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Libri di Manuel Orazi

Stadi. Architecture of a myth

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Cosimo Panini

anno edizione: 2025

pagine: 304

30,00 28,50

Stadi. Architettura e mito

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Cosimo Panini

anno edizione: 2025

pagine: 304

Lo stadio non è solo uno spazio fisico ma un caleidoscopio per osservare una pluralità di dimensioni di rilevanza architettonica, urbanistica, economica, antropologica, politica e artistica. Il volume, che accompagna la prima mostra in Italia dedicata agli stadi (MAXXI, 30 maggio - 26 ottobre 2025), ne analizza la trasformazione nel tempo e nello spazio, attraverso un’inedita lettura comparata e interdisciplinare articolata in differenti registri di narrazione: interviste, saggi, progetti fotografici ed estratti antologici. All’attenzione dedicata agli stadi italiani e al dibattito in corso intorno alla loro modernizzazione si affianca l’analisi degli aspetti sociologici che caratterizzano queste strutture e i diversi pubblici che li frequentano. Una serie di saggi brevi indaga poi il rapporto tra lo stadio e le arti dalla fine dell’Ottocento a oggi. Completano il volume cinquanta schede dedicate ad altrettanti stadi, tra i quali impianti internazionali da quelli di Archibald Leitch alle strutture di Herzog & de Meuron passando per Tony Garnier, Frei Otto ed Eduardo Souto de Moura – e italiani, con progetti firmati tra gli altri da Pier Luigi Nervi, Vittorio Gregotti, Renzo Piano e Massimo Majowiecki. Il volume è disponibile anche nell'edizione inglese.
30,00 28,50

Vite stravaganti di architetti

Vite stravaganti di architetti

Manuel Orazi

Libro: Libro in brossura

editore: Giometti & Antonello

anno edizione: 2025

pagine: 224

Anche la stravaganza esistenziale, quando il mondo sembra sconvolto da epocali mutazioni naturali, economiche e geopolitiche, può aprire all’architettura una strada da percorrere per reagire all’impatto vorace di altre discipline. Ecco dunque quarantuno biografie di architetti che proprio nella divagazione e nell’ars combinatoria hanno trovato nel corso dei secoli le risorse per ideare e modulare concetti in grado di dare nuova vita all’antica arte dell’architettura, riconducendo la disciplina alla sua funzione essenziale di vettore della modernità. E del moderno in architettura queste quarantuno vite sono un piccolo compendio, libero dall’ossessione per la rilevanza, eccentrico alla tirannia dell’opera, nella consapevolezza che, come ha scritto Bruno Pedretti, «il laboratorio delle vite, anche nelle sue zone d’ombra private, va avanzando sempre più crediti nei confronti delle opere finali». Da Francesco di Giorgio a Frank O. Gehry, da Jean-Jacques Lequeu a Italo Rota, una galleria di ritratti che rende omaggio allo scarto, al sentiero non tracciato.
18,00

Unipol Tower Group Headquarters Milan. Un progetto di Mario Cucinella Architects

Manuel Orazi

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori Electa

anno edizione: 2025

pagine: 240

Il volto della Milano contemporanea cambia, diventando sempre più affine a quello delle metropoli internazionali. Torre Unipol completa il nuovo profilo del quartiere più attuale della città. La nuova sede milanese del Gruppo Unipol nasce dall'eccezionale prestigio della location in cui sorge: l'area di progetto è l'ultimo e fondamentale tassello di Porta Nuova, il maggior intervento di riqualificazione urbana che ha contribuito a rinnovare e qualificare Milano, dotandola di un moderno distretto economico finanziario all'altezza delle più importanti capitali europee. Frutto di uno sviluppo progettuale rigoroso da parte dello studio MCA - Mario Cucinella Architects, si tratta di un edificio a forma ellittica che si sviluppa su 23 piani fuori terra e 3 piani interrati, per una superficie totale di 31.000 mq. La scelta della forma ellittica da parte del progettista permette alla torre di inserirsi armoniosamente in un ambiente già fortemente costruito. Torre Unipol è un esempio di architettura "sensoriale". La doppia pelle della facciata rappresenta l'elemento che trasforma l'edificio in un organismo in continuo scambio con l'esterno, un intreccio di rami ordinati che interagiscono mediante luce e aria. Il trattamento dell'involucro è un elemento cardine di quello che si vuole uno dei punti forti dell'edificio: la sua sostenibilità. L'involucro esterno è concepito come un sistema dinamico, in grado di isolare l'edificio in inverno e, al contempo, limitarne il surriscaldamento estivo. Anche la geometria dell'involucro, ottimizzando la superficie di facciata, contribuisce a garantire l'efficienza energetica della torre. Con la sua geometria a rete, la facciata vuole essere anche una metafora del sistema che caratterizza le relazioni e la società contemporanea. Manuel Orazi, curatore del volume, descrive la struttura nella sua genesi e raccoglie le testimonianze del progettista Mario Cucinella e dell'ingegnere strutturista Massimo Majowiecki. Ad arricchire il libro i testi di Carlo Cimbri e Gilda Bojardi. Oltre 140 immagini fotografiche scattate da fotografi di fama Internazionale, come Marco Garofalo e Duccio Malagamba, documentano la complessa opera di costruzione della torre fino al suo completamento.
70,00 66,50

Giovanni Vaccarini

Manuel Orazi

Libro: Libro in brossura

editore: LetteraVentidue

anno edizione: 2024

pagine: 144

La costa adriatica ospita una delle conurbazioni lineari più estese d’Europa, sebbene con alcune interruzioni come il monte San Bartolo o il monte Conero. Tale insediamento è diverso dallo sprawl padano, o dell’hinterland napoletano, ma pur sempre espressione di una «(non più) città» koolhaasiana. La scuola di Pescara ha studiato appunto questo tipo di città “brutta, sporca e cattiva” guardando all’opera di antichi e nuovi maestri, da Luigi Moretti a Steven Holl, cercando di comprenderne le logiche invece di rifiutarle a priori. In questo scenario, Giovanni Vaccarini si è distinto come uno dei più eleganti e pragmatici interpreti di tale linea adriatica, sapendo integrare istanze vernacolari, artistiche ed ecologiche all’interno delle proprie architetture tutte poste lungo la fascia costiera, dalla centrale Powerban di Russi, vicino Ravenna, all’edificio residenziale Riviera 107 di Pescara.
20,00 19,00

Officina Gio Ponti. Scrittura, grafica, architettura, design

Officina Gio Ponti. Scrittura, grafica, architettura, design

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 275

Il volume raccoglie otto saggi inediti sulla multiforme attività di Gio Ponti distribuiti in quattro aree tematiche, dedicate alla scrittura per le riviste che ha fondato («Domus», «Stile», «Bellezza») o per altri giornali («Corriere della Sera»), alla grafica e all’illustrazione editoriale, al progetto di architettura e, infine, al progetto di design. È certo arduo scomporre l’opera di una personalità poliedrica come quella di Ponti, che non a caso si è costantemente servito di pseudonimi. Il suo lavoro, del resto, va considerato il prodotto di un’officina di progetto, composta di volta in volta di collaboratori e discipline differenti, che deve la sua coerenza all’adozione di un metodo unitario, teso a far prevalere l’intenzione progettuale sul processo attraverso cui essa si realizza. La sua impronta non è mai standardizzata, anche se sempre riconoscibile, come nel caso degli artigiani che Ponti ha costantemente frequentato, promosso e amato per la loro semplicità, «cioè sincerità, ordine, il che vuol dire in sintesi essenzialità». I contributi qui riuniti dunque cercano di leggere disegni, pubblicazioni, edifici decisivi per la sua carriera (Palazzo Montecatini, Torre Pirelli), progetti di oggetti diversissimi tra loro, dal cucchiaio all’automobile, nonché il suo impegno pubblicistico specie all’estero in virtù del quale, secondo Alessandro Mendini, Ponti va considerato come il «generoso moltiplicatore della cultura dei designer italiani». Seguendo le diverse tipologie di prodotto che escono dall’officina di Ponti, questo libro offre dunque nuove interpretazioni corredate da fotografie e documenti spesso inediti, in collaborazione con i Gio Ponti Archives.
32,00

Carlo Aymonino. Fedeltà al tradimento-Loyalty to betrayal

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2021

pagine: 384

Il volume accompagna la mostra dedicata alla figura e alle opere di Carlo Aymonino (1926-2010), allestita alla Triennale di Milano dal 14 maggio al 22 agosto 2021. Aymonino ha attraversato tutto il secondo Novecento con un ruolo primario, da organizzatore culturale: nella ricostruzione del dopoguerra, nel clima neorealista che si è tradotto nell'impegno per il Mezzogiorno (quartiere Spine Bianche a Matera) e nelle periferie (quartiere Gallaratese a Milano, campus scolastico a Pesaro), nell'impegno con il Partito Comunista Italiano a Roma, nell'insegnamento universitario a Venezia, nella professione e in molteplici relazioni intellettuali confluite in memorabili pubblicazioni e ricerche collettive di analisi urbana, senza trascurare mai un esercizio quotidiano del disegno. La mostra e il libro documentano oltre cinquant'anni di attività di Aymonino attraverso progetti, disegni, fotografie, lettere, documenti e testimonianze. Traduzioni di Christopher Huw Evans; Lucien Comoy; Leslie A. Ray per Language Consulting Congressi, Milano.
45,00 42,75

Imparare da Las Vegas. Il simbolismo dimenticato della forma architettonica

Robert Venturi, Denise Scott Brown, Steven Izenour

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2018

pagine: 226

Quando questo libro venne pubblicato nel 1972 scatenò immediatamente un vero e proprio putiferio: che cosa mai si può imparare da Las Vegas, la valvola di sfogo organica al puritanesimo americano nonché il territorio legalizzato gestito per anni dalle peggiori mafie del paese? Forse a giocare d'azzardo, frequentare prostitute e gigolò, a bere, mangiare e fumare smodatamente magari ascoltando canzonette come Viva Las Vegas di Elvis Presley? Venturi, Scott Brown e Izenour decisero semplicemente di studiare da vicino una città che era cresciuta a una velocità mai vista prima nel bel mezzo del deserto del Mojave come una "città-miraggio". I cartelloni pubblicitari illuminati dal neon e la sua bassissima densità urbana lasciavano immaginare che Las Vegas fosse il primo esemplare di città virtuale - specie di notte - tanto che Tom Wolfe, in uno dei suoi primi reportage, scrisse che "le insegne sono diventate l'architettura di Las Vegas" anticipando di fatto la teoria progettuale del "decorated shed" qui avanzata dalla coppia di Filadelfia. In realtà in pochi decenni la capitale del vizio, nota anche come Sin City, si trasformerà in una città molto più tradizionale circondata da campi da golf, ma questo studio resta paradigmatico perché gli autori hanno avuto il coraggio di guardare negli occhi il drago del capitalismo trionfante a scala urbana, gettando luce su alcune delle forze che sono alla base delle trasformazioni più dirompenti anche delle vecchie città europee, dallo sprawl al junkspace, dimostrando peraltro che la creatività può esprimersi anche solo osservando attentamente ciò che ci circonda: l'uso di massa dell'automobile, della cartellonistica pubblicitaria a neon, l'uso commerciale di nuove tipologie architettoniche come il fast food, il drive-in, lo shopping mail ecc. Giancarlo De Carlo, con un intuito fuori dal comune, ha scritto poco prima della pubblicazione di questo libro che la scoperta di Las Vegas e la sua interpretazione in chiave pop sono due fatti che hanno «allargato lo spettro della comunicazione umana perché hanno introdotto nell'uso comune alcune forme di espressione che sino ad allora erano state considerate irrilevanti o addirittura esecrabili. [...] La scoperta della trivialità, d'altra parte, rappresenta soprattutto un'ultima scrollata dissacrante al vecchio principio secondo il quale l'Arte è rappresentazione del Bello».
25,00 23,75

Ebraismo e architettura

Bruno Zevi

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 2018

pagine: 132

Esiste un'arte ebraica? È prodotto esclusivo di artisti ebrei, o invece configura un orientamento valido anche per non-ebrei? Tra i flagelli della sinistra europea c'è il contrasto tra comunismo e sionismo. L'intolleranza marxista persiste bruciando ogni tentativo di revisione. I numerosi disegni rinvenuti nei campi di sterminio pongono il quesito: quali vincoli legano i martiri che li hanno tracciati ai linguaggi artistici dell'epoca? Un bambino ebreo è assassinato. In una drammatica seduta in Campidoglio, l'accusa tremenda al mondo cattolico, all'antisemitismo comunista, alla viltà dello Stato. La diaspora può esser vista: a) come valore del passato, b) come convivenza tra attualità e retaggio storico; c) come impulso a influenzare la cultura internazionale. In un'ipotetica quarta interpretazione, le eresie di Einstein, Freud e Schönberg permeano il quotidiano. Quanto è accaduto nella letteratura ebraico-americana si riflette oggi nel campo architettonico. Dominano figure anomale, eversive, comunque immuni da idolatrie linguistiche. Questi i temi roventi dei saggi qui raccolti. La nuova edizione di "Ebraismo e architettura" viene pubblicata in occasione del centenario dalla nascita di Bruno Zevi. Con un testo inedito e un documento donato dall'archivio di Daniel Libeskind questa raccolta di testi zeviani rimane attuale e di grande interesse per capire a tutto tondo l'identità del grande architetto ebreo romano.
10,00 9,50

Welcome to Saint-Mesmes. Ediz. italiana, inglese e francese

Carine Merlino, Manuel Orazi

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Silvana

anno edizione: 2010

pagine: 192

In questo nuovo volume gli architetti Umberto Napolitano e Benoit Jallon invitano a seguire un processo completo di costruzione di un edificio. La società italiana Marchesini li ha incaricati di realizzare la loro nuova sede a Saint-Mesmes, nel dipartimento della Seine-et-Marne. Consegnato nel 2008, questo corpo di fabbrica è stato pensato in funzione del luogo e della sua morfologia: una pendenza di tre metri di dislivello offre una vista eccezionale. Il progetto propone di concepire e organizzare gli spazi di lavoro sfumando i limiti fra le diverse attività: ogni spazio è nello stesso tempo sia luogo di produzione che di scambio, non ci sono più corridoi ma spazi misti che associano distribuzione, luoghi di attesa e aree di lavoro. La posta in gioco del progetto è assicurare delle condizioni di lavoro ottimali, in un quadro eccezionale di qualità architettonica e di luce.
24,00 22,80

Imparare da Las Vegas. Il simbolismo dimenticato della forma architettonica

Imparare da Las Vegas. Il simbolismo dimenticato della forma architettonica

Robert Venturi, Denise Scott Brown, Steven Izenour

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2010

pagine: 230

Quando questo libro venne pubblicato nel 1972 scatenò immediatamente un vero e proprio putiferio: che cosa mai si può imparare da Las Vegas, la valvola di sfogo organica al puritanesimo americano nonché il territorio legalizzato gestito per anni dalle peggiori mafie del paese? Forse a giocare d'azzardo, frequentare prostitute e gigolò, a bere, mangiare e fumare smodatamente magari ascoltando canzonette come Viva Las Vegas di Elvis Presley? Venturi, Scott Brown e Izenour decisero semplicemente di studiare da vicino una città che era cresciuta a una velocità mai vista prima nel bel mezzo del deserto del Mojave come una "città-miraggio". I cartelloni pubblicitari illuminati dal neon e la sua bassissima densità urbana lasciavano immaginare che Las Vegas fosse il primo esemplare di città virtuale - specie di notte - tanto che Tom Wolfe, in uno dei suoi primi reportage, scrisse che "le insegne sono diventate l'architettura di Las Vegas" anticipando di fatto la teoria progettuale del "decorated shed" qui avanzata dalla coppia di Filadelfia. In realtà in pochi decenni la capitale del vizio, nota anche come Sin City, si trasformerà in una città molto più tradizionale circondata da campi da golf, ma questo studio resta paradigmatico perché gli autori hanno avuto il coraggio di guardare negli occhi il drago del capitalismo trionfante a scala urbana, gettando luce su alcune delle forze che sono alla base delle trasformazioni più dirompenti anche delle vecchie città europee
24,00

Ebraismo e architettura

Ebraismo e architettura

Bruno Zevi

Libro

editore: Giuntina

anno edizione: 1995

pagine: 91

10,33

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