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Libri di Ugo Casiraghi

Il cervello di Carné. Letterario 1941-1943

Ugo Casiraghi, Glauco Viazzi

Libro: Libro in brossura

editore: La nave di Teseo +

anno edizione: 2021

pagine: 554

“Il cervello di Carné” rende omaggio a una cultura del cinema che prende forma negli anni più duri della Seconda guerra mondiale. Le lettere qui raccolte provengono dall’archivio personale di Ugo Casiraghi – futuro critico cinematografico de l’Unità – ed erano destinate all’amico Glauco Viazzi, riconosciuto critico letterario nel dopoguerra. Siamo negli anni del conflitto e i due giovani sono letteralmente tenuti in vita dalla passione per il cinema, tra esami da sostenere, vicende personali e la guerra, in casa e al fronte. Il “cervello” del titolo è un omaggio alla cultura e al cinema francese, strenuamente cercato nelle sale cinematografiche fatiscenti di una Milano sventrata dai bombardamenti. Una cultura e un cinema presenti ossessivamente nelle lettere, anche oltre i dettami ideologici e le censure di guerra. “Il cervello di Carné” è anche la metafora della macchina razionale che costruisce il pensiero critico, la partitura letteraria e il senso delle parole nelle lettere che leggerete. Tra le righe si snoda un pensiero ricco, complesso, talvolta involuto, come quello di intelligenze e culture nella stagione più fertile. È la vivacità impetuosa e scomposta che precede la primavera, nell’ultimo scorcio di un lungo e rigido inverno. Sono gli ultimi anni del Fascismo. Queste lettere portano alla luce la dimensione intima di due intellettuali da giovani, un “dietro le quinte” che spesso svela i meccanismi della critica cinematografica, la costruzione collettiva di articoli e riflessioni sul cinema che sono già le prime luci del Neorealismo. Prefazione di Paolo Mereghetti. Postfazione di Bragaglia Cristina.
25,00 23,75

Il cinema de Il Calendario del Popolo

Il cinema de Il Calendario del Popolo

Ugo Casiraghi

Libro

editore: Sandro Teti Editore

anno edizione: 2020

pagine: 850

Più di vent'anni di grande cinema riaffiorano tra le pagine di questo libro, dalla penna del celebre critico Ugo Casiraghi. da Chaplin, Griffith, Ejzenstejn, fino a Visconti, Fellini, Antonioni, passando per il neorealismo, i primi film di Pasolini, il cinema sovietico, statunitense e francese. Per la prima volta vengono raccolti in un libro, riccamente illustrato con locandine e foto inedite, più di duecento saggi e recensioni apparsi dal 1947 al 1967 sulla storica rivista di cultura Il Calendario del Popolo. Grazie alla sua profonda capacità di analisi, Casiraghi ci permette di rivisitare i grandi classici e le pellicole meno conosciute, e di indagare quel periodo fondamentale del cinema italiano, in bilico tra il mito di Hollywood e l'alto impegno sociale.
35,00

Il realismo nell'arte cinematografica

Ugo Casiraghi

Libro: Copertina morbida

editore: La nave di Teseo +

anno edizione: 2019

pagine: 134

Il 16 luglio 1947 Ugo Casiraghi discute la sua tesi di laurea in Estetica dal titolo "Il realismo nell'arte cinematografica". Il ventiseienne che si presenta alla commissione di laurea è già un critico cinematografico autorevole e avviato alla professione giornalistica. L'esperienza della guerra e poi della prigionia in Germania, le molte letture e la convinta adesione al Partito Comunista Italiano hanno spinto Casiraghi a prendere le distanze dall'idealismo crociano, per abbracciare risolutamente la linea del realismo, che egli riconosce in primo luogo nei film sovietici della prima ora (le prime opere di Ejzengtejn, Pudovkin e Dovt'enko, e poi l'amatissimo Ciapaiev di Sergej e Georgi Vasilyev). Partendo non da presupposti teorici d'ordine generale, ma dalla sua concreta esperienza di spettatore che frequenta con assiduità le sale cinematografiche, Casiraghi rilegge con piglio deciso mezzo secolo di storia del cinema.
12,00 11,40

Accattone-Mamma Roma-Ostia

Pier Paolo Pasolini

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2019

pagine: 612

Questo volume raccoglie tre sceneggiature: Accattone, Mamma Roma e Ostia (quest'ultima realizzata a quattro mani con Sergio Citti, che del poeta era «consulente linguistico» per i romanzi e i film, nonché collaboratore fidato alle sceneggiature e ai dialoghi). In "Accattone" (1961), che segna il suo esordio come regista, Pasolini ripropone il mondo dei suoi romanzi in una struttura più scarna e profonda; l'odissea del diseredato Accattone si dipana come in un affresco antico conferendo una dimensione sacrale a un universo che sta per scomparire. Con "Mamma Roma" (1962), partendo da una situazione di analoga «angoscia mortale», attraverso le vicende dell'ex prostituta che vuole strappare il figlio alla strada, ci avviciniamo a un ideale piccolo-borghese. "Ostia" (1970) rivisita in forma di apologo tragicomico i temi della morte, del mito, della congiunzione di sacro e profano, spogliati della loro drammaticità, cantati con vena ingenua, nostalgica, straordinariamente arguta. Il libro è corredato da numerosi interventi scelti da Pier Paolo Pasolini - pagine dai diari di lavorazione, appunti personali, riflessioni sull'arte cinematografica, letture private - che permettono di osservare da una prospettiva privilegiata l'officina creativa di un grande artista. Prefazione di Ugo Casiraghi,
23,00 21,85

Storie dell'altro cinema

Ugo Casiraghi

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2012

pagine: 438

Che cosa ci facevano i cinesi a Torino? E cosa accomuna un regista zarista quale Evgenij Bauer e uno bolscevico quale Aleksandr Medvedkin? Un cantante nero quale Paul Robeson e un fotografo bianco quale Paul Strand? Un bengalese quale Satyajit Ray e un senegalese quale Sembene Ousmane? Cosa può legare i cineasti di Ucraina, Uzbekistan, Armenia da un lato e quelli di Serbia, Croazia, Slovenia dall'altro? Per cosa si battevano Humberto Mauro, André Malraux, Yilmaz Gùney? Amavano lo stesso cinema sir Michael Balcon e Andy Warhol, Powell & Pressburger e Kon Ichikawa, Sergej Jutkevic e Costa-Gavras? Il lettore troverà tutte le risposte nelle storie raccolte in questo volume, in cui Casiraghi, con le consuete qualità di affabulatore, ci racconta, accanto a nomi a tutti noti, nomi dimenticati ma sempre caratterizzati da almeno tre elementi: libertà, innovazione e poesia. Se rivoluzionari, meglio ancora. Perché Karl, che il cinema ha tentato invano di tradurre sullo schermo, e Groucho, Chico, Harpo, che il cinema ha tentato invano di imbrigliare, recano lo stesso cognome: Marx.
29,00 27,55

Vivement Truffaut! Cinema, libri, donne, amici, bambini

Ugo Casiraghi

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2011

pagine: 307

Nato in occasione della pubblicazione in videocassetta, a metà degli anni '90, dell'opera omnia del regista francese, questo libro è un atto d'amore. Attraverso l'analisi dei ventitre film che Francois Truffaut ci ha lasciato (contrappuntata dalle recensioni d'epoca dello stesso Casiraghi), e ripercorrendo l'intreccio tra cinema e vita, nasce un ritratto "morale" tracciato con estrema sensibilità, unico per approccio nella pur sterminata bibliografia truffautiana, con una forte capacità di affabulazione che rasenta il romanzo, e un'intensa partecipazione ai problemi dell'infanzia, dell'adolescenza, del contratto amoroso. Non sono più o non sono soltanto i film a dettare l'impresa, bensì il percorso artistico e soprattutto umano del loro autore che la morte ha elevato a una dimensione superiore, lontana da ogni querelle. In questo che si configura come un vero e proprio testo base, rivolto a un pubblico non solo di cinefili. Prefazione di Walter Veltroni.
24,00 22,80

Naziskino, ebrei e altri erranti

Ugo Casiraghi

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2010

pagine: 276

Frutto di lunghe e appassionate ricerche e rimasto sinora inedito, questo libro è anzitutto un viaggio della memoria nelle pagine più oscure, dimenticate o rimosse della storia del cinema (del cinema e della storia) nel corso della prima metà del secolo scorso. È di scena il cinema tedesco, dall'Espressionismo degli anni '20 alla straordinaria irruzione di Karl Valentin sino alla figura catartica di Slatan Dudow (quello di Kuhle Wampe). Al centro, naturalmente, la produzione nazista, con i suoi incubi e le sue aberrazioni, con i suoi "trionfi della volontà" nati dalle sinfonie degli orrori e a essi ritornati, che però si intreccia, quasi a contrappasso, con le vicende dei cineasti mitteleuropei costretti all'esilio o all'emigrazione verso Hollywood, e con le vicissitudini del cinema yiddish sia nell'Est europeo sia in terra americana. Conclude il quadro dedicato ai totalitarismi un'appendice sul cinema stalinista.
24,00 22,80

Alfabetiere del cinema

Alfabetiere del cinema

Ugo Casiraghi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Falsopiano

anno edizione: 2006

pagine: 270

15,00

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