Libri di Tito Boeri
Permacrisi. Un piano per riparare un mondo a pezzi
Gordon Brown, Mohamed El-Erian, Michael Spence, Reid Lidow
Libro: Libro in brossura
editore: Bocconi University Press
anno edizione: 2024
pagine: 298
Tre fra i pensatori più stimati ed esperti del nostro tempo, tra loro amici, riscontravano che i loro Zoom «pandemici» mettevano a fuoco sempre più spesso una cascata di crisi: crescita stentata, inflazione in aumento, risposte politiche inadeguate, crescente emergenza climatica, peggioramento delle disuguaglianze, un'impennata dei nazionalismi e il declino della cooperazione globale. Condividevano le loro paure e frustrazioni e dal confronto si rendevano conto che, se è vero che gli errori del passato hanno portato il mondo su una strada accidentata, è anche vero che può esistere un percorso migliore, diretto verso un futuro più luminoso. Prendendo spunto dalle loro diverse prospettive, hanno cercato un obiettivo comune: soluzioni realizzabili capaci di sanare il nostro mondo in frantumi. Questo libro è il risultato di tali riflessioni. Al centro della permacrisi odierna ci sono approcci non adeguati alla crescita, alla gestione economica e alla governance: approcci difettosi, ma non irrecuperabili. "Permacrisi" non è solo una spiegazione del dove abbiamo sbagliato, ma un piano provocatorio e stimolante per cambiare il mondo, prevenire le crisi e gestire meglio il futuro, a beneficio di molti e non di pochi. Più a lungo un problema persiste, più va peggiorando; questo è quanto accade in una permacrisi, perciò occorre agire subito. Prefazione di Tito Boeri.
Un nuovo contratto per tutti
Tito Boeri, Pietro Garibaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2008
pagine: 144
La disoccupazione è calata negli ultimi dieci anni, ma gli italiani sono insoddisfatti: i loro salari sono più bassi della media europea ed è sempre più difficile entrare nel mercato del lavoro dalla porta principale. Soltanto uno su dieci riesce a trasformare il contratto a tempo definito in un'assunzione a tempo indeterminato. Se poi perdi il lavoro e non appartieni a una grande impresa nessuno ti aiuta. E allora, cosa fare contro la precarietà? I rimedi ci sono: contratto unico senza scadenza per tutti i lavoratori e con tutele gradualmente crescenti. Occorre anche un salario minimo e riformare gli ammortizzatori sociali. Sarà così possibile rilanciare il lavoro e aiutare i giovani, le donne e i disoccupati di tutte le età, smettendo di sostenere solo chi è dentro il mercato. A costo zero per il contribuente. Ma perché nessun governo finora lo ha fatto?
Economia del mercati del lavoro imperfetti
Tito Boeri, Jan Van Ours
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2009
pagine: 284
Il libro esamina le diverse istituzioni che influenzano il comportamento di lavoratori e datori di lavoro in mercati del lavoro imperfetti: il salario minimo, la legislazione di protezione dell'impiego, i sussidi di disoccupazione e quelli condizionati all'impiego, le politiche attive del lavoro, le tasse sul lavoro, la regolamentazione dell'orario di lavoro, le politiche a sostegno della famiglia, la contrattazione collettiva, i programmi di pensionamento anticipato, le politiche relative all'istruzione e all'immigrazione. Il volume definisce, misura e valuta attentamente queste istituzioni, ne studia gli effetti, anche alla luce delle riforme di queste istituzioni varate in diversi paesi. Il taglio innovativo e la completezza dei temi affrontati lo rendono adatto a corsi di Economia del lavoro e istituzioni comparate nelle facoltà di Economia, Scienze politiche e Giurisprudenza.
PNRR. La grande abbuffata
Tito Boeri, Roberto Perotti
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2023
pagine: 208
A differenza di quasi tutti i paesi europei, l’Italia ha chiesto il massimo delle somme del programma NextGenerationEU. Per 6,5 euro su 10 si tratta di prestiti. Benché concessi a tassi agevolati, andranno restituiti. La scommessa su cui si regge questa scelta è che il Pnrr aumenterà per sempre il tasso di crescita dell’economia italiana. È una scommessa condivisa da tre governi: il governo Conte II ha chiesto il massimo dei fondi senza sapere bene come spenderli; il governo Draghi, pur avendo la possibilità e il capitale politico per frenare il treno in corsa, ha rinunciato a prendere atto della realtà; il governo Meloni ha fatto alcuni aggiustamenti necessari, ma ha anche ridotto la spesa più importante, quella sull’emarginazione sociale, e ha rimosso gli obiettivi di contrasto all’evasione. Tutti i governi hanno sbandierato stime iperboliche degli effetti positivi del Pnrr, senza alcun fondamento nella realtà. Nessun governo si è posto il problema di come finanziare la gestione futura degli investimenti. Oggi sappiamo che il Pnrr è in forte ritardo, ma questo non è il problema principale. Il Pnrr ha un vizio d’origine: troppi soldi, troppa pressione per spenderli a prescindere, troppo poco tempo per spenderli bene. Stanzia cifre assurdamente alte su spese inutili o deleterie ma “facili” come il Superbonus o “alla moda” come il digitale nelle scuole primarie mentre trascura spese necessarie per la nostra società, a partire da quelle per offrire opportunità ai giovani delle periferie urbane. Quasi tutte le maggiori riforme “epocali”, da cui secondo i governi dipendeva il successo del Piano, sono ferme al palo, e molte sono state abbandonate prima di partire. Cosa si può fare a questo punto? Prendere atto della realtà anziché nascondersi dietro a un dito: rivedere i piani rendendoli più realistici, e forse anche riflettere sull’opportunità di rinunciare a parte dei fondi presi a prestito. Questo non vuol dire rinunciare a essere ambiziosi, solo rinunciare a essere superficiali. Il Pnrr si basa su una grande scommessa: prendere a prestito soldi che si sarà in grado di spendere bene e rilanciare così l’economia. Ma un grave vizio d’origine l’ha resa più simile a una grande abbuffata: prendere più soldi possibile, poi si vedrà. Ora che i conti non tornano, che fare? “Nessuna retorica e nessun fiume di parole può trasformare un’idea confusa o non realistica in un buon investimento.”
Parlerò solo di calcio
Tito Boeri, Sergio Levi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2012
pagine: 108
Un mondo che esclude i giovani talenti, inquinato dal potere mediatico e dalla corruzione, oberato dai debiti "Lo sport più amato dagli italiani è una metafora di problemi più generali che affliggono l'Italia?" "Risponderò come nei titoli di testa dei film: ogni riferimento a mali italici realmente accaduti e/o a persone realmente esistenti al di fuori del mondo del calcio è da ritenersi puramente casuale. Oggi parlerò solo di calcio".
Classe dirigente. L'intreccio tra business e politica
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2014
pagine: 152
Le classi dirigenti hanno una funzione importante nelle nostre società. Rendono possibili obiettivi altrimenti irraggiungibili, rimuovendo gli ostacoli che inibiscono la crescita nel lungo periodo. Ma come si formano? Come vengono selezionate? Gli strumenti dell'economia del lavoro sono molto utili per mettere a fuoco i meccanismi di selezione delle élite, per analizzare il mercato del lavoro dei politici o gli incentivi, i redditi, l'uso del tempo e la struttura delle carriere dei manager. Il libro offre un contributo originale, colma una lacuna in termini di dati oggettivi sull'argomento e mette in luce le molte cose che si possono imparare utilizzando tali dati, sia sul fronte dei politici che dei manager. L'analisi evidenzia quanto le connessioni tra componente politica e manageriale siano forti e come nel tempo similitudini e sovrapposizioni siano aumentate. L'intreccio sempre più stretto tra mondo degli affari e politica può facilmente degenerare in controllo politico che difetta di accountability, cioè di responsabilizzazione. È bene che il ruolo dei manager e quello dei politici rimangano separati.
Populismo e stato sociale
Tito Boeri
Libro: Copertina rigida
editore: Laterza
anno edizione: 2017
pagine: 48
La democrazia diretta invocata dai populisti rischia di sfociare nella dittatura della maggioranza. Il peggiore nemico del populismo sono i corpi intermedi della cosiddetta società civile: associazioni, partiti, sindacati, autorità indipendenti, amministrazioni pubbliche. La lucida analisi di una questione essenziale per il futuro del nostro mondo, e una proposta concreta sul tema dell'immigrazione.
Contro la povertà. Analisi economica e politiche a confronto
Emanuele Ranci Ortigosa
Libro: Libro rilegato
editore: Brioschi
anno edizione: 2018
pagine: 171
Secondo le stime europee, in Italia 17,5 milioni di persone sono a rischio di povertà, nessun altro paese ne ha così tanti. Per l'Istat un italiano ogni dodici è assolutamente povero, cioè non in grado di vivere una vita umanamente dignitosa. Negli anni della crisi, tale stima è aumentata di due volte e mezzo, mentre il nostro sistema assistenziale è risultato impotente. La consistenza e drammaticità della povertà, soprattutto in una congiuntura elettorale, interpella tutte le forze politiche. Con il reddito di inserimento dell'attuale governo entrano in competizione il reddito di cittadinanza dei Cinque stelle e il reddito di dignità di Berlusconi. Quanto si differenziano queste proposte? Il successo di una o dell'altra comporterà necessariamente distruggere quanto fatto finora? O ci sarà la possibilità di procedere per addizioni piuttosto che per sottrazioni? Al di là delle diverse posizioni partitiche, l'adozione di uno strumento di contrasto alla povertà che sia realmente efficace rimane imprescindibile.
Ci pensiamo noi. Dieci proposte per far spazio ai giovani in Italia
Tortuga
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2020
pagine: XIII-177
Se è vero che uno dei principali problemi del nostro Paese è la condizione critica dei giovani e che, di fronte al rapido invecchiamento della popolazione e a un welfare sbilanciato in favore dei più anziani, è necessario individuare soluzioni capaci di scongiurare il tracollo dell’economia sul lungo periodo, altrettanto vero è che ad affrontare questi problemi sono sempre gli adulti, inevitabilmente con i loro punti di vista e le loro categorie interpretative. Nessuno, però, può parlare dei problemi della generazione dei 18-28enni meglio dei giovani stessi. Con una capacità di analisi non comune, basata su dati aggiornati e di prima mano, e un’altrettanto spiccata capacità di sviluppare proposte concrete, "Ci pensiamo noi" affronta temi centrali per la nostra società: dalla povertà dei giovani alle difficoltà del mercato del lavoro e alla fuga dei cervelli, dalla necessità di un nuovo welfare a un ripensamento radicale del sistema di istruzione e formazione, senza dimenticare i nuovi italiani che faticano a ottenere la cittadinanza e rimangono tagliati fuori da tanti diritti. E lo fa partendo da una presa di posizione ben chiara contro i due grandi fallimenti del nostro sistema Paese, l’attaccamento alle rendite e l’incapacità di fare sistema, e con la convinzione profonda che sia possibile costruire un domani migliore. Prefazione di Tito Boeri e Vincenzo Galasso.
Riprendiamoci lo Stato. Come l'Italia può ripartire
Tito Boeri, Sergio Rizzo
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2020
pagine: 336
Più che mai oggi l'Italia ha un disperato bisogno di tornare a crescere. Già prima della catastrofe sanitaria era, insieme alla Grecia, l'unico Paese europeo in cui il reddito disponibile delle famiglie fosse diminuito nell'ultimo quarto di secolo. Ora è nel mezzo della peggiore recessione della storia repubblicana e la montagna del debito pubblico non è mai stata così alta. Ma la lezione della pandemia non può essere sprecata: bisogna imparare da quello che è successo per rialzare la testa. Tito Boeri è stato per quattro anni presidente dell'Inps e ha vissuto nel cuore del più importante pezzo dello Stato: quello che paga le pensioni di 16 milioni di italiani, assicura contro la disoccupazione 23 milioni di lavoratori, paga la cassa integrazione e ha sussidiato partite Iva e autonomi durante il lockdown, arrivando a gestire la fetta più rilevante della spesa statale. Un meccanismo complesso e prezioso, che però è anche la cartina al tornasole di una pubblica amministrazione piena di falle, disfunzioni e incompetenze, che anziché favorire la crescita rendendo la vita facile a cittadini e imprese rappresenta spesso la vera palla al piede del Paese. Le cause sono umane. Hanno a che fare con burocrati incapaci legati non di rado a doppio filo con la politica, politici inconsapevoli del proprio ruolo che approvano leggi assurde, sindacati che hanno smarrito il filo della loro storia diventando complici della paralisi. Con pochi civil servants, perché ci sono anche questi, che onorano fino in fondo la missione loro affidata. Entrare in questo labirinto infinito significa scontrarsi con tutte le disfunzioni e le contraddizioni del nostro Paese. Eppure il viaggio offre l'occasione per indagare le soluzioni possibili. Perché non siamo condannati a restare per sempre sudditi di un sistema nemico della ragione e del buonsenso. Per cambiare direzione non servono grandi e roboanti riforme, basterebbero piccoli interventi. Ma coraggiosi. Soltanto che il tempo a disposizione sta per scadere. Ed è forse l'ultima opportunità che abbiamo per riprenderci lo Stato.
Sì vax. Dialogo tra un pragmatico e un non so
Tito Boeri, Antonio Spilimbergo
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 112
Perché molte persone preferiscono non vaccinarsi? Quali sono le loro ragioni e i loro errori? Due prestigiosi economisti hanno deciso, per rispondere a tali domande, di rivolgersi a un pubblico ampio. Hanno utilizzato così la forma del dialogo: una donna pragmatica e un uomo scettico si incontrano per caso su un treno ad alta velocità, in una tratta che dura un'ora e trenta minuti. La loro conversazione è utile e istruttiva per chiarire, spiegare e comprendere la posta in gioco. Non si troveranno, nel dialogo, i toni sovraeccitati e confusivi che spesso caratterizzano i social network e la televisione. Una conversazione a tutto campo che affronta da un lato le paure che il vaccino suscita e dall'altro offre una valutazione chiara dei rischi che si corrono nel non vaccinarsi. Il pragmatismo dell'economia può aiutarci così a comprendere come stanno le cose, lasciando da parte le ideologie.
Meno pensioni, più welfare
Tito Boeri, Roberto Perotti
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2002
pagine: 240
La spesa sociale in Italia è oggi fortemente sbilanciata a favore delle pensioni e a svantaggio di misure contro la povertà. Muovendo da questa osservazione, e tenendo conto degli stringenti vincoli di bilancio cui deve far fronte il nostro paese, Boeri e Perotti affermano che l'Italia dovrà creare un sistema di welfare del tipo esistente negli altri paesi europei. La trasformazione richiederà una riduzione della quota del prodotto interno lordo assorbito dalla previdenza pubblica. D'altro canto, ogni ulteriore intervento sul sistema previdenziale pubblico dovrà essere accompagnato dall'introduzione di strumenti più efficaci per combattere la povertà ed evitare il preoccupante incremento della quota di cittadini in condizioni di indigenza.