Libri di David Hume
Saggi sul gusto e sulle arti
David Hume
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2024
pagine: 196
Nel 1777, al termine di una lunga e animata vicenda editoriale, uscì postuma la versione definitiva dei saggi morali, politici e letterari ai quali Hume era andato attendendo a partire dagli anni '40. Nella raccolta erano inclusi alcuni scritti sul gusto e sulle arti che rappresentano l'esito più fecondo di un'intensa stagione intellettuale affermatasi in Gran Bretagna nella prima metà del XVIII secolo. Eminente protagonista della storia del pensiero occidentale, Hume cerca di rispondere in questi saggi ad alcune delle questioni estetiche più dibattute e controverse del suo tempo, offrendo - dietro un'apparente facile leggibilità - una complessa strutturazione teorica, feconda di spunti e suggestioni utili a riflettere sulle facoltà che intervengono nel giudizio di gusto, sull'arte dei discorsi e della comunicazione verbale e scritta, sui lati oscuri del piacere estetico, sulle cause storiche delle rivoluzioni cultuali e artistiche.
Dialoghi sulla religione naturale. Testo inglese a fronte
David Hume
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
pagine: 398
Apparsi postumi nel 1779, i Dialoghi rappresentano uno dei capisaldi del pensiero di Hume. Le confutazioni dell'esistenza di Dio apportano motivazioni filosofiche all'analisi politica del ruolo che ha avuto la religione nella storia inglese, con il suo corollario di intolleranze, discordie civili, persecuzioni, stermini. Per Hume la religione non nasce da motivi razionali, ma da sentimenti di paura e di speranza che assillano l'uomo. In appendice, uno scritto autobiografico del 1776, il Testamento, le lettere riguardanti i Dialoghi e la documentazione dei tentativi di pubblicarli contro la violenta opposizione dei prelati e la prudenza degli stessi amici, tra cui Adam Smith.
Natura umana e conoscenza. Antologia
David Hume
Libro
editore: Laterza Edizioni Scolastiche
anno edizione: 1984
pagine: 204
La regola del gusto e altri saggi
David Hume
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2024
pagine: 128
Nel saggio La regola del gusto il punto di partenza è la varietà e variabilità dei gusti. Vi è in essi un’apparente concordanza: le stesse parole, osserva Hume, designano in tutte le lingue approvazione e pregi, oppure disapprovazione e difetti. Accordo che non va al di là delle parole; anche nella critica, come nell’etica, queste concordanze universali non oltrepassano il significato tautologico delle espressioni: nessuno può negare che il bene è bene e il bello è bello, ma la diversità comincia quando si tratta di determinare quali cose siano buone e quali belle. Tuttavia questa istanza scettica è per Hume solo un punto di partenza. Essa sta a provare che il gusto è soggettivo, e quindi non si possono trovare regole critiche universali; ma soprattutto che non esistono regole a priori, e che anche le regole del gusto, come tutte le altre, sono empiriche, a posteriori. Con ciò è posto il problema fondamentale dell’estetica di Hume: trovare un fondamento alle regole del gusto, tale che renda compatibile la loro universalità con la soggettività che abbiamo prima constatata. Che ci sia un’universalità del gusto è per Hume una cosa indubbia: ciò per lui si manifesta nei casi-limite, quando si rivelano valori imponenti e disvalori indubbi, o quando si mettono a raffronto produzioni letterarie, o in genere artistiche, di valore notevolmente differente, per esempio una poesia di un qualsiasi autore mediocre con quella di un grande poeta. Questo fatto prova che, in un certo senso, esiste un gusto universale, oggettivo, pur difficile da scoprirsi. La ricerca di Hume non è metafisica, non mira a definire un’idea trascendente del bello, ma a indagare come si formano quei «campioni», quei «modelli» del gusto che stabiliscono la norma effettiva e positiva del giudizio del gusto. Con una nota di Fabio Minazzi.
An enquiry concerning the principles of morals
David Hume
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2017
La regola del gusto e altri saggi
David Hume
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2022
pagine: 128
Nel saggio La regola del gusto il punto di partenza è la varietà e variabilità dei gusti. Vi è in essi un’apparente concordanza: le stesse parole, osserva Hume, designano in tutte le lingue approvazione e pregi, oppure disapprovazione e difetti. Accordo che non va al di là delle parole; anche nella critica, come nell’etica, queste concordanze universali non oltrepassano il significato tautologico delle espressioni: nessuno può negare che il bene è bene e il bello è bello, ma la diversità comincia quando si tratta di determinare quali cose siano buone e quali belle. Tuttavia questa istanza scettica è per Hume solo un punto di partenza. Essa sta a provare che il gusto è soggettivo, e quindi non si possono trovare regole critiche universali; ma soprattutto che non esistono regole a priori, e che anche le regole del gusto, come tutte le altre, sono empiriche, a posteriori. Con ciò è posto il problema fondamentale dell’estetica di Hume: trovare un fondamento alle regole del gusto, tale che renda compatibile la loro universalità con la soggettività che abbiamo prima constatata. Che ci sia un’universalità del gusto è per Hume una cosa indubbia: ciò per lui si manifesta nei casi-limite, quando si rivelano valori imponenti e disvalori indubbi, o quando si mettono a raffronto produzioni letterarie, o in genere artistiche, di valore notevolmente differente, per esempio una poesia di un qualsiasi autore mediocre con quella di un grande poeta. Questo fatto prova che, in un certo senso, esiste un gusto universale, oggettivo, pur difficile da scoprirsi. La ricerca di Hume non è metafisica, non mira a definire un’idea trascendente del bello, ma a indagare come si formano quei «campioni», quei «modelli» del gusto che stabiliscono la norma effettiva e positiva del giudizio del gusto.
Politica e scienza dell'uomo
David Hume
Libro: Copertina morbida
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2022
pagine: 293
La crisi dei principi teorici delle prime rivoluzioni borghesi; la teorizzazione di un equilibrio di poteri; la prefigurazione dei grandi temi dell'utilitarismo e dell'economia politica: questi sono alcuni fra i problemi di una filosofia politica che David Hume propone come scienza.
Estratto del trattato sulla natura umana
David Hume
Libro: Copertina morbida
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2022
pagine: 106
Nel 1983 la Cambridge University Press ripubblicò un piccolo abstract del Trattato della natura umana di David Hume, apparso anonimo nel 1740. Ne erano curatori John Maynard Keynes e Piero Sraffa, i quali dimostravano che autore dell'Estratto (attribuito ad Adam Smith) non era lo stesso Hume. Cosa aveva indotto Keynes e Sraffa a profondere tempo e sforzi in un lavoro fuori dal loro campo d'interesse? Nella sua prefazione, Luigi Cavallaro rintraccia l'influsso di Hume nelle opere di Keynes e Sraffa, Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta e Produzione di merci a mezzo di merci, suggerendo che dietro l'apparente «non comunicazione» vi è una stretta complementarità tra la rivoluzione keynesiana e quella sraffiana.
La religione naturale
David Hume
Libro: Libro in brossura
editore: Pgreco
anno edizione: 2021
pagine: 254
Il presente volume raccoglie gli scritti più noti di Hume sulla tematica religiosa: i Dialoghi sulla religione naturale e la Storia naturale della religione. I Dialoghi costituiscono quasi una premessa teorico-filosofica alla riflessione storico-antropologica sviluppata nella Storia naturale. Se i primi denunciano l’impossibilità di sostenere razionalmente la credenza nell’esistenza di Dio, la seconda cerca i fondamenti di quella credenza negli elementi extrarazionali della natura umana – passioni, desideri, bisogni... Ma, come al solito, il richiamo finale di Hume è all’esperienza: restare dentro i suoi confini, non cercare di oltrepassarla. Lo scetticismo del filosofo scozzese e il suo invito a fondare le nostre conoscenze sull’esperienza, quotidiana e storica, conservano ancora oggi, in tempi in cui il sacro nelle sue accezioni più dogmatiche e autoritarie sembra essere tornato all’ordine del giorno, tutta la loro portata rivoluzionaria.
Scritti satirici (1750-1760)
David Hume
Libro
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2020
pagine: 146
Nella produzione intellettuale di David Hume, caratterizzata prevalentemente da trattati filosofici e saggi economico-politici, trovarono posto alcune "opere scherzose", come lui stesso amava chiamarle, con cui il grande filosofo scozzese offrì ai suoi contemporanei il suo punto di vista di osservatore scettico e ironico della vita politica. Si tratta di testi dal grande valore storico-politico, risalenti al decennio 1750-1760, rivolti all'élite culturale dei caffè e dei club scozzesi e accomunati dallo stile umoristico con cui vengono derisi alcuni dei più influenti uomini politici e personaggi pubblici del suo tempo. Vengono qui pubblicati per la prima volta in italiano i primi due componimenti: Petizione dei pazienti di Westminster contro James Fraser lo speziale, del 1750, contro le aspirazioni religiose e politiche del giacobitismo, e Petizione dei rispettabili e venerabili campanari della Chiesa di Scozia all'Onorevole Camera dei Comuni, dello stesso anno, che si prende beffe di una richiesta di aumento dello stipendio da parte dei ministri della Chiesa di Scozia. Il terzo scritto è Storia del caso Margaret, detta Peg, unica sorella legittima di John Bull, composto nel 1760 in difesa della milizia scozzese contro l'esercito inglese dei mercenari, che getta luce sulla conflittualità delle relazioni tra Inghilterra e Scozia in seguito all'Unione del 1707.
Il suicidio-L'immortalità dell'anima. Testo inglese a fronte
David Hume
Libro: Copertina morbida
editore: Book Time
anno edizione: 2020
pagine: 100
Nell'orizzonte di una speculazione empiristica e scettica, David Hume mette a fuoco, sotto due prospettive difformi - quella metafisica della sostanza dell'anima e quella etica del suicidio -, il tema della morte. Fuori dalla superstizione, la morte di un uomo torna a essere un breve evento naturale, e la riflessione filosofica aiuta a comprenderla e accoglierla com'è: dissolvimento totale di un individuo. Due saggi, sull'immortalità e sul suicidio, sottratti all'ultimo momento dall'autore alla pubblicazione, che circolarono tra pochi, durante la sua vita.