Libri di Pierre Bourdieu
La distinzione. Critica sociale del gusto
Pierre Bourdieu
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2001
pagine: 576
Alla sua pubblicazione questo lavoro di Bourdieu fu accolto con interesse, perché proponeva in modo radicalmente nuovo le eterne riflessioni su estetica, arte e cultura. Discorsi che prendono volentieri la tangente dell'astrattezza venivano concretamente rivisitati - sulla base di una capillare ricerca empirica - come problema di scelte e preferenze dei diversi soggetti sociali. A circa vent'anni di distanza dall'edizione originale, viene riproposto questo saggio.
Per una teoria della pratica. Con tre studi di etnologia cabila
Pierre Bourdieu
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2003
pagine: XII-338
Tradotta per la prima volta in italiano, quest'opera di Pierre Bourdieu, figura centrale della cultura del XX secolo, segna una tappa importante nella tradizione delle scienze sociali. A una prima parte più descrittiva, dedicata allo studio etnografico della società cabila (Algeria) - l'etica cabila dell'onore, l'organizzazione dello spazio, i sistemi di parentela corrisponde una seconda parte più ricca di spunti teorici e metodologici. Il riferimento costante agli studi sul campo e la profondità filosofica di "Per una teoria della pratica" ne fanno un utile strumento di riflessione per sociologi, antropologi e storici impegnati nello studio delle società contemporanee.
La parola e il potere. L'economia degli scambi linguistici
Pierre Bourdieu
Libro
editore: PM edizioni
anno edizione: 2025
Il campo religioso. Con due esercizi
Pierre Bourdieu
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 240
Il volume presenta la prima traduzione italiana di due importanti saggi pubblicati nel 1971 dal sociologo francese Pierre Bourdieu (1930-2002), "Un'interpretazione della teoria della religione secondo Max Weber" e "Genesi e struttura del campo religioso". I traduttori si sono poi confrontati con il concetto bourdeusiano di "campo religioso" applicandolo a due testi della letteratura cristiana antica, la "Passio Perpetuae et Felicitatis" (Emiliano R. Urciuoli) e la "Vita Melaniae" (Roberto Alciati). Completano il volume, pubblicato nella collana di studi del Centro interdipartimentale di scienze religiose dell' Università di Torino, diretta da Claudio Gianotto, un'introduzione di Roberto Alciati dedicata alla rivoluzione simbolica operata da Bourdieu e una postazione di Enzo Pace sulla fortuna italiana del sociologo francese.
Imperialismi. Circolazione internazionale delle idee e lotte per l'universale
Pierre Bourdieu
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2025
pagine: 256
La prospettiva transnazionale, da sempre presente nel pensiero di Bourdieu, emerge in primo piano nei testi riuniti qui. In gran parte inediti o introvabili, sono preziosi per chi voglia capire le dinamiche e gli effetti della «globalizzazione». Bourdieu non si limita ad analizzare le forme di imperialismo che la Francia e gli Stati Uniti esercitano in quanto sono percepiti come modelli universali di democrazia. Propone anche strumenti per spiegare la circolazione internazionale delle opere, e riflette sui principi di un nuovo comparativismo, esortando i ricercatori a sorvegliare l’inconscio nazionale e disciplinare veicolato dalle loro categorie. Mostra inoltre come il funzionamento di certi campi internazionali (accademico, giuridico, economico) contribuisca a rafforzare il dominio americano, e come una vera «internazionale scientifica» possa smascherare e «defatalizzare» questi meccanismi.
Meditazioni pascaliane
Pierre Bourdieu
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 372
Non posso giudicare della mia opera – diceva Pascal – mentre la compongo: bisogna che faccia come i pittori, e me ne allontani, ma non troppo.” Nel segno di Pascal, Bourdieu ha cercato di trovare il punto a partire dal quale poter cogliere l’insieme della propria opera con un solo sguardo, liberato dalle confusioni e dalle oscurità che in essa poteva scoprire nel farla e alle quali ci si ferma quando si guarda troppo da vicino. Ne risulta una summa del suo pensiero e del suo metodo, che spazia dalla critica della ragione scolastica all’indagine sui fondamenti storici della ragione, all’analisi del rapporto fra modi di incorporazione e forme di conoscenza, all’esame della dialettica fra posizioni e disposizioni, allo studio dell’intreccio fra violenza simbolica e lotte politiche, alla ricerca sulle connessioni fra l’essere sociale, il tempo e il senso dell’esistenza. Uno strumentario indispensabile per la pratica delle scienze storiche e l’esercizio del mestiere di sociologo.
Sulla riflessività
Pierre Bourdieu
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2024
pagine: 120
Il nodo della riflessività è uno degli aspetti cruciali della sociologia bourdieusiana, necessario per tenere insieme le molteplici dimensioni, apparentemente contrastanti, che le danno forma e l’hanno resa celebre: teoria e ricerca, idiosincrasia e generalizzazione, impegno politico e solidità epistemologica. Nel concetto di riflessività, Pierre Bourdieu ha individuato il mezzo per scavare oltre l’ovvietà e l’omologazione che avvolgono le attività quotidiane, così da cogliere i rapporti di dominio e di violenza simbolica nascosti non solo nella percezione e nella pratica dell’individuo, ma anche all’interno del campo stesso della sociologia e, dunque, nel lavoro – e nelle responsabilità – del sociologo. Questo volume ricomprende quattro saggi sulla riflessività finora inediti in italiano, che permettono al lettore di esaminare in dettaglio l’architrave del laboratorio sociologico di Bourdieu. Curatori del volume: Gerardo Ienna, Carmelo Lombardo, Lorenzo Sabetta e Marco Santoro.
Sociologia generale. Volume Vol. 3
Pierre Bourdieu
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 364
Il terzo volume tratto dalle lezioni di Sociologia generale tenute da Pierre Bourdieu al Collège de France si concentra sul concetto di “capitale”, con particolare attenzione al nesso con il concetto di campo. Alternando una parte “teorica” e una “applicativa”, il libro presenta i vari stati del capitale culturale, attraverso esempi provenienti dalle ricerche in corso, e si concentra sulle forme della sua oggettivazione e codificazione all’interno del mondo sociale. Particolare attenzione è riservata anche al campo letterario, con l’analisi della hit-parade di letterati e intellettuali promossa dalla rivista “Lire”, tema che Bourdieu riprenderà successivamente e che incrocia quello dei posizionamenti e del ruolo dello Stato nel nominare gli esperti, nonché quello del campo giornalistico.
Il mercato dei beni simbolici e altri scritti sull'arte
Pierre Bourdieu
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 292
In questi testi Pierre Bourdieu delinea i contorni di una sociologia dell’arte capace di superare la classica antinomia tra lettura interna e lettura esterna delle opere. Fiore all’occhiello della raccolta, per la prima volta in traduzione italiana, è Il mercato dei beni simbolici, unanimemente riconosciuto come un testo di fondamentale importanza e come premessa teorica del percorso compiuto dall’autore nell’ambito della sociologia delle arti e della cultura. È qui infatti che Bourdieu individua gli strumenti teorici e metodologici per una critica rigorosa di ogni tentativo di “scienza pura” degli oggetti culturali e simbolici, inclusa quella scienza che oggi chiamiamo “storia dell’arte”. Il saggio è accompagnato dalla traduzione di altri scritti sull’arte, tra cui Pietà religiosa e devozione artistica, in cui l’autore, a partire da una piccola etnografia della chiesa di Santa Maria Novella, si interroga sui confini tra sguardo sacro e sguardo profano, e una lettera aperta a Paolo Fossati sulla Storia dell’arte italiana, in cui Bourdieu pone alcune “note al margine” che a una lettura attenta si rivelano tutt’altro che periferiche nella definizione di una “scienza dell’arte”.
Lo sradicamento. La crisi dell'agricoltura tradizionale in Algeria
Pierre Bourdieu, Abdelmalek Sayad
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2022
pagine: 216
Fra il 1954 e il 1960, nel mezzo della guerra di Algeria, più di due milioni di contadini algerini – un quarto della popolazione – furono forzatamente spostati dai loro villaggi e riallocati in campi controllati da militari francesi, dando vita a quello che è stato uno degli spostamenti di popolazioni rurali più brutali e più massiccio che la storia abbia mai conosciuto. In questo contesto Pierre Bourdieu e Abdelmalek Sayad conducono un’osservazione statistica ed etnografica che esamina, nel momento stesso in cui sono scardinate, le strutture più importanti dell’economia e del pensiero contadino. I due studiosi, attraverso un lavoro di ricerca appassionato, ricostruiscono contemporaneamente un potente affresco della distruzione del modo di vita tradizionale contadino e dei brutali effetti del potere coloniale. Il testo, tassello fondamentale del lavoro di ricerca di Pierre Bourdieu e di Abdelmalek Sayad, è la prima traduzione in italiano.
Il senso pratico
Pierre Bourdieu
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 2022
pagine: 288
Questo saggio è la più importante opera teorica di Bourdieu e rappresenta l'esposizione più ricca e articolata del suo "pensiero sociale" e uno dei capitoli più significativi della teoria sociale del '900.
Le regole dell'arte. Genesi e struttura del campo letterario
Pierre Bourdieu
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2022
pagine: 512
Un esordiente è sempre un eretico poiché introduce un elemento di novità in un campo che ha le sue regole e tradizioni. Per la letteratura occidentale, il XIX secolo ha segnato il momento in cui questa dinamica si è resa più evidente, perché è allora che essa ha assunto quella conformazione di «campo di produzione» autonomo che si è mantenuta stabile fino ai giorni nostri: l'idea che non esistano enti esterni che dettino di che cosa si debba scrivere e che, invece, il riconoscimento e la consacrazione di un artista letterario siano materie esclusivamente di dibattito interno, appannaggio di critici, intellettuali e editori. Da lì in avanti la letteratura è diventata un gioco chiuso in se stesso, comprensibile davvero solo a chi vi partecipa. In "Le regole dell'arte", Pierre Bourdieu sistematizza e mette in pratica due dei suoi più noti strumenti metodologici per indagare i rapporti tra arte e uomo: quello di «campo», inteso come principio di organizzazione sociale, e quello di «habitus», ovvero l'insieme delle disposizioni e pratiche rappresentative di un gruppo. Partendo dalla pittura del Quattrocento e procedendo poi con un'approfondita analisi della letteratura francese dell'Ottocento - in particolare di Gustave Flaubert, Charles Baudelaire ed Émile Zola -, mostra come non sia sufficiente conoscere le origini sociali e le disposizioni individuali di un autore per poterne comprendere le scelte artistiche, ma che ogni artista si muove sempre all'interno delle possibilità espressive del suo proprio campo. Forte dello sguardo scientifico che rivolge alla storia della letteratura e della filosofia di Husserl, Heidegger e Marx, in quest'opera seminale Bourdieu mette in discussione in modo nuovo la concezione sacrale di una cultura che si vuole raccontare come «pura», e evidenzia le norme sociali implicite che regolano i modi in cui essa viene prodotta e ricevuta. Il suo è il tentativo di descrivere in modo definitivo il complesso rapporto tra arte e società e il ruolo dello studioso in esso: un obiettivo ambizioso che, fra le sue pagine, si fa rivoluzionario.