Libri di Aristotele
Poetica. Testo greco a fronte
Aristotele
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: CLXXXII-202
La "Poetica" è l'opera che fonda ogni riflessione sulla poesia e l'oggetto letterario in Europa. Le sue analisi sulla tragedia e più in generale sulla rappresentazione artistica sono tuttora pertinenti e continuano a nutrire il pensiero poetico contemporaneo. Aristotele riabilita la poesia basandosi sulla rilettura del concetto di mimesis e sul valore catartico dell'esperienza estetica, distinguendosi radicalmente da Platone, che aveva bandito tutte le forme poetiche dalla sua città ideale. A partire dal Medioevo, la "Poetica" ha via via conquistato una posizione preminente e durevole in ogni discorso sull'arte. Ancora nell'epoca romantica ogni seria riflessione critica sulla poesia era una presa di posizione che si misurava con le analisi aristoteliche. Oggi, rimane il testo di riferimento per ogni discorso sulla letteratura e l'estetica.
Costituzione degli ateniesi
Aristotele
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 402
Siamo negli anni che vanno dal 335 al 323 avanti Cristo. Aristotele, già allievo di Platone nell'Accademia per due decenni, e precettore di Alessandro Magno in Macedonia, torna ad Atene quando il discepolo inizia la sua folgorante carriera militare, e vi fonda, nel Liceo, la celebre scuola del Peripato. Mentre Alessandro, soggiogata la Grecia, conquista in soli dodici anni l'intero impero persiano spingendosi fino all'India, Aristotele compie l'opera di pensatore che sarà centrale nella cultura del mondo. Alla morte del re nel 323 Aristotele lascia Atene, dove comincia a serpeggiare la rivolta contro i Macedoni. L'Athenaion Politeia, la Costituzione degli Ateniesi, era già stata composta e riveduta. L'opera, attribuita ad Aristotele sin dall'antichità, non ci è stata però trasmessa, come le altre, attraverso manoscritti medievali, bensì solo su papiri oggi conservati a Berlino (un frammento) e Londra (il grosso del testo) e ritrovati alla fine dell'Ottocento. È possibile, forse probabile, che non sia stata composta da Aristotele stesso, ma da un discepolo, sebbene l'interesse del maestro per i temi della politeia sia documentato. Si tratta infatti di un trattato dedicato, nella prima e più corposa parte, alla storia e ai tipi dell'organizzazione costituzionale di Atene dai primordi sino alla fine del V secolo; e quindi, nella seconda (circa un terzo del totale), all'illustrazione del modo in cui la costituzione funzionava ai tempi dell'autore: un trattato, dunque, che ha legami evidenti con la Politica, ancorché impostazione, ampiezza, registro e stile siano assai diversi. Un'opera indispensabile alla ricostruzione della «Democrazia in Grecia»: corredata qui del commento di PJ. Rhodes.
Politica. Testo greco a fronte. Volume Vol. 1
Aristotele
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2014
pagine: XXXI-466
"Poiché non esiste città che non sia una comunità e non c'è comunità che non sussista in vista di un certo bene, è indubbio che tutte vanno in cerca di un qualche bene, ma soprattutto lo perseguirà la comunità che, per essere sovrana fra tutte e comprensiva di tutte, cercherà il bene che sovrasta tutti gli altri. Si tratta di quella che noi chiamiamo città o comunità politica." Le prime righe della "Politica" di Aristotele testimoniano del suo tentativo di fondare l'analisi politica sui valori etici. Tutto il libro è, in effetti, una riflessione attenta sulle forme di governo della Grecia classica. "Aristotele pensa alla democrazia" sostiene Richard Kraut, "come a un sistema che miri alla libertà, e non solamente all'uguaglianza", e un aspetto della libertà della quale i democratici devono tener conto consiste nell'equa suddivisione del potere ("vale a dire: governare ed essere governati a propria volta"). Ma un altro aspetto è per Aristotele ancora più interessante: la libertà di vivere la propria vita così come uno la sceglie. Introduzioni di Luciano Canfora e Richard Kraut. Commento di Trevor J. Saunders e Richard Robinson.
Della memoria e della reminiscenza (rist. anast. 1938)
Aristotele
Libro
editore: Carabba
anno edizione: 2017
pagine: 222
Con la parafrasi di W. Hamilton. Introduzione, traduzione e note di M. Giorgiantonio. Ristampa anastatica dell'edizione Carabba del 1938.
La generazione e la corruzione. Testo greco a fronte
Aristotele
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 580
Il "De generatione et corruptione" fa parte degli scritti aristotelici di filosofia seconda e studia la fisica del mondo sublunare. Si compone di due libri, nel primo dei quali si definiscono le nozioni di generazione e corruzione, di alterazione, di aumento e diminuzione, di contatto e di mescolanza. Nel secondo si espongono, innanzitutto, la teoria della generazione e della mutua trasformazione dei tradizionali quattro elementi dalla materia prima e le due coppie di qualità tangibili contrarie costituite da caldo/freddo e umido/secco; indi la formazione degli enti sublunari a partire dagli elementi nonché la necessità e la continuità della generazione. La presente edizione, caratterizzata da una vasta monografia introduttiva, da una puntuale traduzione italiana del testo greco posto a fronte (edizione Mugler), da un ampio commento filologico e storico-esegetico e da due indici analitici, propone un’interpretazione complessiva della dottrina aristotelica che ne mette in luce tratti di convergenza con le moderne teorie sulla trasformazione dell’energia in materia.
Retorica. Testo greco a fronte
Aristotele
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 398
Una esauriente trattazione sull'arte della retorica, ovvero "la tecnica della persuasione", per la prima volta considerata come arte indipendente dalla morale. Un'opera innovativa destinata, in origine, al ristretto numero degli scolari del filosofo, presentata con un testo critico commentato e annotato da specialisti.
Problema XXX, 1. Perché tutti gli uomini straordinari sono melancolici
Aristotele
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 110
Perché tutti gli uomini straordinari sono melancolici? Con questa domanda si apre il Problema XXX attribuito ad Aristotele, ma riconducibile piuttosto al suo allievo Teofrasto, e da alcuni definito “una monografia sulla bile nera”. Oggetto del Problema è infatti la melancolia come affezione patologica e disposizione caratteriale suscettibile di provocare prestazioni fuori dal comune in vari ambiti del sapere e dell’agire umano. Benché se ne possano rintracciare precedenti a qualche titolo in Platone e Aristotele, la tesi dell’identità di melancolia e genio viene qui per la prima volta formulata in maniera originale e giustificata su base fisiologica. Il Problema XXX ha dunque rappresentato il più importante riferimento di una lunga tradizione che dall’antichità a oggi si è interrogata sul rapporto tra la follia e l’estro, la malattia e il genio, la depressione malinconica e l’ingegno creativo, e che annovera nomi quali Marsilio Ficino e Robert Burton, insieme a creazioni artistiche quali la celebre Melancholia 1 di Dürer.