Libri di Pierluigi Barrotta
I demeriti del merito. Una critica liberale alla meritocrazia
Pierluigi Barrotta
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 1999
pagine: 76
La filosofia della scienza in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 2019
pagine: 360
La filosofia e, in particolare, la filosofia della scienza hanno da sempre avuto il compito di gettare un ponte tra la cultura scientifica e la cultura umanistica. Tuttavia, negli ultimi decenni, all'interno della filosofia della scienza, si è notato un fenomeno che non si concilia facilmente con il compito che le viene attribuito. Ci riferiamo alla crescente frammentazione della filosofia della scienza. Le riflessioni sulla conoscenza scientifica in generale non sono certamente scomparse, ma hanno progressivamente ceduto il passo alle cosiddette "filosofie di...", con una progressiva specializzazione anche nel campo dei filosofi della scienza. Anziché superare l'eccessiva (secondo molti) specializzazione dei saperi scientifici, la filosofia della scienza tende a riprodurli al suo interno. In questo modo, viene inevitabilmente meno la funzione di gettare un ponte tra la cultura umanistica e la cultura scientifica intese nel loro senso più generale e onnicomprensivo. Il libro vuole fare il punto della situazione grazie agli interventi di oltre quindici filosofi della scienza italiani che hanno svolto ricerche specialistiche nei più svariati campi scientifici.
Storia del Partito liberale italiano nella Prima Repubblica
Pierluigi Barrotta
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 234
Il libro ricostruisce la storia del Partito liberale italiano dal secondo dopoguerra sino al suo scioglimento, nel 1994. Le vicende del partito sono inquadrate nel più ampio contesto della storia politica e sociale italiana. Ampio spazio viene dato al dibattito culturale interno al partito liberale, dalla concezione crociana di "pre-partito", alla visione di Einaudi del liberalismo, all'idea di una "terza via" proposta dalla sinistra liberale, al concetto di "libertà nuova" di Malagodi, al lib-lab degli ultimi anni.
Scienza e democrazia. Verità, fatti e valori in una prospettiva pragmatista
Pierluigi Barrotta
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2016
pagine: 269
Il rapporto tra scienza e democrazia è meno agevole di quanto si pensi. Attraverso le "lenti" della filosofia del pragmatismo, l'autore sostiene che in una democrazia liberale scienziati e semplici cittadini dovrebbero essere considerati come componenti di un'unica comunità di ricerca, che ha come scopo la verità. Nel libro si mostra perché la scienza è a un tempo oggettiva e carica di valori morali e sociali. Di conseguenza, non sorprende che scienza e società siano frammentate e soggette ad alleanze variabili, oltre a essere aperte a reciproche influenze attraverso relazioni "transazionali".
Il liberalismo nell'età dei conflitti
Pierluigi Barrotta, Sebastiano Bavetta
Libro: Libro rilegato
editore: Liberilibri
anno edizione: 2008
pagine: 164
Epistemologia ed economia. Il ruolo della filosofia nella storia del pensiero economico
Pierluigi Barrotta, Cristiano Raffaelli
Libro
editore: UTET Università
anno edizione: 2012
pagine: 296
La dialettica scientifica. Per un nuovo razionalismo critico
Pierluigi Barrotta
Libro
editore: UTET Università
anno edizione: 2003
pagine: 200
Dogmatismo ed eresia nella scienza: Joseph Priestley
Pierluigi Barrotta
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1994
pagine: 192
Sebbene le ricerche di Priestley avessero contribuito in modo essenziale alla rivoluzione chimica operata da Lavoisier alla fine del '700, il filosofo e chimico britannico si oppose tenacemente ad essa. La controversia che ne nacque ha offerto spunti a storici e filosofi della scienza e, per lo più, Priestley è stato considerato un chiaro esempio di dogmatismo. Questo lavoro intende opporsi a tale interpretazione. Se si incentra la ricerca su come avvenne il dialogo tra Priestley e i suoi avversari, ci si accorge che le sue critiche furono penetranti e costrinsero gli avversari a risposte feconde. Secondo l'approccio qui proposto Priestley dovrebbe quindi essere considerato uno scienziato eretico, capace di mantenere una posizione minoritaria.