Libri di Guido Guidi
L'ordinamento dei masi chiusi tra tradizione giuridica e prospettive economiche
Raffaello Sestini, Giuseppe Severini, Guido Guidi, Carlo Bona, Daniele Granara, Elisa Bertolini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2025
pagine: 640
Lineamenti di diritto amministrativo e degli enti territoriali
Guido Guidi, Diana Maria Castano Vargas
Libro: Libro in brossura
editore: Aiep Editore
anno edizione: 2024
pagine: 210
Il manuale ha origine nell’ambito del Laboratorio di diritto amministrativo e degli enti territoriali, materia insegnata nel Corso di Laurea in Costruzioni e Gestione del Territorio, Dipartimento di Economia, Scienze, Ingegneria e Design. Raccoglie e ordina le lezioni tenute dal sottoscritto e dalla Dott.ssa Diana Maria Castano Vargas. Si propone di tracciare sommariamente alcuni lineamenti del diritto, considerata la rilevanza collaterale che gli aspetti giuridici rivestono in un corso di studi, altamente professionalizzante, orientato alla formazione dei tecnici del territorio. Il diritto amministrativo e degli enti territoriali assieme al diritto privato e agrario sono le uniche materie giuridiche del corso, ciò nonostante occupano un rilievo essenziale nella formazione dei geometri laureati.
Diritti collettivi. Una diversa antropologia
Guido Guidi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 92
Le criticità che manifestano i diritti individuali sono parte della crisi dello Stato liberale. Privi di un’organica aggregazione di ideali da inseguire, in assenza di interessi reciproci verso il bene comune, i diritti individuali rischiano di innescare esiti demolitori dell’intero tessuto sociale. La moltiplicazione e la specializzazione ne ha già cambiato il volto attraverso la selezione di più status in capo all’unico individuo. Per uscire da questo paradosso si dovrebbero valorizzare le formazioni sociali, in antitesi al percorso descritto da Rousseau, il campione della negazione delle società parziali. La cornice che si prospetta contempla la riscoperta dei diritti collettivi, comunitari o di gruppi (special rights), che, nell’intento di massimizzare le prerogative individuali, dilata il metodo democratico e dà valore alla solidarietà. Si tratta di una categoria giuridica controversa che può menomare il primato dell’individuo nei confronti della società, ma s’impone nella consapevolezza che le relazioni sociali si intrecciano sempre di più nella dimensione globale dei conflitti contemporanei.
Justicia indígena. Tra liberali e comunitaristi
Guido Guidi
Libro: Libro rilegato
editore: Morlacchi
anno edizione: 2021
pagine: 224
La contrapposizione tra diritti soggettivi, propria dello Stato liberale, pare incolmabile senza una coercizione giuridica capace di svelare i tratti di omogeneità della società. Tuttavia, in questa prospettiva, ogni interferenza statale finisce per negare la natura stessa dello Statoliberale. È questo il paradosso di Böckenförde, che si dissolve soltanto se si fa strada una diversa antropologia dei diritti, nella consapevolezza che la salvaguardia dei diritti individuali si consegue soltanto attraverso la tutela dei diritti collettivi. Anzi, secondo Jürgen Habermas,questi ultimi sono la premessa per il pieno riconoscimento dei primi. A riguardo, alcuni diritti comunitari, associativi o collettivi, potrebbero essere inclusi nella famiglia dei diritti fondamentali, unitamente alla previsione di estesi regimi di corresponsabilità, che presuppongono la reinvenzione dello Stato. L'estensione delle soggettività giuridiche, l'accettazione delle istituzioni del pluralismo giuridico e della plurilegalità, l'autonomo esercizio della justicia indígena, sono testimonianza manifesta di questa nuova statualità.
Un itinerario
Guido Guidi, Italo Zannier
Libro: Copertina rigida
editore: Quinlan
anno edizione: 2021
pagine: 88
Italo Zannier e Guido Guidi. Inizialmente Prof. il primo, allievo il secondo, due personaggi di assoluta eccellenza nell'ambito culturale del nostro Paese, due figure emblematiche nel tratteggiare tre quarti di secolo di fotografia in Italia, fotografia colta. Più storico che fotografo il primo, più fotografo che storiografo il secondo, entrambi comunque emersi con contenuti di rilievo sia nel campo pratico che in quello storico/intellettuale, entrambi autori e docenti, con un seguito nutrito di studenti e seguaci coltivati in più di settant'anni di attività non ancora conclusa. Autori e docenti, attraverso il loro lavoro si possono quindi ripercorrere tappe importanti per gli sviluppi della fotografia nel nostro Paese, tappe cadenzate da pubblicazioni cartacee (riviste, libri, opuscoli, ecc.) che punteggiano l'incedere delle loro carriere. Oltre alle fotografie, sono qui pubblicati questi documenti: libri propri e di altri autori, foto di famiglia, contributi vari ritenuti particolarmente significativi e determinanti per la loro visione del mondo.
La democrazia capovolta. Rivoluzioni colorate e conflitti nell'Europa dell'est
Guido Guidi
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 236
"La democrazia capovolta" analizza in modo sistematico il rapporto tra processo di globalizzazione e politiche di supporto alla democrazia nel mondo: due fenomeni che dagli anni ‘80 sono andati di pari passo e che attualmente sono in crisi. Le rivoluzioni colorate e le guerre ibride sono parte di questa crisi. Sono la manifestazione concreta di un contrasto geopolitico, combattuto in nome della democrazia, ma dietro il quale si cela un complesso sistema di interessi.
Verum ipsum factum. (Carlo Scarpa's gate to the Iuav)
Guido Guidi
Libro
editore: Skinnerboox
anno edizione: 2017
Islam. La comunità dei musulmani
Guido Guidi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: X-90
L'opera tocca le problematiche legate ai massimi sistemi (sovranità, diritti fondamentali, fonti del diritto, Stato e Califfato, Umma, separazione tra religione e politica). Non ha pretese sistematiche anche se propone un ordine sistemico dei fenomeni, come richiede la natura totalizzante dell'Islam. Può essere di aiuto agli studenti che nelle diverse facoltà universitarie si avvicinano al mondo islamico e a tutti coloro che, semplicemente curiosi o sbalorditi, vogliono rendersi conto del perché tanta violenza domini il mondo arabo. Mentre gli intellettuali arabi di formazione laica guardano all'occidente per trovare soluzioni utili a superare la crisi del loro mondo, i movimenti tradizionalisti immaginano un percorso a ritroso, attraverso il ritorno allo Stato islamico delle origini. Pensano così di recuperare un'identità perduta, contro ogni modernizzazione legata alle ideologie, gli stili di vita, le "blasfemie" dell'occidente. A differenza dell'occidente dove il dibattito è incentrato da parte di alcuni intellettuali sulla valorizzazione dei valori etico-religiosi per fini di pubblica utilità, i movimenti tradizionalisti rovesciano i termini del discorso e ripropongono l'uso dell'autorità nazionale per proteggere e diffondere la religione, nella perfetta inversione del rapporto che passa tra mezzi e fini.