Libri di Le Corbusier
Ricordi dell'Athos, il Partenone. Scritti di viaggio e di estetica. Testo francese a fronte
Le Corbusier
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 178
Ricordi dell’Athos e Il Partenone (1914), qui presentati per la prima volta nella versione originaria tratta dai manoscritti autografi conservati a La Chaux-de-Fonds, sono stati pubblicati soltanto nel 1966 nel Voyage d’Orient, insieme ai capitoli di un diario compilato nel 1911 durante un viaggio nei Balcani, in Grecia e in Italia. I due testi, tuttavia, sono dotati di una loro autonomia. Il tono del reportage giornalistico con notazioni sulla quotidianità e sulle usanze dei luoghi, diffuso negli altri capitoli del diario, lascia il posto a un periodare in cui predomina la componente visionaria, ispirata da memorie pittoriche, testi letterari, schizzi personali, fotografie. Da queste fonti silenziose scaturisce la parola del racconto: un immaginario, pittorico e letterario, che lascia tracce indelebili nella ricerca di Le Corbusier, spingendolo a riflettere sul significato della creazione artistica e del fare architettura.
Maniera di pensare l'urbanistica
Le Corbusier
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2021
pagine: 192
Il libro-manifesto di Le Corbusier, punto di riferimento per organizzare una città a misura d'uomo.
Il gioco dell'architettura. Prologhi e corollari infiniti
Le Corbusier
Libro: Copertina morbida
editore: Ghibli
anno edizione: 2019
pagine: 313
Questo libro raccoglie le impressioni dei viaggi compiuti da Le Corbusier fuori dall'Europa, viaggi che lo scuoteranno profondamente e durante i quali scoprirà la diversità dei bisogni e delle realtà materiali di regioni differenti da quella europea. Le Corbusier non intende rivolgersi a un'élite, ma a un pubblico di non specialisti, nel tentativo di divulgare problemi relativi all'architettura, all'urbanistica, all'arredamento, alle tecniche costruttive e al controllo dell'ambiente: dalla densità urbana alla diversità di uno stesso edificio a seconda dei contesti naturali o artificiali che lo ospitano, dalla semplicità di arredo ai modi di comporre la pianta di un edificio, i temi toccati e qui raccolti affrontano il delicato e complesso rapporto tra uomo e ambiente.
L'urbanistica
Le Corbusier
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2017
pagine: 289
Per secoli abbiamo trascurato lo scheletro delle città. Abbiamo costruito senza chiederci se la struttura potesse reggere il peso dei nuovi ritmi di vita, gli sviluppi della storia. Abbiamo continuato a seguire le tortuose linee tramandate dal nostro retaggio. Il risultato è stato un caotico accumulo di case e vie che rischiava di far collassare su se stesso il corpo complessivo dei centri abitati. Bisognava cambiare direzione: comprendere che le strade in cui ci muoviamo, i palazzi in cui lavoriamo, gli edifici in cui abitiamo non sono oggetti morti e irrigiditi, ma pulsano di vita, imprimono tracce indelebili sulle nostre anime. La città deve essere contemporanea a se stessa, e renderla tale è un compito sacro, cui non possiamo sottrarci. Come per ogni grande impresa, però, serve un metodo saldo, una scienza affidabile, uno sguardo in grado di abbracciare il tutto: serve l'urbanistica. È tra le complesse tessiture di questa disciplina che ci ha portato Le Corbusier. Sovrano indiscusso del Movimento moderno, elogiato da Einstein, acclamato non solo come pioniere dell'urbanistica contemporanea, ma come ultimo grande umanista, ha segnato un punto di non ritorno nella storia dell'architettura del xx secolo, e dell'arte in generale. In Urbanistica - un testo pubblicato a puntate sulla rivista L'Espritnouveau dal 1924 e ora restituito al lettore italiano dal Saggiatore -Le Corbusier, tecnico e poetico, ieratico e appassionato, proclama i fondamenti ideologici, teorici e metodologici della grande rivoluzione in architettura. La sfida è progettare città e edifici fatti per l'uomo e a misura d'uomo, capaci di rispondere alle esigenze della vita collettiva e individuale, che beneficino delle «gioie essenziali» - il sole, lo spazio e il verde -, che facciano giocare in modo sapiente, corretto e magnifico i volumi sotto la luce. Bando alle tristi composizioni che logorano i corpi e mortificano gli animi: al centro del pensiero di Le Corbusier stanno i telamoni del rigore geometrico, della sezione aurea, della statistica, del rapporto tra uniformità del particolare e dinamicità dell'insieme, della media proporzionale tra fattore umano e natura. Per realizzare la simbiosi perfetta tra noi e lo spazio che abitiamo.
L'unica verità dell'architettura
Le Corbusier
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2015
pagine: 42
Maestro dell'architettura contemporanea, tra i teorici più brillanti e prolifici del XX secolo, Le Corbusier ci ha lasciato un inestimabile patrimonio di scritti: libri, articoli, discorsi, appunti. "L'unica verità dell'architettura" riscopre due suoi contributi dedicati all'Italia e apparsi su riviste specializzate italiane. Nel primo testo, la trascrizione di due conferenze tenute a Roma nel 1934, l'autore affronta il grande tema dell'insediamento urbanistico, presentando un modello di strategia progettuale in cui applica la propria concezione di 'ville radieuse' allo scenario storico e paesaggistico italiano. Nel secondo articolo, Le Corbusier coglie il pretesto della costruzione di una splendida villa a Capri per ragionare sull'essenza dell'abitazione moderna: l'architettura, evento che trasforma il mondo, può innovare veramente solo se il suo occhio avvenirista conserva il rispetto delle tradizioni.
L'arte decorativa
Le Corbusier
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2015
pagine: 258
Pubblicato nel 1925 come raccolta degli articoli polemici di Jeanneret sull'arredamento e le arti applicate apparsi su "L'Esprit Nouveau", "L'arte decorativa" non è solo il tentativo di applicare alla sfera dell'arredamento il nuovo criterio modernista della produzione in serie e quindi uno dei primi libri in assoluto sul design, parola non ancora in uso negli anni Venti del secolo scorso. "L'arte decorativa" è soprattutto uno snello trattato estetico sugli oggetti che ci circondano quotidianamente e ci aiutano a vivere, distinguendo fra quelli futilmente decorativi e gli utensili o attrezzature, cioè utili a soddisfare i nostri bisogni in maniera corretta. Pertanto, Le Corbusier, forzando anche le convenzioni tipografiche del tempo, giustappone immagini di arredi e manufatti di ogni epoca, anticipando così di decenni le atmosfere pop o postmoderne. Non solo: scrivendo questo libro tratta insieme la piccola e la grande scala senza soluzione di continuità così come nel padiglione dell'"Esprit Nouveau" presentato all'Expo del 1925. Un'esaltazione dell'industria tanto inattuale quanto indispensabile e un'autorevole obiezione ai venti di sfiducia millenarista che scuotono il nostro tempo.
La Carta di Atene
Le Corbusier
Libro: Copertina morbida
editore: Ghibli
anno edizione: 2014
pagine: 160
"La Carta d'Atene" è il più importante manifesto teorico del Movimento Moderno. In 95 punti fissa i principi fondamentali della città contemporanea. Quartieri ed edifici vengono ripensati in base alle funzioni che le persone svolgono al loro interno. Cambiano i concetti di "lavorare", "divertirsi", "spostarsi"; cambia l'idea di abitare, di casa; cambia il rapporto tra interno ed esterno. Una rivoluzione che, a partire dagli anni '60, non ha smesso di far discutere generazioni di architetti. Tradotto in tutte le principali lingue, resta una pietra miliare dell'architettura e dell'urbanistica contemporanee.
Scritti
Le Corbusier
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2003
pagine: 502
Il volume dei "Millenni" si compone di un saggio introduttivo firmato dalla curatrice Rosa Tamborrino e da un'ampia sezione antologica che raccoglie saggi, articoli, conferenze e interventi scritti da Le Corbusier nel corso della sua attività artistica. Dalle pagine, legate l'una all'altra nonostante il carattere asistematico, emerge un discorso continuo e coerente che affronta i nuclei del pensiero di Le Corbusier: la città del futuro, la casa dell'uomo, il rapporto con la tradizione, le tecnologie, le avanguardie.
Verso una Architettura
Le Corbusier
Libro: Libro in brossura
editore: Longanesi
anno edizione: 2003
pagine: XLII-243
Con questo libro, apparso nel 1923 (e pubblicato la prima volta in Italia da Longanesi nel 1973), Le Corbusier avviò il suo irruente dialogo con il pubblico e gli architetti destinato a svilupparsi nei successivi quarant'anni in innumerevoli pubblicazioni e in opere costruite e progettate tra le più importanti dell'architettura moderna. Oltre a essere il primo e il più illustre testo della famosa collezione dell'«Esprit Nouveau», Verso una Architettura costituisce uno dei maggiori documenti della cultura parigina ed europea di quegli anni. Nella sua giovanile immediatezza, memore delle avanguardie d'anteguerra in tempi di rappel à l'ordre, il libro enuncia i fondamenti di una teoria architettonica di straordinaria modernità e singolare forza innovativa. Il rigore dell'impostazione si coniuga felicemente con una fantasia e una ricchezza intellettuale che investono, non solo sul piano tecnico ma anche su quello formale, ogni problema riguardante l'organizzazione dello spazio, nel quale si situano la casa e l'arredo urbano. Il richiamo alle forme della tradizione, viste nell'esemplarità di alcuni grandi maestri - Fidia e Michelangelo sopra tutti -, si coniuga con altri richiami, più consoni a rappresentare le esigenze e i valori dei tempi nuovi: le grandi opere di ingegneria e i mezzi di trasporto. In estrema sintesi, il tempio greco rivive nei treni, nelle automobili, negli aerei, nei piroscafi. «L'architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi assemblati nella luce»: questa frase, espressione del lirismo logico di Le Corbusier, ha il suo naturale complemento in un'altra celebre formula: «La casa è una macchina da abitare». Ciò che fa da ponte tra le due enunciazioni e le unisce è, nella civiltà delle macchine, la funzione, la fruibilità; senza dimenticare la linea e la geometria: in una parola, la forma.
Quando le cattedrali erano bianche. Viaggio nel paese dei timidi
Le Corbusier
Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2003
pagine: XII-339
Con questo famoso libro, scritto negli anni Trenta, Le Corbusier riscopre l'America e inventa un genere letterario, a metà strada fra il manifesto, il saggio e il racconto. "Quando le cattedrali erano bianche" è un originale reportage di viaggio negli USA, al centro del quale si snoda il confronto fra la civiltà europea e quella statunitense, che alla luce delle vicende di questi ultimi tempi, per la frequente contrapposizione politica tra vecchio e nuovo continente, risulta quanto mai attuale. Lo sguardo di Le Corbusier non è rivolto solo al mondo dell'architettura, anche se essa, per il maestro, costituisce una pietra di paragone, un messaggio sociale, una profezia capace d'interpretare le speranze di rinnovamento di un'intera civiltà.
«Espagne». Carnets
Le Corbusier
Libro
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2001
pagine: 240
Tra il 1928 e il 1932 Le Corbusier visitò la Spagna in diverse occasioni. Le impressioni riportate durante questi viaggi sono raccolte in alcuni quaderni di appunti e schizzi, ora conservati alla Foundation Le Corbusier di Parigi. Questi documenti contengono annotazioni sull'architettura spontanea e numerosi disegni riferiti alle opere di Anton Gaudì, nonché una serie di disegni eseguiti nel Barrio Chino della capitale spagnola. Electa presenta questi "quaderni spagnoli" in un'edizione critica curata da uno studioso dell'opera di Le Corbusier, Juan José Lahuerta.
Oltre il cubismo
Le Corbusier, Amédée Ozenfant
Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2011
pagine: 71
Dopo e oltre il Cubismo: dall'incontro fatalmente casuale (nello studio del grande architetto Auguste Perret) fra un giovane, agiato pittore parigino di qualche notorietà, che tra l'altro ha dato vita alla rivista L'Elan, Amédée Ozenfant (1886-1966), ed un altrettanto giovane architetto svizzero di scarsa notorietà, Charles-Edouard Jeanneret (1887-1965), emigrato a Parigi l'anno prima, nel 1918 nasce uno dei più importanti ma meno frequentati manifesti dell'avanguardia artistica novecentesca, "Après le Cubisme". Sarà l'origine del Purismo, meno cruciale ma non poco significativa declinazione dei linguaggi moderni della pittura fatta di chiarezza e precisione. Essa darà i suoi frutti più clamorosi di lì a qualche anno, quando lo svizzero Jeanneret, finalmente denominatosi Le Corbusier, anche attraverso la rivista L'Esprit Nouveau, fondata e condotta con lo stesso Ozenfant, realizzerà le costruzioni paradigmatiche di un razionalismo radicale, chiaro e preciso, divenute ben presto universalmente proverbiali quanto il nome del loro autore. Fortune diverse quelle dei due protagonisti di un'esperienza pittorica relativamente circoscritta e tuttavia intensa e affascinante, così francese, così parigina e così prossima a quel mondo degli oggetti che ritroviamo in tante opere di Braque, Picasso, Gris, Severini, Léger, e naturalmente di Ozenfant e Jeanneret. Vere e suggestive icone della modernità.