Libri di Monica Lanzillotta
Il carcere
Cesare Pavese
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 151
"Il carcere" (il cui titolo originario era "Memorie di due stagioni") è il primo romanzo di Cesare Pavese, pubblicato nel 1948, a dieci anni dalla stesura, in dittico con "La casa in collina" nel volume "Prima che il gallo canti". Un romanzo che racconta, trasfigurata, l’esperienza autobiografica dell’autore confinato politico a Brancaleone, in Calabria, a metà degli anni Trenta. Un’esperienza e un luogo intrisi di grecità, da considerare fondativi per la poetica di Pavese sia per il disvelarglisi del “mito”, sia per la svolta creativa nel passaggio dalla poesia alla prosa, sia per il palesarsi di certi temi che rimarranno centrali nell’opera letteraria successiva. È il momento, per lo scrittore, della piena maturazione intellettuale, dell’adultità, la stagione che va a coincidere con la perdita della giovinezza e che fa dire a Stefano, suo alter ego narrativo: «Ogni dolcezza, ogni contatto, ogni abbandono, andava serrato nel cuore come in un carcere e disciplinato come un vizio […]. Più nulla doveva dipendere dall’esterno: né le cose né gli altri dovevano potere più nulla». Un romanzo esistenziale dunque, dove il protagonista si scopre prigioniero della propria solitudine. Un’opera da leggere, o da rileggere, in una nuova luce, grazie all’acuta introduzione di Monica Lanzillotta con inedite e originali chiavi d’accesso. Introduzione di Monica Lanzillotta.
Verso l'uscita. Schedario transmediale sull'eutanasia
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2024
pagine: 362
Verso l'uscita è un osservatorio sulla produzione creativa globale legata al tema dell'eutanasia. Il titolo è da un lato un omaggio all'efficace perifrasi che costituisce il correlativo del disagio di nominare la morte (si preferisce, come si fa con i tabù, non nominarla direttamente); dall'altro è un riferimento alla dimensione della transmedialità, che è, con ogni evidenza, la caratteristica più significativa dei testi eutanasici. Poeti, scrittori, fumettisti, registi teatrali e cinematografici, cantautori si sono per lo più schierati a favore o su posizioni possibiliste, assumendo come controparte chi (Famiglia, Stato, Medici, Chiesa) si pone come Padrone assoluto, più che come Padre amorevole, della vita dell'altro. La posta in gioco non è la vittoria del relativismo etico o della visione laica/atea/agnostica, ma quella del riconoscimento dei diritti e della dignità degli esseri umani.
Cesare Pavese. Una vita tra Dioniso e Edipo
Monica Lanzillotta
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2022
pagine: 304
Il libro ci guida in un viaggio nella vita e nell’opera di Cesare Pavese, dipanando il complesso reticolo culturale in cui si è formato uno dei principali intellettuali italiani del Novecento. Lo sguardo ampio dello scrittore, aperto alle lingue e alle culture del mondo, antiche e moderne, contiene e supera le contrapposizioni ideologiche del suo tempo. Vissuto tra fascismo e guerra fredda, in un mondo in cui sembravano vincenti i miti di purezza razziale e le ortodossie ideologiche, matura la poetica dei territori di frontiera e del sincretismo, facendone la cifra della sua opera. Pavese è riuscito a innovare profondamente le strutture poetiche e narrative della letteratura con la sua consapevolezza dell’unità dell’umano, dando valore ai linguaggi universali del cinema, del teatro, della musica, dei fiori e dei vestiti e soprattutto della mitologia greca, dalla quale trae i due miti fondanti della sua poetica e delle storie che racconta: Dioniso, che rappresenta l’infanzia, epoca che contiene i contrari, e Edipo, che rappresenta l’adultità, fase della vita in cui il destino è tracciato.
Il museo dell'innocenza. La narrativa di Edoardo Calandra
Monica Lanzillotta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2017
pagine: 1336
L’autrice attraversa la poliedrica personalità di Edoardo Calandra (1852-1911), pittore, illustratore di libri, archeologo, drammaturgo e scrittore, sullo sfondo del vivace clima culturale e politico che si apre con l’Unità d’Italia e si conclude nel 1911. Nell’attraversare l’intera produzione narrativa dello scrittore, dà conto dei rapporti che istituisce con l’ambiente artistico italiano "fin de siècle", con la cultura subalpina e con quella francese, e dà ampio spazio alla geografia letteraria, perché lo scrittore-archeologo coltiva, quasi religiosamente, il culto del "vecchio Piemonte" e può essere considerato l’iniziatore del mitico vagheggiamento di questa regione, che avrà illustri continuatori in Gozzano, Pavese e Soldati.
Giganti e cavalieri di strada. Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli
Monica Lanzillotta
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2011
pagine: 220
"Giganti e cavalieri di strada. Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli" è un saggio che pone al centro dell'indagine critica il libro d'esordio di Tondelli. Dopo aver ricostruito lo scenario di "Altri libertini" (la provincia emiliana), l'autrice si è soffermata a indagare la tenuta della tramatura originaria del romanzo nei racconti, il gioco di rimandi intra ed extratestuali e l'epica degradata, o meglio l'epos della strada, che costituisce la marca più significativa dei testi. I libertini che si aggirano nei racconti sembrano incarnare molti tratti dei gaudenti clerici vagantes, rappresentanti della cultura carnevalesca popolare: l'autrice ha cercato di dimostrare come Tondelli, attraverso richiami indiretti e citazioni esplicite, palesi la genealogia dei suoi racconti, il suo essere epigono moderno di romanzi cavallereschi come il "Morgante" di Pulci e il "Don Chisciotte" di Cervantes e come i suoi libertini siano apparentabili agli eroi grotteschi celebrati nel "Bertoldo" di Croce e nel "Gargantua e Pantagruele" di Rabelais, tutte opere ed eroi su cui hanno scritto e tenuto corsi i docenti dell'ateneo bolognese negli anni in cui lo scrittore correggese vi studia, in particolare Ezio Raimondi, Piero Camporesi e Gianni Celati, che perciò sono diventati anche punti di riferimento del suo saggio.