Libri di Piero Sraffa
La riforma monetaria
John Maynard Keynes
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 192
Nell'ottobre 1921 C.P. Scott, direttore del «Manchester Guardian», affida a J.M. Keynes, autorità indiscussa sulle questioni economiche del primo dopoguerra, l'incarico di curare una serie di Supplementi dedicati ai vari aspetti della ricostruzione postbellica. Stimolato dalla stesura di quegli articoli così come dalla Conferenza di Genova dell'aprile 1922, Keynes ha modo di riflettere sul tema dei tassi di cambio fra le principali monete e sul problema del ripristino delle condizioni monetarie prebelliche. Da quei testi e da quelle riflessioni nasce il Tract on Monetary Reform, pubblicato nel dicembre 1923 e già nel 1925 tradotto in italiano da Piero Sraffa con il titolo "La riforma monetaria": un'operazione importante che rimane a tutt'oggi modello di rigore terminologico e un contributo fondamentale per la rifondazione del linguaggio economico italiano. Si tratta di pagine tuttora attualissime, vigoroso esempio di quella prosa che Luigi Einaudi definì "scintillante", un folgorante pamphlet con il quale Keynes, pur aderendo ancora all'"ortodossia" della teoria quantitativa della moneta, è integralmente proiettato verso i problemi di politica economica, che affronta con pragmatismo e profondità di analisi unici. Introduzione di Giorgio La Malfa.
Estratto del trattato sulla natura umana
David Hume
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2022
pagine: 106
Nel 1983 la Cambridge University Press ripubblicò un piccolo abstract del Trattato della natura umana di David Hume, apparso anonimo nel 1740. Ne erano curatori John Maynard Keynes e Piero Sraffa, i quali dimostravano che autore dell'Estratto (attribuito ad Adam Smith) non era lo stesso Hume. Cosa aveva indotto Keynes e Sraffa a profondere tempo e sforzi in un lavoro fuori dal loro campo d'interesse? Nella sua prefazione, Luigi Cavallaro rintraccia l’influsso di Hume nelle opere di Keynes e Sraffa, Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta e Produzione di merci a mezzo di merci, suggerendo che dietro l’apparente «non comunicazione» vi è una stretta complementarità tra la rivoluzione keynesiana e quella sraffiana.
Introduzione ai «Principi» di Ricardo
Piero Sraffa
Libro: Libro in brossura
editore: goWare
anno edizione: 2020
pagine: 166
In questo piccolo grande classico Piero Sraffa opera una riconsiderazione radicale del pensiero di David Ricardo, uno dei padri della scienza economica moderna. Lo sottrae al liquidazionismo della tradizione neoclassica e dimostra la superiorità del suo approccio analitico. Sraffa riporta alla luce alcuni concetti fondanti del pensiero ricardiano come il «sovrappiù», il «reddito» e la «misura invariabile del valore». In questa filologicamente impeccabile Introduzione ai «Principi» di Ricardo, l’economista torinese di Cambridge traccia i lineamenti della sua opera più importante e seminale, la Produzione di merci a mezzo di merci, 128 pagine tra le più cruciali del pensiero economico moderno. La «merce-tipo» di Produzione di merci è infatti anticipata in questa Introduzione e fornisce una soluzione all’insoluto ricardiano della «misura invariabile del valore». Un ampio e accurato saggio di Giorgio Gattei sul concetto di profitto completa degnamente questa riproposizione editoriale a 40 anni dalla sua uscita in lingua italiana.
Sraffa visto da Nerio Naldi
Piero Sraffa
Libro: Copertina morbida
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2007
pagine: 147
Questo saggio su Piero Sraffa tratta di un "momento d'oro" avente due peculiari caratteristiche: da un lato esso rappresenta una svolta nell'analisi economica dominante di tipo neoclassico e dall'altro, la sua maturazione ha richiesto 33 anni di riflessione. Il pensiero di Sraffa è illustrato con riferimenti a documenti conservati presso il Trinity College dell'Università di Cambridge e riproducendo ampi estratti dalla sua corrispondenza e dalla sua principale opera teorica.
Estratto del trattato sulla natura umana
David Hume
Libro
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2001
pagine: 112
Nel 1983 la Cambridge University Press ripubblicò un piccolo abstract del "Trattato della natura umana" di David Hume, apparso anonimo nel 1740. Ne erano curatori due tra i massimi economisti del Novecento, John Maynard Keynes e Piero Sraffa, i quali dimostravano che autore dell'estratto (per lungo tempo attribuito ad Adam Smith) non poteva essere che lo stesso Hume. Cosa aveva indotto Keynes e Sraffa a profondere tempo e sforzi in un lavoro fuori dal loro campo d'interesse? Nella sua prefazione Luigi Cavallaro prova a rintracciare l'influsso di Hume nelle maggiori opere di Keynes e Sraffa, suggerendo che, dietro l'apparente "non comunicazione", potrebbe rinvenirsi una stretta complementarità tra la rivoluzione keynesiana e quella sraffiana.
Produzioni di merci a mezzo di merci
Piero Sraffa
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1999
pagine: 125
Le principali proposizioni di questo saggio sono state formulate prima del 1930, anche se sono state pubblicate dopo oltre trent'anni. L'impostazione del lavoro, che si rivolge a quanti hanno interesse per la teoria economica pura, ricorda alcuni punti di vista dei vecchi economisti classici, da Adam Smith a Ricardo. La produzione viene considerata da Sraffa come processo circolare in cui lo stesso tipo di merci appare sia tra i mezzi di produzione che tra i prodotti, anziché come un processo che comincia "con fattori della produzione" e finisce con beni di consumo. L'introduzione di Ranchetti inquadra il saggio nel contesto del pensiero economico del Novecento e ne ricostruisce la fortuna e il dibattito che ha innescato.