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Libri di Stefano Pisu

Tornerà l'estate

Tornerà l'estate

Stefano Pisu

Libro: Libro in brossura

editore: StreetLib

anno edizione: 2020

Certo non lo aveva previsto, Juanni Pani di Luziferru, che in quel finir d’autunno del ’48, la sua quotidianità venisse sconvolta da quella rivelazione: un tesoro nascosto dai tedeschi a Nurallao! Già! Proprio nel suo paesino, quel piccolo villaggio di mille anime perduto nel cuore di Sardegna. Avuta la dritta da unu predi scullau, un prete che aveva lasciato la professione e si era trasferito in paese, egli e altri tre suoi amici non ci hanno pensato due volte di seguirlo nella ricerca di quella fortuna. E che di ingente fortuna si trattava era vero come il vangelo: uno scrigno pieno di lire, marchi, gioielli e monete d'oro, nascosto dai nazisti mentre lasciavano l'isola dopo la firma dell’armistizio, nel ’43. Momenti di vita scanditi dalle stagioni, dove le piccole cose hanno valore e i sogni non son permessi, ma quando giungono inaspettati e improvvisi, apparendo reali e raggiungibili, diventano incontrollabili, scombinano le regole, distraggono dalla realtà e rompono quei fragili equilibri. Allora, il ritorno alla quotidianità, dimenticata in quelle illusioni, diviene doloroso, quasi una piccola morte. A volte, però, i sogni si avverano davvero e spesso son altri, diversi, magari più piccoli ma veri, finalmente veri. Ma poi, comunque vada la vita dovrà continuare, perché passato l’inverno, tornerà sempre un'altra estate.
11,99

La cortina di celluloide. Il cinema italo-sovietico nella guerra fredda

La cortina di celluloide. Il cinema italo-sovietico nella guerra fredda

Stefano Pisu

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2019

pagine: 212

Il volume tratta le coproduzioni cinematografiche fra l’Italia e l’URSS dall’inizio degli anni ’60 alla fine degli anni ’70. Si intende comprendere se e quanto sia possibile, tramite lo studio di quella collaborazione, apportare nuove conoscenze e spunti interpretativi alla più ampia storia delle relazioni fra i due Paesi, nel contesto dell’antagonismo della Guerra fredda. Gli interrogativi sollevati sono diversi. Essi concernono la genesi della cooperazione, le posizioni degli attori istituzionali e politici, il ruolo degli addetti ai lavori (produttori, cineasti, funzionari), la negoziazione fra i diversi patrimoni artistici, culturali e organizzativi nella realizzazione delle opere, nonché l’accoglienza riservata ai film. Questa forma di cooperazione – al contempo artistico-culturale, economico-industriale e politico-istituzionale – permette di osservare da una prospettiva peculiare le possibilità, così come i limiti, dei complessi rapporti italo-sovietici nell’ambito della distensione fra Est e Ovest.
20,00

Cultura e mobilitazione di massa in URSS. Cinema e pubblico dalla NEP al realismo socialista

Cultura e mobilitazione di massa in URSS. Cinema e pubblico dalla NEP al realismo socialista

Stefano Pisu

Libro: Libro in brossura

editore: Morlacchi

anno edizione: 2018

pagine: 146

Il volume indaga il pubblico cinematografico sovietico dal periodo della NEP ai primi anni Trenta, sulla base delle fonti d’archivio e della pubblicistica del tempo. Studiare il pubblico sovietico significa esplorare la storia sociale e culturale dell’URSS attraverso il filtro del cinema. Il potere sovietico sollecitò la mobilitazione della società attorno alla promozione del proprio cinema quando quello straniero, bollato come “borghese”, era predominante nelle sale. La “Società degli amici del cinema sovietico” (ODSK) costituì in questo senso l’esperienza più originale nell’URSS degli anni Venti. Il suo compito fu di trasformare il pubblico in soggetto attivo nell’edificazione dell’URSS, con l’impegno diretto nella promozione del cinema sovietico. Tuttavia, vi fu sempre uno scarto fra le dichiarazioni programmatiche dell’ODSK e le difficoltà nell’attuarle. L’obiettivo di essere un’associazione di massa operaio-contadina si scontrò con dei limiti che ne ridimensionarono i risultati.
13,00

Il XX secolo sul red carpet. Politica, economia e cultura nei festival internazionali del cinema (1932-1976)

Stefano Pisu

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2017

pagine: 320

Lo studio dei festival cinematografici può contribuire a una conoscenza più approfondita della storia internazionale dell’età contemporanea? Il volume risponde a questa domanda analizzando le principali manifestazioni (Venezia, Cannes, Berlino, Karlovy Vary, Mosca fra le altre) nei loro aspetti politici, economici e culturali. I festival sono studiati in quanto forme di mobilitazione che hanno coinvolto periodicamente governi, produttori, imprenditori, registi e intellettuali, tutti accomunati dall'interesse per la promozione internazionale dei film. L’indagine si basa su una documentazione d’archivio variegata per provenienza nazionale e istituzionale, secondo un approccio che punta a considerare diverse prospettive, da quella locale all'internazionale, lungo un periodo che va dagli anni Trenta agli anni Settanta del XX secolo. I sette capitoli costituiscono le tessere di un mosaico da cui, attraverso i festival del cinema, affiora l’articolata trama delle relazioni culturali ed economiche del Novecento e il mutevole ruolo svolto in esse dalla politica internazionale e dalla diplomazia. Fra i temi più significativi emergono la complessità delle negoziazioni alla base dei festival, la loro diffusione globale lungo i decenni, nonché il passaggio dall'egemonia dei poteri economici e politici tradizionali al maggior peso esercitato in essi dai fattori propriamente culturali e artistici.
36,00 34,20

Stalin a Venezia. L'Urss alla mostra del cinema fra diplomazia culturale e scontro ideologico (1932-1953)
16,00

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