Libri di Alessia Cervini
Clint Eastwood
Alessandro Canadè, Alessia Cervini
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2024
pagine: 216
Il cinema di Eastwood ruota tutto intorno al potere trasformativo di un evento singolare (incontro d’amore, I ponti di Madison County; violenza originaria, Mystic River; battaglia decisiva, Flags of Our Fathers, Lettere da Iwo Jima; atto eroico imprevedibile, Ore 15:17 – Attacco al treno; rivelazione inaspettata di una colpa, Giurato numero 2) sulla vita di un soggetto, per il modo in cui lo pone a dover decidere di se stesso. La forza del cinema di Eastwood risiede nel suo mettere in immagine situazioni che, segnate da eventi come incontri o traumi, assurgono ad esemplarità trasformando l’identità problematica di un individuo singolare nell’universalità di un soggetto, la posizione minoritaria, marginale, isolata del primo nella potenza del desiderio, della scelta e della fedeltà del secondo. È dunque la singolarità universale del cinema di Clint Eastwood quella che questo volume mette in gioco, quella che trasforma un autore in un “nome proprio” esemplare, facendo emergere tutta la potenza paradigmatica del cinema di Eastwood. dall'introduzione di Roberto De Gaetano
L'invenzione del cinema. Rappresentazione e Grande Guerra
Alessia Cervini
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 152
La nascita del cinema, nella forma strutturata di racconto per immagini, si intreccia con lo scoppio della Prima guerra mondiale, che da subito pone domande inaggirabili relativamente alla possibilità stessa della sua rappresentazione. Si tratta di concepire nuovi paradigmi capaci di recepire e restituire l’enormità dei cambiamenti che la guerra ha imposto. Al cinema essa pone un primo fondamentale interrogativo circa i suoi limiti e le sue possibilità: assunta come questione teorica, è in grado di pungolare ancora oggi la varietà dei suoi linguaggi. Il volume ricostruisce il rapporto fra cinema e Grande Guerra sotto questa lente di osservazione, attraversando alcuni momenti in cui tale rapporto ha prodotto modifiche rilevanti alle strategie rappresentative messe in campo dal mezzo cinematografico da dopo il conflitto a oggi.
Il cinema del nuovo millennio. Geografie, forme, autori
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2020
pagine: 356
A cosa pensiamo quando parliamo di cinema contemporaneo? A quali oggetti ci riferiamo? Il volume è una riflessione teorico-critica a più voci intorno al cinema degli anni Duemila, al modo in cui esso ha concepito le sue forme, ridisegnando i propri territori e confini e individuando nuove autorialità. Da questa indagine emerge una mappa per orientarsi nel panorama audiovisivo contemporaneo, attraverso quattro strade diverse - corrispondenti ad altrettante parti del libro: temi, geografie, autori, opere -, nel momento in cui la sua storia è consegnata a un destino i cui contorni sono ancora tutti da immaginare.
Jean-Pierre e Luc Dardenne
Alessia Cervini, Luca Venzi
Libro
editore: Pellegrini
anno edizione: 2013
pagine: 196
"Siamo tutti esseri unici. È questo il fatto sorprendente. Impossibile sfuggire all'unicità e questa impossibilità è l'impronta dell'esistenza (...). Anche ciò che il cinema coglie è l'unicità di un gesto, di un movimento del corpo, di una voce, un silenzio, un'andatura". Queste parole di Luc Dardenne, tratte dal suo diario, indicano qual è il senso profondo di un cinema che, come nessun altro nella contemporaneità, ha saputo cogliere la singolarità del reale, facendo dell'imprevedibilità dell'incontro l'avvio di un processo di soggettivazione capace di trasformare il personaggio e il cinema stesso. La singolarità evenemenziale del reale non è qualcosa di immediato, ma effetto di un processo, che vede il personaggio passare attraverso la lotta per il riconoscimento (lavoro, paternità), e il cinema attraverso un denso lavoro di composizione.
Clint Eastwood
Alessandro Canadè, Alessia Cervini
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2012
pagine: 256
Un nuovo libro su un autore classico. Un libro che affronta in forma imprevista e sorprendente uno dei grandi registi del cinema contemporaneo: Clint Eastwood. Quello che ne esce è l'immagine nuova di un autore, guardato sotto il filtro di prospettive eterogenee ma integrate (che giungono fino al suo ultimo film "J. Edgar"), capaci di collocarsi oltre le più usuali etichette, che fanno di Eastwood e del suo cinema uno dei luoghi più intensi per pensare le forme di esistenza nella contemporaneità. Come dice De Gaetano nell'Introduzione: "Eastwood in un esercizio di tessitura simbolica dell'immaginario classico, che ne spiega la sua "inattualità", ci fa vedere all'opera il costituirsi o il dissolversi di un soggetto alle prese con la vita colta nei momenti che mettono alla prova, e dunque che mettono in condizione il soggetto di cambiare o perdersi, fino a morire".
Sergej M. Ejzenstejn. L'immagine estatica
Alessia Cervini
Libro
editore: Fondazione Ente dello Spettacolo
anno edizione: 2006
pagine: 144
Dopo un precoce esordio in teatro come scenografo e regista, Sergej M. Ejzenstejn (1898-1948), uno dei più grandi e autorevoli registi russi di tutti i tempi, oltre che uno dei più profondi e innovatori teorici del cinema, realizza nel 1924 il suo primo film, "Sciopero". Fra i suoi capolavori, "La corazzata Potëmkin" (1925), "Il vecchio e il nuovo" ("La linea generale", 1927-29), "Aleksandr Nevskij" (1938) e il film in due episodi "Ivan il Terribile" (1944-1946). Il volume ripercorre il vasto universo ejzenstejniano, accordando un'attenzione del tutto particolare alla copiosa attività teorica del regista.
La ricerca del metodo. Antropologia e storia delle forme in S. M. Ejzenstejn
Alessia Cervini
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
Splendore e miseria del cinema. Sulle Histoire(s) di Jean-Luc Godard
Alessia Cervini, Alessio Scarlato, Luca Venzi
Libro
editore: Pellegrini
anno edizione: 2010
pagine: 200
«Che cos'è il cinema? Niente. Che cosa vuole? Tutto. Che cosa può? Qualcosa.» (Jean-Luc Godard).