Libri di Domenico Dalfino
Guida sistematica al nuovo processo civile aggiornato al Decreto Correttivo Cartabia D.Lgs. 31 ottobre 2024, n. 164
Domenico Dalfino
Libro: Libro in brossura
editore: Neldiritto Editore
anno edizione: 2024
pagine: 600
A due anni dalla Riforma Cartabia (D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 149), sono numerose le questioni interpretative emerse, già esaminate in giurisprudenza. Al contempo, il legislatore è intervenuto con il Decreto Correttivo del 2024con l'obiettivo di semplificare taluni meccanismi processuali, oltre che di risolvere i problemi di coordinamento emersi in fase di prima applicazione. Lo stesso Decreto Correttivo ha introdotto novità anche sul versante sostanziale. Il volume Guida sistematica al processo civile dopo il Decreto Corretivo Cartabia e alla luce del Decreto correttivo del 2024, Neldiritto Editore, rivolto a avvocati, magistrati, studiosi, è stato pensato e predisposto per rispondere ad un duplice obiettivo: ricostruire il dibattito emerso su numerosissimi aspetti interessati dalla Riforma Cartabia, dando atto degli indirizzi interpretativi emersi e delle posizioni espresse in giurisprudenza; dare al contempo atto delle novità processuali introdotte dal Decreto Correttivo Cartabia del 2024(riportate con testi a fronte), con un'analisi diretta anche a coordinare le stesse innovazioni del 2024 con gli indirizzi interpretativi formatisi sulle norme introdotte o modificate dal Decreto Cartabia (D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 149).
Il nuovo procedimento in Cassazione
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: XI-131
Il d.l. 168/16, convertito con modificazioni in I. 197/16, ha apportato significative modifiche al procedimento in Cassazione, tra le quali spiccano l'elevazione a regola del procedimento in camera di consiglio (con conseguente riduzione a mera eccezione delle ipotesi di pubblica udienza), la previsione della decisione senza audizione delle parti, la sostituzione della "relazione" con la "proposta" formulata dal relatore della "apposita sezione" al Presidente in caso di ravvisata inammissibilità, manifesta infondatezza o manifesta fondatezza del ricorso. Tali novità vanno considerate in una prospettiva unitaria con le intese e i protocolli varati nel corso del 2016, nonché con i documenti elaborati dalla Cassazione contenenti principi e regole tecniche da indirizzare ai soggetti coinvolti nel procedimento innanzi alla Corte.
Il licenziamento individuale. Nell'interpretazione della legge Fornero
Marco Barberi, Domenico Dalfino
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2013
pagine: 230
Il presente volume è composto di due parti. Nella prima, gli autori esaminano i profili sostanziali e processuali della disciplina del licenziamento individuale contenuta nella L. 92/2012, passando in rassegna sinteticamente i termini del dibattito dottrinale e le pronunce giurisprudenziali che sono intervenute nell'anno intercorso dall'entrata in vigore della legge citata. Nella seconda, la curatrice ha selezionato le pronunce che sembrano più significative, ordinate per Foro e per data, con indicazione dell'estensore. La novità e complessità dei temi trattati, e l'articolazione delle posizioni sinora emerse in giurisprudenza, rendono indispensabile, a parere degli autori, accompagnare la pubblicazione del volume a un costante aggiornamento on-line della seconda parte.
La cancellazione della società dal registro delle imprese. Profili processuali
Domenico Dalfino
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: XI-111
In tema di cancellazione della società dal registro delle imprese, l'art. 2495, 2° comma, ce, pur occupandosi soltanto dei ed. "residui" passivi, esprime comunque un principio fondamentale: l'estinzione della società, conseguente alla cancellazione, non determina l'automatica "sparizione" delle obbligazioni insoddisfatte che ad essa facevano capo, poiché ai creditori sociali è consentito far valere le proprie pretese nei confronti di altri soggetti. Ne consegue un altro principio: per quanto possibile, occorre evitare che all'estinzione della società, che è parte in causa, segua automaticamente quella del processo, soprattutto se la prima dipende da un atto volontario. Sul piano processuale, le soluzioni offerte dal "diritto vivente" non sono del tutto appaganti. Peraltro, la non esaustività, la complessità e l'ambiguità del quadro normativo, accresciute a seguito di recenti interventi in materia tributaria, hanno reso ancor più arduo il ruolo dell'interprete.
Manuale del processo del lavoro
Giuseppe Trisorio Liuzzi, Domenico Dalfino
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2023
pagine: 354
Il codice di procedura civile contempla uno speciale procedimento a cognizione piena per la disciplina delle controversie in materia di lavoro, riservato alla “competenza” di giudici a ciò funzionalmente destinati e, per questo, muniti di un sapere tecnico-giuridico necessariamente specializzato. La previsione di un trattamento differenziato per questa tipologia di contenzioso risponde a due fondamentali ragioni: per un verso, la disuguaglianza economica tra una parte e l’altra del rapporto contrattuale; per un altro, la natura e il contenuto delle situazioni sostanziali oggetto della lite, coincidenti quasi sempre con diritti indisponibili o semi-indisponibili o disponibili e, però, protetti da norme inderogabili o comunque di rango costituzionale. Le disposizioni relative – introdotte dalla l. n. 533 del 1973 in risposta all’emersione dei nuovi diritti dovuta alle fondamentali riforme di carattere sostanziale della fine degli anni ’60 e dell’inizio degli anni ’70 dello scorso secolo – non hanno subito significative modifiche e, anzi, hanno conosciuto una sempre più ampia espansione ed esportazione in altri e differenti contesti.
I di-versi
Domenico Dalfino
Libro: Copertina rigida
editore: Wip Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 96
"Sberleffo. Si potrebbe pensare che abbia scritto le amenità che seguono per prendermi gioco di ciò che è serioso. In parte è vero. Ma non è solo per questo. Auto-ironia. A volte ne sono capace, ma non ne sono stato indotto stavolta. Confessione. L'ho fatta circa a 9 anni. Quindi, non c'entra. Trasparenza. Non credo. Probabilmente ho contribuito ad intorbidire l'idea che forse qualcuno si era fatto di me. Libertà e liberazione. Sì. Queste amenità mi fanno sentire libero e, penso, mi liberano. Non so se siano in grado di far sentire libero e di liberare qualcun altro, ma non posso pretendere anche questo. Non è tutto ('Ma vi è di più', per omaggiare un mio cugino e molti miei amici)." (L'autore)
Diritto processuale dell'immigrazione
Fabrizio Giuseppe Del Rosso, Angelo Danilo De Santis, Barbara Poliseno, Giovanna Reali
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: XIII-209
Il volume «Diritto processuale dell'immigrazione» costituisce una guida sistematica che raccoglie in un unico corpus le norme di tutela giurisdizionale dei diritti legate al fenomeno migratorio. La legislazione di un settore tradizionalmente ritenuto "di confine" ha avuto, negli ultimi anni, uno sviluppo esponenziale dovuto all'incremento della domanda di giustizia da parte dei migranti che giungono nel nostro paese. L'opera, che affronta in quattro capitoli le questioni relative al diritto al riconoscimento della protezione internazionale, al rilascio delle nuove forme di permesso di soggiorno introdotte dal decreto sicurezza, alla tutela dei minori stranieri non accompagnati che giungono sul territorio italiano e alle procedure finalizzate all'espulsione dello straniero c.d. irregolare, è diretta a professionisti (avvocati, magistrati, funzionari), ma, grazie all'approfondimento dottrinario e giurisprudenziale, anche a studiosi.
Manuale del processo del lavoro
Giuseppe Trisorio Liuzzi, Domenico Dalfino
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2021
pagine: 336
Il codice di procedura civile contempla uno speciale procedimento a cognizione piena per la disciplina delle controversie in materia di lavoro, riservato alla “competenza” di giudici a ciò funzionalmente destinati e, per questo, muniti di un sapere tecnico-giuridico necessariamente specializzato. La previsione di un trattamento differenziato per questa tipologia di contenzioso risponde a due fondamentali ragioni: per un verso, la disuguaglianza economica tra una parte e l’altra del rapporto contrattuale; per un altro, la natura e il contenuto delle situazioni sostanziali oggetto della lite, coincidenti quasi sempre con diritti indisponibili o semi-indisponibili o disponibili e, però, protetti da norme inderogabili o comunque di rango costituzionale.Le disposizioni relative – introdotte dalla l. n. 533 del 1973 in risposta all’emersione dei nuovi diritti dovuta alle fondamentali riforme di carattere sostanziale della fine degli anni ’60 e dell’inizio degli anni ’70 dello scorso secolo – non hanno subito significative modifiche e, anzi, hanno conosciuto una sempre più ampia espansione ed esportazione in altri e differenti contesti.
L'esecuzione forzata nei confronti della pubblica amministrazione
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2021
pagine: XII-351
La pubblica amministrazione può essere assoggettata al pari di un debitore privato alla esecuzione forzata. Tuttavia la titolarità e l'esercizio di funzioni pubblicistiche e dei connessi poteri autoritativi possono costituire elementi di distinzione nell'individuazione della disciplina applicabile. Vengono in rilievo non solo le norme sulla contabilità di Stato che possono determinare una deroga ai principi stabiliti dal codice civile per i soggetti privati ma anche quelle che nell'individuare i beni che fanno parte del patrimonio della pubblica amministrazione dispongono limiti alla disponibilità dei beni stessi e quindi alla responsabilità patrimoniale. Le non poche difficoltà nel portare ad esecuzione la pretesa secondo le norme contenute nel libro III del codice di procedura civile peraltro spiegano la ragione per la quale l'ordinamento predisponga anche un'altra tecnica di attuazione del 'dictum' contenuto nel titolo esecutivo da parte del creditore di una somma di danaro nei confronti della pubblica amministrazione vale a dire il giudizio amministrativo di ottemperanza al giudicato. L'opera ambisce a fornire un quadro aggiornato ed esaustivo delle fonti che regolano i modi e le forme dell'esecuzione forzata nei confronti delle pubbliche amministrazioni ed è suddivisa in due parti. Nella prima sono collocati i contributi dedicati all'analisi dei principii generali che si desumono dalla frastagliata e disomogenea disciplina positiva. Nella seconda quelli in cui sono studiate le regole speciali che contraddistinguono le tecniche di aggressione del patrimonio pubblico da parte dei creditori.
I di-versi
Domenico Dalfino
Libro: Copertina rigida
editore: Wip Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 96
L'autore gioca con le parole rendendole perle. Le scompone, le svuota, le riempie di altro. Ne fa origami con i quali deliziarsi e deliziare, senza perdere uno spirito fanciullesco che si oppone a stereotipi e convenzioni, per guidare i lettori in un mondo irrelato, dove lo scherzo salace e fugace frange la monotonia dei giorni di pioggia e di quelli di vento. Le sillabe sono lettere di un commiato con il noto, e diventano zattere per esplorare e lasciarsi esplorare con la neanche poi tanto inconfessata speranza di perdersi come naufrago.
Mediazione civile e commerciale. Decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28
Domenico Dalfino
Libro: Libro in brossura
editore: Zanichelli
anno edizione: 2022
pagine: 672
La disciplina della mediazione nelle controversie civili e commerciali contenuta nel d.lgs. 28/2010 (a sua volta attuativo della delega contenuta nell’art. 60, legge 69/2009) e successive modifiche, nonché nei decreti ministeriali 180/2010, 145/2011 e 139/2014, recepisce i principi della direttiva 2008/52/CE, riproponendoli, però, sotto molti aspetti in una veste alquanto singolare. La funzione più genuina dell’istituto – consistente nel tentativo del riavvicinamento delle parti, del ripristino di una comunicazione interrotta, della ricomposizione del conflitto in maniera efficace nelle controversie su diritti disponibili, con l’assistenza di un soggetto terzo e imparziale privo del potere di rendere decisioni vincolanti, bensì soltanto legittimato, in casi residuali, a formulare proposte conciliative – rischia di non essere pienamente realizzata a causa di numerosi fattori. Tra questi, vengono in principale rilievo le molteplici occasioni di interferenza con il processo, l’eccessivo sbilanciamento della normativa in favore del perseguimento dell’esigenza di deflazione del carico di lavoro degli uffici giudiziari, l’insufficienza e l’inidoneità del percorso formativo dei mediatori. Attualmente, la mediazione conosce quattro modelli: volontaria, «disposta» o «ordinata» dal giudice, da clausola, obbligatoria. In ogni caso, essa si svolge stragiudizialmente, innanzi ad un soggetto iscritto negli elenchi di organismi accreditati dal Ministero della giustizia. L’impianto generale del procedimento di mediazione e le scelte di fondo non sono mutate nel contesto della riforma di cui alla legge 206/2021, che ha ampliato il campo di operatività della mediazione obbligatoria e ha rafforzato quella «disposta» o «ordinata » dal giudice. Peraltro, il legislatore è finalmente intervenuto su altri delicatissimi e fondamentali profili: i percorsi per la formazione dei mediatori, destinati a un significativo potenziamento; il patrocinio a spese dello Stato, introdotto nella mediazione obbligatoria; gli incentivi fiscali, semplificati, rafforzati e arricchiti. Infine, è ormai stabilito espressamente che la mediazione (insieme alla negoziazione assistita da uno o più avvocati) rappresenta uno strumento di giustizia (non solo e non tanto «alternativa», bensì) «complementare» alla giurisdizione.