Libri di Mario Dal Pra
Pascal avveroista? Appunti per un corso inedito
Mario Dal Pra
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 128
I quaderni inediti di Mario Dal Pra, che raccolgono gli appunti per e del corso universitario dell’anno accademico 1977-78, rappresentano un documento di grande interesse per la storia degli studi su Pascal, in particolare per il suo rapporto con le fonti, siano esse spirituali, filosofiche o scientifiche; per la necessità di definire il suo ruolo all’interno di Port-Royal e della cultura del suo tempo; per l’esigenza di combinare un punto di vista ampio, che abbracci tutti gli ambiti dell’attività intellettuale del filosofo francese, e una lettura ravvicinata di ciascun testo. Ma il carattere più notevole dei quaderni sta nell’intuizione degli sviluppi del problema Pascal: il problema della ragione, della possibilità di un “ordine razionale” che non assolutizzi il suo ruolo, il che diventerà in effetti il centro del dibattito fra gli studiosi nei due decenni successivi. Che si tratti di definire il rapporto di Pascal con la metafisica nella sua figura cartesiana, o con la filosofia nel suo complesso, di stabilire se si possa riconoscere una logica nella vita umana, o di ripensare il senso e la portata del rapporto tra retorica e scienza – in tutti i casi si tratta di riprendere e approfondire la difficoltà che sollecitava Dal Pra, ovvero il problema di Pascal come espressione della raison classique. Queste pagine testimoniano come la nascita di un corso si nutra del confronto intellettuale e al contempo lo alimenti, producendo nuove sintesi ma anche nuove interrogazioni. Una conferma eloquente e una splendida cronaca in diretta di come nasce un corso.
Storia della filosofia. Volume Vol. 11/1
Mario Dal Pra
Libro
editore: Piccin-Nuova Libraria
anno edizione: 1999
pagine: 810
Storia della filosofia. Volume Vol. 11/2
Mario Dal Pra
Libro
editore: Piccin-Nuova Libraria
anno edizione: 1999
pagine: 949
Il pensiero filosofico di Marx
Mario Dal Pra
Libro: Copertina morbida
editore: ShaKe
anno edizione: 2010
pagine: 222
Nel novembre del 1956, a guidare i carri armati sovietici in Ungheria non fu solo l'esercito, né solo il politburo: fu il marxismo-leninismo, ossia la versione di stato del marxismo. Tra i pochi intellettuali italiani di sinistra ad avversare tale aberrazione si trovò Mario Dal Pra, che sulla scia di poche intuizioni offertegli dall'amico Giulio Preti si dette a ricostruire liberamente (ossia senza i paraocchi terzinternazionalisti, ma con gli attrezzi della filologia) l'itinerario intellettuale del giovane Marx. Così adesso, che con l'Oriente sovietico parrebbe crollato il marxismo stesso, queste pagine scritte per pochi allievi restano, fresche e incontaminate, per le nuove generazioni.
Dialettica hegeliana ed epistemologia analitica
Mario Dal Pra
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2015
pagine: 194
Scrive Hegel: "Niente vien saputo che non sia nell'esperienza". Come si concilia questa affermazione con il sistema idealistico hegeliano? Mario Dal Pra si propone qui di dare risposta a tale interrogativo esaminando le opere di Hegel e ponendole in dialogo con quelle di Hume, Kant e Marx. Anticipando, con finezza e rigore, un tema di studio sorto nella filosofia angloamericana degli ultimi anni, a opera di John McDowell, Robert Pippin, Robert Brandom, Dal Pra pone inoltre a confronto l'idealismo hegeliano con il neoempirismo novecentesco, con particolare interesse a John Niemeyer Findlay e alla sua interpretazione di Hegel, inteso come un possibile "empirista critico-metafisico". Per Dal Pra, Hegel si muove sempre tra due posizioni contrapposte: da un lato vuol mostrare la costituzione dialettica dell'esperienza, dall'altro ne dà una giustificazione metafisica totalizzante; ammette il dato di fatto e lo "uccide"'' speculativamente. Si può allora concedere alla dialettica una funzione euristica che, depurata della sua natura metafisica, conosca la relazionalità della realtà, ma Hegel sembra così, paradossalmente, ammettere la finitezza della ragione umana. Per Dal Pra Hegel potrebbe essere, suo malgrado, un "realista".
Il trascendentalismo della prassi, la filosofia della Resistenza
Mario Dal Pra, Andrea Vasa
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 352
Mario Dal Pra e Andrea Vasa sono noti per la loro ammirevole attività filosofica; ma forse pochi sanno che entrambi hanno partecipato, con incarichi di responsabilità, all’interno del Partito d’Azione, alla lotta di Liberazione alla quale ciascuno di noi può e deve guardare con riconoscenza. Ed è quella concreta esperienza storica della Resistenza che noi ritroviamo, elaborata e insieme trasfigurata, nel loro pensiero filosofico. Gli elementi più vivi di quella esperienza sono i valori cui si ispira il trascendentalismo della prassi: libertà, dignità, responsabilità, ma anche consapevolezza del rischio e della possibilità di insuccesso. La ribellione antifascista si traspone, sul piano filosofico, come ribellione contro ogni filosofia che pretenda, dogmaticamente, di limitare o soffocare la libertà di pensiero e di azione; l’esperienza partigiana si mantiene viva come proposta di una prassi edificata sull’assunzione di responsabilità radicali e di un profondo e costante impegno morale e civile, a cui ciascuno di noi non può restare insensibile, volti alla trasformazione del mondo secondo istanze del tutto umane. È un appello a che l’uomo si faccia protagonista della propria esistenza e della storia, in un orizzonte sempre aperto di possibilità. I saggi qui raccolti, che coprono gli anni dal 1948 al 1957, se da un lato offrono una importante documentazione storica del contesto filosofico, specialmente italiano, con il quale gli autori si confrontano criticamente, dall’altro lato costituiscono, oltre che un esemplare insegnamento metodologico, una proposta di superamento del relativismo, mediante il richiamo a una istanza di un valore possibile, in grado di fornire, al di là di ogni concreta epoca storica, senso all’esistenza soggettiva ed unità alla storia dell’umanità. Le vite di Mario Dal Pra e Andrea Vasa sono singolarmente parallele. Entrambi hanno fatto esperienza di insegnamento della filosofia presso istituti liceali, entrambi hanno aderito al Partito d’Azione ed entrambi hanno militato nel gruppo di Ferruccio Parri. La loro fraterna amicizia, che li ha legati per tutta la durata della loro vita, è nata negli anni del comune insegnamento presso il liceo Carducci di Milano, dopo la fine della guerra, ed è maturata negli anni dell’elaborazione del trascendentalismo della prassi e della collaborazione alla Rivista critica di storia della filosofia (fondata da Dal Pra).
Storia della filosofia e della storiografia filosofica. Scritti scelti
Mario Dal Pra
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1996
pagine: 160
Presentare in maniera unitaria gli scritti di Mario Dal Pra riferiti alla problematica storico-filosofica significa proporre uno spaccato del suo discorso teorico e della sua attività di storico della filosofia. Il percorso parallelo della sua elaborazione teorica e della sua ricerca storiografica rende evidente il nesso teoria-prassi che li ha qualificati. La formulazione dalpraiana del "circolo di filosofia e storia della filosofia" trova risconto nella sua formulazione del concetto di storia della storiografia filosofica.
Necessità attuale dell'universalismo cristiano
Mario Dal Pra
Libro: Copertina morbida
editore: Editrice Veneta
anno edizione: 2005
pagine: 32
Studi sul pragmatismo italiano
Mario Dal Pra
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2007
pagine: 206
La guerra partigiana in Italia
Mario Dal Pra
Libro: Copertina morbida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2009
pagine: 336
Questo testo rappresenta un contributo storico di Mario Dal Pra come capo del servizio stampa del comando centrale del Corpo Volontari della Libertà. Raccogliendo le relazioni storiche consegnate al CLN da ogni formazione al momento della smobilitazione, egli elabora un'opera nella quale gli eventi sono al centro della narrazione, prima censiti, poi sistematicamente ordinati per zone geograficamente e infine disposti in sequenza cronologica. Ma Dal Pra non toglie alla sua voce il carattere di "azionista": la sua storia aggiunge una riflessione nuova e diversa, che già al tempo si distingue dall'intervento di Longo per la parte garibaldina e comunista e da quello di Cadorna per i militari di orientamento "autonomo".