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Libri di Marco Pastonesi

Rocky Marciano blues. Una storia in quindici round e dodici battute

Rocky Marciano blues. Una storia in quindici round e dodici battute

Marco Pastonesi

Libro: Libro in brossura

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2023

pagine: 168

Non aveva gioco di gambe. Non aveva varietà di colpi. Non aveva l’arte della difesa. Non aveva stile, eleganza, classe, talento. Non aveva fantasia. Non aveva l’altezza né l’allungo. Non aveva neanche la pelle nera dei più grandi pesi massimi di quell’epoca. Ma aveva un pugno, uno solo: il destro, ribattezzato «Suzie Q», che prima o poi metteva a segno. E per l’avversario si spegneva la luce. In un angolo del ring c’è lui, Rocky Marciano, il Bombardiere di Brockton, l’imbattuto campione dei pesi massimi, con le sue origini italiane, i 49 match con 49 vittorie e 43 ko. Tra le vittime Joe Louis e Jersey Joe Walcott, Roland LaStarza e Archie Moore; e a giudizio di un’intelligenza artificiale, perfino Muhammad Ali. Nell’altro angolo ci sono loro, gli uomini e le donne del blues e del jazz, con voci e armoniche, pianoforti e trombe; con le loro origini afroamericane, le storie di razzismo, gli accordi con il diavolo, i colli di bottiglia, le notti nelle bettole e le sessioni in studio. Le corde del ring e quelle della chitarra. Ma cosa c’entra Rocky Marciano con Bessie Smith, Robert Johnson, John Lee Hooker e Miles Davis? C’entra a suon di pugni. E c’entra a ritmo di blues. Marco Pastonesi attraversa musica e boxe per raccontare nel suo stile inconfondibile la storia di uno dei più grandi campioni mai espressi dal pugilato, una storia in quindici round e dodici battute.
17,00
Se cadono tutti vinco io. Dino Zandegù: cento storie vere al 90%

Se cadono tutti vinco io. Dino Zandegù: cento storie vere al 90%

Marco Pastonesi

Libro: Libro in brossura

editore: Ediciclo

anno edizione: 2023

pagine: 192

Quaranta vittorie da professionista, un’infinità di piazzamenti, i duelli con Eddy Merckx e Marino Basso, le ospitate a “Quelli che il calcio”... Dino Zandegù, battitore libero, ciclista eclettico e carismatico, è un affabulatore nato che accende il mondo del ciclismo con la sua verve. I corridori di solito sono noti per la loro disciplina, per la loro vita da monaci... Dino Zandegù, no. Lui fa parte della schiera eletta dei matti, degli imprevedibili, degli allegri. Esagerava ed esternava, trasgrediva e peccava, e lo faceva mangiando e bevendo, cantando e recitando, sproloquiando, ricamando e improvvisando. Sarà il suo nome, Dino, l’unico diminutivo di una esistenza accrescitiva. Sarà il suo cognome, Zandegù, che fa rima con virtù e tribù, Gesù e Belzebù. Sarà la sua rivalità – il ciclismo si è sempre sublimato in duelli e dualismi – con Marino Basso. Sarà la sua pesantezza del pedalare in salita capace di trasformarsi in leggerezza del vivere in discesa, pianura e volata. Sarà la sua arte di raccontare storie vere – come precisa lui stesso – al novanta per cento. Perché molto appartiene alla storia, ma qualcosa anche al mito e alla leggenda, alla libera interpretazione e alla sincera ispirazione.
16,00
Il leone e il corazziere. L'anima del rugby in Carwyn James e Doro Quaglio

Il leone e il corazziere. L'anima del rugby in Carwyn James e Doro Quaglio

Marco Pastonesi

Libro: Libro in brossura

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2022

pagine: 184

Carwyn James, gallese, laureato in lettere, e Isidoro Quaglio, rodigino, laureato all’università della strada: due uomini di rugby. Carwyn, un visionario sfuggito alle miniere, giocatore del Llanelli e del Galles, poi allenatore dei British and Irish Lions. Doro, ex corazziere scampato a un’alluvione, giocatore del Rovigo e del Bourgoin, poi allenatore della Nazionale italiana. Carwyn il teorico della libertà, dell’improvvisazione, della creatività, che spingeva i suoi giocatori a pensare, mentre Doro li invitava a fraternizzare. Carwyn che attraverso il rugby insegnava Shakespeare e Milton, e Doro che grazie al rugby esorcizzava povertà ed emarginazione. Carwyn che viveva di arte e poesia, Doro che si nutriva di calore umano. Un giorno si incontrarono a Rovigo, uno in panchina, l’altro ancora in campo, e da allora non si sarebbero più lasciati, neanche quando Carwyn a sorpresa «passò il pallone ovale» – come amano dire i rugbisti –, ovvero passò a miglior vita. Questa è la loro storia, tra mischie chiuse e touche rapide, orazioni negli spogliatoi e bevute nelle osterie, gesti rituali e azioni scaramantiche: una doppia storia ovale, che è anche una dichiarazione d’amore per uno sport che è molto più di uno sport, che è un patrimonio di valori, un’eredità di avventure, una miniera di episodi, un senso di appartenenza.
16,00
La meta più bella della storia. Il rugby, il Galles, Gareth e i suoi fratelli

La meta più bella della storia. Il rugby, il Galles, Gareth e i suoi fratelli

Marco Pastonesi

Libro: Copertina morbida

editore: Baldini + Castoldi

anno edizione: 2021

pagine: 208

Il rugby sarà anche nato in Inghilterra, cresciuto in Australia, fortificato in Sud Africa, eccitato in Francia, sublimato in Nuova Zelanda, si sarà abbronzato a Figi, Samoa e Tonga, ma è e rimarrà lo sport del Galles. Qui la vera Nazionale è quella di rugby, e al confronto le altre, calcio compreso, svaniscono. Gli eroi nazionali sono quelli del rugby: Gareth Edwards - che con i Barbarians segnò «la meta più bella della Storia» nella leggendaria partita contro gli All Blacks a Cardiff nel 1973 -, come Giuseppe Garibaldi, e i suoi fratelli, JPR Williams come Tazio Nuvolari, Barry John come Fausto Coppi, Nigel Owens come Concetto Lo Bello. Ogni volta che una squadra gallese gioca, è come se uscisse da un cunicolo, venisse alla luce, risalisse sotto il cielo aperto da una miniera: un'ascesa, o meglio, un'ascensione. E ogni giorno in cui il Galles gioca al Millennium, la basilica di San Pietro del rugby, è il Giubileo. Questo libro è dedicato a tutti gli appassionati di rugby e anche a chi è attratto dalle grandi storie di dedizione, coraggio, ribellione, gioia che solo lo sport può dare. Un viaggio dentro il mito del rugby, attraverso il racconto dei club di culto e non, dei campioni, degli stadi, dei tifosi, delle mete segnate e delle azioni fallite.
16,00
Elogio del gregario

Elogio del gregario

Marco Pastonesi

Libro: Libro in brossura

editore: Battaglia

anno edizione: 2021

pagine: 146

Marco Pastonesi ci porta nel proletario del ciclismo. Una figura messianica a metà tra il portatore di acqua e l'alleviatore di sofferenze. Tira, insegue, spinge, poi lotta per arrivare entro il tempo massimo. Qualche volta, nelle rare giornate di libertà vigilata e condizionata, riesce addirittura a vincere. È il gregario: storie di borracce, storie di stanze, storie di ruote, storie di abbandoni, storie di fughe, storie di traini, storie di premi, storie di Giri d'Italia e di Tour de France. Storie di chi, da professionista, non ne ha vinta neanche una. Storie raccontate dai loro protagonisti, da Nunzio Pellicciari a Marzio Bruseghin, da Roberto Poggiali ad Alan Marangoni. Militi ignoti sacrificati al loro capitano.
15,00
Ernesto Colnago. Il maestro e la bicicletta. Conversazione con Marco Pastonesi

Ernesto Colnago. Il maestro e la bicicletta. Conversazione con Marco Pastonesi

Marco Pastonesi

Libro: Libro in brossura

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2020

pagine: 144

Ernesto Colnago ripercorre la sua storia (l'infanzia povera, le avventure come corridore, l'inizio dell'attività da garzone a operaio, la dura strada da meccanico ad artigiano, le creazioni da eccellenza del Made in Italy), la sua geografia (dai Giri d'Italia al seguito di Fiorenzo Magni ai Tour de France al servizio di Eddy Merckx, dai Mondiali di Vittorio Adorni e Giuseppe Saronni alle Olimpiadi non solo con l'Italia ma anche con la Russia), la sua scienza (l'età dell'acciaio, l'età dell'alluminio, l'età del carbonio), tra incontri (con Fausto Coppi, Gianni Brera, re Juan Carlos...) e folgorazioni (con Tullio Campagnolo, Enzo Ferrari, papa Wojtyla...). E ancora: pensieri e certezze rotonde, filosofia e religione del lavoro, fino alla clausura per la pandemia e alla nuova esplosione delle due ruote. Al centro della sua vita, la bicicletta: «Pedalare è un bellissimo verbo di movimento: ci sono i piedi come radice, ci sono le ali come suffisso, e c'è lo stesso infinito – are – di andare e volare, ma anche di pensare e immaginare, disegnare e organizzare».
15,00
Ovalia. Dizionario erotico del rugby

Ovalia. Dizionario erotico del rugby

Marco Pastonesi

Libro: Copertina morbida

editore: Baldini + Castoldi

anno edizione: 2019

pagine: 350

Scorrendo le pagine del libro si familiarizza con fatti, personaggi, passato e presente, gergo e regole della disciplina raccontata dalla A alla Z anche con spiegazioni a prova d'ignoranti (in senso letterale, non rugbistico: Pastonesi ricorda che quando si parla di «giocatore ignorante, fisico ignorante, partita ignorante» si fa «un complimento: significa duro, tosto, coraggioso»). Da nozioni ormai note ai più come «terzo tempo» (quello vero), apprezzato dal rugbista Che Guevara e definito dal pilone inglese Jason Leonard «una tranquilla pinta di birra seguita da altre 17 pinte piuttosto rumorose». Fino a definizioni per addetti ai lavori come cap, factotum e Old, quelli che per raggiunti limiti di età possono cimentarsi in un «rugby versione light». E infine alla voce calcio le differenze con il rugby. Sintetizza Vincenzo Cerami: «Il calcio somiglia all'Italia, il rugby allo sport».
16,00
Coppi ultimo

Coppi ultimo

Marco Pastonesi

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2019

pagine: 199

Il 2 gennaio 1960, nell'ospedale civile di Tortona, si spegne il più grande sportivo italiano del Novecento, «forse il più grande di sempre», ucciso a quarant'anni da una malaria non diagnosticata e divampata in un corpo usurato da troppe fatiche. Dell'epopea di Fausto Coppi, della sua rivalità con Bartali, della prigionia e degli scandali si sa tutto, o quasi. Ma il Coppi meno conosciuto, meno raccontato, è proprio quello del 1959. È il suo ultimo anno di uomo e campione, di industriale e manager. Una giostra di ingaggi, passerelle, sconfitte. Un lungo, frenetico addio al mondo del ciclismo, ma anche un silenzioso addio alle mogli, ai figli, ai tifosi, alla gente e alle case di Castellania, «una muta punteggiatura del paesaggio e dell'umanità». L'ultima Roubaix, l'ultimo Baracchi, l'ultimo Tour - non disputato, ma vinto dal suo discepolo migliore -, fino a quell'ultimo viaggio, «inatteso» e fatale, nell'Alto Volta. Un Coppi stremato, esaurito, sfinito eppure ancora curioso, incapace di scendere dalla bici, dove continua a esibirsi con uno stile impeccabile - una perfetta fusione di «muscoli e telaio» -, portando a spasso la propria leggenda a due ruote. Un Coppi inedito, raccontato in mille storie minime ed esemplari - un mito, tutt'altro che ultimo.
17,00
Spingi me sennò bestemmio. Storie di ultimi: maglie nere, lanterne rosse e fanalini di coda

Spingi me sennò bestemmio. Storie di ultimi: maglie nere, lanterne rosse e fanalini di coda

Marco Pastonesi

Libro

editore: Ediciclo

anno edizione: 2018

pagine: 208

L'ultimo è il più debole, fragile, vulnerabile. L'ultimo è il più generoso, solidale, umano. L'ultimo è il più colpito dalle punture delle vespe e dagli scontri con le moto, il più ostacolato dai passaggi a livello e dai greggi di pecore, il più bersagliato dai chiodi e dalle puntine. E molto spesso l'ultimo, per puro e malinconico paradosso, è anche il primo: il primo a cedere e a mollare, il primo a staccarsi e a distaccarsi, il primo a entrare in crisi, il primo a ritirarsi, il primo a rifare le valigie e tornare a casa. Spesso è anche il più simpatico, e non solo nel ciclismo. Questo libro è un inno alle maglie nere, un elogio alle lanterne rosse, un'odissea dei fanalini di coda. Da Ticozzelli a Fonzi, da Piscaglia a Lievore, da Marcaletti a Malori, da Rubagotti a Stacchiotti... Marco Pastonesi colleziona una trentina di storie di ciclisti che sono rimasti indietro, raccontando curiosi retroscena e divertenti episodi inediti.
15,00
La leggenda delle strade bianche. Piccolo omaggio alla polvere e al sudore degli eroi a pedali

La leggenda delle strade bianche. Piccolo omaggio alla polvere e al sudore degli eroi a pedali

Marco Pastonesi

Libro: Copertina morbida

editore: Ediciclo

anno edizione: 2017

pagine: 92

La collana "Piccola filosofia di viaggio" invita Marco Pastonesi, scrittore e giornalista a pedali, a narrarci la leggenda delle strade bianche. Strade contadine, avventurose, corsare e corsaiole, dove si corre nel fango e nella polvere, con la luce negli occhi e la forza nelle gambe, dove ruote e terra danzano assieme, dove il passato ha lasciato solchi di eroismo e sincerità.
8,50
Il grande Guerra

Il grande Guerra

Claudio Gregori, Marco Pastonesi

Libro: Libro in brossura

editore: Mulatero

anno edizione: 2022

pagine: 245

Passista, inseguitore, cronoman, Learco Guerra negli anni Trenta è stato il corridore italiano più amato dai tifosi: su di lui riversarono l'affetto e la passione popolare che non seppero destinare al suo grande rivale, Alfredo Binda, lucido, freddo e scientifico. Un Mondiale (1931, a cronometro), un Giro d'Italia (1934), una Milano-Sanremo (1933), un Giro di Lombardia (1934) e, ancora, due volte secondo al Tour de France (1930, 1933), e due volte secondo al Mondiale (1930 e 1934), più un'ottantina di corse vinte sempre come se andasse all'assalto del traguardo: d'impeto, di potenza, di prepotenza. Nasce così il mito de La Locomotiva umana: «Quello lì va come un treno». Gran complimento andare come un treno quando invece si hanno due ruote sottili a trazione umana. Rapportone, ventre a terra, e giù a mulinare, a spadellare, a pistonare. Poi, ritiratosi dalle corse, a partire dal 1945, come direttore sportivo Guerra apre la strada alle numerose vittorie di campioni stranieri come Hugo Koblet, Charly Gaul, Federico Bahamontes e Rik Van Looy. A centovent'anni dalla nascita (15 ottobre 1902), Claudio Gregori e Marco Pastonesi, due firme eccellenti del giornalismo sportivo italiano, raccontano l'appassionante vicenda biografica de Il grande Guerra.
21,00
L'Italia che vola. Parabiago la città iridata da Ferrario Zurigo 1923 a Saronni Goodwood 1982

L'Italia che vola. Parabiago la città iridata da Ferrario Zurigo 1923 a Saronni Goodwood 1982

Claudio Gregori, Marco Pastonesi

Libro: Copertina morbida

editore: Ediciclo

anno edizione: 2022

pagine: 176

Parabiago: una città alle porte di Milano e due campioni del mondo di ciclismo su strada. Libero Ferrario, primo italiano a indossare la maglia iridata, Mondiali del 1923 - Zurigo (Svizzera), categoria dilettanti, e Giuseppe Saronni, iridato ai Mondiali del 1982 - Goodwood (Inghilterra), categoria professionisti. Tutti e due in volata: Ferrario su sei compagni di fuga, Saronni sul gruppo dei migliori. A cento anni dal trionfo inatteso di Ferrario e a quaranta da quello attesissimo di Saronni, qui si ricordano le due imprese. Luoghi e tempi, strade e cieli, compagni e avversari, emozioni e brividi, confidenze e retroscena.
18,00

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