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Libri di Franco Amatori

Minimi. Scritti d'occasione 2013-2024

Franco Amatori

Libro: Libro in brossura

editore: Affinità Elettive Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 176

«Nella mia vita ho scritto molto. Libri, articoli, saggi: è il lavoro dello studioso, dell'accademico, del professore, che scrive per pochi, per colleghi, studenti, specialisti. Ma "occasioni" più lievi per scrivere e per riflettere non sono mancate, vicino e oltre la professione di storico economico e dell'impresa. Ho infatti scritto e dibattuto di temi diversi, cercando di portare il contributo delle mie competenze ed esperienze in ambienti vari, così come varia è stata la mia storia personale di anconitano, marchigiano, milanese (e anche un po' americano, per formazione e per famiglia)». (dalla Premessa dell'Autore)
15,00 14,25

Il mondo globale Una storia economica

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Giappichelli

anno edizione: 2017

pagine: 332

“Questo libro è l'esito di un ambizioso progetto collettivo, quello di raccontare in maniera sintetica, ma efficace, il lungo e articolato processo che ha portato alla costruzione del mondo moderno. Implicita nel suo titolo è la prospettiva adottata. In una realtà come quella odierna, caratterizzata da spinte verso la dimensione globale, e da altrettante controspinte nella direzione di chiusure particolaristiche, uno dei compiti della storia è mostrare il complesso dipanarsi delle vicende umane che hanno determinato la situazione attuale, e ne spiegano l'intima natura. Il volume si articola in 24 capitoli, i quali coprono una cronologia che si estende dall'età che precede il radicale snodo della rivoluzione industriale, fino a oggi: circa mille anni, trascorsi tuttavia in una accelerazione vertiginosa verso la modernità del presente quotidiano. I destinatari di quest'opera collettiva sono, principalmente, gli studenti dei corsi universitari, ma non solo. Per quanto riguarda i primi, la conoscenza delle epocali fluttuazioni della storia è ingrediente di fondamentale importanza per la verifica critica delle conoscenze teoriche apprese nelle aule universitarie. Per quanto concerne il lettore "curioso", il libro propone una chiave interpretativa, utile a meglio comprendere la complessità della modernità. Questo manuale è l'esito di una serie di urgenze: fornire uno strumento agile, e aggiornato, che arricchisca il dibattito storiografico e intellettuale; costruire un quadro analitico versatile, che sia in grado di soddisfare le esigenze non solo di studenti di economia, ma anche di quanti si interessano di scienze sociali in una accezione più ampia, incluse le scienze politiche; infine, mettere a frutto un complesso di conoscenze e competenze sviluppate nel corso del tempo dagli autori dei capitoli, che svolgono attività didattiche e di ricerca in varie università italiane. Il volume aspira, di conseguenza, a fornire una lettura critica del dibattito storiografico; a stimolare e collegare le riflessioni di matrice storico-economica a un quadro più ampio, che include aspetti di storia sociale e geopolitica; a valorizzare il contributo dell'analisi imperniata sulla "lunga durata", indispensabile a comprendere pienamente fenomeni dalla portata secolare, come per esempio le rivoluzioni industriali, e la globalizzazione.” (Dall’Introduzione). Il volume contiene un codice per accedere ai materiali online.
32,00 30,40

53,50 50,83

Impresa e industria in Italia. Dall'unità ad oggi

Franco Amatori, Andrea Colli

Libro

editore: Marsilio

anno edizione: 2001

pagine: 416

Nei decennni a cavallo del XX secolo l'evoluzione tecnologica porta alla Seconda Rivoluzione Industriale con i suoi modi di produrre ad alta intensità di capitale, di energia, di produzione continua e veloce. Nei settori che ne vengono toccati - l'energia, la metallurgia, la chimica, la meccanica richiede la presenza di grandi imprese capaci di costruire fabbriche di imponenti dimensioni e di formare collegamento con il mercato, con la società, con la politica. In questo quadro la piccola impresa non scompare, ma fa da supporto per una serie di forniture e processsi innovativi. In un contesto del genere l'Italia non rappresenta un'eccezione, ma ciò che la differenzia dalle altre nazioni è la presenza della banca universale e dello Stato.
25,00 23,75

La storia d'impresa come professione

Franco Amatori

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2009

pagine: 640

L'impresa costituisce il motore del nostro processo di sviluppo. Da trent'anni ormai, essa ha conquistato una riconosciuta posizione di centralità nella vita economica, sociale e istituzionale, man mano che il suo spazio è venuto a estendersi dall'Occidente all'Oriente. Gli studi di Franco Amatori, una personalità di riferimento nel campo della business history, documentano un cammino di ricerca che permette di comprendere l'evoluzione dell'impresa nella dimensione nazionale come in quella globale. Tutti i principali aspetti dello sviluppo del sistema imprenditoriale vengono analizzati nei capitoli di questo libro, sia per quanto riguarda le tipologie d'impresa (la grande impresa manageriale come i sistemi d'imprenditorialità diffusa) sia per quel che concerne la relazione con il sistema istituzionale. Un forte accento viene posto sull'azione e la responsabilità di imprenditori e manager, determinanti nel configurare assetti direzionali da cui è dipeso il successo economico delle loro organizzazioni. Nel suo complesso, per l'unità tematica e la coerenza interna, il libro di Franco Amatori si raccomanda come una lezione di metodo per tutti coloro che vogliono accostarsi al mondo dell'impresa, allo scopo di cogliere le variabili storiche che ne hanno strutturato la dinamica e condizionato la performance economica di lungo periodo.
45,00 42,75

Storia dell'IRI. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 707

L'Istituto per la Ricostruzione Industriale (IRI) nasce nel 1933, per volere di Mussolini e su progetto di Alberto Beneduce, con l'intento di evitare il fallimento delle principali banche e imprese italiane e con esso il crollo dell'economia, già provata dalla crisi mondiale esplosa nel 1929. In questo secondo volume sono trattati gli anni 1950­1970, quelli del boom economico e delle maggiori trasformazioni della società italiana, con una crescita annua del reddito del 6% e l'eccezionale affermazione dell'industria, che diventa un fenomeno irreversibile. Di questa grande stagione l'IRI è protagonista. Soprattutto nel settore siderurgico, dove con il Piano Sinigaglia la produzione aumenta di tre volte, consentendo all'Italia di passare dal nono al sesto posto nel mondo. La presenza del Gruppo si estende a molti e significativi comparti produttivi: le infrastrutture di trasporto, le telecomunicazioni, la gestione di un mezzo nuovo come la televisione, la progettazione e la fabbricazione di prodotti di successo come la "Giulietta". Innovazione e creatività che producono nella dirigenza dell'IRI aspettative positive per il futuro delle rispettive imprese, mentre un impegno straordinario viene dedicato ai programmi di industrializzazione del Mezzogiorno. "IRI una formula per il progresso", recita un fortunato slogan di quegli anni...
38,00 36,10

Lo storico e l'impresa

Lo storico e l'impresa

Franco Amatori

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2013

pagine: 79

8,00

Forme brevi. Testi e interventi scrivendo di storia
16,00

L'approdo mancato. Economia, politica e società in Italia dopo il miracolo economico

Franco Amatori

Libro: Copertina rigida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2017

pagine: 373

L'approdo mancato è un concetto che Mario Pirani propone nel 1991 in un testo pubblicato sulla rivista «Il Mulino». Tre le occasioni mancate su cui Pirani invitava a riflettere - l'elettronica, il nucleare, la distribuzione petrolifera - sostenendo che se avessimo colto queste opportunità saremmo pervenuti a un approdo giapponese. Franco Amatori riprende questa suggestione e propone di intendere, con questa espressione, approdo alla frontiera dell'economia mondiale. Era un fatto scontato che l'Italia, giunta alla fine del secolo scorso al quinto posto nel mondo per ricchezza prodotta annualmente, dovesse arretrare, così com'era inevitabile che subisse i rigori della crisi scoppiata negli Stati Uniti nel settembre del 2008. L'avvento della globalizzazione e l'ascesa dei cosiddetti Brics, in particolare della Cina, fanno sì che l'Italia non possa mantenere le sue posizioni. Allo stesso tempo, l'enorme massa dei titoli tossici non poteva non avere effetti sull'economia già gravata da un debito pubblico fra i più alti del mondo. Tuttavia, questi veri e propri uragani sarebbero stati affrontati in modo ben diverso se l'apparato economico e, in particolare, industriale italiano fosse stato di maggiore consistenza; se il paese avesse potuto avvalersi di una grande industria chimica, elettronica, automobilistica; se avesse avuto una più vasta diffusione delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione, se fosse stato più autonomo dal punto di vista energetico. La storia la si comprende se si studiano "come sono realmente andate" le cose. E tuttavia la questione rimane: Che cosa sarebbe accaduto se lo snodo del post miracolo economico (fine sessanta/settanta) avesse prodotto un esito diverso?
50,00 47,50

L'Italia al bivio. Classi dirigenti alla prova del cambiamento 1992-2022

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2024

pagine: 292

"Capitalismo 'ben temperato' voleva dire pensare al lungo periodo e non al breve. Sono meno di dieci anni che negli ambienti accademici si è cominciato a riflettere sugli squilibri che questo ha comportato, sulle necessità quindi di uno "Stato riequilibratore", fino ad arrivare agli ultimi tempi, in cui sono tornati in auge gli interventi pubblici di politica industriale. Fino a dieci anni fa era impossibile parlarne. La vera domanda è: pensiamo al futuro o solo al presente?" "Rispetto ai cambiamenti a livello globale, la mia preoccupazione maggiore per l'Italia è che noi non abbiamo attirato e non stiamo attirando nessuno dei grandi protagonisti dell'economia contemporanea. È una mia convinzione profonda che questo sia un danno enorme per la nostra economia presente e futura. Non una fabbrica di batterie, non una di automobili elettriche, non una grande fabbrica di chips. Il giorno in cui l'Italia sarà capace di attrarre uno di questi grandi investimenti, usciremo dal purgatorio. Le occasioni le abbiamo avute, ma non siamo riusciti perché non abbiamo alle spalle un sistema." (dall'intervista a Romano Prodi) Dall'inchiesta di Mani pulite alla firma del Trattato di Maastricht, dall'adesione dei sindacati alla politica dei redditi, che ha salvato il Paese da un'inflazione devastante, alle privatizzazioni: le classi dirigenti italiane - politiche ed economiche - si sono trovate a gestire una fase critica di profondo cambiamento. Quando lo Stato imprenditore si ritira lasciando un'importante eredità (le imprese pubbliche), "gli eredi" delle privatizzazioni non si rivelano all'altezza del compito: ne è uscita compromessa la capacità di crescita del Paese, si sono aggravati gli squilibri territoriali e sociali; il fragile equilibrio finanziario (con l'onere dell'indebitamento pubblico) e il disarticolato sistema delle imprese hanno retto malamente all'urto della globalizzazione; in alcuni casi è andato colpevolmente disperso un solido patrimonio industriale e di competenze. Solo alcuni esponenti di quella classe dirigente sembravano comprendere come l'Italia, quale Paese fondatore della Comunità europea, non potesse mancare all'appuntamento con l'Europa: si trattava di una scelta di civiltà. Ma l'euro era solo un punto di partenza per costruire un'Italia veramente europea. Il bilancio di questi trent'anni è, nelle ricostruzioni degli studiosi come nei ricordi dei protagonisti, sostanzialmente negativo. In questo senso si può dire, con rammarico, che si è trattato di un'altra "occasione mancata" per il Paese. Il volume è l'esito di 12 incontri che si sono svolti presso la Casa della Cultura di Milano nel 2023. I testi qui raccolti sono firmati da relatori e discussant, studiosi e protagonisti del periodo, ai quali si è aggiunta la voce di Romano Prodi in un'intervista conclusiva. L'obiettivo era discutere i nodi problematici più significativi della storia italiana degli ultimi trent'anni, iniziando dall' "indimenticabile" 1992.
29,00 27,55

100 anni della Rinascente: Proprietà e direzione (1917-1969)-Dal Marchio alle grandi marche (1970-2017)

100 anni della Rinascente: Proprietà e direzione (1917-1969)-Dal Marchio alle grandi marche (1970-2017)

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: EGEA

anno edizione: 2017

pagine: 680

1917-2017. Quest'anno la Rinascente festeggia cento anni di vita. Al suo nome, ideato nel 1917 da Gabriele D'Annunzio, è legata una storia secolare fatta di passione, talento imprenditoriale e capacità di visione, tale da suscitare un impatto innovativo sui modelli di consumo e sull'evoluzione socioeconomica e culturale del Paese. Con la sua sede storica di Piazza del Duomo a Milano, la Rinascente ha contribuito a fare della città il motore della modernizzazione nazionale nei settori della grande distribuzione, dell'organizzazione aziendale, del design e della moda. I volumi, grazie al contributo di numerosi qualificati Autori, porteranno il lettore a scoprire come la Rinascente abbia scritto capitoli importanti nella storia del costume, della comunicazione e della grande distribuzione.
60,00

The global economy. A concise history

The global economy. A concise history

Libro: Libro rilegato

editore: Giappichelli

anno edizione: 2019

pagine: 332

In una realtà come quella odierna, caratterizzata da spinte verso la dimensione globale, e da altrettante controspinte nella direzione di chiusure particolaristiche, uno dei compiti della storia è mostrare il complesso dipanarsi delle vicende umane che hanno determinato la situazione attuale, e ne spiegano l’intima natura. “The global economy. A concise history” racconta in maniera sintetica, ma efficace, il lungo e articolato processo che ha portato alla costruzione del mondo moderno, adottando una prospettiva di analisi imperniata sulla “lunga durata”. Il libro, frutto di un processo collettivo e interamente in lingua inglese, si articola in 24 capitoli, i quali coprono una cronologia che si estende dall’età preindustriale fino ad oggi. I destinatari del volume sono, principalmente, gli studenti dei corsi universitari di economia e quanti si interessano di scienze sociali in una accezione più ampia, ma non solo. “The global economy” rappresenta, infatti, uno strumento agile ed aggiornato per tutti quei lettori curiosi di comprendere la complessità della modernità.
37,00

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