Libri di Alexander Höbel
Luigi Longo, dirigente del PCI
Alexander Höbel
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 376
I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2024
pagine: 208
Enrico Berlinguer è stato uno dei protagonisti della storia politica del Novecento. Militante e dirigente del Partito Comunista Italiano, ne è stato Segretario Generale dal 1972 al 1984, anno della sua morte improvvisa. Leader di rara caratura morale, radicato nel Paese reale e stimato dai suoi oppositori, capace di una visione politica moderna e lungimirante ancora attuale, Enrico Berlinguer è vivo nella memoria collettiva delle generazioni che lo hanno conosciuto e amato e in quelle successive che, pur non avendo vissuto la sua epoca, lo considerano ugualmente un simbolo. A quarant’anni dalla sua scomparsa, continua a essere una delle figure più amate della sinistra italiana. Restano forti nella memoria collettiva lo stile e la forza del suo pensiero, visionario e concreto. Questo volume vuole ricordarne la figura straordinaria, e metterne in risalto l’attualità, perché la sua voce è ancora capace di parlare a tanti sulla giustizia sociale, sul significato delle parole “lavoro” e “progresso”, sulla pace, sulla morale. Il testo è articolato in otto sezioni (Gli affetti, Il dirigente, Nella crisi italiana, La dimensione globale, Attualità e futuro, Il mondo di Berlinguer, Violenza politica, stragi e terrorismo in Italia, Una stagione riformatrice), con centinaia di fotografie e documenti autografi finora inediti.
La sirena delle 10:00. Cronaca dell’organizzazione degli scioperi operai del marzo 1943 a Torino
Francesco Laudadio
Libro: Libro in brossura
editore: Bordeaux
anno edizione: 2024
pagine: 112
«Il 1975 è l'anno in cui il Pci raggiunge il livello più alto della sua influenza nel Paese. Ma il 1975 è anche l'anno in cui – apparentemente in modo improvviso – Francesco decide di troncare di netto il suo impegno politico, il suo ruolo di funzionario del Pci nella sua regione, la Puglia, per paracadutarsi nel mondo del cinema che sin dall'adolescenza era stato, dopo la politica, la sua grande passione. Gli scritti di quell'anno cruciale per la sua esistenza (questo come gli altri due già editi), dunque, è come se testimoniassero del percorso sentimentale attraverso cui Francesco aveva dato una svolta alla sua vita. Lo sforzo è quello di sperimentare come la storia del movimento operaio italiano nelle sue diverse facce (quella del movimento contadino e bracciantile della sua regione nel romanzo, della classe operaia di Torino in questo scritto, della generazione del Sessantotto in Ritorno alla Comune) potessero alimentare l'arte a cui aveva deciso di dedicarsi. E ciò avviene in una stagione nuova rispetto agli anni del neorealismo e della stessa commedia all'italiana, in un passaggio cruciale non solo della storia del cinema italiano ma di quella del Paese». (Piero Di Siena)
La pace al primo posto. Scritti e discorsi di politica internazionale (1972-1984)
Enrico Berlinguer
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2023
pagine: 320
Passione, rigore, propensione ad anticipare i tempi e a superare steccati: ciò che ha segnato l’azione di Enrico Berlinguer nella politica italiana emerge con ancora maggior forza in campo internazionale. È quanto rivelano i discorsi, gli articoli e le interviste raccolti da Alexander Höbel in questo volume, a partire dal 1972, quando Berlinguer assume la guida del Pci. Sono gli anni degli euromissili, dell’invasione sovietica in Afghanistan, dell’escalation nucleare, della guerra in Libano; ma lo sguardo del segretario sa andare anche oltre e in profondità. Per la prima volta nella storia, intuisce, il mondo è strettamente interconnesso e il suo cuore non è più l’Occidente: è necessario cooperare con le nuove realtà emergenti, anche per il bene stesso dei paesi industrializzati, i quali solo in questo modo potranno uscire dalla crisi. Una capacità di visione che coinvolge la Cee e l’intera Europa («senza un contributo ai problemi dell’Est – afferma – non vi sarà sicurezza e sviluppo») e include l’Italia, per cui l’«austerità» qui invocata diventa strumento globale di efficienza e giustizia, per superare un sistema caratterizzato dall’individualismo più sfrenato, dal «consumismo più dissennato». Lo stesso Pci, di cui con orgoglio, in uno straordinario discorso pronunciato nel 1976 a Mosca, al congresso del Pcus, rivendica la storia all’insegna della democrazia e della libertà, deve intraprendere una «terza via» che vada oltre il modello socialdemocratico e il «socialismo reale», accogliere le spinte anticapitalistiche provenienti anche dai movimenti di ispirazione cristiana, aprirsi alle istanze ambientaliste, alle battaglie femministe. È la pace l’obiettivo su cui è costantemente focalizzato Berlinguer; una meta legata a multipolarismo e cooperazione, che si fa nelle sue parole tema spinoso e urticante, pungolo che sollecita all’azione, che impone una battaglia intransigente e a tutto campo contro le diseguaglianze, non solo economiche, perché «una pace non precaria, ma solida, duratura, per essere tale non può che essere fondata sulla giustizia».
Il 1956. Un bilancio storico e storiografico
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2022
pagine: 320
In quale misura gli eventi del 1956 hanno costituito una cesura nella storia del XX secolo? Il volume si propone di riflettere – anche criticamente – sull’idea del 1956 come “anno spartiacque”, tenendo assieme ricostruzione storica e dibattito storiografico, e ponendo al centro il nesso tra le vicende nazionali e gli avvenimenti di portata internazionale che in quell’anno si sono susseguiti, dalle crisi interne al blocco sovietico allo scacco subìto in Egitto dal colonialismo anglo-francese. Dal XX Congresso del Pcus ai “fatti d’Ungheria”, dal ’56 polacco alla crisi di Suez, sono ripercorse – con particolare attenzione alle culture politiche – le conseguenze italiane ed europee di eventi e processi di portata globale.
La formazione del gruppo dirigente del Partito Comunista Italiano 1923-24. Pensiero e azione socialista
Palmiro Togliatti
Libro: Libro in brossura
editore: Pgreco
anno edizione: 2021
pagine: 311
La formazione di un nuovo gruppo dirigente del Partito comunista d’Italia, che ebbe luogo nel 1923-1924, dev’essere considerata un momento di grande, decisiva importanza nella storia del movimento operaio italiano e in particolare del movimento comunista nel nostro Paese. Gli sviluppi e le sorti di questo movimento, se quel nuovo gruppo dirigente non si fosse costituito – formandosi precisamente in quel modo, per iniziativa e sotto la direzione immediata di Antonio Gramsci –, sarebbero stati senza alcun dubbio diversi da ciò che furono. Il partito comunista non sarebbe riuscito ad acquistare la fisionomia, la forza e il prestigio che avrebbe raggiunto. Tutti i documenti qui raccolti, presentati e commentati da Palmiro Togliatti, testimoniano il complesso nodo di problemi che il Partito comunista d’Italia si trovò ad affrontare in quegli anni, ma anche l’affermarsi di quel metodo, di quella ricerca e creazione politica, che ciascun partito comunista deve saper compiere in modo autonomo, per potersi sviluppare. Ed è la lezione gramsciana, che in questo libro ci viene offerta nella sua immediata concretezza politica.
Togliatti e la democrazia italiana
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2017
pagine: 332
Dopo una lunga fase di rimozione e damnatio memoriae, la figura di Palmiro Togliatti - artefice del maggiore partito comunista dell'Occidente, ma anche tra i principali padri costituenti dell'Italia repubblicana - sta tornando al centro dell'attenzione degli studiosi. Il presente volume analizza il rapporto tra Togliatti e la democrazia italiana, non solo nel senso del contributo fornito dal leader del Pci alla costruzione della Repubblica, ma anche del suo modo di relazionarsi a quella società di massa che della "democrazia organizzata" costituisce la base. L'analisi del fascismo, il legame col pensiero di Gramsci, il rapporto con gli intellettuali, quello con la cultura azionista e quello col mondo cattolico, la dimensione internazionale della rivoluzione antifascista e della "democrazia di tipo nuovo", il ruolo di Togliatti nel movimento comunista sono alcuni dei temi affrontati. Ne emerge il quadro di un dirigente politico che fu il totus politicus ammirato da Benedetto Croce, ma anche un intellettuale a tutto tondo, capace di confrontarsi con questioni ancora all'ordine del giorno, quelle della società di massa, della democrazia intesa non solo come insieme di regole ma come processo partecipativo, del nesso tra quest'ultimo aspetto e il progresso sociale in direzione dell'eguaglianza.
Il 1956 e la via italiana al socialismo
Palmiro Togliatti
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2017
pagine: 174
Il 1956 è l'anno in cui il Pci, dopo il Rapporto Krusciov sulla «destalinizzazione» e i «fatti d'Ungheria», rilancia e precisa il suo progetto di «via italiana al socialismo», intesa come via democratica fondata sulle riforme di struttura e sull'applicazione integrale della Costituzione. L'anno «terribile» e «indimenticabile» si chiude con quella Dichiarazione programmatica approvata dall'VIII Congresso che costituisce la sintesi più organica della «via italiana»: un'elaborazione che ha in Palmiro Togliatti il maggiore protagonista, e che ha un precedente fondamentale nei suoi discorsi alla Costituente. Nel presente volume sono dunque raccolti alcuni tra i principali contributi di Togliatti sulla «via italiana» e sulle nuove problematiche poste dal XX Congresso del Pcus, dal rapporto al Cc che apre la fase congressuale alla celebre intervista a Nuovi Argomenti.
Antonio Gramsci. Nell'ottantesimo della morte
Ruggero Giacomini, Alexander Höbel
Libro
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 62
"La classe operaia possiede un elemento del successo: il numero; ma il numero pesa nella bilancia solo quando è organizzato e consapevole del fine". Così Carlo Marx, nell'Indirizzo inaugurale dell'Associazione Internazionale degli Operai, 1864. Coscienza e organizzazione sono dunque le gambe del processo di emancipazione. Con questa collana la Scuola di formazione politica "Gramsci-Togliatti" del Pci, inaugurata nel 2016 a Campoleone di Lanuvio, intende offrire ai compagni e alle compagne "argomenti" che possano essere di stimolo e occasione di approfondimento.
Luigi Longo, una vita partigiana (1900-1945)
Alexander Höbel
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2013
pagine: 374
La vita di Luigi Longo si identifica in misura rilevante con la storia del Partito comunista italiano, ma rappresenta anche un itinerario emblematico delia storia del Novecento. Della sua ricchissima biografia, finora poco esplorata, questo volume ricostruisce la prima metà, gli "anni eroici" 1900-1945: dalla Torino operaia di Gramsci e dell'occupazione delle fabbriche ai vertici della Gioventù comunista, all'attività clandestina, alla guida del Centro estero giovanile e poi dell'organizzazione del pcd'i, tra la Svizzera e la Francia. Dalla Mosca del Comintern alla Parigi del Fronte popolare, dalla guerra di Spagna - durante la quale è alla testa delle Brigate internazionali - alla Resistenza - che pure lo vede al vertice delle Brigate Garibaldi e del Corpo volontari della libertà -, "Gallo" vive da protagonista momenti decisivi del secolo breve, assieme alla sua compagna Teresa Noce e ad altri dirigenti comunisti come Pietro Secchia e Palmiro Togliatti, col quale proprio in questi anni si delinea un asse destinato a durare anche nel secondo dopoguerra. Prefazione di Aldo Agosti
Il PCI di Luigi Longo (1964-1969)
Alexander Höbel
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2010
pagine: 628
Che cosa è stato il Partito comunista italiano? Quale ruolo ha avuto nella evoluzione politica e sociale dell'Italia repubblicana? Quale funzione ha svolto sul piano internazionale? A queste e altre domande cerca di rispondere il presente volume, affrontando in particolare la fase centrale della segreteria di Luigi Longo, finora poco approfondita dagli studiosi, ossia il periodo che va dall'agosto 1964 agli inizi del 1969. Il libro, frutto di una lunga ricerca condotta negli archivi del PCI e non solo, prende le mosse dall'ultima fase di direzione di Togliatti, esamina il vivace dibattito interno che si apre alla morte del «Migliore» e culmina nell'XI Congresso (1966), attraversa i grandi cambiamenti degli anni Sessanta, fino all'esplosione del '68, e giunge all'ascesa di Berlinguer alla vicesegreteria. Quella di Luigi Longo, capo leggendario della Resistenza e braccio destro di Togliatti per vent'anni, non è però una mera segreteria di transizione.
La strage del treno 904. Un contributo dalle scienze sociali
Alexander Höbel, Gianpaolo Iannicelli
Libro
editore: Ipermedium Libri
anno edizione: 2006
pagine: 128
In questo volume sono raccolti due contributi che, oltre a ripercorrere uno dei più tragici eventi che hanno contrassegnato l'oscuro periodo dello stragismo italiano, possono senz'altro contribuire a comprendere come, a fronte dei molteplici sforzi da parte delle vittime e dell'Associazione formalmente costituitasi intorno ad esse, nonostante i diversi tentativi (spesso alquanto maldestri, in verità) delle istituzioni cittadine e nazionali, tale evento, nel giro di una ventina d'anni, sia stato completamente rimosso dalla nostra memoria.