Libri di Pietro Saitta
Immaginazioni di una rivolta. Femminismi, violenza e controllo sociale
Pietro Saitta
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 194
La sensibilità emergente in tema di violenza di genere, come quella che segue l’omicidio di Giulia Cecchettin, viene qui definita “femminismo diffuso”. Questo appare come un ibrido concettuale che emerge dall’incontro tra le elaborazioni prodotte in raffinati circoli di movimento e le loro ricezioni da parte di opinionisti e media maggiori. Gli operatori dell’informazione accolgono tali elaborazioni unicamente per gli aspetti compatibili con la propria ideologia sociale. Un’ideologia dai tratti sicuritari, irrazionalisti e spettacolari, perennemente volta alla ricerca di eroi, di paure e di emozioni da immettere nel circolo dell’informazione commerciale. Il femminismo diffuso viene perciò analizzato come un testo culturale che svela omologie, ossia delle forme di compatibilità ideologica tra i linguaggi delle culture dominanti e quelli delle culture oppositive di ispirazione femminista. Ciò che avviene, in particolare, quando le culture della contestazione decidono di giocare la propria partita nel campo dell’avversario. Perdendola.
Violenta speranza. Trap e riproduzione del panico morale
Pietro Saitta
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2023
pagine: 120
Circa cinquant'anni orsono il concetto di "panico morale" faceva la sua comparsa nel discorso sociologico e pubblico. Per l'ennesima volta nella storia, a partire dal secondo dopoguerra i soggetti fondamentali della riproduzione sociale – i giovani – davano forma a un dibattito e a una serie di politiche tesi a criminalizzarli, a tutelarli dai loro stessi eccessi e a difendere la società. Questo modo di trattare le nuove questioni giovanili è diventato negli anni un repertorio linguistico e d'intervento ripetitivo, che viene agitato ogni qualvolta un nuovo tratto sembra minacciare l'organizzazione sociale o quando un vecchio comportamento viene riscoperto dai produttori dei discorsi (politici, imprenditori morali, polizia, opinioni pubbliche ecc.). Il libro analizza una di queste "riscoperte". Ovvero un caso che, proprio come avveniva nella letteratura sociologica dei primi anni Settanta del secolo scorso, ha per oggetto una "sottocultura" giovanile: la trap. O, per meglio dire, quella terra di mezzo in cui confluiscono il neomelodico, il raggaeton e il resto dei generi contigui, declinati e intesi in chiave "criminale". Attraverso l'analisi culturale, storica e criminologica vengono osservati i processi sociali più ampi entro cui si sviluppano queste pratiche artistiche, gli allarmi e la reazione sociale in Italia.
«Rosso Banlieue». Etnografia della nuova composizione di classe nelle periferie francesi
Atanasio Bugliari Goggia
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2022
pagine: 477
“Rosso banlieue” come capovolgimento del mito tipicamente socialdemocratico della banlieue rouge, ma non solo. Rosso come il colore del sangue proletario che sporca quotidianamente l’asfalto delle periferie, effetto delle cosiddette “bavure” poliziesche. Una mattanza che assume i contorni di una vera e propria guerra civile strisciante. Rosso come il colore degli incendi che si scorgono sullo sfondo delle periferie ogni volta che la rabbia a lungo repressa e la consapevolezza dell’inutilità della protesta “democratica” sfociano in aperta lotta di classe. Rosso, infine, come tentativo di riportare al centro del dibattito la questione sociale, nella misura in cui alle banlieues ci si riferisce esclusivamente con quel lessico postmoderno che, al di là delle angolazioni, richiama senza sosta presunte questioni “razziali”. Che si affronti il tema banlieue in termini di multiculturalismo, comunitarismo, ghettizzazione, integrazione, essenzialismo, il problema pare risiedere sempre nel colore della pelle e mai nell’appartenenza di classe dei suoi abitanti. Rosso come volontà, in definitiva, di rimpiazzare la posticcia divisione cromatica blanc/black/beur con un’immagine – un colore – che racchiude il sentire profondo delle periferie, connotato da una limpida coscienza di classe che fa tabula rasa delle beghe etno-razziali per riportare al centro dell’attenzione il tema del lavoro e dello sfruttamento. Prefazione di Pietro Saitta.
Populismo urbano. Autoritarismo e conflitto in una città del sud (Messina 2018-2022)
Pietro Saitta
Libro: Copertina morbida
editore: Meltemi
anno edizione: 2022
pagine: 254
Quali visioni del mondo sono in gioco quando si parla di populismo? La tesi di questo volume è che i suoi significati sono solo parzialmente universali e che bisognerebbe riconoscere una coesistenza di populismi: uno centrale e uno locale, quest'ultimo legato alla storia sociale dei luoghi. A partire dal caso di Messina e del suo sindaco Cateno De Luca, il testo indaga gli elementi generalizzabili e quelli specifici di un'azione di governo fatta, oltre che di misure amministrative, anche di politiche simboliche iscritte nella località e tese a ordinare - e quindi a dividere - la città secondo coordinate di classe e cultura. Se questa attitudine disgregante è in fondo il tratto generale di ogni populismo, ad apparire specifici sono invece gli elementi intimi che producono la divisione. La capacità di riattivare sentimenti sopiti rende il populismo un mero contenitore che può essere riempito di contenuti diversi e che andrebbe pertanto compreso a partire da storie, vissuti e scale territoriali.
Prendere le case
Pietro Saitta
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2018
pagine: 199
Cosa accade quando l'antagonismo esce dai centri sociali e incontra la "subalternità", quel vasto sottoproletariato caratterizzato da bassi livelli di istruzione, sospeso tra lavori precari e malpagati, che affolla le città del Sud? Il volume risponde a questo interrogativo proponendo uno studio etnografico sull'incontro tra il movimento politico e la popolazione dei "margini", uniti dalla lotta per il soddisfacimento dei bisogni primari e per la casa. Andando oltre i classici temi della sociologia politica, comunemente centrati sulla conquista dello spazio pubblico da parte dei movimenti, questo saggio indaga soprattutto le forme mentali degli attori, le tattiche di penetrazione del gruppo dei "politici" in quello dei "subalterni", le forme della pedagogia politica e quelle delle resistenze alla sua azione "civilizzatrice". Comunismo, volontà di potenza, mafia e magia, compongono lo sfondo di una lotta serrata che non condurrà lontani, ma dalla quale, per ragioni diverse, nessuno degli attori può sottrarsi. Scritto in un linguaggio che cerca di riprodurre quanto più fedelmente quello dei protagonisti, Prendere le case è una etnografia totale, che svela gli anfratti della città meridionale e le difficoltà di una pratica politica antagonista e popolare nella società contemporanea.
Devianze e crimine. Antologia ragionata di teorie classiche e contemporanee
Libro: Libro in brossura
editore: PM edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 562
"Devianze e crimine" colma un vuoto esistente nel mercato editoriale italiano per quanto riguarda la ricerca sociologica in materia di crimine e devianza. Questa antologia ragionata presenta le parole di autori classici e contemporanei, testi per buona parte ormai introvabili o mai tradotti, rimasti al margine del dibattito disciplinare nazionale oppure destinati a essere dimenticati. Una raccolta antologica, utile per l’attività didattica oltre che di ricerca, che contribuisce di fatto all’aggiornamento in campo socio-criminologico e al dibattito culturale, sociale e civile del nostro paese.
Fukushima, Concordia e altre macerie. Vita quotidiana, resistenza e gestione del disastro
Libro: Libro in brossura
editore: editpress
anno edizione: 2015
pagine: 264
Cos'è il disastro e cosa significa tornare alla normalità? Lo Stato è un alleato dei cittadini quando si tratta di ricostruire, oppure si aggiunge alla tragedia, rallentando la ricostruzione o rendendola terra di conquista per speculatori? È possibile un'autoorganizzazione che si contrapponga agli interessi esterni generati dalla ricostruzione? Questa vasta collezione di saggi a opera di antropologi e sociologi indaga le principali catastrofi di origine tecnologica e naturale del nostro tempo (dai terremoti dell'Irpinia e L'Aquila a Fukushima, dallo tsunami del sud-est asiatico al naufragio della Concordia) e riflette per lo più su come le popolazioni colpite abbiano cercato di tornare alla normalità, malgrado una burocrazia avversa, le cordate di speculatori, una gestione dei disastri spesso inadeguata e il trauma derivante da eventi tanto apocalittici quanto repentini.
Quota zero. Messina dopo il terremoto: la ricostruzione infinita
Pietro Saitta
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2013
pagine: 243
"Quota zero" è uno studio sulla lunga durata di un disastro e sull'ordine sociale derivato da un evento apocalittico come il terremoto di Messina del 1908. La città dello Stretto viene qui vista come uno dei primi spazi di applicazione di quella shock economy che, secondo orientamenti prevalenti, sarebbe tipica della contemporaneità e del neoliberismo. Secondo l'autore, però, molte delle forze attive nel contemporaneo capitalismo dei disastri sarebbero state all'opera nella città siciliana già all'inizio del secolo scorso. Al punto che Messina ha finito con l'anticipare di decenni tutte le contraddizioni del capitalismo contemporaneo. Pietro Saitta ripercorre la storia di Messina, dei suoi abitanti marginali e del Mezzogiorno, alla luce di categorie analitiche mutuate dagli studi postcoloniali e subalterni, oltre che dalle teorie sul sistema-mondo. Testimoni privilegiati e diretti sono differenti generazioni di reietti dei cantieri edili, di abitanti delle baracche e simili figure ugualmente impegnate a sopravvivere e "resistere", sfruttando gli interstizi lasciati liberi da un sistema pervasivo e spietato che si rinnova da decenni. Quel che discende da questo sforzo è una visione intorno a un evento centrale della storia nazionale, delle utili osservazioni comparative sulla gestione dei disastri nel nostro paese e l'avanzamento di una proposta metodologica nei termini di un approccio alla ricerca sociale teso a coniugare storiografia, sociologia... Prefazione di Biagio Oriti.
Sanità e governance territoriale: il caso dell'assistenza integrata all'ictus
Domenica Farinella, Pietro Saitta, Guido Signorino
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 288
Il volume, analizzando i modi attraverso cui 6 regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Marche, Toscana, Campania e Calabria) affrontano l'applicazione delle linee-guida sull'ictus, offre uno spaccato sul cambiamento organizzativo dei sistemi sanitari. L'icuts è una patologia diffusa, altamente mortale e invalidante, le cui conseguenze possono essere mitigate o annullate dalle moderne tecniche di trattamento in reparti attrezzati e dal costo contenuto (le Stroke Unit), al centro di un'articolata "filiera" chiamata Rete Stroke. Malgrado le evidenze scientifiche sulla loro efficacia e l'accordo Stato-Regioni definito nel 2005, il livello di attuazione delle Stroke Unit e delle Reti Stroke è nelle regioni italiane estremamente disomogeneo. Attraverso interviste in profondità e focus group con gli attori regionali del processo di implementazione (medici, dirigenti e politici), questo studio indaga le principali motivazioni che spiegano le differenze tra le aree osservate. In particolare vengono analizzate: le agende dei decisori pubblici, il ruolo dei budget regionali, la complessità strutturale, le differenze organizzative, le forme di competizione tra strutture e livelli sanitari, tra ambiti disciplinari e professionisti della salute, i rapporti di potere e le pratiche informali.
Il petrolio e la paura. Popolazioni, spazio e altra economia nelle aree a rischio siciliane
Pietro Saitta
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2010
pagine: 128
Nel corso degli anni Cinquanta la Sicilia aderì con estrema convinzione al mito e alla "narrazione industriale" portati avanti da personaggi come Matteis e i teorici dello sviluppo. In brevissimo tempo l'isola prese a ospitare un.impressionante concentrazione di poli petrolchimici che avrebbero dovuto impiegare migliaia di ex contadini e portare finalmente la modernità nell'area. A distanza di sessant'anni gli effetti del processo di modernizzazione appaiono evidenti: disoccupazione, malattie da industrializzazione, paura, devastazione ambientale e sottrazione dei territori costituiscono la reale faccia del sogno di progresso. Questo studio qualitativo, realizzato nell'ambito di un progetto di ricerca dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, affronta il tema delle paure e delle aspirazioni dei residenti nelle aree a rischio della regione Sicilia alla luce dei fallimenti del corrente modello di sviluppo.
Spazi e società a rischio. Ecologia, petrolio e mutamento a Gela
Pietro Saitta
Libro: Libro in brossura
editore: Think Thanks
anno edizione: 2009
pagine: 208
Una storia locale? Non esattamente. Gela, la città siciliana che fa da sfondo a questa ricerca, incarna questioni più ampie, connesse alla relazione tra grande capitale e territori periferici. Parlare di Gela significa discutere degli esiti dell'industrializzazione diretta centralmente, del sottosviluppo, del ricatto occupazionale, dell'incertezza, del rischio sanitario e della resistenza che esso genera. Spazi e società a rischio presenta una severa analisi della relazione tra capitale e consenso, tra industria e paura, tra impresa e politica, tra salari industriali e consumi. Uno studio di comunità che non lascia molto spazio alla speranza, ma che non rinuncia a individuare percorsi di cambiamento e liberazione.