Libri di Massimo Iiritano
Fragilità di un Dio. Inquietudini religiose del nostro tempo
Massimo Iiritano
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 148
In ascolto delle inquietudini del nostro tempo – tormentato e inquieto, in cui si addensano minacce apocalittiche di distruzione e morte – non possiamo non incontrare un’autentica quanto sofferta ricerca “religiosa”. Che attraversa la poesia, il cinema, l’arte in tutte le sue forme ed espressioni, fino alla musica cosiddetta “leggera”, che si scopre sempre più densa di riflessioni profonde e di rarissime intuizioni. Dai Baustelle a Gioacchino da Fiore, passando per Eugenio Montale, Sergio Quinzio, Massimo Cacciari, Rainer Maria Rilke e Sigmund Freud. In apertura un dialogo su Prometeo con Sergio Givone, laddove riemergono, come pure dal confronto inedito con alcuni passaggi delle Scritture, gli interrogativi imperituri sulla condizione di fragilità e di caducità nella quale siamo gettati: come “ossi di seppia”, alla ricerca di una possibile “scintilla di luce”.
A scuola con... filosofia. Dai Maneskin a Zerocalcare e oltre...
Massimo Iiritano
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2023
pagine: 164
L’adolescenza è l’età più affascinante e pericolosa allo stesso tempo. Talvolta ingiusta, come ingiusto, forse, è l’obbligo di crescere in fretta, imparare a combattere e a nascondersi, quando ci sarebbe il bisogno, o meglio il diritto, di giocare, di sognare. Di vivere. Dinanzi a tutto ciò, o meglio dentro questo turbine, quale può essere il modo più giusto e utile di porsi in dialogo con i ragazzi? A scuola con... filosofia è il racconto di un docente che ha voluto tirar fuori da questo turbine, proprio dell’adolescenza, delle piccole “perle”: tesori che si trovano in molti studenti, di saggezza e di sofferenza, di confessione e di speranza, raccolte e conservate con cura nel corso delle sue tante ore di lezione. Un docente che non vuole rassegnarsi a ridurre la sua missione in griglie e tabelle, verifiche e programmazioni, e che ci chiama all’ascolto con la voce drammatica e dolcissima dei suoi stessi ragazzi.
Teologia dell'ora nona. Il pensiero di Sergio Quinzio tra fede e filosofia
Massimo Iiritano
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 278
In questo volume, dato alle stampe la prima volta nel 2006, Massimo Iiritano si pone l’obiettivo di ripensare i contenuti fondamentali del pensiero di Sergio Quinzio grazie al fitto scambio intellettuale che ebbe con lui durante gli ultimi anni della sua vita – anni intensissimi di studio e di ricerca. Un percorso filosofico ed esistenziale, sviluppatosi nel tempo attraverso la consultazione costante con Anna Giannatiempo Quinzio e con la possibilità di accedere alla biblioteca personale del grande teologo italiano. Un libro che rimane quindi ancor oggi unico, e con il quale ci si propone di riportare il pensiero di Quinzio al centro del dibattito filosofico e teologico, in un tempo particolarmente segnato da quelle che erano le sue profetiche inquietudini. Prefazione di Anna Giannatiempo Quinzio.
Pensare da bambini. La sfida di Amica Sofia
Dorella Cianci, Massimo Iiritano
Libro
editore: Erickson
anno edizione: 2020
pagine: 104
Il libro racconta l'esperienza di Amica Sofia, che da anni porta avanti percorsi di filosofia con bambini e ragazzi. La filosofia di Amica Sofia non è una materia che si insegna, bensì un modo di dialogare, una forma di attenzione, per usare un termine caro a Simone Weil: consiste nel mettersi in ascolto dei bambini e nel riscoprire insieme a loro le molte domande riguardanti l'esistenza, il rapporto con chi ci circonda, le prospettive per il futuro. A scuola si trasmette spesso un sapere strutturato che non corrisponde al domandare pieno di stupore con cui la curiosità si manifesta nel bambino. Amica Sofia intende mostrare come fare filosofia significhi anzitutto saper stare nella domanda, finché non si presenti una risposta plausibile (e mai, comunque, definitiva).
Ma come si fa a pensare? Diario di un maestro di filosofia
Massimo Iiritano
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 140
La filosofia, praticata attraverso la curiosità e gli occhi dei bambini, si è rivelata essere uno straordinario strumento per stimolare nei cittadini di domani la possibilità di una veglia critica sul presente e di un'attenzione sempre attiva e propositiva nei confronti degli altri e del contesto che li circonda. Piccoli peripatetici che, insieme, imparando a pensare e ad agire "da grandi", immaginano mondi e prospettive apparentemente astratte e lontane, ma in realtà quanto mai necessarie per una crescita sana e responsabile. Si tratta dell'utopia socratica di un'oralità lasciata a se stessa, di un insegnamento che è fatto soprattutto di ascolto, di una maieutica intimamente orientata all'infinito e libero aprirsi del dialogo. Il libro tenta di raccogliere le tracce di ciò che via via è stato disseminato, senza naturalmente pretendere di raccontare fedelmente ciò che in quelle irripetibili situazioni insieme ai bambini si è di volta in volta creato e condiviso. Come tentare di forzare, in qualche modo, il divieto socratico, quell'impossibilità di riportare in scrittura la viva e aperta oralità del dialogo filosofico, che i piccoli allievi hanno scoperto, e fatto scoprire, in tutta la sua bellezza. Nota introduttiva di Michele D'Ignazio.
Il dono di Prometeo. Varcare i sentieri dell'impossibile, tentare l'ultima soglia
Massimo Iiritano
Libro: Libro in brossura
editore: Diogene Multimedia
anno edizione: 2017
pagine: 115
Attraverso lo sguardo di Prometeo riemerge una tradizione di nemici ostinati di ogni illusione. Di coloro che rifiutano, come Ivan Karamazov, il biglietto di una vita effimera, svelando sempre di nuovo, in ogni riga e in ogni verso dei loro scritti, in ogni piega dei loro pensieri, l'illusorietà di ogni umana speranza. Gli occhi di Prometeo diventano allora quelli di Lucrezio, di Leopardi, ma anche di Elias Canetti, Miguel De Unamuno, di tanti personaggi dostoevskjiani e di tante "maschere" kierkegaardiane. E sarà proprio Kierkegaard l'autore che più di altri ci consentirà di tenere il filo, nel percorso che qui si propone: accanto al suo "sosia spirituale" Dostoevskij e a maestri a noi contemporanei come Sergio Quinzio, Massimo Cacciari e Sergio Givone. Appellarci al loro pensiero, ai loro scritti, ai loro testi, vorrebbe essere in questo percorso il tentativo di rintracciare una guida, che possa sostenerci e condurci nello sforzo di reggere alla durezza di un pensiero che non può accettare effimere stampelle. Che vuole tentare la via, "umana troppo umana", di guardare fisso negli occhi quello spettacolo tragico, fragile eppur bellissimo, che è, da sempre, la nostra esistenza.
Gioacchino da Fiore. Attualità di un profeta sconfitto
Massimo Iiritano
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2015
pagine: 140
Parigi, anni '90 del XlI secolo. Uno strano "fantasma" si aggira tra le mura della Sorbona e inquieta le costruzioni artistoletico-tomistiche dei maestri parigini. Il suo nome sembra già di per sé evocare oscuri presagi... "Ille Joachim", così lo evoca Goffredo di Auxerre in una sua drammatica invettiva, volta a dimostrare che la radice dei pericolosi errori teologici dell'abate calabrese starebbe in realtà nel fatto di non aver (letteralmente) "vomitato abbastanza" la propria origine ebraica. Proveniente da una terra drammaticamente lacerata, eppur al tempo stesso straordinariamente fecondata, dall'incrociarsi e dallo scontrarsi di culture e tradizioni diverse, Gioacchino da Fiore si rivelerà agli occhi del lettore quale inquieto "monaco errante"... Una voce profetica, che sfidando le ortodossie teologiche del tempo, eppur mai tradendo l'ortodossia vera del depositum fidei, può essere riscoperto e rivalutato oggi, nel tempo in cui la clamorosa sconfitta della sua profezia più grande può forse insegnarci a guardare con occhi diversi la crisi ormai secolare che ha segnato la fine (o il fallimento) della modernità. E se fosse stato proprio nell'evo moderno il tempo del realizzarsi di quella "terza età" della storia, alla fine della quale oggi ci troviamo, sospesi sul baratro di un'impossibile "apocalisse"?
Arte e esperienza religiosa. Atti del 9° Convegno annuale dell'Associazione italiana di filosofia della religione (Catanzaro, 11-13 novembre 2010)
Libro: Libro in brossura
editore: Fridericiana Editrice Univ.
anno edizione: 2012
pagine: 189
Il tema di questo volume conserva una certa equivocità, che tuttavia si rivela feconda di possibili letture ermeneutiche, capaci di dare in qualche modo il senso di ciò che in esso si discute e si argomenta. Che è poi quanto il simposio catanzarese, di cui qui si riportano gli atti, ha messo in luce. L'equivocità di fatto sta tutta nella possibile declinazione della congiunzione (e) nella terza persona del verbo essere (è). L'arte oggi non più poiesis: tecnica e abilità del creare attraverso la parola, la musica o i colori, il contesto appropriato, il kairòs di una possibile esperienza che ha nella rappresentazione e nella sublimazione i suoi principi ineludibili e si rivolge a un soggetto percepito e atteso essenzialmente come spettatore passivo. Essa è piuttosto aisthesis: movimento contraddittorio, frammentario, aperto, di un sentire che si fa immediatamente esperienza, nel processo stesso della creazione artistica. Esso si rivolge non più a uno spettatore ma a un soggetto senziente, a una sensibilità che continua e riapre ogni volta lo spazio dell'opera, la sua storicità. Ma proprio nel momento in cui i territori dell'arte si confondono e si contaminano con quelli dell'esperienza vissuta, è possibile intuire nelle opere più autentiche dell'artista contemporaneo la traccia negativa di quella stessa esperienza del sacro che risulta altrimenti intangibile e inafferrabile alla fine della modernità.
Dissoluzioni. La crisi dell'esperienza estetica tra arte e filosofia
Massimo Iiritano
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2010
pagine: 101
"Il fenomeno su cui Massimo Iiritano si interroga in questo suo libro intenso ma di ampio respiro, nonostante la piccola mole, è quanto mai problematico e degno della più attenta riflessione filosofica. Potremmo definirlo attraverso le domande che emergono da quello sfondo non privo di paradossi e di contraddizioni su cui esso si staglia: è ancora cosa per noi. l'arte, o non ci appartiene più, essendosi dileguata o trasformata in altro? E ancora arte, l'arte, o ciò che continuiamo a chiamare così è solo il prodotto di un'inerzia culturale?"