Libri di Roberto Malighetti
Antropologia e teatro. Intrecci e corrispondenze: Turner e Turnbull, Schechner, Barba e Brook
Patrizia Pertuso
Libro: Libro in brossura
editore: Mnamon
anno edizione: 2023
pagine: 194
"Il saggio di Patrizia Pertuso offre un contributo originale all’analisi dei complessi rapporti fra antropologia e teatro. Invita a riflettere su una tradizione di studi relativamente recente che ha prodotto importanti sviluppi, sia sul versante etno-antropologico, sia su quello della teoria e della sperimentazione teatrale. (…) Il presente saggio, dunque, costituisce un viaggio di andata e ritorno fra antropologia e teatro. Propone un’interessante prospettiva non solamente agli specialisti o agli amanti dell’antropologia o del teatro. Il suo approccio trasversale offre opportunità per tutti coloro che cercano dispositivi per pensare, decentrando i propri posizionamenti." (Dalla Prefazione di Roberto Malighetti)
Antropologie giuridiche. Sguardi trasversali sulla contemporaneità
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2022
pagine: 352
In che modi e in quali forme il diritto agisce sulla vita delle persone? Come viene riformulato nelle sue applicazioni dai comportamenti concreti degli attori sociali? Da questi interrogativi prende avvio un’indagine comparativa sulla complessità delle forme giuridiche nelle società contemporanee che fa il punto sulle ultime ricerche antropologiche dei più autorevoli indirizzi teorici internazionali. I saggi scelti condividono un comune radicamento nella ricerca etnografica e partono da una concezione dell’antropologia come prospettiva trasversale e comparativa che attraversa tutte le culture, incluse quelle che hanno inaugurato il pensiero scientifico. Concentrandosi su cinque aree tematiche – le differenti interpretazioni dell’antropologia giuridica, i rapporti fra Stato e diritto, i pluralismi giuridici, gli usi applicativi dell’antropologia giuridica, le relazioni fra diritto e intelligenza artificiale – il volume sviluppa le prospettive dell’antropologia giuridica e le diffonde oltre i confini disciplinari, promuovendo il dialogo e la collaborazione fra saperi.
Crimine e costume nella società selvaggia
Bronislaw Malinowski
Libro
editore: Scholé
anno edizione: 2020
pagine: 160
Il libro, qui in traduzione integrale, è uno dei principali lavori della tradizione antropologica. Basato sulle ricerche etnografiche di Malinowski nelle isole Trobriand (Papua Nuova Guinea), costituisce un testo fondativo dell’antropologia giuridica e uno strumento indispensabile per comprendere la complessa relazione fra legge e società. In termini pionieristici analizza la pluralità delle forme del diritto sia in chiave comparativa, sia all’interno di una medesima società. Un classico del pensiero novecentesco ed un esempio di raffinata scrittura etnografica.
Antropologia applicata. Problemi e prospettive
Roberto Malighetti
Libro
editore: Scholé
anno edizione: 2020
pagine: 352
Un’accurata selezione di saggi per introdurre le principali questioni teoriche e metodologiche che caratterizzano l’applicazione della prospettiva antropologica ai problemi del mondo contemporaneo. Il testo utilizza uno sguardo trasversale che non solo getta una nuova luce sull’antropologia applicata ma fornisce importanti strumenti concettuali per riflettere sulle forme di globalizzazione, sulla cooperazione internazionale, sui rapporti interculturali e sulle relazioni internazionali.
Dal tribale al globale. Introduzione all'antropologia. Ediz. MyLab
Ugo Fabietti, Roberto Malighetti, Vincenzo Matera
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Pearson
anno edizione: 2020
pagine: 272
Negli ultimi decenni l'antropologia si è affermata come un sapere capace di leggere la realtà attraverso lo studio dei simboli e dei significati che gli esseri umani conferiscono tanto alla loro vita quotidiana quanto ai grandi fenomeni che si manifestano su scala globale. Analizzando i metodi di indagine, le teorie e gli oggetti attuali della riflessione antropologica, il testo ripercorre idealmente il cammino che ha portato l'antropologia dallo studio di umanità lontane e circoscritte (tribali) a quello di umanità sempre più articolate e vicine tra loro (globali), dove i particolarismi, tuttavia, riemergono con allarmante frequenza e problematicità. Tribale e globale, i due versanti dell'antropologia contemporanea, non vanno quindi intesi come realtà giustapposte, ma come aspetti di una complessità, dove in entrambe le dimensioni ritroviamo elementi dell'una e dell'altra. In questa edizione è stata abbinata una piattaforma contenente materiali utili allo studio.
Il metodo e l'antropologia. Il contributo di una scienza inquieta
Roberto Malighetti, Angela Molinari
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2016
pagine: 320
Il lavoro sul campo è un'esperienza intensa che interroga il ruolo del ricercatore e lo statuto scientifico del sapere. Ciò che altre scienze possono dare per scontato per l'antropologia diviene problematico in ragione del maggior coinvolgimento esistenziale dell'etnografo. L'iniziale utilizzo dei modelli delle scienze naturali, l'impiego dei metodi quantitativi, la pratica dell'osservazione partecipante non sono riusciti a risolvere l'incompatibilità originaria fra metodo e soggettività. Mossa da ciò che Foucault definisce un "perpetuo principio di inquietudine", l'antropologia dell'ultimo quarto del XX secolo ha utilizzato i contributi del pensiero filosofico e scientifico per ripensare i propri fondamenti e trasformare la soggettività in una risorsa. Ricostruendo i paradigmi metodologici attraverso i quali l'antropologia ha modellato il proprio sapere, il testo analizza criticamente la pratica etnografica, dagli esordi evoluzionistici e dalla rivoluzione etnografica di Malinowski fino alla svolta interpretativa e ai modelli dell'esperienza e dell'incorporazione. Gli autori discutono i contributi dell'etnografia al dialogo metodologico interdisciplinare, superando le contrapposizioni tra scienze "dure" e scienze "morbide" e configurando un'inedita unificazione dei saperi.
Il filosofo e il confessore. Antropologia e ermeneutica in Clifford Geertz
Roberto Malighetti
Libro
editore: Unicopli
anno edizione: 2005
pagine: 120
Il Quilombo di Frechal. Identità e lavoro sul campo in una comunità brasiliana di discendenti di schiavi
Roberto Malighetti
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2004
pagine: XI-246
I quilombos brasiliani sono considerati esempi di ribellione al regime schiavista, nuclei di resistenza che fanno da contrappunto al latifondo e all'espansione capitalistica nelle aree rurali. Mostrando il lavoro sul campo dell'antropologo, il testo analizza la costruzione dell'identità nei quilombos di Frechal, una comunità di discendenti di schiavi nell'area amazzonica del Maranhão, in Brasile. L'identità quilombola si è definita nel quadro delle relazioni razziali e, in nome di una propria autenticità culturale e mobilitando una simbologia capace di legittimare le rivendicazioni e di dare loro un peso giuridico, il popolo di Frechal si è trasformato da oggetto di schiavitù e discriminazione in soggetto etnopolitico.
Antropologie della Cina
Roberto Malighetti
Libro: Copertina morbida
editore: Seid Editori
anno edizione: 2014
pagine: 148
L'antropologia ebbe origine nel Diciannovesimo secolo con l'espansione degli interessi economici e politici europei. Si qualificò in termini eurocentrici come visione della modernità verso ciò che non è moderno, e, come l'occhio, si sottrasse allo sguardo. Quando, dopo la Seconda Guerra Mondiale, il centro del mondo si spostò negli Stati Uniti, i quartieri generali della conoscenza e l'antropologia si mossero coerentemente. La disciplina sviluppò un approccio trasversale ed etnografico che attraversa tutte le culture, comprese quelle che danno forma al pensiero scientifico. L'analisi delle società complesse aprì gli spazi per studiare la complessità di ogni società e cultura. Oggi che i centri del pianeta si moltiplicano, superando le dicotomie fra Primo e Terzo Mondo, le tradizioni antropologiche "minori" acquisiscono autorevolezza, emancipandosi dalla subalternità alle scuole anglosassoni. Da questa prospettiva il testo discute gli importanti contributi dell'antropologia cinese alla comprensione della contemporaneità. Illustra come la fertile e consolidata enciclopedia del sapere dell'antropologia cinese, sviluppatasi in stretto contatto con i principali indirizzi europei e nord-americani, produce proposte originali. Risultato del dialogo e della collaborazione dell'autore con alcuni fra i principali studiosi cinesi, il libro costituisce un'introduzione allo studio dell'antropologia della Cina...
Dal tribale al globale. Introduzione all'antropologia
Ugo Fabietti, Roberto Malighetti, Vincenzo Matera
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2012
pagine: 257
Negli ultimi decenni l'antropologia si è affermata come un sapere capace di leggere la realtà attraverso lo studio dei simboli e dei significati che gli esseri umani conferiscono tanto alla loro vita quotidiana quanto ai grandi fenomeni che si manifestano su scala globale. Analizzando i metodi di indagine, le teorie e gli oggetti attuali della riflessione antropologica, questa nuova edizione, completamente rivista dagli autori, ripercorre idealmente il cammino che ha portato l'antropologia dallo studio di umanità lontane e circoscritte (tribali) a quello di umanità sempre più articolate e vicine tra loro (globali), dove i particolarismi, tuttavia, riemergono con allarmante frequenza e problematicità. Tribale e globale, i due versanti dell'antropologia contemporanea, non vanno quindi intesi come realtà giustapposte, ma come aspetti di una complessità, dove in entrambe le dimensioni ritroviamo elementi dell'una e dell'altra.
Clifford Geertz. Il lavoro dell'antropologo
Roberto Malighetti
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2008
pagine: 224
Prendendo spunto dal pensiero di uno dei principali antropologi del XX secolo, il testo discute criticamente i fondamenti teorici e il ruolo sociale dell'antropologia e delle scienze sociali. Analizza l'importanza del lavoro Clifford Geertz nel superamento delle ortodossie che hanno dato forma alla concezione moderna della scienza: la fede nella verità e nel metodo univoco e fisso, il mito dell'oggettività e della neutralità dello scienziato, l'ideale della conoscenza come rappresentazione e della rigida separazione fra teoria e dati. Articolando strumenti concettuali appartenenti a diverse correnti di pensiero (dall'ermeneutica alla fenomenologia, dalla sociologia comprendente alla filosofia del linguaggio, dalla critica letteraria alla filosofia della scienza post-empirista) il saggio affronta i profondi cambiamenti nelle condizioni del lavoro antropologico, riflettendo sulla natura dell'esperienza etnografica e sulla sua restituzione testuale. Problematizza la situazione dello studio sul campo analizzando i microprocessi della vita quotidiana e la traduzione attraverso confini culturali. Da queste prospettive geertziane, il volume invita a riflettere sulla produzione delle forme culturali nell'intreccio fra sistemi simbolici e sistemi di potere. Definisce il ruolo dell'antropologo nel mostrare le differenze sempre sottili che costituiscono le realtà sociali in termini complessi, sottraendole a vuoti universalismi, preoccupanti naturalizzazioni o pericolosi «scontri fra civiltà».