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Libri di F. Galimberti

Corpo, gruppo e istituzione. Il trattamento dell'anoressia-bulimia
21,00

Il rifiuto dell'altro nell'anoressia. Studi di psicoanalisi

Il rifiuto dell'altro nell'anoressia. Studi di psicoanalisi

Libro

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2001

pagine: 176

L'anoressia non è riducibile all'isteria: è questa la tesi che lega i saggi presentati nel volume. L'anoressia non è riducibile all'isteria innanzitutto perché nella clinica si incontrano soggetti anoressico-bulimici strutturalmente ossessivi oppure perversi, paranoici, schizofrenici; secondariamente perché l'anoressia non è l'espressione contemporanea dell'isteria incontrata da Freud: perché può rappresentare, per il soggetto confrontato con la questione della femminilità, un impasse oppure una risposta differente rispetto a quella tipicamente isterica; perché può costituire non solo una difesa del desiderio, ma anche una difesa dal desiderio; perché si presenta spesso come rifiuto dell'Altro tout court.
23,50

Postcapitalismo. Una guida al nostro futuro

Paul Mason

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2022

pagine: 384

Negli ultimi secoli il modello capitalista è uscito rafforzato da ogni crisi economica. Quella scoppiata nel 2008, tuttavia, si è trasformata in una crisi sociale e infine in un autentico sconvolgimento dell'ordine mondiale. Il capitalismo si è dimostrato incapace di far fronte alle minacce del riscaldamento globale, dell'invecchiamento della popolazione, dei rischi per la salute in un mondo globalizzato e dell'incontrollato boom demografico nel Sud del mondo. È dunque pensabile superare questo modello economico che tanto a lungo ha avuto l'egemonia? Secondo Paul Mason, le premesse di una nuova strada possibile sono già visibili oggi. Ripercorrendo la storia del capitalismo e dei suoi critici e tracciando una mappa delle sue attuali contraddizioni, Mason ci mostra come dalle ceneri del fallimento economico dell'Occidente sia nata l'opportunità di costruire una società più umana, equa e sostenibile. Grazie in primis alle tecnologie informatiche che stanno permettendo a una nuova economia di rete di emergere. Un'economia che propone un nuovo modo di produzione collaborativo, che non risponde ai dettami del profitto e della gerarchia manageriale, ma ai principi della condivisione, della responsabilità reciproca e della gratuità. E quelle che oggi sono solo delle nicchie hanno tutti i presupposti per ingrandirsi fino a mutare profondamente il modello economico predominante.
14,00 13,30

La tirannia degli esperti. Economisti, dittatori e diritti negati dei poveri

William Easterly

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2015

pagine: 509

"Easterly dimostra che una crescita economica più rapida non può essere la motivazione per calpestare i diritti degli individui e i valori democratici." (Joseph Stiglitz, Premio Nobel per l'Economia) "L'approccio tecnocratico allo sviluppo poggia su una premessa sbagliata: che gli abitanti dei paesi poveri siano troppo inaffidabili per lasciare che prendano da soli le proprie decisioni. Easterly dimostra che questo presupposto è doppiamente errato: è moralmente offensivo e politicamente sbagliato." (Paul Romer, New York University) "Easterly è semplicemente l'economista più interessante e provocatorio fra tutti quelli che oggi scrivono di tematiche legate allo sviluppo." (Francis Fukuyama, Stanford University) William Easterly ricostruisce le politiche per lo sviluppo economico messe in atto in Asia, Africa e America Latina da organizzazioni come la Banca Mondiale, le Nazioni Unite, la Gates Foundation, le agenzie di aiuti più note. La sua analisi evidenzia i gravi errori dell'approccio tecnocratico.
28,00 26,60

Metropolis. Storia della città, la più grande invenzione della specie umana

Ben Wilson

Libro: Copertina rigida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 568

Che cos'è una città? È un luogo fisico fatto di strade, edifici e quartieri? Oppure è un'idea, un'invenzione rivoluzionaria che, da quando siamo diventati una specie stanziale, è un po' il nostro marchio di fabbrica su tutto il pianeta? Le città raccontate da Ben Wilson non sono nomi sparpagliati su una mappa o negli annali, ma organismi vivi e pulsanti che nascono, crescono, muoiono e risorgono; organismi il cui tessuto connettivo è costituito dalle attività, dai conflitti e dalle aspirazioni dei loro abitanti. Sono i primi insediamenti della Mezzaluna fertile dove dimorano insieme uomini e divinità, come a Uruk, resa immortale dall'Epopea di Gilgames. Sono le piazze delle poleis greche e i mercati di Baghdad, dove si mescolano persone di ogni classe e viaggiatori di terre lontane, insieme a conoscenze e merci di ogni genere. Sono città magnifiche ma pericolose come Babilonia, diventata (un po' ingiustamente) simbolo di tutti i piaceri e di tutte le tentazioni della vita urbana; o come New York, sotto la cui skyline l'individuo rischia di scomparire, inghiottito dall'anonimia della folla. Sono i porti della Lega anseatica, di Lisbona e di Malacca, che dominano i mari e fanno la storia del commercio mondiale. Sono gli inferni industriali di Manchester e Chicago, in cui gli operai vivono in condizioni spaventose, ma dove si gettano le basi per movimenti sindacali rivoluzionari. Sono le macerie fumanti di Varsavia, di Tokyo e di tutti i luoghi cancellati dalla guerra e poi rinati. Sono gli agglomerati di sobborghi americani che si irradiano da un centro sempre più vuoto. Sono le ambizioni degli urbanisti che vedono in una diversa forma di pianificazione la cura per le nostre società. Sono il caos disorganizzato, vibrante e creativo delle nuove megalopoli come Lagos. "Metropolis" è la storia naturale del paesaggio urbano che ci ha accompagnato nei secoli e che nel 2050 ospiterà due terzi dell'umanità; è il racconto del modo in cui le città ci hanno plasmato e al tempo stesso di come noi le abbiamo rese nostre attraverso la musica, il cibo, il tempo libero, l'incessante chiacchiericcio della vita di strada o l'ozioso piacere del flâneur. È la storia della nostra storia.
34,00 32,30

Lo Stato innovatore

Mariana Mazzucato

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2020

pagine: 400

"Per molti, lo Stato imprenditore è una contraddizione in termini. Per Mariana Mazzucato è una realtà e una condizione di prosperità futura. È arrivato il tempo di questo libro." (Dani Rodrik, Harvard University. "Mariana Mazzucato dimostra che tutte le ultime rivoluzioni tecnologiche hanno avuto all'origine la ricerca pura finanziata dallo Stato: senza uno sforzo finanziato dai contribuenti la ricchezza dei big della Silicon Valley semplicemente non esisterebbe." (Federico Rampini). "L'economia tradizionale continua a proporci modelli astratti, il discorso pubblico continua a ripetere che la salvezza è negli imprenditori privati. In questo libro Mariana Mazzucato ci mostra come la prima soluzione sia ormai inutile e la seconda approssimativa." (Martin Wolf, "Financial Times"). Con "Lo Stato innovatore" Mariana Mazzucato è entrata d'autorità nel dibattito economico mondiale, proponendo questioni che hanno oggi, nella fase di emergenza economica causata dal Covid-19, ancora maggiore rilievo e centralità. Questa edizione è stata ampiamente aggiornata in ogni sua parte.
14,00 13,30

L'economia a fumetti. La macroeconomia

L'economia a fumetti. La macroeconomia

Yoram Bauman, Grady Klein

Libro: Copertina morbida

editore: Il Sole 24 Ore

anno edizione: 2019

pagine: 227

Mentre "la microeconomia a fumetti" parlava dell'individuo ottimizzante, questo secondo volume spiega i fattori che influenzano l'economia di un intero paese, e anche dell'intero pianeta, analizzando in dettaglio i due grandi problemi della macroeconomia: perché un'economia cresce e perché un'economia collassa. "La macroeconomia a fumetti" illustra gli elementi fondamentali del mercato del lavoro, spiega che cos'è e che cosa misura il Pil, e analizza anche in che modo lo stato, gli scambi e la tecnologia influenzano l'economia. Lungo la strada si sofferma anche sugli aspetti economici di questioni come la povertà nel mondo, i cambiamenti climatici e il ciclo economico.
19,00

Il futuro migliore. In difesa dell'essere umano. Manifesto per un ottimismo radicale

Paul Mason

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2019

pagine: 409

Oggi noi esseri umani siamo sotto attacco da tutti i fronti. La crisi del capitalismo globale ha lasciato campo libero alle forze arcaiche del razzismo, della misoginia e del più cieco nazionalismo autoritario. Il pianeta è febbricitante e quasi del tutto sepolto dalla sovrapproduzione di plastica e cemento. La Silicon Valley produce sempre più raffinati algoritmi che concretizzano l'incubo del controllo totale e sempre nuovi gadget che in breve realizzeranno la trasformazione dell'uomo in robot. Dobbiamo rassegnarci a essere consumatori ormai privi di volontà o macchine biologiche dal comportamento prevedibile e modificabile? Secondo Paul Mason no: possiamo ancora reagire, possiamo riprendere il controllo delle nostre vite e del nostro futuro. Mason propone una nuova forma di azione politica che unisce la tradizione dei movimenti di sinistra, l'esperienza delle lotte del nuovo millennio e la possibilità di agire sulla rete senza esserne dominati. Il suo manifesto ci invita a essere radicalmente ottimisti: dall'affrontare i troll razzisti sul web al compiere le giuste scelte quotidiane negli acquisti, dal lottare per il controllo dei nostri dati personali al costringere i governanti a promulgare leggi che liberino il potenziale positivo delle nuove tecnologie, sono molte le cose che possiamo fare per tornare a essere soggetti attivi, e non passivi oggetti delle politiche mondiali. "Il futuro migliore" è una chiamata alle armi per chi è deciso a resistere al monopolio delle tech companies, alla globalizzazione ultraliberista e alla politica dell'odio per le strade e sui social network. Dopo averlo letto avrete una scelta molto semplice: vivacchiare nella speranza che il vostro orticello si salvi oppure iniziare a combattere.
24,00 22,80

L'illusione della crescita. Perché le nazioni possono essere ricche senza rinunciare alla felicità

David Pilling

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2019

pagine: 255

L'imperativo della nostra economia è la crescita - continua, inarrestabile, vertiginosa. È il metro con cui giudichiamo il valore delle nostre società e il prodotto interno lordo è il suo indicatore principale, lo specchio magico che ci dice quanto le nostre economie sono belle e sane, senza, dirci nulla su quanto stiamo bene noi e quanto staranno bene i nostri figli. La realtà è molto diversa da quella raccontata dal Pil: trasformare l'economia in una gara a chi produce di più ha portato a conseguenze disastrose, alla devastazione dell'ambiente, allo sfruttamento di mezzo mondo, alla disoccupazione di massa; in una parola, all'infelicità. Con "L'illusione della crescita" David Pilling ci propone un'idea straordinariamente semplice e rivoluzionaria: le nazioni non devono scegliere tra la ricchezza e la felicità, l'una non esclude l'altra. La qualità della vita, la salvaguardia dell'ambiente e perfino la serenità individuale non sono optional, ma beni essenziali perché una nazione possa davvero definirsi ricca. Con un vero e proprio viaggio intorno al mondo Pilling si mette sulle tracce di nuovi parametri per calcolare e definire il concetto di ricchezza: visita prestigiosi istituti di ricerca occidentali e remoti uffici statistici, cammina per le capitali emergenti del continente africano come per le grandi città industriali cinesi, parla con economisti, politici e lavoratori. Tutti concordano sulla necessità di un cambiamento radicale nel modo di pensare l'economia, tutti caldeggiano l'adozione di un paradigma alternativo rispetto all'attuale. Con proposte che spaziano dall'inserire nel bilancio di una nazione il valore delle risorse naturali al calcolare gli indici di felicità dei suoi abitanti, David Pilling consegna nelle nostre mani il libro che, se solo lo vorremo, potrà diventare il testo sacro per il nostro futuro.
24,00 22,80

The divide. Guida per risolvere la disuguaglianza globale

Jason Hickel

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2018

pagine: 321

Una frattura si allarga sempre di più. L'abbiamo ignorata, sottovalutata, creduta lontana, eppure da cinquant'anni si amplia e si ramifica, spalancando voragini tra i continenti, le nazioni e i cittadini stessi. È «the Divide», il divario economico tra ricchi e poveri del mondo: 4,3 miliardi di persone vivono con meno di 5 dollari al giorno mentre otto uomini posseggono la stessa ricchezza della metà più povera del pianeta. Per decenni economisti, politici e agenzie per lo sviluppo ci hanno raccontato che l'origine del problema è di natura tecnica, legata a difficoltà interne dei paesi poveri, e che tutto potrebbe essere risolto se, con l'aiuto dell'Occidente, questi adottassero politiche e piani di intervento adeguati. Ci hanno detto che la povertà sarà sconfitta nel 2030. Non è così. Jason Hickel ripercorre la storia dello squilibrio economico globale, smontando una dopo l'altra le bugie che ne hanno accompagnato la narrazione e mettendo in luce le responsabilità dei paesi ricchi: da Cristoforo Colombo e dalla nascita del colonialismo al discorso di insediamento del presidente Truman nel 1949, quando nacque la retorica degli aiuti ai paesi «sottosviluppati»; dagli interventi militari per impedire la costituzione di modelli economici alternativi, come nel Cile di Allende, all'istigazione al debito portata avanti dalle banche occidentali. Ma "The Divide" non è solo un regolamento di conti col passato. È un libro che apre spiragli per il domani, presentando soluzioni rivoluzionarie ai problemi della disuguaglianza: democratizzazione dei principali organi internazionali di governance come l'Organizzazione mondiale del commercio e il Fondo monetario internazionale, istituzione di un salario minimo globale, ripensamento del valore attribuito al Pil, investimenti sostanziali nell'agricoltura rigenerativa. Come afferma lo stesso Hickel: «Una volta che la gente inizierà a rifiutare la storia unica dello sviluppo, il futuro sarà fertile e ricco di possibilità».
24,00 22,80

La fine dei soldi. Una proposta per limitare i danni del denaro contante

Kenneth S. Rogoff

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2017

pagine: 333

La maggior parte delle persone ama i contanti: sono immediati, pratici, anonimi. Basta scavare più a fondo, però, per scoprire che i danni sociali provocati dall'uso della moneta cartacea superano di gran lunga questi pregi superficiali. Potrebbe sembrare una questione minore, in un'epoca di grave stagnazione e instabilità economica. Ma l'eccesso di denaro contante contribuisce in modo decisivo a rendere il mondo più povero, più iniquo e meno sicuro: pone grandi limiti alle politiche monetarie, favorisce l'evasione fiscale e il lavoro nero, rappresenta di fatto un regalo alla criminalità organizzata e al terrorismo. In questo libro, Kenneth Rogoff - uno dei massimi esperti mondiali di finanza e politiche pubbliche, autore di "Questa volta è diverso" - indaga la natura del denaro e ripercorre la storia della moneta cartacea dalle origini all'economia dei nostri giorni. Le statistiche rivelano che oggi circolano 3200 euro in contanti per ogni cittadino europeo e 4200 dollari per ogni statunitense, quasi tutti in banconote di grosso taglio. Di questa enorme quantità" di cartamoneta soltanto il 10 per cento, se non meno, viene utilizzato per i normali acquisti di individui e famiglie; tutto il resto si perde nei meandri dell'economia sommersa, quando non nelle casseforti di grandi evasori, truffatori, narcotrafficanti e mafiosi. La soluzione di Rogoff è semplice: abolire gradualmente la cartamoneta, con l'eccezione dei piccoli tagli. Queste prosciugherebbe il bacino in cui vive e prolifera l'economia illegale, ma soprattutto permetterebbe alle banche centrali di fissare tassi d'interesse negativi senza rischiare una corsa al contante: uno strumento di politica monetaria decisivo - eppure indisponibile, finora - per stimolare gli investimenti e i consumi nei periodi di recessione.
23,00 21,85

Beatles vs Stones

John McMillian

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2016

pagine: 337

A partire dagli anni Sessanta le due band più famose del pianeta hanno dato vita a uno scontro epico che non smette ancora oggi di appassionare. Quanto fossero realmente in competizione, quanta rivalità sia stata creata ad arte dalla macchina discografica per far soldi, quanto i cliché corrispondessero al vero, lo sapremo se leggeremo "Beatles vs Stones", una vera miniera di rivelazioni.
11,00 10,45

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