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Libri di Pasquale Guaragnella

12,00 11,40

Terre di esodi e di approdi. Emigrazione ieri e oggi
22,00

Teatri di comportamento. La «regola» e il «difforme» da Torquato Tasso a Paolo Sarpi
23,99

Barocco meridiano. Studi per Gino Rizzo

Libro

editore: Argo

anno edizione: 2023

pagine: 384

28,00 26,60

Il servita melanconico. Paolo Sarpi e l'«arte dello scrittore»

Pasquale Guaragnella

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2011

pagine: 224

Il volume si prefigge di ripercorrere il complesso itinerario di Paolo Sarpi scrittore. Medico dell'animo, pensatore che si inserisce originalmente nel filone della riflessione secentesca sul comportamento umano, consultore in iure della Serenissima, storico acuto e di profondo respiro intellettuale, fra' Paolo condensa nella sua prosa una vera e propria enciclopedia di "professioni" che si intersecano indissolubilmente. In lui l'arte dello scrittore rivela di tener fede a un convincimento severo, secondo cui "la materia de libri par cosa di poco momento perché tutta di parole; ma da quelle parole vengono le opinioni del mondo, che causano le parzialità, le sedizioni e finalmente le guerre".
26,50 25,18

I volti delle emozioni. Riso, sorriso e malinconia nel Novecento letterario italiano

Pasquale Guaragnella

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Fiorentina

anno edizione: 2015

pagine: XXIX-260

Giuseppe Ungaretti, dialogando con Leone Piccioni, invitava l'amico a non dimenticare quale implacabile ironia si nascondesse per lui dietro la parola Allegria. Mutuando un pensiero di Federico De Roberto - scrittore che, per le incomprensioni patite, si intendeva di amara "disdetta" della vita - potremmo dire che, sotto il segno della malinconia, il tempo si porta via talvolta non solo il riso, ma anche il sorriso. La prosa di alcuni autori studiati in questo libro - di Pirandello, Palazzeschi, Sbarbaro, Vittorini, oltre che degli stessi De Roberto e Ungaretti - disvela, secondo registro ancipite, una figura che attraversa emblematicamente il nostro Novecento letterario: dell'"uomo solo" che, partecipe tenacemente della vita e a un tempo distante da essa, incontra le emozioni del mondo ora con un volto a ciglio asciutto, ora con un volto gaio.
18,00 17,10

L'arte di ben pensare. Stili del Seicento italiano

Pasquale Guaragnella

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2015

pagine: 224

Paolo Sarpi, in una lettera del 1609 a un corrispondente francese, riferendosi alla situazione italiana del tempo, formulava una dichiarazione fra le sue più sconsolate: "Sono costretto a portar maschera; a nessuno in Italia è lecito vivere senza portar maschera". Nella società secentesca manifestare il proprio pensiero poteva comportare infatti più di un rischio. Sospetti, censure e confutazioni inducevano a scrivere con la maschera ora della prudenza e della dissimulazione, ora del paradosso e della creatività metaforica. Galileo, nel 1610, nel Sidereus Nuncius, comunicando al mondo le sue scoperte astronomiche, non faceva menzione alla collaborazione che l'amico Paolo Sarpi aveva offerto alle osservazioni della faccia della Luna. Sarpi era infatti personaggio inviso alla Curia romana per le posizioni fortemente polemiche espresse nei confronti della Chiesa. Le esperienze di Galileo e Sarpi sono per certi versi esemplari perché rivelano, più di altre, la complessità della situazione italiana agli inizi del Seicento e il groviglio di contraddizioni irrisolte che caratterizza l'evoluzione della "civiltà italiana" verso la modernità.
27,00 25,65

È delle parole, quel che dei colori. La ragione retorica da Giambattista Vico a Gaetano Filangieri

Pasquale Guaragnella

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2016

pagine: 194

Uno sguardo critico attento alla "ragione retorica" permette sia di intendere in modi più congrui la prosa "ingegnosa" di Vico - volta a indagare le origini storiche delle civiltà umane, ma anche una vicenda autobiografica segnata da avversità, invidie e confutazioni - sia di cogliere peculiari passaggi della sua lezione nello stile di pensiero degli illuministi meridionali. Per esempio nella scrittura del "galileiano" Antonio Genovesi, attraversata dal tema delle opposizioni malevole, nonché da quei miti già riproposti dall'autore della "Scienza nuova" e piegati dall'illuminista a configurare la storia di una "civiltà meridiana": i cui luoghi mostravano bensì i segni di passate grandezze e prosperità, ma per lo più i volti di una arretratezza e "barbarie" drammaticamente in atto. Del resto, l'incidenza di Vico può riconoscersi pure nelle pieghe di uno stile di pensiero ancor più fortemente oppositivo, ovvero nell'ampio trattato di Gaetano Filangieri, "La scienza della legislazione", di rigorosa architettura geometrica, la cui retorica - nel mentre andava rivisitando l'universo di simboli e di antiche credenze - aspirava a promuovere un progetto di radicale trasformazione della società di Antico Regime.
23,00 21,85

Scrittori in franchigia. La Grande Guerra in Pirandello, Ungaretti, De Roberto, Sbarbaro

Scrittori in franchigia. La Grande Guerra in Pirandello, Ungaretti, De Roberto, Sbarbaro

Pasquale Guaragnella

Libro

editore: Progedit

anno edizione: 2018

pagine: 156

La voce “franchigia” indica l’esenzione da un dovere o da un pagamento dovuto: per esempio un tributo postale. Spedizioni in franchigia erano le lettere che dal fronte di guerra i soldati inviavano a casa. Ma indica anche il privilegio con cui si concedevano ai Comuni e agli individui determinate forme di autonomia civile o politica. Il lemma “franchigia”, dunque, potrebbe indicare la condizione di chi era dissimulatamente franco da soggezioni altrui nel corso della Grande Guerra e dopo. A tale condizione farebbero pensare scrittori come Luigi Pirandello con le sue novelle di guerra; oppure Giuseppe Ungaretti, autore di celebri scritture poetiche sulla vita di trincea e di testi meno frequentati come le sue "Lettere" dal fronte. Potremmo ancora pensare a Federico De Roberto, autore di una novella drammatica come "La paura" o di un’altra, "All’ora della mensa", nelle cui pagine si consumano “povere vite” in un Comando di tappa. Ma soprattutto potremmo derivare la voce “franchigia” dalle dense scritture di Camillo Sbarbaro, che della Grande Guerra ha scritto - oltre che in indimenticabili suoi trucioli - in una raccolta di note e osservazioni intitolate "Cartoline in franchigia".
15,00

Le verità di una cultura. Poetiche e retoriche nella letteratura meridionale d'Ottocento

Le verità di una cultura. Poetiche e retoriche nella letteratura meridionale d'Ottocento

Pasquale Guaragnella

Libro: Copertina morbida

editore: Paolo Loffredo

anno edizione: 2019

pagine: 178

«Gli autori di cui in questo libro si dilucidano alcune poetiche o retoriche - da Domenico Mauro ad altri romantici calabresi, da De Sanctis ad Antonio Labriola, da Verga a De Roberto e Pirandello - non sono propriamente esponenti di una «questione meridionale» riposta ormai nei cassetti di un oblìo collettivo: sono artisti o storici della letteratura o filosofi, i cui stili di pensiero si sommuovono tra i poli contrapposti di un'accesa passione civile o di un amaro disincanto, a fronte di una condizione lunga e peculiare del Mezzogiorno nell'Ottocento. È una condizione sociale e politica segnata - sotto il dominio borbonico prima, quindi nelle maglie dello Stato post-unitario - da penose arretratezze, da mentalità chiuse e retrive, da trasformismi, da corruzione.»
13,00

Desiderosi del vero. Prosa di nuova scienza dal primo Galileo a Benedetto Castelli

Pasquale Guaragnella

Libro: Libro in brossura

editore: Argo

anno edizione: 2021

pagine: 272

Il libro si prefigge di dilucidare talune procedure nell'arte della prosa del primo Galileo e del suo allievo Benedetto Castelli. Si tratta della peculiare retorica – tra parole scritte e parole taciute – disvelata dal Sidereus Nuncius: opera nella quale lo scienziato toscano comunicava al mondo dei dotti e delle corti europee gli esiti delle sue meravigliose scoperte celesti e tuttavia, con apparente stranezza, ometteva di segnalare la collaborazione che, alle osservazioni operate con il nuovo strumento del cannocchiale, aveva prestato un sodale veneziano, il servita Paolo Sarpi. D'altra parte, nella sua Dissertatio cum Nuncio Sidereo, lo stesso Keplero, con modi sapienti, mostrava di rammentare a Galileo i nomi e il contributo di alcuni filosofi naturali, i quali si erano imposti come geniali predecessori di alcune riflessioni cosmologiche pure rinvenibili nella prosa del Sidereus Nuncius. Questo libro tratta altresì della difficile redazione delle Lettere Solari – poi confluite in una Istoria delle macchie solari e loro accidenti – in cui Galileo, con rilevata abilità retorica, polemizzava all'indirizzo di uno scienziato tedesco, Christoph Scheiner, il quale si nascondeva vantaggiosamente dietro la maschera di Apelle, celebre artista dell'Antichità. Vero è che la lezione dell'ars rhetorica di Galileo è da riconoscersi pure nella prosa del suo primo allievo, don Benedetto Castelli, in equilibrio tra acuminate risorse umoristiche e malinconica saggezza di derivazione stoica: a segno che due destini umani, quello di Galileo e quello di don Benedetto, sembrano incrociarsi, tra occasioni favorevoli e occasioni avverse.
23,00 21,85

Terzo regno. I filosofi

Massimo Mastrorillo, Aldo Maria Morace, Daniele Castrizio, Vincenzo Bertolone, Luca Parisoli, Pasquale Guaragnella

Libro: Libro rilegato

editore: Cine Sud

anno edizione: 2023

pagine: 212

Il primo volume della collana che attraverso i personaggi illustri vuole rappresentare la Calabria.
39,00 37,05

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