Libri di Giorgio Rochat
Gli arditi della grande guerra. Origini, battaglie e miti
Giorgio Rochat
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 304
Gli arditi dei reparti d’assalto creati nel 1917 per la guerra di trincea sono ancora oggi accompagnati da una leggenda di valore e ferocia alimentata dalle loro imprese belliche, ma anche dal ruolo politico che ebbero in guerra e più apertamente nel dopoguerra, e poi dalla propaganda fascista, che li presentò come precursori del regime e come modello di un nuovo tipo di combattente politicizzato. Questo mito non era mai stato sottoposto a critica storica per l’insufficienza delle fonti archivistiche e ufficiali, per la complessità di una vicenda in cui si intrecciano fattori militari e problemi politici e per il ritardo generale degli studi sulla Grande Guerra. In questo volume Giorgio Rochat, che nei suoi studi ha sempre cercato di unire storia militare e storia politica, affronta per la prima volta le vicende e le leggende degli arditi dalle trincee della Prima guerra mondiale alla strumentalizzazione fascista del combattentismo. In particolare ricostruisce le origini e il ruolo militare dei reparti d’assalto nel 1917-18, le loro imprese e i loro successi, che provocarono il rapido sviluppo della specialità e la resero popolare. Studia parallelamente il ruolo politico degli arditi, che vennero ad impersonare la volontà di vittoria a tutti i costi, ma anche l’implicito rifiuto delle tradizioni e delle istituzioni dello Stato liberale e dell’esercito. E infatti gli arditi subito dopo l’armistizio si schierarono con il fascismo, assumendo il ruolo di punta nell’offensiva antisocialista; erano troppo legati ai miti della violenza armata e della guerra nazionalista per riuscire a dar vita a un movimento politico proprio. Sulla base di ampie ricerche sulla stampa e negli archivi della polizia, Rochat documenta infatti come l’arditismo si ridusse ben presto a movimento subalterno al fascismo mussoliniano, strumentalizzato prima dalle molteplici forze di destra che cercavano di inserirsi nel nuovo regime, poi dalla propaganda fascista in implicita contraddizione all’esercito regolare.
Cento lettere dalla Russia (1942-1943)
Guido Vettorazzo
Libro: Libro in brossura
editore: Museo Storico Italiano della Guerra
anno edizione: 2004
pagine: 193
Il libro raccoglie le lettere inviate da Guido Vettorazzo (1921-2019) ai famigliari durante la campagna di Russia e un ampio memoriale scritto al ritorno, subito dopo la tragica ritirata. Vettorazzo parte per la Russia il 9 agosto 1942 come comandante del plotone mortai da 81 nella 114° compagnia armi d’accompagnamento del battaglione Tolmezzo, 8° reggimento della divisione Julia. Il composito testo, molto ricco di informazioni sul piano dei fatti, diviene il resoconto di un percorso personale e generazionale, dall’iniziale entusiasmo alla terribile prova, alle domande su una sconfitta che non fu solo militare. Prefazione di Giorgio Rochat.
L'esercito italiano da Vittorio Veneto a Mussolini
Giorgio Rochat
Libro: Libro rilegato
editore: Laterza
anno edizione: 2006
pagine: XII-505
Il periodo che va dall'immediato primo dopoguerra all'ascesa al potere di Mussolini è senz'altro uno dei più importanti per la storia militare italiana: fu allora che l'esercito, uscito vittorioso dalla guerra, cercò e si diede una nuova organizzazione, tenendo conto del mutato contesto politico. Lo testimonia l'attenzione insolitamente alta dell'opinione pubblica del tempo ai problemi militari. Le vicende della guerra, le crescenti ambizioni degli alti gradi dell'esercito, il mito della nazione armata, le prime agitazioni operaie e l'ombra del bolscevismo confluivano nel dibattito pubblico, agitando una serie di interrogativi e aspettative sul ruolo dell'esercito nella società. Il presente volume è una nuova edizione con una Premessa dell'autore.
La Grande guerra. 1914-1918
Mario Isnenghi, Giorgio Rochat
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2014
pagine: 584
Questa solida sintesi della Grande Guerra è frutto del lavoro di due storici diversi ma affini: l'uno, Rochat, esperto della dimensione prettamente militare; l'altro, Isnenghi, versato nella storia della cultura. Il volume intreccia così felicemente due filoni di studio per ripercorrere vicende politiche e culturali ma anche operazioni militari; ideologie e sogni ma anche cifre e fatti. Il racconto stringente di come la guerra fu voluta e non voluta, condotta e contestata, maledetta e ricordata, di quale ruolo vi giocarono le forze politiche e gli intellettuali, di quale fu l'agire e il pensare di generali, soldati e società civile, donne, prigionieri.
Le bugie di Caporetto. La fine della memoria dannata
Paolo Gaspari
Libro: Libro in brossura
editore: Gaspari
anno edizione: 2017
pagine: 696
“Un buon piano d'attacco non può essere grossolano. Un buon piano deve essere precisato a regola d'arte. Carte è quella della guerra.”
Gli arditi della grande guerra. Origini, battaglie e miti
Giorgio Rochat
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 251
Gli arditi dei reparti d’assalto, creati nel 1917 per la guerra di trincea, sono ancora oggi accompagnati da una leggenda di valore e ferocia alimentata dalle loro imprese belliche, ma anche dal ruolo politico che ebbero in guerra e dalla propaganda fascista, che li presentò come modello di un nuovo tipo di combattente politicizzato. In questo volume Giorgio Rochat affronta per la prima volta lo studio delle imprese belliche e del grosso ruolo politico degli arditi nella Prima guerra mondiale con tutta la possibile ampiezza e serietà, malgrado le lacune delle fonti archivistiche e ufficiali. In particolare ricostruisce le origini e il ruolo militare dei reparti d’assalto nel 1917-18, le loro imprese, i loro successi. Parallelamente ne studia il ruolo politico: gli arditi vennero ad impersonare la volontà di vittoria a tutti i costi, ma anche l’implicito rifiuto delle tradizioni e delle istituzioni dello stato liberale e del suo esercito. Legati ai miti della violenza armata e della guerra nazionalista, gli arditi, pur aderendo al nascente fascismo, si ridussero ben presto a movimento subalterno al fascismo mussoliniano. Sciolti nel 1919-20, gli arditi continuarono ad avere una parte di rilievo nel combattentismo e poi nel regime fascista e con ciò contribuirono ad alimentare il loro mito.
La grande guerra 1914-1918
Mario Isnenghi, Giorgio Rochat
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2008
pagine: 570
Libro che, per definizione degli stessi autori, "osa scommettere ancora sulla storia e sulla storiografia, cioè sui fatti, il senso dei fatti, la conoscibilità dei fatti", "La Grande Guerra" intreccia due filoni solitamente divisi: vicende e passioni politico-culturali e operazioni militari sono così rilette insieme alle ideologie, ai sogni e alle cifre del primo evento bellico mondiale. Il ruolo delle forze politiche e degli intellettuali, azioni e pensieri di generali, di soldati, della società civile sono qui raccontati in un esercizio di memoria che privilegia i fatti, materiali e immateriali, quantitativi e simbolici, il cui scopo è quello di ristabilire il significato che la prima guerra mondiale ebbe per "gli uomini e le donne mobilitati sulle illusioni, e i valori e i disvalori di allora".