Libri di Corrado Ocone
Il liberale che non c'è. Manifesto per l'Italia che vorremmo
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2015
pagine: 121
Vent'anni fa, caduti i muri mentali e fisici, ci dicevamo tutti liberali. Poi, in seguito alla crisi finanziaria mondiale, abbiamo cominciato a imprecare contro il mercato, la finanza e il neoliberismo. Il che è alquanto paradossale in un Paese come il nostro che è sopraffatto da lobby, corporazioni, protezionismi, e che una "rivoluzione liberale" non l'ha mai conosciuta. Tuttavia, sarebbe un errore pensare che il problema sia solo economico o politico: si tratta anche di un deficit storico di cultura liberale, che ci rende diversi dalle altre realtà occidentali. Questo libro si propone di offrire una radiografia minima e documentata di questo nostro ritardo culturale, attraverso una disamina dei settori più importanti della società. Con stile semplice ma rigoroso, gli autori dei singoli capitoli, appartenenti a diverse generazioni, accademici e non, ci accompagnano nella scoperta di quello che siamo, mostrandoci come la soluzione dei problemi può nascere solo da uno sforzo di volontà collettivo.
Bibliografia ragionata degli scritti su Benedetto Croce
Corrado Ocone
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1993
pagine: 120
Marx visto da Corrado Ocone
Corrado Ocone
Libro
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2007
pagine: 218
Karl Marx è un classico del pensiero economico, ma la sua opera non è circoscrivibile nei confini di una singola disciplina, né nasce nello spazio asettico di una camera di studio o di una cattedra universitaria. Essa si pone all'incrocio di economia politica, scienze sociali, filosofia, politica, impegno rivoluzionario e si alimenta (oltre ad alimentarle a sua volta) di importanti esperienze vissute. Questo volume cerca di individuare i maggiori fili che compongono l'ordito del pensiero marxiano, intrecciandoli a loro volta con le vicende più significative di un percorso di vita non comune. Particolare cura è rivolta all'esplicazione di quei concetti che Marx ha usato per primo o che ha contribuito a introdurre nel lessico intellettuale contemporaneo: materialismo storico, dialettica, alienazione, struttura-sovrastruttura. Oltre al concetto di capitale che è al centro dell'analisi del libro e che va sempre considerato, se si vuol comprendere la società moderna, nel suo rapporto dialettico con quello di lavoro (salariato). In una sorta di "ciò che è vivo e ciò che è morto" del pensiero marxiano, l'autore cerca di distinguere quanto più possibile il Marx filosofo, la cui interpretazione del capitalismo e persino della globalizzazione (in una sorta di sorprendente anticipazione) è di una non facilmente immaginabile attualità, dal Marx profeta e rivoluzionario comunista, le cui idee contengono in nuce le degenerazioni novecentesche del cosiddetto socialismo reale.
Profili riformisti. 15 pensatori liberal per le nostre sfide
Corrado Ocone
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 104
Consapevole che la politica debba far riferimento a una cultura, a uno sfondo ideale, a un sistema per quanto flessibile di pensiero, l'autore di questo libro ha costruito un suo particolare pantheon di pensatori utili nell'elaborazione di una cultura politica riformista capace di rispondere alle sfide della realtà attuale. Arendt, Beck, Bobbio, Dahl, Giddens, Habermas, Hirschman, Nozick, Nussbaum, Rawls, Rorty, Sen, Sennett, Vargas Llosa, Walzer: i capitoli che compongono il volume sono dedicati ognuno a un protagonista della cultura contemporanea, di cui vengono presentate le coordinate del pensiero in un'ottica divulgativa. Essi delineano una sorta di Dizionario per autori del riformismo possibile. Il libro è scritto con una particolare attenzione al linguaggio e al contenuto: è chiaro e accessibile ad un lettore mediamente colto; sintetico ma esaustivo, permette, con opportune citazioni, di approfondire, a chi lo desideri, il discorso sui pensatori trattati.
Liberali d'Italia
Corrado Ocone, Dario Antiseri
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2010
pagine: 71
Il volume, scritto in un linguaggio vivace ma rigoroso, è un esempio istruttivo di come i liberali non appartengano a nessuna Chiesa ideologica e applichino anche a loro stessi l'assunto centrale della loro visione del mondo: "la consapevolezza - come dice Antiseri con Alfred North Whitehead che lo scontro tra idee non è un dramma, quanto piuttosto un'opportunità". Corrado Ocone propone, sul modello delle very short introduction, un profilo agile ma essenziale della vicenda storica della cultura politica liberale italiana nel Novecento: da Croce ed Einaudi, passando per Sturzo e Salvemini, fino a Nicola Matteucci. Come tutte le ricostruzioni storiche anche quella di Ocone, che è un laico, opera scelte ed esclusioni a partire da un'idea generale di cosa sia il liberalismo. Un'idea per molti aspetti differente da quella di un Maestro del liberalismo come il cattolico Dario Antiseri, che puntualmente, nel suo intervento, critica l'impostazione di Ocone e molte sue idee particolari. Prefazione di Giulio Giorello.
Liberalismo senza teoria
Corrado Ocone
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 122
C'è una storia del pensiero liberale che è diversa, almeno in parte, da quella comunemente raccontata qui in Italia. È una storia in cui, per fare solo qualche esempio, Montesquieu è importante quanto e più di Locke; Humboldt ha un posto che non ha nulla da invidiare a quello di Stuart Mill, che d'altronde ha ispirato; Tocqueville assume un ruolo centrale; Berlin, piuttosto che Hayek o Rawls, è l'autore più significativo dell'ultimo dopoguerra. Questo volume propone un liberalismo che non rincorre teorie o risposte definitive, ma si ridefinisce ogni volta a seconda delle situazioni e dei problemi storici. Più che il liberalismo per l'autore esiste la continua lotta degli uomini per conquistare sempre nuovi e diversi e più ampi spazi di libertà. Leggere la storia del pensiero liberale dal punto di vista qui sviluppato porta ad insistere su termini-concetto come dubbio, spirito critico, pluralismo, piuttosto che su individuo, mercato, diritti.
Autobiografia
Robin G. Collingwood
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 154
Pensatore vivace e poliedrico, che ai molteplici interessi univa una profonda conoscenza dell'esperienza umana, Robin George Collingwood è stato autore di numerosi scritti di filosofia ed estetica, nonché di contributi importanti alla storia e all'archeologia romana. Pubblicata nel 1939, pochi anni prima della morte, l'"Autobiografia" ripercorre la sua vicenda personale e accademica attraverso l'esposizione dei risultati più originali del suo pensiero. Vengono così presentate e dibattute nelle loro reciproche connessioni la "logica della domanda e della risposta", la concezione della metafisica quale scienza storica diretta a determinare i presupposti di ogni dottrina filosofica, e quella della storia come autocoscienza dello spirito e scienza delle cose umane; oltre all'esame di quei problemi storici e archeologici concreti che costituiscono il campo d'applicazione delle sue teorie epistemologiche. Intrisa di riferimenti all'idealismo crociano, l'"Autobiografia" è anche una reazione contro la scuola imperante del "realismo", responsabile secondo Collingwood dell'involuzione della filosofia inglese. Grazie a una non comune capacità argomentativa, per cui anche le pagine più dense di passaggi logici hanno sempre una chiarezza e semplicità esemplari, l'"Autobiografia" può essere considerata ancora oggi la migliore introduzione all'universo mentale di Collingwood.
Il liberalismo nel Novecento. Da Croce a Berlin
Corrado Ocone
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2016
pagine: 267
Il Novecento è stato, per il pensiero liberale, il secolo delle sfide più drammatiche e dagli esiti più tragici. Il pensiero liberale ha dovuto vedersela, nel corso di pochi decenni, con i grandi movimenti totalitari di massa, di destra come di sinistra. È stato il secolo della politica e della militarizzazione delle coscienze, dell'ideologia, della teoria che ha voluto farsi immediatamente prassi, dell'intellettuale militante e "impegnato". E anche della critica e della crisi dei valori "borghesi", del parlamentarismo, della divisione dei poteri e della rappresentanza. Tutti questi elementi sono entrati in violenta frizione con la cultura e la prassi liberale. Che la sfida si sia infine conclusa con una vittoria ideale, e anche pratica, del liberalismo non era affatto, nel corso della lotta, un esito scontato. Anche perché gli intellettuali che non hanno "tradito", cioè che non hanno assecondato le pretese del pensiero illiberale, sono stati veramente pochissimi. Qui se ne individuano cinque, i più importanti, di cui si ricostruisce in modo originale il pensiero: Benedetto Croce, Michael Oakeshott, Karl Raimund Popper, Friedrich von Hayek, Isaiah Berlin. Si tratta di pensatori liberali di enorme statura intellettuale ma molto diversi fra loro per linguaggio, impostazione metodologica e risultati dell'analisi. A conferma della concezione liberale in esso delineata, il volume contiene anche una serie di saggi su vari aspetti del pensiero crociano.
Attualità di Benedetto Croce
Corrado Ocone
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2016
pagine: 57
Lungo il crinale di lotta costante ai due estremi del positivismo e delle "filosofie della crisi", del nichilismo e dello scientismo, Croce ha cercato di rinnovare le tradizioni italiane dello storicismo e del realismo politico. Sotto ogni evidenza, nella seconda parte del secolo, con il trionfo delle filosofie analitiche e neopositivistiche - e in Italia di versioni più o meno ortodosse di marxismo -, l'influenza del suo pensiero è andata progressivamente diminuendo. Eppure proprio oggi, nella crisi generale del pensiero filosofico, la tradizione storicistica crociana, opportunamente interpretata e rinnovata, può ancora - e, in larga misura, deve - ritrovare un suo ruolo centrale.
La società dell'uguaglianza
Pierre Rosanvallon
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 320
Senza una vera uguaglianza la democrazia si riduce a forma di regime, e non può diventare società, comunità di singoli che condividono un terreno comune. Pierre Rosanvallon prosegue con questo libro la sua analisi della crisi del sistema democratico e ne individua la ragione profonda proprio nell'arretramento del concetto di uguaglianza e nello svilimento del suo significato. La società prodotta dal trionfo del neoliberismo - un'ideologia pervasiva che è riuscita a trasformare la propria parziale interpretazione della realtà in un insieme di verità non più discutibili - è il mondo della disuguaglianza, che non è solo ingiusto, ma anche minaccioso, violento e aperto all'irruzione di un populismo basato sull'esclusione. La sinistra ha progressivamente accettato questa visione. Può arrivare a governare, ma di fatto non rappresenta più "l'immagine positiva di un mondo desiderabile", qualcosa per cui valga la pena combattere e sulla quale progettare un futuro migliore. A un'analisi della situazione attuale, Rosanvallon risponde con la necessità di rifondare una vera e propria filosofia dell'uguaglianza che sia basata sulla partecipazione e sulla reciprocità. Una "società di eguali" che non può più fare ricorso alla spesa pubblica ma nemmeno consegnarsi al mito della meritocrazia, che pensi contemporaneamente i concetti di comunità e differenza e ponga il principio di un'"uguaglianza-relazione", capace di produrre un vero legame sociale. Prefazione di Corrado Ocone.
La cultura liberale. Breviario per il nuovo secolo
Corrado Ocone
Libro: Libro in brossura
editore: Giubilei Regnani
anno edizione: 2018
pagine: 250
Travolti da un’ideologia declinista, ultimamente si è molto parlato di un “tramonto del liberalismo”. Non è una novità: anche fra le due guerre mondiali, solo per fare un esempio. la dottrina liberale era stata data per spacciata. Sorge il sospetto che la “crisi”, lungi dall’essere un accidente che può capitare al liberalismo, ne è più radicalmente la sua condizione di possibilità: un elemento ad esso strutturale. Ma che tipo di dottrina è il liberalismo? Politica, economica, giuridico-istituzionale? O si tratta, più radicalmente, anche di una dottrina filosofica? Se così fosse, esso è una forma mentis e una cultura prima ancora che un sistema più o meno organico di pensiero. Per verificarlo non c’è forse altro modo che rivisitarne i luoghi, cioè i temi e gli autori, che aiutano a circoscriverlo. È quanto si propone di fare questo libro. Andando più ancora nel profondo, qui si giunge ad affermare le buone ragioni di un liberalismo filosofico, ma a negare l’esistenza di una “filosofia liberale”. La filosofia e il liberalismo non sono infatti due cose distinte e separate ma, secondo l’autore di queste pagine, le facce di una stessa medaglia.
La chiave del secolo. Interpretazioni del Novecento
Corrado Ocone
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 171
La filosofia è per Hegel "il proprio tempo appreso col pensiero". Riportare a concetto il Novecento è il compito che si sono proposti grandi pensatori ed è anche lo sfondo che spiega certe tendenze filosofiche e filosofico-politiche contemporanee (in particolare italiane). In questo libro l'autore si muove alla ricerca, in un'ottica metapolitica, della "chiave" che ha mosso il secolo interrogando autori, pur diversissimi fra loro, come Ernst Nolte, Robin George Collingwood, Jacques Derrida, Friedrich von Hayek, Benedetto Croce, Guido De Ruggiero. E analizza correnti come il sessantottismo, il Nuovo realismo, l'Italian Theory. Nelle pagine è, da una parte, sempre presente la consapevolezza della "crisi" che ha investito l'Europa almeno dalla fine della Prima guerra mondiale; dall'altra, la domanda sul possibile futuro della civiltà occidentale e del liberalismo che ne è stata la cifra essenziale e più originale.