Libri di S. Vertone
Il kitsch
Hermann Broch
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2022
pagine: 176
Hermann Broch (1886-1951), il narratore de I sonnambuli e de La morte di Virgilio ha scritto una serie di interventi sul tema del Kitsch tra il 1933 e il 1950, tra l'avvento del nazismo e il suo esilio in America. «La critica di Broch è radicale, senza appello» scrive Luigi Forte nel saggio che accompagna questa edizione. «Il Kitsch infatti, secondo Broch, lungi dal dare senso e nuovi valori alla vita, le sottrae ogni significato e ripete cliché e formule già ampiamente sperimentati; va in direzione contraria a quella suprema unità teologica o cripto-teologica a cui Broch aspira, moltiplicando il frazionamento, i comportamenti stagni, l'atomizzazione di una cultura già in avanzata fase di decomposizione. E tutto questo per riuscire gradevole, per blandire ed eccitare il pubblico, per stordirlo. L'arte, al contrario, proprio per realizzarsi come arte, dev'essere innanzi tutto impegno etico, rischio e ricerca personale, umile applicazione, affermazione di valori morali e metafisici. Egli ritiene dunque che il Kitsch non solo sia radicalmente estraneo all'arte, ma si configuri come un crimine, e tra i peggiori, contro l'uomo».
La cartella del mio bisnonno
Adalbert Stifter
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 1996
pagine: 162
Il kitsch
Hermann Broch
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2018
pagine: 170
«Permettetemi di cominciare con un avvertimento: non aspettatevi definizioni rigorose e nette. Filosofare è sempre un giocare di prestigio con le nuvole, e la filosofia estetica non sfugge a questa regola. Quindi, se di quando in quando affermerò che quella nuvola lassù sembra un cammello, siate cortesi come Polonio e datemi ragione. Non parlerò propriamente dell'arte, ma di un determinato comportamento nei confronti della vita. Il Kitsch non potrebbe infatti né sorgere né prosperare se non esistesse l' Uomo-del-Kitsch, l'amatore del Kitsch, colui che come produttore d'arte produce il Kitsch e come consumatore d'arte è disposto ad acquistarlo e perfino a pagarlo assai bene. Presa in senso lato l'arte è sempre il ritratto dell'uomo del tempo, e se il Kitsch è menzogna (esso viene spesso, e a ragione, definito così), questa menzogna ricade su colui che ne ha bisogno, e cioè su chi si serve di questo specchio destinato a imbellettare e falsificare le cose per riconoscersi nell'immagine contraffatta che gli rimanda e per assumersi (con un piacere, entro certi limiti, sincero) la responsabilità delle proprie bugie. È questo il fatto di cui ci occuperemo».
Il capitale finanziario
Rudolf Hilferding
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 544
A un secolo di distanza, di fronte al fallimento della teoria economica dominante nell'interpretazione e nella cura della grande contrazione, è giunto il momento di riscoprire Hilferding. La sua penetrante analisi del denaro, del credito, della società per azioni e della borsa fornisce al lettore contemporaneo le coordinate basilari per indagare sulle determinanti degli odierni processi di concentrazione finanziaria e delle attuali crisi economiche, e offre spunti fecondi per una nuova teoria generale dei meccanismi di riproduzione e crisi del capitale, dello Stato e della lotta tra le classi e tra le nazioni per la conquista del potere. Un libro che annoda i fili di una riflessione partita da Marx sulle contraddizioni di un sistema in cui i rapporti tra uomini sono celati dietro rapporti tra cose e il cui nesso costitutivo ha assunto la forma di "un misterioso oggetto la cui ingannevole luce abbaglia tuttora la vista degli economisti, che non si sono ancora decisi a chiudere gli occhi di fronte al suo splendore". Introduzione di Emiliano Brancaccio e Luigi Cavallaro.
La fine dell'utopia
Herbert Marcuse
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2008
pagine: 158
Pochi testi come questa discussione del filosofo francofortese con gli studenti della Libera Università di Berlino Ovest restituiscono le atmosfere, la vivacità intellettuale, il desiderio di cambiamento che trovò espressione nei movimenti giovanili del '68. Marcuse discute con gli esponenti del movimento studentesco le forme e le strategie di una opposizione radicale nelle società sviluppate dell'Occidente e come questa possa ricollegarsi alle lotte di liberazione nel terzo mondo, in primo luogo quella vietnamita. Secondo Marcuse la fine dell'utopia non vuol dire che ad essa dobbiamo rinunciare, ma che la trasformazione profonda dei rapporti sociali è divenuta una possibilità resa concreta dal poderoso sviluppo delle forze produttive e intellettuali, che la soggettività dei movimenti è chiamata a liberare dalla gabbia dello sfruttamento e dell'ordine costituito.
Nella solitudine dei campi di cotone e altri testi
Bernard-Marie Koltès
Libro
editore: Ubulibri
anno edizione: 2003
pagine: 212
Madre Courage e i suoi figli
Bertolt Brecht
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2002
pagine: 178
La cultura degli italiani
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1994
pagine: 176
In un brevissimo volgere di tempo, il tema dell'identità nazionale si è collocato al centro del dibattito politico-culturale del nostro paese. Tuttavia la discussione si è concentrata in particolare, in una fase di profonda trasformazione e perdita dei riferimenti ideologici tradizionali, sulla dimensione più propriamente politica. Questo libro invece intende fare il punto su che cosa sono gli italiani dal punto di vista della cultura: la cultura delle élites, ma anche la cultura popolare, diffusa; la cultura dei cittadini e la cultura che permea le istituzioni. di scena si susseguono ad un ritmo irresistibile. media. Fortuna del testo.