Libri di Herbert Marcuse
L'uomo a una dimensione
Herbert Marcuse
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1999
pagine: 260
A oltre trent'anni dalla sua apparizione, e nonostante i non pochi elementi rimasti ancorati a uno scenario politico e sociale profondamente diverso da quello attuale, “L'uomo a una dimensione”, una delle più radicali disamine e contestazioni della condizione umana nelle società industriali avanzate, non ha certo esaurito la forza del suo impatto critico e polemico. Scritto in inglese ne11964, e pubblicato nel 1967 in Europa e in Italia, “L’uomo a una dimensione”, a suon di centinaia di migliaia di copie, fece di Herbert Marcuse il maestro della nuova sinistra, che in quegli anni andava mettendo vigorose radici nelle università europee. Nel libro di Marcuse i giovani del ’68 trovarono gli argomenti e le parole atte a dare forma definita a un’idea che in modo meno articolato circolava già da tempo in Europa, l’idea che le società europee, uscite ormai da vent’anni dall’esperienza del fascismo e della guerra, e dedicatesi con devozione alla pratica della democrazia, fossero in realtà, ciascuna a suo modo, forme di “società bloccata”, sul piano sia politico sia culturale e ideale. A oltre trent’anni dalla sua apparizione, e nonostante i non pochi elementi rimasti ancorati a uno scenario politico e sociale profondamente diverso da quello attuale, “L’uomo a una dimensione”, una delle più radicali disamine e contestazioni della condizione umana nelle società industriali avanzate, non ha certo esaurito la forza del suo impatto critico e polemico. Come scrive Luciano Gallino nel saggio introduttivo alla presente edizione «l’attualità di “L’uomo a una dimensione” non è soltanto legata al persistere delle stesse distorsioni, nelle società industriali avanzate, che il suo autore intravvide all’epoca con lucidità. È la storia più recente che si è incaricata di restituire al libro una inquietante presa diretta».
Rivoluzione o riforme? Vent'anni dopo
Karl R. Popper, Herbert Marcuse
Libro
editore: Armando Editore
anno edizione: 2002
pagine: 80
Herbert Marcuse e Karl Popper realizzarono un confronto sugli scottanti temi di politica sociale, sui metodi in grado di affrontare i problemi più urgenti e sulle proposte programmatiche di una "nuova società", trasmesso dalla televisione bavarese il 5 gennaio 1971. La verità è che non si trattò di un "confronto" ma di uno "scontro" tra due sostenitori di concezioni differenti, anzi opposte, della società.
La dimensione estetica. Un'educazione politica tra rivolta e trascendenza
Herbert Marcuse
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2005
pagine: 296
"La dimensione estetica" è l'ultimo saggio fondamentale e di sintesi pubblicato da Marcuse. Sviluppando un concetto introdotto fin dai tempi di "Eros e civiltà" e ripreso in numerosi saggi, Marcuse definisce la forma di una teoria estetica marxista ed esplora quella dialettica in cui l'arte funziona come coscienza critica dell'individuo e della società. Egli coglie il fatto che un certo modo di sentire l'arte è la sola forma di espressione che può tenere e risollevarsi là dove religione, filosofia e politica tendono a fallire. Marcuse crea così una nuova articolazione tra questi generi, che offre l'ultimo spiraglio per una multidimensionalità critica in una società che tende all'unidimensionalità del principio della realtà oggettiva.
La fine dell'utopia
Herbert Marcuse
Libro
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2008
pagine: 16
Critica della tolleranza
Herbert Marcuse
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 48
La tolleranza è una buona cosa sempre e comunque? Il grande filosofo e sociologo Herbert Marcuse non lo crede. Questo libro spiega il suo punto di vista teorico, quanto mai attuale. Dietro il godibile discorso filosofico, c'è tutta la critica ferma a quel che oggi chiamiamo il politicamente corretto a tutti i costi. Il vero problema, secondo Marcuse, è il grande potere dell'informazione e lo strapotere di chi la controlla. Ancora una volta l'attualità di questo libro è sorprendente. Le motivazioni di Marcuse sono chiare e penetranti: oggi l'intervallo tra parola e azione è diventato brevissimo. Quindi, certe opinioni regressive o fasciste vanno semplicemente stroncate sul nascere.
Il nemico tedesco. Scritti e rapporti riservati sulla Germania nazista (1943-1945)
Franz Neumann, Herbert Marcuse, Otto Kirchheimer
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2012
pagine: 560
I testi raccolti in questo volume costituiscono un ampio contributo sulla Germania nazista della cosiddetta Scuola di Francoforte. Durante le fasi cruciali del secondo conflitto mondiale, in qualità di analisti dell'Office of Strategie Services, Franz Neumann, Herbert Marcuse e Otto Kirchheimer spiegano alle autorità politiche e militari statunitensi le caratteristiche fondative e le trasformazioni interne del "nemico" tedesco; proponendo al tempo stesso un progetto complessivo di ricostruzione genuinamente democratica della Germania post-nazista. Rimasti a lungo nascosti tra gli archivi di Stato statunitensi, questi documenti ci consegnano preziosi, inediti e innovativi materiali per la comprensione del fenomeno nazista e uno dei pochi tentativi di fare della "teoria critica" una prassi che opera nella temperie del presente.
Scritti e interventi. Volume 5
Herbert Marcuse
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2019
pagine: 396
Questo quinto e ultimo volume degli Scritti e interventi di Herbert Marcuse raccoglie un'ampia selezione di contributi filosofici e filosofico-politici inediti, introvabili o mai tradotti in italiano, fondamentali per una piena comprensione anche di opere più note come Eros e civiltà e L'uomo a una dimensione. Come lo stesso Marcuse ha spiegato negli ultimi anni della sua vita, guardando retrospettivamente al suo percorso intellettuale, il confronto con la filosofia, l'intenso studio di Marx e Hegel, rispondeva per lui non solo a un bisogno teorico, ma anche a una precisa esigenza politica: capire le ragioni della sconfitta dell'ondata rivoluzionaria che aveva attraversato l'Europa e, in particolare, la Germania dopo la Rivoluzione d'ottobre; e al tempo stesso fornire nuove e più solide fondamenta a una prospettiva di emancipazione da svilupparsi su una strada completamente diversa da quella sovietica. Questi scritti costituiscono un presupposto fondamentale di quella filosofia della politica come movimento che il curatore Raffaele Laudani individua come la cifra complessiva dell'opera di Herbert Marcuse.
Sul concetto di essenza
Herbert Marcuse
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 54
Durante i primi decenni del Novecento il concetto di essenza ha destato un rinnovato interesse nella filosofica critica. In questo saggio, pubblicato nel 1936 sulla rivista diretta da Max Horkheimer, "Zeitschrift für Sozialforschung", Herbert Marcuse denuncia quell'"abdicazione della ragione critica" che a suo modo di vedere "rispecchia l'adeguamento della filosofia all'ideologia anti-razionale della nuova forma dello Stato autoritario". Così come nel positivismo, in cui l'"indifferente livellamento di tutti i fatti" porta all'annullamento di una visione più complessiva in quanto dialettica, anche nella filosofia fenomenologica di Husserl Marcuse riscontra l'errore di non considerare dialetticamente la realtà in termini di opposizione tra fenomeno ed essenza. Il compito storico individuato dal grande filosofo tedesco è invece quello della realizzazione dell'essenza, che si verificherà solo "quando gli individui associati avranno assunto essi stessi la configurazione del processo di vita e avranno reso tutti i rapporti sociali opera della loro ragione e della loro libertà".
Ragione e rivoluzione. Hegel e il sorgere della «Teoria sociale»
Herbert Marcuse
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 456
Quando nel 1941 Ragione e rivoluzione fu pubblicato negli Stati Uniti, la guerra mondiale era in corso. Da quella contingenza il libro prendeva il movente primo: dimostrare che il pensiero di Hegel non era connesso agli sviluppi nazionalisti e autoritari allora incarnati drammaticamente nel nazismo, rivendicare la valenza rivoluzionaria della dialettica hegeliana. Nella prima parte sono messi in luce gli aspetti delle idee di Hegel che lo avvicinano agli sviluppi posteriori del pensiero europeo. La seconda parte segue le due linee antagoniste della filosofia della seconda metà dell'Ottocento: l'una, che rappresenta lo sviluppo del principio dialettico hegeliano, conduce a Marx, l'altra al positivismo sociologico francese e tedesco.
Lezioni americane (1966-1977)
Herbert Marcuse
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 162
Sono qui editi, per la prima volta in traduzione italiana, cinque interventi di Herbert Marcuse ritrovati da Peter-Erwin Jansen nell’Archivio Marcuse di Francoforte. Scritti per conferenze organizzate nelle principali università nordamericane dal 1966 al 1977, sono corredati da note e saggi dei più noti interpreti del pensatore berlinese. Emerge dall’insieme un’esaustiva lettura di un periodo in cui Marcuse ha sottolineato, con penetrante analisi critica, le antinomie e le dissonanze della società “unidimensionale”. I fermenti politicosociali degli anni ’60 e ’70 del secolo scorso – dal movimento studentesco all’emancipazione delle minoranze della società civile, alle tendenze ambientaliste – reclamavano una radicale trasformazione estetico-politica della struttura e dei valori dominanti la civiltà della “prestazione”. A queste forze si è rivolto Marcuse per tenere viva la speranza di una società libera dalle contraddizioni dello sviluppo tecnologico e dell’incipiente globalizzazione.
Critica della societa repressiva
Herbert Marcuse
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 166
Herbert Marcuse fu protagonista di una stagione in cui non si aveva paura di affermare, con coraggio e tenacia, la forza dell'utopia attraverso un rigoroso e puntuale pensiero critico. Resta attuale la necessità di capire se al presente vi siano le condizioni per riattivare non solo le capacità critiche di un pensiero talvolta chiuso in se stesso, ma anche quella forza liberatrice di cui ha urgentemente bisogno il nostro tempo, o se invece siamo destinati ad abbandonarci al mero sussistente e a un'esistenza incapace di riconoscere la strada della libertà e della felicità. In questo volume, attraverso la proposta dei saggi marcusiani, Leonardo Distaso invita il lettore a cogliere, con sguardo rinnovatore, le potenzialità offerte da un pensiero ormai classico, ma ancora in grado di comprendere gli attuali sviluppi storici e culturali.