Libri di Vittorio Frajese
Attorno all'accademia segreta. Gli avversari della Controriforma e la politica di Venezia (1584-1623)
Vittorio Frajese
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2025
pagine: 160
Nell’ultimo decennio del Cinquecento e nei primi anni del Seicento l’orientamento antispagnolo e anticuriale dei “giovani” patrizi veneziani fu animato da un’accademia segreta organizzata da Paolo Sarpi e frequentata da teologi e patrizi inseriti negli organismi di governo. La duttilità della politica sviluppata da questo gruppo in campo religioso prima e dopo l’Interdetto fu generata dall’averroismo di fondo coltivato in questa accademia: dalla persuasione cioè che la religione sia “medicina” volta a suscitare virtù civile e non conoscenza del vero. Vittorio Frajese raccoglie le acquisizioni storiografiche degli ultimi anni per ricostruire la rete di relazioni che, per contatto personale o per lettura, per affinità o per opposizione, collegò molta parte della filosofia italiana di quegli anni all’esperienza dell’accademia veneziana e alla sua politica in difesa della libertà di pensiero e di comportamento.
Memoriale a Paolo V
Giovan Francesco Graziani
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2025
pagine: 124
Presso la British Library di Londra è conservato un Memoriale indirizzato a Paolo V (Camillo Borghese) dal frate servita Giovan Francesco Graziani. In questo Memoriale, Graziani rende conto al papa della missione svolta a Venezia nell’inverno del 1609 per rubare scritture incriminanti al consigliere giuridico della Repubblica di Venezia, Paolo Sarpi, e ucciderlo. Dopo aver narrato la vicenda, mescolando vero e falso allo scopo di difendere la propria posizione, Graziani riferisce le notizie, le dicerie e i pettegolezzi raccolti a Venezia sul conto del medesimo Sarpi, del suo collaboratore Fulgenzio Micanzio e del suo amanuense Antonio Bonfini. Il documento, pubblicato per la prima volta in questo libro, offre una fonte di conoscenza su due protagonisti della vita politica veneziana del primo Seicento e un avvincente romanzo da decifrare nelle sue menzogne e nelle sue verità.
Il processo a Galileo Galilei. Il falso e la sua prova
Vittorio Frajese
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 128
L'irregolarità del processo intentato a Galileo è un fatto. Nonostante l'Inquisizione si attenesse a una procedura codificata, sulle inesattezze formali del processo la storiografia moderna tedesca ha versato fiumi d'inchiostro. Ma lo sguardo dello storico passa qui dalle inesattezze formali, dalla falsificazione di documenti e dalle lacune del procedimento giudiziario, all'analisi delle stesse basi canoniche di cui si sarebbe avvalsa la sentenza di condanna. Non sono in gioco solo la violazione del diritto e la falsificazione di documenti, ma gli stessi argomenti teologici. Non è mai esistito, in realtà, un decreto di condanna dell'astronomia copernicana come dottrina eretica né un decreto di censura teologica dell'eliocentrismo - per il quale Galileo di fatto fu condannato. Così, si annoda ancora di più l'intreccio di quel processo, ove - commenta l'autore "il falsario è rimasto vittima del falso da lui stesso prodotto". A sfumare sono i contorni fra un'autorità ecclesiastica regista del processo ingannevole contro uno dei fondatori della scienza moderna, e una istituzione vittima dell'aver prestato fede per secoli a questa grande menzogna fondata su presupposti inesistenti. Il seguito della storia è ancora da scrivere, perché nell'imponderabile oscillano conseguenze e giudizi ideologici. I documenti conducono fin qui, ma la ricostruzione di questo grande equivoco spalanca nuove piste di ricerca.
Dal libertinismo ai Lumi. Roma 1690-Torino 1727
Vittorio Frajese
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2017
pagine: 142
I sommari conservati presso l’Archivio del Sant’Ufficio romano permettono di ricostruire la vasta trama di idee e relazioni sviluppatasi a Roma tra docenti della Sapienza, membri del Congresso medico, nobili e bibliotecari negli anni Ottanta del secolo XVII. L’analisi della documentazione processuale rivela che, parallelamente al processo napoletano contro gli “ateisti”, si svolsero a Roma due processi che coinvolsero persone ben più rilevanti e numerose di quelle implicate a Napoli, giungendo a una conclusione assai più drammatica e cruenta. Antonio Oliva, Pietro Gabrielli, Filippo Alfonsi, Paolo Boselli, Sulpizio Antonio Mazzuti, Giovanni Maria Lancisi, Gian Vincenzo Gravina e, dietro di loro, le famiglie dei Colonna e dei Mancini, furono i nomi più significativi coinvolti in una vicenda che mise in allarme le congregazioni romane dell’Indice e del Sant’Ufficio. Emerge così una vicenda che segnò profondamente l’Italia del tempo e che viene qui ricostruita partendo dalle principali esperienze del “complesso culturale” bianco-luminoso fino alle riforme dell’istruzione pubblica promosse a Roma e a Torino.
La censura in Italia. Dall'inquisizione alla polizia
Vittorio Frajese
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2014
pagine: 239
Prima di diventare la bestia nera della civiltà moderna, la censura è stata un'istituzione di Antico Regime destinata a disciplinare l'accesso degli scrittori alla stampa. Meccanismo di regolazione della trasmissione delle idee e della cultura, la censura è stata prerogativa della sovranità e, come tale, è stata un potere conteso. Tracciarne le vicende significa dunque descrivere la storia politica d'Italia sotto il profilo del rapporto tra sovranità e uso della parola. Vittorio Frajese traccia la toria della censura del nostro Paese dall'introduzione della stampa all'età liberale (1469-1898): la costruzione dell'Indice dei libri proibiti, il passaggio dalla censura di inquisizione a quella settecentesca di civile polizia fino alla censura di polizia politica ottocentesca e ai problemi posti dalla libertà di stampa alla Chiesa e al nuovo Stato liberale.
Il processo a Galileo Galilei. Il falso e la sua prova
Vittorio Frajese
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2010
pagine: 120
L'irregolarità del processo intentato a Galileo è un fatto. Nonostante l'Inquisizione si attenesse a una procedura codificata, sulle inesattezze formali del processo la storiografia moderna tedesca ha versato fiumi d'inchiostro. Ma lo sguardo dello storico passa qui dalle inesattezze formali, dalla falsificazione di documenti e dalle lacune del procedimento giudiziario, all'analisi delle stesse basi canoniche di cui si sarebbe avvalsa la sentenza di condanna. Non sono in gioco solo la violazione del diritto e la falsificazione di documenti, ma gli stessi argomenti teologici. Non è mai esistito, in realtà, un decreto di condanna dell'astronomia copernicana come dottrina eretica né un decreto di censura teologica dell'eliocentrismo - per il quale Galileo di fatto fu condannato. Così, si annoda ancora di più l'intreccio di quel processo, ove - commenta l'autore "il falsario è rimasto vittima del falso da lui stesso prodotto". A sfumare sono i contorni fra un'autorità ecclesiastica regista del processo ingannevole contro uno dei fondatori della scienza moderna, e una istituzione vittima dell'aver prestato fede per secoli a questa grande menzogna fondata su presupposti inesistenti. Il seguito della storia è ancora da scrivere, perché nell'imponderabile oscillano conseguenze e giudizi ideologici. I documenti conducono fin qui, ma la ricostruzione di questo grande equivoco spalanca nuove piste di ricerca.
Nascita dell'Indice. La censura ecclesiastica dal Rinascimento alla Controriforma
Vittorio Frajese
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2006
pagine: 448
Come nasce e si afferma l'istituzione vaticana dell'Indice dei libri proibiti, tra Rinascimento e Controriforma, alla luce di nuovi e inediti documenti dagli Archivi Vaticani. L'Autore insegna Storia moderna all'Università di Roma, La Sapienza.
Profezia e machiavellismo. Il giovane Campanella
Vittorio Frajese
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2002
pagine: 160
Sarpi scettico. Stato e Chiesa a Venezia tra Cinque e Seicento
Vittorio Frajese
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1994
pagine: 488
Questa ricerca, basata sull'esame di una vasta documentazione archivistica, mette a fuoco la politica ecclesiastica della Repubblica di Venezia, così come venne impostata nei primi anni del XVII secolo da Paolo Sarpi, giocando sul duplice piano della storia delle linee e della storia politico-istituzionale. Paolo Sarpi nel 1606 diventò teologo e canonista della Repubblica di Venezia; in tale veste egli redasse una serie di consulte su questioni che opponevano Venezia e la Santa Sede gestendo di fatto la politica ecclesiastica della Serenissima. In questo volume Frajese si è dedicato a ricostruire da un lato il complesso del pensiero sarpiano e dall'altro la politica pratica, i concreti indirizzi cui quelle idee diedero luogo.