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Libri di Vittoria Martinetto

Un incontro fantastico. Borges e Nolan

Vittoria Martinetto

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 224

È possibile un incontro fra il cinema di Christopher Nolan e i mondi narrativi di Jorge Luis Borges? Evidentemente sì, visto che è quanto sembra accadere in questo libro, anche se si tratta di un incontro puramente fantastico. I due autori, per ovvie ragioni anagrafiche, non si sono mai incrociati, eppure condividono una serie di motivi letterari e filosofici – l’ossessione per il Tempo, l’architettura labirintica degli intrecci, la dialettica sogno-realtà, il tema del Doppio – che hanno suggerito un accostamento, solo apparentemente azzardato, fra i rispettivi linguaggi. Non si tratta di un confronto serrato, bensì di un dialogo a distanza, per definire il quale Martinetto ha mutuato dalla fisica quantistica – che nel libro è spesso chiamata in causa in suggestive similitudini – l’affascinante concetto di entanglement. Borges e Nolan comunicano, illuminandosi a vicenda, attraverso una semplice giustapposizione in cui il lettore è chiamato a fare la sua parte, secondo una poetica dell’opera aperta di cui sia Borges che Nolan sono maestri.
22,00 20,90

Il film della sua vita

Angelo Morino

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2012

pagine: 230

Ispanista, critico e traduttore nel senso totale del termine, capace cioè di importare in Italia e offrire alle nostre vite, oltre e prima che alla nostra cultura, i migliori frutti della attività letteraria in lingua spagnola, Angelo Morino è stato anche uno scrittore. Scrittore dello sguardo, dotato di uno stile elegante e netto, caratterizzato dalla musica della precisione, dalla cadenza rasserenante e piena della descrizione, desideroso prima di tutto di celare se stesso narratore al lettore, pur narrando se stesso personaggio. Una parte cospicua di questa attività narrativa è stata (dopo la morte precoce) ritrovata nel suo computer. "Il film della sua vita" è la storia di una donna, o meglio di un rapporto madre figlio, in cui "sentivo sempre il suo occhio posato su di me". Inizia con la scoperta della malattia che condanna la madre a una morte rapida; condanna difficile da credere e da ammettere per un corpo sempre visto dal figlio come indistruttibile. Angelo Morino non è arrivato a rileggere "Il film della sua vita" nella realizzazione finale, ma l'impostazione narrativa fondamentale è del tutto compiuta nella struttura drammaticamente tesa tra due presenti: quello della malattia, e quello della vita e delle vite rapidamente trascorse, guidate da un copione inquieto presto diventato silenzio.
13,00 12,35

La casa del giudice

Georges Simenon

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 1998

pagine: 152

12,00 11,40

10,33 9,81

I racconti

Julio Cortázar

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2014

pagine: XXX-1282

Che la letteratura argentina abbia dato nuovo spazio vitale a un glorioso genere narrativo quale il racconto fantastico, è cosa nota. Dopo Borges, Julio Cortázar ha avuto, in questo, un ruolo preminente. La caratteristica del suo modo di narrare è la precisione realistica in cui la trasfigurazione visionaria affonda le radici, dando vita a una galleria quasi metafisica di personaggi invisibili, dove il misterioso e l'irrazionale prendono corpo tra atmosfere popolari e ambienti altolocati, sullo sfondo di una Buenos Aires multiforme. A cent'anni dalla nascita del grande scrittore argentino, una raccolta completa dei suoi racconti: un'introduzione all'opera di Cortázar, un "bestiario" di ossessioni, figure immaginarie, nate da una fantasia attica, eppure descritte con dolorosa determinazione.
28,00 26,60

Il mestiere della poesia

Jorge Luis Borges

Libro: Libro in brossura

editore: Luiss University Press

anno edizione: 2024

pagine: 164

A cosa serve scrivere e leggere poesie? Come possono semplici parole, fragili o potenti, racchiudere il mistero dell'esperienza umana? Con la sua straordinaria lucidità, Jorge Luis Borges ci accompagna in un viaggio alla scoperta dell'essenza sfuggente della poesia. Lungi dall'offrire risposte definitive, le lezioni raccolte in questo libro lasciano in eredità perplessità illuminanti, intrecciando arte e filosofia in un dialogo tra il testo e il lettore. Per Borges, la vera conoscenza non nasce dalle certezze, ma dalla capacità di porsi domande e accogliere il dubbio. Ogni poesia, ogni lettura, diventa così un invito a esplorare l'ignoto, un labirinto di enigmi che conduce a una comprensione più profonda di noi stessi e della realtà che ci circonda. In un'epoca in cui le certezze si sgretolano, il mondo muta aspetto continuamente e l'innovazione tecnologica porta con sé promesse entusiasmanti e grandi paure, le lezioni che Borges tenne a Harvard nel 1967 e 1968 suonano come un invito fermo e gentile a custodire ciò che ci rende umani: la capacità di dubitare, stupirci, commuoverci e accettare l'incomprensibile. Le "lezioni americane" di Borges non sono solo una testimonianza letteraria, ma la riscoperta della poesia come momento di riflessione e di bellezza, capace di sfidare la banalità di ogni pensiero unico. Il mestiere della poesia è un libro per tutti coloro che credono che il sapere non possa esistere senza meraviglia e senza il coraggio di porsi domande.
18,00 17,10

Manuel Puig reloaded

Manuel Puig reloaded

Vittoria Martinetto

Libro: Copertina rigida

editore: Fili d'Aquilone

anno edizione: 2016

pagine: 183

Dato il pregiudizio che la letteratura latinoamericana sia qualcosa di magico realista, lo scrittore argentino Manuel Puig (1932-1990) - avulso da tali suggestioni - è rimasto in Italia uno scrittore di nicchia. Ed è con sorpresa che il lettore scopre, grazie a Puig, come la narrativa di quel continente possa essere assemblata con fatti concreti del quotidiano - conversazioni casalinghe, articoli di giornale, pagine di diario, verbali di polizia, canzonette, B movies -, come i collage di Andy Warhol, i film di Tarantino... In una parola, che la letteratura latinoamericana è, anche, insospettabilmente pop. Chiunque si occupi di narrativa latinoamericana sa, invece, quanto gli scrittori odierni si collochino proprio nel canone di cui Puig è ignaro precursore. I saggi qui riuniti affrontano la natura eterodossa dell'opera di Manuel Puig, rispetto alla letteratura e al cinema declinati con la maiuscola. La sua scrittura è stata a suo tempo censurata in Argentina, le sue idee sul cinema considerate frivole, l'innovazione della sua tecnica narrativa fraintesa, i suoi romanzi scambiati per paraletteratura. Perché Puig era fuori luogo e fuori tempo, ovvero troppo avanti.
15,00

Papi

Papi

Rita Indiana

Libro: Libro in brossura

editore: NN Editore

anno edizione: 2017

pagine: 216

Papi è il suo papà, ma è anche un santo, un mecenate, un supereroe, un mago, un benefattore. E lei lo racconta come il migliore papà del mondo, e lo guarda con gli occhi dell'amore e dell'attesa. Perché Papi sta arrivando, arriverà. E un giorno Papi è morto, anche se poi telefona dagli Stati Uniti per dire che tornerà presto; un altro giorno è stato rapito, anche se poi passa a prenderla in Mercedes, vestito da rockstar, con catene d'oro al petto e Nike gigantesche ai piedi. Dalle sue tasche escono rotoli e rotoli di banconote, e tutti lo omaggiano, lo imitano, lo adulano. Perché Papi, in verità, è un narcos, ed è violento e pericoloso, anche se lei, la ragazzina senza nome protagonista del romanzo, con lui si sente potente, felice e terribilmente viva.
17,00

Storia di Roque Rey

Ricardo Romero

Libro: Libro in brossura

editore: Fazi

anno edizione: 2017

pagine: 526

Il giorno in cui lo zio Eedro muore, la zia Elsa chiede a Roque, dodici anni, di indossare le sue scarpe per ammorbidirle un po' in vista del viaggio nell'aldilà. Così, riempite le punte con il cotone, il ragazzo esce di casa per fare una passeggiata. Non tornerà più. Camminerà per quarant'anni attraverso l'Argentina, senza meta, in una lunghissima fuga costellata di scoperte, di riflessioni e di una serie di incontri indimenticabili: Umberto, un prete epilettico parricida; Los Espectros, un gruppo di musicisti itineranti che lo ingaggia come ballerino; Marcos Vryzas, un bohemien alcolizzato che lo introduce alla vita dissoluta della capitale; Natalia, una bambina dall'intelligenza eccezionale che si innamora di lui e lo tenta col suo fascino ammaliatorc. E quando Roque finirà a lavorare in un obitorio, tolte le scarpe dello zio indosserà quelle dei morti, che lo condurranno nei luoghi dove sono sepolti i loro più terribili segreti. Sullo sfondo di questo lungo viaggio, scorrono quarant'anni di storia dell'Argentina, un paese misterioso ancora tutto da scoprire, raccontati da chi della storia non è protagonista, ma la vive sulla propria pelle. Ricardo Romero è uno degli autori argentini contemporanei più apprezzati e talentuosi. In "Storia di Roque Bey" rielabora la grande tradizione sudamericana del realismo magico dando vita a un romanzo sempre in bilico tra reale e immaginifico.
18,50 17,58

Storia universale dell'infamia

Jorge L. Borges

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2020

pagine: 116

Simile a un enciclopedista cinese, Borges volle accostare una sequenza di destini tenebrosi come altrettanti «esercizi di prosa narrativa». Il tono è quello, impassibile, di chi intende «raccontare con lo stesso scrupolo le esistenze degli uomini, siano stati divini, mediocri o criminali», e ritrovarle tutte in una pura «superficie di immagini». Ma chi cercasse in questi ritratti dati certi e attendibili si ingannerebbe. Ispiratore occulto è qui Marcel Schwob, che nelle sue «Vite immaginarie» inventava le biografie di uomini «che erano realmente esistiti ma di cui non si sapeva pressoché nulla». Procedimento che in Borges si inverte: «leggevo la vita di un personaggio conosciuto e la deformavo e falsificavo deliberatamente secondo la mia fantasia». Con la sua usuale sprezzatura, Borges definì una volta queste storie «l’irresponsabile gioco di un timido». Di fatto erano il primo gioiello di una nuova specie di letteratura.
12,00 11,40

Shiki Nagaoka: un naso di finzione

Shiki Nagaoka: un naso di finzione

Mario Bellatin

Libro: Libro in brossura

editore: Autori Riuniti

anno edizione: 2021

pagine: 120

La biografia del più importante e oscuro scrittore giapponese dell'ultimo secolo: Shiki Nagaoka. L'infanzia, la famiglia, gli amori delusi, la scelta della vita monastica, l'anomalia del suo gigantesco naso da Cyrano; gli incontri e l'influenza che esercitò su altri grandi artisti come Juan Rulfo, José Maria Arguedas, Tanizaki Junichiro e Ozu Yasujiro. Mario Bellatin ne racconta la vita e indaga sulla genesi dell'intraducibile e quasi introvabile capolavoro di Nagaoka: Photosand Words, per il quale fu tra i primi scrittori a concepire un uso narrativo della fotografia. Un romanzo di metafiction dove il gusto per l'ibridazione e la citazione si mescolano a una dissimulata ironia.
13,00

Dizionario del linguaggio dei fiori

António Lobo Antunes

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2023

pagine: 384

Trentaseiesimo titolo di narrativa del suo infinito romanzo fatto di romanzi, quest’ultimo, che si dipana nell’ormai noto stile fatto di monologhi e memoria alternati senza soluzione di continuità, si muove intorno a un personaggio storico, Júlio Fogaça (1907-1980), quantunque il suo nome non venga mai pronunciato, disegnandone la biografia grazie a un affresco corale di voci di personaggi ognuno dei quali protagonista a turno dei singoli capitoli. Membro della segreteria del Partito comunista portoghese, Fogaça viene deportato per due volte nella colonia penale di Tarrafal, a Capo Verde, e imprigionato anche sul suolo patrio nelle famigerate carceri della polizia politica, dove è torturato. Ciononostante, l’attivista non cede e non tradisce i compagni di lotta, ma viene ugualmente espulso dal partito. Secondo le motivazioni burocratiche perché non ligio alla linea ortodossa imposta dal comitato centrale, molto più probabilmente a causa delle sue origini alto-borghesi, giudicate incompatibili con il profilo del militante comunista e, soprattutto, per via della sua omosessualità. Non alla propria, ma alle plurime voci di chi l’ha conosciuto è affidato il compito di dipanare un’indagine intorno alla vera identità del protagonista e, insieme, di raccontare il colonialismo oltremarino, la dissoluzione dell’impero, la lenta corrosione della presenza lusitana in Africa, il lato più oscuro della dittatura. Il “dizionario dei fiori” scritto in una lingua d’antan, che compare qua e là fra le pagine, riveste un valore allegorico ponendosi come immagine della vita con le sue biforcazioni, con i presenti possibili che si sovrappongono – mediati dal rimpianto e dalla nostalgia – all’unico presente reale, che è quello vissuto.
24,00 22,80

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