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Libri di Tommaso Labate

È il nostro turno

Saverio Strati

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2025

pagine: 256

È il nostro turno è il racconto di una generazione sospesa tra sogni e necessità, tra il desiderio di emancipazione e il peso delle radici. Il protagonista, giovane studente fuori sede, affronta le inquietudini del suo tempo: la povertà, l’ansia del futuro, l’amore mai davvero dichiarato e la ricerca di un ruolo nella società. Nel suo percorso di crescita le pulsioni del corpo si mescolano alle tensioni dell’anima. La bellezza sfuggente della giovane Negrini lo attrae e lo confonde, mentre la sensualità matura della signora Luisa si insinua nei suoi pensieri come una tentazione proibita. Il desiderio diventa un’ossessione silenziosa, un conflitto tra il bisogno di controllo e la forza primitiva degli impulsi. Tra le strade di una città anonima, gli incontri e i confronti con amici, inquilini e compagni di studio si intrecciano in un percorso di crescita irto di contraddizioni e speranze. Saverio Strati ci regala una narrazione intensa e vibrante, in cui le inquietudini individuali si fondono con quelle collettive, in un’Italia che cerca di risollevarsi tra sogni di riscatto, desideri repressi e ingiustizie che sembrano eterne. Un romanzo di formazione che racconta la fatica di diventare adulti senza tradire sé stessi. Prefazione di Tommaso Labate.
18,00 17,10

Il coraggio della restanza

Ernesto Madeo, Rosina Santo

Libro: Libro in brossura

editore: Cairo

anno edizione: 2024

pagine: 160

Il giovane Ernesto Madeo vive in un paesino della provincia cosentina, San Demetrio Corone fulcro delle comunità arbëreshe. La terra difficile in cui è cresciuto lo forgia. È un ragazzo intraprendente che coglie al volo le opportunità. Senza soldi, ma con grandi sogni, lascia l’università e si lancia nell’allevamento di maiali, in particolare del suino nero autoctono calabrese. Nel frattempo, mette su famiglia con Rosina, fidanzata storica, laureata in Matematica, coinvolgendo tutti i membri nell’azienda che si sta sempre più ingrandendo, nonostante un brutto episodio di intimidazione. Passo dopo passo, la Filiera Madeo diventa un fiore all’occhiello dell’imprenditoria del Sud, modello di «restanza» anche per una nuova generazione di imprenditori decisi a investire e raggiungere il successo nella propria terra d’origine. Come hanno fatto i quattro figli di Ernesto e Rosina che, fieri delle proprie radici, dopo gli studi a Milano, hanno deciso di mettere a frutto le proprie competenze nell’azienda di famiglia e proseguire il lavoro iniziato dal padre, che ora può dedicarsi a iniziative per la comunità. Prefazione di Tommaso Labate.
17,00 16,15

Chi mi ama mi voti. Storie, riflessioni e dialoghi su marketing e politica

Domenico Petrolo, Lorenzo Incantalupo

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2024

pagine: 192

Come comunica la politica? Quanto è stata contaminata dal marketing? Politici leader o politici follower? Sono queste le domande a cui il libro cerca di dare una risposta tramite la voce dei protagonisti degli ultimi trent’anni. Come nasce il primo manifesto di Silvio Berlusconi, l’arrivo di Renzi, la rivoluzione digitale di Grillo e Casaleggio, lo scontro tra Trump e Nike sono solo alcune delle storie raccontate attraverso la testimonianza di chi le ha vissute in prima persona. Un libro di riflessioni, dialoghi e narrazioni di donne e di uomini, di brand e di politica che spesso si sovrappongono. Un capitolo speciale è dedicato alla comunicazione politica in tempo di guerra. Dialogo con Mykhailo Podolyak, consigliere del Presidente Zelensky. Prefazione di Tommaso Labate. Postfazione di Paolo Iabichino.
17,50 16,63

Ultima fermata. Il grande intrigo della politica italiana

Tommaso Labate

Libro: Libro in brossura

editore: Solferino

anno edizione: 2022

pagine: 192

In sette mesi sulla scena politica italiana abbiamo assistito a un gigantesco gioco di specchi, in cui quasi nulla è stato davvero come sembrava. E in cui i protagonisti – più o meno consapevolmente – hanno posto le basi per una trasformazione radicale nell’assetto della Repubblica. Da dicembre 2021 a luglio 2022 la più autorevole figura internazionale a disposizione dell’Italia, l’ex presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, è passato dall’essere il presidente del Consiglio con un piede e mezzo al Quirinale alla rappresentazione vivente di come il Palazzo sia in grado di logorare chiunque. Nascosto dietro la coda dell’emergenza della pandemia e l’esplosione di una guerra che si combatte alle porte dell’Europa, in quei duecento giorni si è consumato un clamoroso susseguirsi di colpi di scena, dalla rielezione di Mattarella alla Presidenza della Repubblica alla prima campagna elettorale estiva della storia nazionale. Un percorso accidentato che Tommaso Labate ricostruisce con sapienza attraverso dettagli inediti e rivelazioni strappate ai protagonisti: dai messaggi di Casini durante la corsa mattutina a Villa Borghese al pallottoliere a casa Berlusconi per contare voti e deputati, dalle incertezze della Lega alla scissione dei Cinque Stelle, dal gioco di Meloni alle mosse di Renzi, dalle uscite di Grillo ai silenzi di Draghi. Un reportage dietro le quinte dei palazzi del potere per leggere il presente e il futuro politico del Paese.
16,50 15,68

Interista Social Club. Viaggio al termine delle nostre notti insonni nell'anno dello scudetto

Tommaso Labate

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2021

pagine: 156

Il tifo calcistico è qualcosa di più di una storia d'amore o di una fede religiosa, è una condizione dell'essere. Si è di una squadra fin da bambini e la si ama seguendo dinamiche personalissime, fatte di consuetudini e liturgie ben precise, che rispondono a una grammatica che il non tifoso non può che ignorare. Tommaso Labate prende le mosse dalla recente vittoria dello scudetto del 2021 da parte della sua Inter per accompagnare il lettore alla scoperta di questa grammatica, attraverso un vero e proprio viaggio nell'"interismo". Una riflessione in cui sport e costume, analisi e narrazione si intrecciano fino a toccare la società, la cultura e la politica del Paese nel suo complesso. Un viaggio al termine di notti insonni in cui, sullo sfondo dei ricordi, si stagliano avvenimenti felici, come la conquista dello scudetto del 2008, o delusioni laceranti, come il titolo perso all'ultima giornata il 5 maggio 2002, fatidica data dalla quale Labate trae spunto per imbastire uno dei capisaldi della sua personale analisi dell'indole interista. Se è vero, infatti, che c'è una piccola percentuale di pessimismo dentro ognuno di noi, nel tifoso di calcio - e in particolar modo in quello dell'Inter - questa percentuale è più alta. Si tratta di una sorta di «ottavo vizio capitale» che fin dalla nascita lo accompagna, latente e silenzioso ma sempre presente, nell'altalena di emozioni in cui la passione per il calcio e le questioni della vita si intrecciano, spesso sfumando i propri contorni fino a diventare una cosa sola. Una girandola di gioie e delusioni in cui si alternano «diverse gradazioni di paradiso» e veri e propri «gironi infernali». Fra i vari personaggi che popolano queste pagine ce n'è uno che aleggia come un fantasma da esorcizzare, quel José Mourinho il cui nome, grazie alla conquista del Triplete, è destinato a restare impresso per sempre nella storia dell'Inter. Ed è stato proprio un ex juventino, Antonio Conte, a «liberare» gli interisti da un'eredità tanto pesante in una sera di ottobre del 2019, quando i nerazzurri, pur giocando un calcio spettacolare, persero con il Barcellona in una partita della fase a gironi della Champions League. Fu una sconfitta ingiusta, che lasciò un segno indelebile nel cuore dei tifosi, ma segnò l'inizio di un nuovo percorso. Perché il calcio è come la vita. E la sconfitta, più della vittoria, in alcuni casi è la chiave dell'eternità.
18,00 17,10

I Solisti. La meglio gioventù

Elena Becchi

Libro: Libro in brossura

editore: Compagnia Editoriale Aliberti

anno edizione: 2020

pagine: 117

Hanno tra i diciotto e i trent'anni. Studiano, lavorano, viaggiano, stanno sul divano e ascoltano podcast. Sono disoccupati o in cerca di lavoro, menti eccelse o persone mediocri. Alcuni si accontentano, altri meno. Usano lo smartphone, i social e si incontrano nei bar per fare aperitivo. Si innamorano, a volte soffrono. Sono molto sensibili alle tematiche ambientali, perlopiù solidali, di tanto in tanto un po' distratti. Per loro la politica è un affare sociale, sono avulsi da retaggi partitici e scelgono, ogni giorno, se perseguire obiettivi e come perseguirli. Sono I Solisti, i giovani del 2020, quelli che rischiano la vita per aiutare i bambini in zone di guerra, quelli che vivono a casa con i genitori, quelli che si trasferiscono all'estero per fare il lavoro che amano. Quelli che scelgono di rischiare e quelli che invece non lo fanno. Questo libro parla di loro, della generazione globale dei giovani d'oggi, e lo fa attraverso la voce di personaggi illustri. Lungi dal fare classificazioni, emettere sentenze, rievocare stereotipi, Michela Marzano, Pablo Trincia, Marino Niola, Francesco Cavalli, Irene Soave, Fabio Geda ci dicono la loro sui Solisti. Prefazione di Tommaso Labate.
16,00 15,20

I rassegnati. L'irresistibile inerzia dei quarantenni

Tommaso Labate

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2018

pagine: 220

«Trentanove è il numero simbolo di una generazione fallita o sull'orlo del fallimento. Una generazione fregata dai padri, che pure avevano consegnato l'illusione che a un'infanzia felice e a un'adolescenza bellamente turbolenta sarebbero seguiti anni di benessere, serenità, sollievo, pace. Una generazione che non genera figli, come impietosamente fotografato da tutte le rilevazioni statistiche. Trentanove è l'età media del Rassegnato.» Come siamo arrivati fin qui? Da dove ha origine quella che Mario Monti, da presidente del Consiglio, definì «generazione perduta»? Quali sono le responsabilità dei quarantenni di oggi e quali le colpe di una pessima visione politica e sociale nell'Italia degli ultimi cinquant'anni? Tommaso Labate, anagraficamente coinvolto in questa categoria vittima di un'inarrestabile parabola discendente, scava nel passato dei Rassegnàti per trovare la matrice della non-reazione, dell'inerzia, della sconfitta che segna il destino dei ventenni di vent'anni fa. Quelli a cui la dignità deve essere concessa per decreto. Dalle lotte (finte, sbagliate o troppo facili) degli anni Novanta a quelle individuali, quasi ombelicali di oggi, dalla crisi occupazionale a quella dei valori, I Rassegnàti è la cronaca precisa di un'occasione sprecata, di una partita persa all'ultimo rigore. Come quello di Baggio nella finale di USA 94, sparato alto sopra la traversa.
17,00 16,15

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