Libri di Martino Feyles
Immagini della verità. Percorsi nella storia dell’estetica
Martino Feyles
Libro
editore: Mondadori Università
anno edizione: 2023
pagine: X-374
I capitoli che compongono questo libro sono costruiti intorno a cinque interrogativi fondamentali per l’estetica: che rapporto c’è tra arte e tecnica? che cos’è la bellezza e qual è il suo significato? immagine e verità sono forse essenzialmente legate? che valore hanno l’esperienza estetica e l’immaginazione dal punto di vista epistemologico? c’è o ci deve essere un legame necessario tra estetica, etica e politica? Cercando una risposta a queste domande, l’autore attraversa la storia dell’estetica, presentando un’analisi chiara, ma anche approfondita, di alcuni problemi filosofici controversi, che sono ancora oggi rilevanti.
Derrida e le arti
Martino Feyles
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2018
pagine: 256
Il confronto con le arti e la letteratura è una costante nell'evoluzione del pensiero di Derrida. Mallarmé, Ponge, Artaud, Jabès, Joyce, Valéry, Adami sono alcuni dei protagonisti di un dialogo ininterrotto, che segna i passi fondamentali del cammino filosofico derridiano. In questo libro l'autore propone un commento critico dei saggi più significativi che Derrida ha dedicato alle arti e alla letteratura. Confrontarsi con questi testi, spesso oscuri ed enigmatici, significa accettare una sfida ermeneutica e cercare di "decifrare" gli innumerevoli significati nascosti tra le righe. Questo lavoro d'interpretazione produce un risultato duplice. Da una parte emerge chiaramente che — nonostante la diffidenza di Derrida nei confronti dell'estetica — l'incontro tra estetica e decostruzione è non solo possibile, ma anzi necessario. Dall'altra parte un'analisi approfondita dei testi consente di evidenziare i problemi e le difficoltà che sembrano caratterizzare l'approccio decostruzionista alle arti e ai testi letterari.
Ambienti mediali
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 318
La rivoluzione digitale ha modificato in modo molto profondo l’habitat dell’essere umano trasformandolo sempre più capillarmente in un intreccio di ambienti nei quali è la presenza di uno o più media a impostare, e spesso a programmare, le forme di interattività che di volta in volta vi si dispiegano. In questo libro un nutrito gruppo di studiosi di fama internazionale e di giovani ricercatori sottopone la nozione di ambiente mediale a un’analisi multipla, mobilitando nell’ambito di un disegno teorico unitario una serie di competenze specialistiche che vanno dalla linguistica alla filosofi a della mente, dalla teoria dei media all’estetica.
Margini dell'estetica
Martino Feyles
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 209
Il libro presenta un'analisi in chiave decostruzionista di cinque categorie fondamentali per l'estetica: autore, lettore, opera, riferimento, autonomia. Partendo dalla riflessione di Derrida, ma confrontandosi anche con autori come Eco, Barthes, Foucault, Marin, Martino Feyles si interroga sui rapporti tra estetica, grammatologia e semiotica. Lavorando in questa zona di intersezione, l'autore segue i movimenti di un'estetica che oltrepassa i confini che la modernità le ha assegnato, un'estetica che "deborda" - se così si può dire al di là dei suoi margini storici e disciplinari. Il complesso rapporto tra "dentro" e "fuori" costituisce il filo conduttore che lega i cinque capitoli del libro. La scrittura, in quanto esteriorizzazione, istituisce sempre un paradossale movimento di esclusione e nello stesso tempo di inclusione. L'autore, il lettore, il mondo, la realtà, sono per principio esclusi dal testo e dall'opera, devono restare "fuori", al di là dei margini. Ma questa esclusione non può mai essere completa. Il testo rinvia sempre al di là dei suoi margini e l'opera d'arte non cessa di oltrepassare i limiti della sua cornice.
Ipomnesi. La memoria e l'archivio
Martino Feyles
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 318
Ontologia dell'archivio e fenomenologia della memoria si incrociano in questo libro in una prospettiva particolare, quella di un'estetica critica. Partendo dalla riflessione derridiana, l'autore rielabora la nozione di archivio prendendo in considerazione gli straordinari cambiamenti delle odierne tecnologie della memoria e, nello stesso tempo, evidenziando il significato trascendentale del momento dell'archiviazione. L'interiorità dell'atto del ricordo, e più in generale di ogni atto intuitivo, appare così condizionata in modo costitutivo dall'esteriorità delle tecniche di archiviazione. La riflessione derridiana determina il filo conduttore di questo libro, ma tra i riferimenti teorici di questo lavoro ci sono anche autori che hanno preceduto o seguito Derrida nel suo cammino di pensiero: Husserl, Freud, Ricoeur, Leroi-Gourhan, Stiegler.
Studi per la fenomenologia della memoria
Martino Feyles
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 192
Cos'è la memoria? Che cos'è un ricordo? Che rapporto c'è tra ricordare e percepire? Il ricordo è forse una forma di fantasia? L'immagine del passato è davvero un'immagine? Esiste una memoria collettiva? Che nesso c'è tra memoria semantica e ricordo? Il racconto del passato può essere considerato come una forma di ricordo? I quattro saggi presenti in questo volume sono un tentativo di elaborare alcuni tra i problemi fondamentali della fenomenologia della memoria. Ritenzione, rimemorazione, rievocazione e memoria semantica appaiono come quattro forme diverse di rapporto con il passato che devono essere analizzate fenomenologicamente. Prendendo le mosse dal pensiero di Husserl, ma confrontandosi anche con la psicologia sperimentale e con le scienze sociali, l'autore tenta di rispondere alle numerose domande che emergono quando si tenta di descrivere rigorosamente l'esperienza del ricordo e della memoria.