Libri di Roberto Sanesi
Giovanni Meloni. «Le lunghe notti a Malatesta»
Roberto Sanesi
Libro: Copertina rigida
editore: Prearo
anno edizione: 2013
pagine: 70
Sul linguaggio organico di Henry Moore. Specimen dell'opera originale
Roberto Sanesi
Libro
editore: Si Times Edizioni
anno edizione: 2013
Dieci poemetti
Roberto Sanesi
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2009
pagine: 224
Poeta "del secolo scorso", come amava ironicamente definirsi (e "poesie del secolo scorso" doveva essere addirittura il titolo dell'ultima raccolta), Sanesi ci lascia così la testimonianza di una fede nella capacità della parola di poter ancora nominare la realtà, "le cose come stanno", sicuri di ritrovarvi ancora un'anima, anche a dispetto della sordità e dell'indifferenza di un mondo di "fantasmi tattili" quale è quello in cui è dato vivere. Oltre il tempo e la sua povertà.
L'incendio di Milano e altre poesie
Roberto Sanesi
Libro
editore: Book Editore
anno edizione: 2006
pagine: 256
Tilson Joe. Note per Alchera
Arturo Carlo Quintavalle, Roberto Sanesi, Joe Tilson
Libro: Libro in brossura
editore: Maretti Editore
anno edizione: 2014
pagine: 64
Interessato alle tematiche antropologiche, l'artista inglese Joe Tilson contamina archetipi e simboli di varie culture, dalle civiltà indiane d'America agli aborigeni australiani, con il linguaggio contemporaneo. Utilizza segni strutturali e modulari: lettere dell'alfabeto, giorni della settimana, riferimenti alchemici ai quattro elementi base (terra, acqua, aria, fuoco), o alle quattro stagioni, o ai punti cardinali, il mese lunare, il labirinto, la scala, gli enigmi. Le "note" spiegano e corredano le pagine enigmatiche di Alchera che in quanto libro d'artista è un labirinto creativo e visivo che qui viene spiegato dai testi di Carlo Arturo Quintavalle, Joe Tilson e Roberto Sanesi.
Scanavino. Specimen
Roberto Sanesi
Libro
editore: Si Times Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 8
Lo specimen, a cura di Giorgio Cegna, è un estratto dell'opera originale, di Roberto Sanesi, considerata rara e da collezione. Valore stimato: 400 Euro.
Poeti americani (1900-1956). Testo inglese a fronte
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2014
pagine: 610
Nella prima metà del ventesimo secolo, la poesia americana ha travolto la scena letteraria europea con la forza di una rivoluzione in versi, un'irruzione tanto violenta e improvvisa da essere inizialmente trascurata, incompresa, osteggiata. Riscoperta pienamente soltanto nel dopoguerra, questa straordinaria stagione poetica ha entusiasmato e continua a sorprendere lettori e interpreti, fissata nella dimensione eterna del mito. Da Edgar Lee Masters a William Carlos Williams, da Ezra Pound a T.S. Eliot, in questa antologia Roberto Sanesi presenta il meglio della letteratura americana in versi che ha aperto le porte del nostro paese al modernismo: un "paesaggio poetico" di straordinaria ricchezza, che riflette il profilo incerto dell'uomo novecentesco e tenta una sintesi tra progresso e tradizione alla ricerca appassionata di una verità comune. Questa nuova edizione, condotta sulle note autografe di Sanesi alla prima storica edizione del 1958, rinnova un classico della letteratura americana, che rappresenta per la poesia quello che "Americana" di Vittorini è per la narrativa, veemente manifesto del potere "collettivo" della parola. Introduzione di Guido Carboni.
Per esempio
Roberto Sanesi
Libro: Libro in brossura
editore: Interlinea
anno edizione: 2022
pagine: 180
Roberto Sanesi (1930-2001) non fece in tempo ad avviare alla stampa il suo ultimo libro poetico, concepito sul finire del secolo scorso. Poté estrarne, bensì, alcune decine di testi per due più esigue raccolte, Arrondissement la vie e Il primo giorno di primavera, e qualche altro per corrispondere a specifici inviti, ma il libro in quanto tale, nonostante fosse pronto per essere consegnato a un editore, rimase nel cassetto. Lo si pubblica qui per la prima volta, in un'edizione critica che rende omaggio a una delle voci più esclusive del Novecento, dando esecuzione testamentaria alle sue ultime volontà.
Milton
William Blake
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2025
pagine: 192
"«La Natura della mia Opera è Visionaria e Immaginativa» scrisse Blake. E ancora: «I profeti, nel senso moderno del termine, non sono mai esistiti. Giona non fu un profeta nel senso moderno, poiché la sua profezia di Ninive non si avverò. Ogni onest’uomo è un Profeta; egli enuncia la propria opinione su questioni private & pubbliche... Un Profeta è un Visionario, non un Dittatore Arbitrario». [...] Apparentemente privo di una trama riconoscibile, Milton non si sviluppa in modo consequenziale fino al raggiungimento dell’esperienza visionaria, non consente immediatamente di comprendere la soluzione della quest, ma procede rilevando volta a volta le convergenze, le deviazioni, le opposizioni ideologiche e retoriche del meccanismo stesso della ricerca – che è il tipico modo di Blake di «copiare l’Immaginazione». Anche le tavole «illuminate» lo testimoniano. I raccordi con le opere precedenti, il loro trapassare l’uno nell’altro, sono molteplici. Tutto converge, in Blake, a una definizione ultima ma non ultimativa seguendo il principio della dialettica dei contrari. Ciò che si deve subito sottolineare è che l’artista sta tentando di mettere in scena con limpida coerenza una nuova versione della Caduta; una versione che attraverso la sollecitazione del Bardo impone al soggetto, all’«eroe», di farsi nuovamente uomo, di accettare una presenza nel mondo e con tale presenza gli urti inevitabili fra positivo e negativo, la loro contemporaneità, e che coglie il momento della catàbasi non come annientamento in una dimensione mondana e mortale ma come necessario passaggio al superamento, dando così al concetto d’apocalisse una connotazione tragicamente ottimistica. È come se Blake avesse intuito, dopo il fascino esercitato su di lui dal Paradise Lost miltoniano, e insieme alle controversie rispetto a un testo che finiva per riproporre una religione naturale nel suo distinguere fra Dio e Satana, paradiso e inferno, umano e divino, che un nuovo poema sulla Caduta non avrebbe potuto avere altri eroi al di fuori del poeta narratore di quell’evento, poeta che ri-creando quell’evento e mostrandolo secondo una nuova verità se ne rende protagonista e sfida il Caos proprio perché la sua funzione è ricomporre un ordine sulla base di un’interpretazione eccentrica e, diciamolo pure, rivoluzionaria. E che non può fare a meno di investire nel medesimo tempo il problema della funzione profetica del Genio Poetico, lasciando intuire anche quanto sia ardua la funzione profetica quando non sia possibile un riferimento a una concezione dell’ordine divino che consenta di intendere l’incontro, la coesistenza delle due eternità della morte e della vita, della caduta e della salvezza." (Dallo scritto di Roberto Sanesi)
Lo scantinato del supplizio
Roberto Sanesi
Libro: Libro in brossura
editore: NeP edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 488
È giunta la resa dei conti. Il fronte del Bene è sempre rappresentato da Arianna, Mirko e Simona, cui si aggiungono due personaggi cruciali: Samuel – un discendente Navajo che, ispirato da Shilah, parte dall’Arizona per raggiungere Gres – e Alberto, un ex sacerdote che ha lasciato i voti per seguire l’amore, ma non per questo ha rinunciato a un autentico legame con Dio. Schierate sul fronte del Male, Altea e Greta: ormai dedite al satanismo, progettano vendetta in un oscuro scantinato in cui si celano insospettabili segreti. Teatro dello scontro finale, ancora una volta, l’Hotel Alaska, ora più che mai avvolto da un nube oscura che sembra non potersi diradare…
Libri profetici
William Blake
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 208
«La natura della mia Opera è Visionaria e Immaginativa» scrisse William Blake. E ancora: «Un Profeta è un Visionario, non un Dittatore Arbitrario». Per questo nei complessi e «oscuri» poemetti di Lambeth, così fortemente toccati da una fascinazione gotica pur restando ancorati alle strutture del neoclassicismo (come la pittura di Blake testimonia), ciò che traspare immediatamente è la messa in crisi della tendenza ordinatrice e normativa della ragione e il ricorso a un serrato processo dialettico nel rovesciamento polemico degli stessi termini etici di Bene e Male. «La stessa Legge per il Leone e per il Bue è Oppressione». Il senso dell'atteggiamento profetico risulta chiaro anche dalla complementarità degli aspetti visivi e fonici che i poemetti esibiscono, dall'accentuazione retorica delle parole come delle figure, dalla costruzione di una mitologia privata – e tuttavia Blake sembra rifiutare sempre di assumere su di sé un ruolo da oracolo totalmente irrazionale. I suoi modi non si associano né a quelli del profeta biblico né a quelli della Sibilla. Nel tentativo di interpretare il destino dell'uomo egli legge il passato secondo archetipi, ma lo interessa il presente. Il raccordo è con la realtà dei fatti. Si può pensare a uno dei frammenti postumi di Nietzsche: «come uno spirito d'uccello profetico, che guarda all'indietro quando racconta ciò che verrà», Blake fece coincidere apocalisse e rivoluzione: fu un giacobino. Malgrado i suoi riferimenti siano la Bibbia e la Cabbala, Swedenborg, Böhme, gli studi esoterici, e quindi una visione eterodossa rispetto a quella che caratterizzava ufficialmente il suo tempo, Blake intese perfettamente che «le oscure fabbriche di Satana» del paesaggio industriale contemporaneo erano costruite a immagine di una filosofia meccanicistica di cui erano il prodotto, e fu nel suo giudizio più «illuminato» di qualche troppo rigoroso illuminista. L'acceso e tortuoso simbolismo dei «libri profetici», pazientemente composti a mano negli anni più difficili della Rivoluzione francese, mitizza con drammatico impeto neoromantico, ma anche con lucidissima intuizione critica, problemi ancora vivi e irrisolti.