiero dei greci
Luciana Repici
Libro: Copertina morbida
editore: Scuola Normale Superiore
anno edizione: 2020
pagine: 374
«Tra gli animali è proprio soprattutto dell'uomo, a causa della sua statura eretta, avere la parte superiore rivolta all'alto dell'universo; nelle piante invece, che sono immobili e assumono dalla terra l'alimento, necessariamente questa parte è sempre in basso. Le radici sono infatti nelle piante l'analogo di quella che negli animali è chiamata bocca, con la quale esse assumono l'alimento dalla terra». Da questa immagine di Aristotele prende avvio nel libro un viaggio intorno alle piante, protagoniste di un dibattito a più voci, filosofiche e non, ed emblemi di una natura casa comune di tutti i viventi.
Nature silenziose. Le piante nel pensiero ellenistico e romano
Luciana Repici
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 212
Dalla Grecia del tempo di Epicuro (III sec. a.C.) all'età di Plotino (III sec d.C), passando per Roma e per i suoi celebrati giardini: seicento anni durante i quali le piante furono oggetto di attenzione per il loro modo di crescere e riprodursi; per le loro proprietà specifiche rispetto ad animali e uomini; per la loro presenza silenziosa ma inconfondibile nella natura circostante; per la loro utilità medica e alimentare, ma anche rituale e magica. Una scena animata da filosofi della natura ed esperti di botanica, medici, storici e geografi, trattatisti di agricoltura, letterati e poeti, in un intreccio complesso di competenze e di forme letterarie.
Uomini capovolti. Le piante nel pensiero dei greci
Luciana Repici
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 2000
pagine: 378
Sono le piante dotate di anima? La domanda posta da Aristotele, e da Platone prima di lui, trova una risposta affermativa nelle pagine di questo libro che mostra la capacità delle piante di integrarsi come una realtà viva nei molteplci campi dell'esistenza umana. L'autrice, attrraverso la ricognizione delle opere di filosofi, storici, poeti, geografi, medici appartenenti alla civiltà ellenica, documenta l'utilizzo del mondo vegetale sia in quanto tale, come oggetto di indagine specifica, sia come fonte di metafore nella costruzione di massime, sentenze moraleggianti, ragionamenti teorici. La pianta trova un posto speculare a quello umano, andando a costituire, nella sua entità di "uomo capovolto", uno strumento di confronto e ridefinizione.