Libri di Giuseppe Parlato
La sinistra fascista. Storia di un progetto mancato
Giuseppe Parlato
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2008
pagine: 404
Questo volume porta alla luce la più inquieta fra le diverse e non di rado conflittuali anime del fascismo: la cosiddetta sinistra fascista. Parlato identifica i tratti salienti del mosaico di idee, valori e umori che ne costituisce l'identità, seguendo il "fiume carsico" della sinistra fascista oltre la fine del Ventennio, fin dentro gli anni Settanta. Un forte spirito antiborghese e anticapitalistico, un'idea della politica come rivoluzione, l'obiettivo di una democrazia popolare totalitaria di radice rousseauiana caratterizzano questo fascismo che ha le sue origini nel sindacalismo rivoluzionario d'anteguerra, e il suo habitat nelle strutture sindacali e nelle organizzazioni giovanili universitarie. Con la seconda guerra mondiale i fascisti di sinistra scelsero spesso sponde opposte: alcuni rimasero fedeli al proprio essere fascisti, altri al proprio essere rivoluzionari ed entrarono nel partito comunista, dove occuparono anche posti di prestigio.
Il convegno italo-francese di studi corporativi (Roma, 1935). Con il testo integrale degli atti
Giuseppe Parlato
Libro
editore: Fondazione Ugo Spirito
anno edizione: 1990
pagine: 215
Riccardo Del Giudice: dal sindacato al governo. Con la pubblicazione delle memorie
Giuseppe Parlato
Libro
editore: Fondazione Ugo Spirito
anno edizione: 1992
pagine: 168
Mezzo secolo di Fiume. Economia e società a Fiume nella prima metà del Novecento
Giuseppe Parlato
Libro: Libro in brossura
editore: Cantagalli
anno edizione: 2009
pagine: 216
Scendere per strada. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica. Catalogo della mostra (Istituto Centrale per la Grafica del Ministero della Cultura, Roma, Palazzo Poli, 16 aprile-7 luglio 2024)
Libro: Libro in brossura
editore: Treccani
anno edizione: 2024
pagine: 252
"Scendere per strada. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica" è il catalogo della mostra omonima ospitata presso l'Istituto Centrale per la Grafica del Ministero della Cultura a Roma, Palazzo Poli, dal 16 aprile al 7 luglio 2024. Il volume raccoglie i contributi di diversi studiosi ed esperti di Giovanni Gentile e offre un approfondimento multidisciplinare sulla figura e l'opera del filosofo italiano, considerato uno dei principali intellettuali del Novecento. La mostra e il catalogo intendono illustrare il percorso di Gentile come pensatore e organizzatore di cultura attraverso una riflessione sul suo ruolo nella riforma scolastica, nella fondazione dell'Istituto della Enciclopedia Italiana, e sul suo controverso contributo all'ideologia fascista. Tra i temi trattati spiccano le influenze del Risorgimento, l'antirazzismo, l'analisi della sua filosofia attualista e il rapporto con Benedetto Croce. Le opere esposte e i saggi contenuti nel catalogo forniscono una chiave di lettura critica su Gentile, evidenziando sia l'importanza della sua eredità culturale sia le complessità storiche e politiche che ne hanno segnato la vita e il pensiero.
Fascisti senza Mussolini. Le origini del neofascismo in Italia, 1943-1948
Giuseppe Parlato
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2012
pagine: 438
A soli venti mesi dalla fine del fascismo e della guerra civile, il 26 dicembre 1946 nasceva a Roma il Movimento sociale italiano. Esso costituì il risultato di un intenso lavoro di contatti e di relazioni che ebbe inizio addirittura prima della fine della guerra e che coinvolse anche ambienti legati ai servizi segreti americani. Avvalendosi di un'ampia messe di fonti edite e inedite, italiane e straniere, Parlato rovescia la visione tradizionale di un neofascismo puramente nostalgico: il neofascismo e il Msi si inserirono bene nella politica della Guerra fredda, dove, nella contrapposizione al comunismo, potevano individuare nuovi spazi di agibilità politica. Il volume prende le mosse dalla descrizione del fascismo clandestino al Sud, nell'Italia liberata, fra il 1943 e il 1945, per poi affrontare l'attività riservata svolta dai neofascisti in funzione anticomunista. Scorrono in queste pagine momenti inediti e sorprendenti: la prima apertura ai neofascisti, realizzata da Togliatti nel novembre 1945; il ruolo della Chiesa nella loro organizzazione unitaria; i rapporti fra i neofascisti ricercati dalla polizia con autorità di governo e uomini politici antifascisti al fine di concordare l'amnistia Togliatti; gli uomini della Decima Mas invitati come addestratori dei reparti d'assalto in Israele; aspetti nascosti dell'attentato all'ambasciata inglese a Roma (1946); le profonde differenze fra la strategia di Romualdi e quella di Almirante al momento della nascita del Msi.
La fiamma dimezzata. Almirante e la scissione di Democrazia Nazionale
Giuseppe Parlato
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2017
pagine: 320
Storia del partito fascista repubblicano
Roberto D'Angeli
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 336
Questo libro ripercorre, avvalendosi di una ricerca documentale, l’intera vicenda del Partito fascista repubblicano, ricostituito da Mussolini dopo la sua liberazione nel settembre 1943, fino all’epilogo di piazzale Loreto. Filo conduttore è il rapporto fiduciario tra il Duce e il Pfr, caratterizzato da parte del dittatore da atteggiamenti contraddittori legati alle alterne fortune della Repubblica sociale italiana, che lo portavano a vedere nel Partito, per la sua lealtà e inflessibilità, lo strumento più adatto ad affrontare le fasi gravi e incerte, e quello più riottoso e scomodo nei momenti di distensione e compromesso. Ampio spazio è dedicato all’indagine dei modi e dei settori in cui si espresse l’antisemitismo del fascismo risorto; si analizza inoltre come la struttura politica ufficiale fu d’impulso e supporto a quella amministrativa – talvolta sovrapponendosi – nella persecuzione degli ebrei. Prefazione di Giuseppe Parlato.
Scritti giornalistici. Volume Vol. 3
Renzo De Felice
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2019
È ormai nota l’influenza che Renzo De Felice ha avuto nella storiografia sul Novecento. Lo storico romano ha innovato profondamente l’approccio allo studio del fascismo, passando da una lettura moralistica, manichea e demonizzante a una lettura problematica e complessa, basata, per la prima volta, sull’accurata analisi dei documenti dello Stato, dei carteggi dei protagonisti, della documentazione più varia al fine di realizzare una storia – mai definitiva – dell’Italia nel periodo fascista. Assai meno nota è invece l’influenza che De Felice ha avuto tra i non addetti ai lavori, presso cioè quella più vasta opinione pubblica che, tra gli anni Sessanta e Novanta, leggeva ancora i giornali. In quei quasi quattro decenni De Felice ha scritto oltre 280 articoli per quotidiani, per settimanali o ha rilasciato interviste, affrontando alcuni problemi storiografici fondamentali: il consenso al fascismo, l’antisemitismo, il rapporto tra fascismo e intellettuali, la Grande Guerra, la difesa dello Stato di diritto, la libertà di ricerca, il terrorismo, la crisi dello Stato, solo per ricordare i temi più significativi. In questi articoli, che si ripropongono per la prima volta a vent’anni dalla sua scomparsa, emergono l’interesse e la curiosità dello storico verso la realtà contemporanea e il presente; nello stesso tempo, De Felice anche negli scritti giornalistici non rinunciò a descrivere in termini complessi la storia e non esitò a esercitare la critica contro i conformismi e contro le “vulgate”, in nome di una libertà di pensiero che non ha mai conosciuto, in lui, condizionamenti di carattere Politico.
La Nazione dei nazionalisti. Liberalismo, conservatorismo, fascismo
Giuseppe Parlato
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2020
pagine: 224
'La Nazione dei nazionalisti. Liberalismo, conservatorismo e fascismo' di Giuseppe Parlato ripercorre la storia del nazionalismo, prendendo in esame i diversi approcci interpretativi e le tappe storiografiche cruciali dello sviluppo e dell’evoluzione di quello che fu un fenomeno culturale e di costume, prima che politico, che caratterizzò la destra italiana dalla fine dell’Ottocento fino al fascismo. Il presente volume, che contiene saggi pubblicati tra il 1983 e il 2020 con diverse integrazioni e uno inedito su Carlo Delcroix, attraverso una lettura asciutta e storicamente organizzata per tappe tematiche oltre che cronologiche, porta avanti una disamina storiografico-interpretativa del nazionalismo, nonché dei temi e dei personaggi che lo caratterizzarono, sia in funzione al suo legame con il liberalismo conservatore, sia nel rapporto non sempre facile con il fascismo, nel quale fu inglobato nel 1923.
Le destre nell’Italia del secondo dopoguerra. Dal qualunquismo ad Alleanza nazionale
Giuseppe Parlato, Andrea Ungari
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 288
Il volume affronta analiticamente, nell’arco cronologico che va dal 1944 al 1994, le vicende di quei partiti, movimenti, politici e intellettuali che animarono l’azione politica della composita destra italiana. Partendo dall’esperienza dell’Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini, gli autori, da sempre impegnati nell’analisi della destra politica italiana del secondo dopoguerra, hanno ripercorso l’attività del Movimento Sociale Italiano e del Partito Nazionale Monarchico, ricostruendone i tentativi di realizzare una Grande Destra nel corso degli anni Cinquanta. Non è mancata, poi, la riflessione sulle testate giornalistiche che animarono il dibattito in campo conservatore, il «Candido» di Giovanni Guareschi e «Il Borghese» di Mario Tedeschi, evidenziandone l’atteggiamento nei confronti della questione di Trieste e nella valutazione della stagione del centro-sinistra e del compromesso storico. Il volume si conclude con l’analisi del percorso che condusse il Msi a trasformarsi in Alleanza Nazionale e con una riflessione sul rapporto tra destra e neofascismo che costituisce uno degli elementi più caratterizzanti dell’esperienza della destra italiana nella Prima Repubblica.