Libri di Sonia Gentili
L'idea di poesia nel Medioevo
Sonia Gentili
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2025
pagine: 204
Che cos’è la poesia e da dove nasce? Qual è il suo oggetto e che rapporto ha con la vita? A queste domande il Medioevo ha dato risposte inaspettatamente “moderne”, liberandosi progressivamente dell’idea platonica di una poesia ispirata da Dio e specchio di verità eterne, e approdando pian piano alla rappresentazione della poesia come traccia del vissuto, cioè di oggetti immersi nel flusso dell’esperienza, per questo mutevoli, instabili e destinati a scomparire e del poeta come di un essere che trasforma il proprio desiderio in produzione di immagini. Ne emerge una diversa idea di mimesis – non lo specchio di un oggetto immutabile, ma la traccia della sua epifania momentanea e della malinconia del poeta – che comporta un riposizionamento del Medioevo nella storia dell’idea di poesia.
Un giorno di guerra
Sonia Gentili
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2024
Il tempo della realtà è un solo giorno, perché una sola occasione è data alla realtà, ed è un giorno di guerra: quella che i viventi combattono dalla nascita per restare vivi, le guerre storiche di ieri e di oggi, la guerra delle scelte e delle relazioni affettive. Da questo tempo reale, limitato e incessantemente dialettico, e in particolare dal conflitto tra oggetto e sguardo, nasce anche la poesia. Nella sezione Roma 1944 / 2024 il nano Elia di Piazza Armenia ucciso per sbaglio dalla contraerea è inventato, come è inventata la bambina che incontra il partigiano in Via Rasella. Lui, il partigiano, invece è esistito davvero: si tratta di Rosario Bentivegna, coraggioso esecutore dell'azione antitedesca che ebbe luogo in quella strada il 23 marzo 1944. L'espressione «ibn sharmuta» che ricorre nella poesia Soldati è l'insulto per eccellenza nel mondo arabo ("figlio di puttana"). Altre evidenti allusioni alla realtà contemporanea disseminate nel libro potranno essere facilmente colte dal lettore.
Favole per credere alle favole
Sonia Gentili
Libro: Copertina morbida
editore: Ali Ribelli Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 56
Un bambino sdraiato sotto un albero che non vuole credere alla forza dell'immaginazione e una bambina che lo convince del contrario raccontandogli nove favole. Nove operette morali sul bisogno di capire e sul piacere fantasticare, sul mistero del canto e su quello della visione, sul regno dell'amore e su quello della guerra, sull'avventura di nascere e camminare, viaggiare e dirsi addio. Un incontro con grandi protagonisti della letteratura - Socrate, Ulisse, Machiavelli, J.L. Borges e altri - che animano in veste di personaggi queste brevi narrazioni. Età di lettura: da 10 anni.
Cosmogonia
Sonia Gentili, Daniela Monaci
Libro: Libro in brossura
editore: Ensemble
anno edizione: 2022
pagine: 64
La mostra Cosmogonia ospita il dialogo sensoriale tra le opere di Daniela Monaci e le poesie di Sonia Gentili trasformate in installazioni visive dal collettivo artistico L'uomo che non guarda (Sonia Gentili e Ambrogio Palmisano). Cosmogonia è Il moto degli elementi naturali, l'emersione delle forme e la loro metamorfosi come immagini del ciclo vitale dell'universo stesso e di quello dell'io, in una continua dialettica tra fluido e cristallizzato, tra temporalità e atemporalità. Il volume oltre a essere un'opera a sé, è il catalogo della mostra che si terrà al Museo Bilotti (Villa Borghese) di Roma fino al 4 settembre 2022. Sonia Gentili, docente universitaria (Sapienza Università di Roma), poetessa e scrittrice (premio Viareggio, premio Pisa, premio Novaro-Accademia dei Lincei). Vive e lavora tra Roma e Parigi. Daniela Monaci, artista visiva. Dal 1994 le sue opere sono esposte in numerose gallerie e sedi istituzionali, in Italia e all'estero. Vive e lavora a Roma. Ambrogio Palmisano, regista e video artista, vive e lavora a Bari. Insieme a Sonia Gentili ha dato vita al collettivo artistico L'uomo che non guarda.
Dante e il suo tempo nelle biblioteche fiorentine. Volume Vol. 2
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Mandragora
anno edizione: 2022
pagine: 352
Il volume, in due tomi, risponde a un progetto scientifico bipartito che vede da un lato l’approfondimento d’indagine sui testimoni fiorentini delle opere dantesche, dall’altro l’innovativo studio sulla formazione culturale di Dante a Firenze, attraverso il recupero e lo studio organico delle testimonianze manoscritte dell’antica biblioteca conventuale di Santa Croce. Il primo tomo è aperto dalle testimonianze storiche e biografiche antiche sul poeta e la sua opera; i suoi scritti sono poi presentati ed esaminati all’interno di tre distinte categorie: 1. Opere volgari; 2. Opere latine; 3. Opere di incerta attribuzione ognuna delle quali contiene, a conclusione dei saggi introduttivi a firma dei massimi specialisti, le schede descrittive e storico-critiche dei manoscritti e degli antichi stampati conservati a Firenze, ma anche dei testimoni di sicura origine fiorentina richiamati nei saggi introduttivi, accompagnate da un ricco apparato iconografico. In chiusura si trova poi il Censimento del patrimonio librario antico dantesco fiorentino, un repertorio mai prima d’ora realizzato che offre in forma sintetica di Index e con dati essenziali un quadro esaustivo e ragionato di tutti i manoscritti, incunaboli ed editiones principes conservati a Firenze per ogni opera di Dante. Il secondo tomo (Leggere e studiare nella Firenze di Dante: la biblioteca di Santa Croce) è dedicato allo studio del nucleo antico dei libri posseduti dalla biblioteca conventuale della basilica fiorentina e realizza un’istanza di ricerca messa a tema dagli studi danteschi – senza poi essere svolta – almeno dagli anni sessanta del Novecento e qui approfondita storicamente e sistematicamente sugli esemplari dei classici antichi e medievali di una biblioteca realmente esistente al tempo di Dante, e verosimilmente da lui frequentata, come conferma il cenno autobiografico inserito nel Convivio (II XII 7). Si offre quindi per la prima volta un approfondimento catalografico dell’antica biblioteca conventuale (schede di 93 mss.), corredato da un nuovo insieme di strumenti che sarà essenziale anche per la prosecuzione del lavoro: l’edizione critica del catalogo quattrocentesco (ms. BNCF, Magl. X.73) e le schede prosopografiche dedicate agli uomini del convento – possessori di libri, bibliotecari, copisti e altre figure – i cui nomi emergono dalle pagine dei codici studiati.
I quattro gesti della creazione
Sonia Gentili
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2020
pagine: 108
"I quattro gesti della creazione" sono quelli con cui un mondo, un'opera d'arte, un essere vivente vengono alla luce, vivono e poi tornano ad dissolversi nel buio. Le quattro sezioni del libro - Nascita, Nome, Tempo, Buio - rifiutano il mito della creazione divina - il gesto fuori dal tempo, imperturbabile - e abbracciano la realtà della generazione "terrena" il cui gesto - dare alla luce - è immerso nel tempo, nel dolore, nel cerchio della vita e della morte. Di quest'opera l'autrice ha in preparazione una versione per il teatro, che esplora sul nesso tra parola poetica e gesto corporeo.
Poesia e libertà. Testi e immagini da un laboratorio
Libro
editore: Ensemble
anno edizione: 2020
pagine: 156
«Il laboratorio di cui questo libro è frutto, nato dagli incontri da me guidati nell’ambito di Officina poesia, iniziativa di Monteverdelegge, è cresciuto attorno a questo io posto al margine ma centrale in ognuno di noi: alla voce emersa in ciascuno nel corso dei sei anni in cui il laboratorio è vissuto (2013-2018), anche grazie ai poeti (oltre a me, Silvia Bre, Maria Grazia Calandrone, Claudio Damiani, Luigi Trucillo) intervenuti negli incontri. Questo laboratorio e questo libro sono il documento di una pratica della poesia nata in opposizione al concetto aberrante di “scuola di scrittura”, le cui implicazioni commerciali e omologanti sono incompatibili con la letteratura e con la sua libertà». (La curatrice)
I filosofi
Sonia Gentili
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 122
Nelle capitali di un grande impero in agonia si gioca l'eterna partita tra vincitori e vinti della storia. Nel li secolo dopo Cristo da Alessandria d'Egitto a Cesarea, da Roma a Costantinopoli si consuma lo scontro tra due intellettuali, il pagano Celso e il cristiano Origene. Dottrine e fedi sembrano trionfare cancellando chi, come Celso, non crede nell'atto di credere, ma ogni dogma si rivela alla fine instabile e illusorio. L'altra partita giocata nel romanzo è quella tra forza delle immagini e ambizione della ragione, tra l'ideologia che vorrebbe portare la verità e l'immagine poetica, irriducibile a una sola verità ma specchio del mistero polimorfo dell'esistenza.
Novecento scritturale. La letteratura italiana e la Bibbia
Sonia Gentili
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2016
pagine: 263
Il Novecento riformula attraverso la Bibbia i suoi grandi temi - la violenza necessaria alla rivoluzione, l'assenza di Dio e la solitudine dell'uomo, l'amore e la solidarietà umana e, sul piano espressivo, la grande questione del realismo nell'arte - in forma "aperta", ambigua, problematica: in forma, cioè, di mito e di immagine letteraria. Così rielaborano la Bibbia Giovanni Pascoli, Giorgio Bassani, Primo Levi, Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Giovanni Testori, secondo una via segnata nell'Ottocento da Giacomo Leopardi ed Hermann Melville, inclusi nel libro come prologo e fondamento dell'esperienza novecentesca.
L'uomo aristotelico alle origini della letteratura italiana
Sonia Gentili
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 278
con rigore euclideo poche linee concettuali congiungono in figura compatta temi chiave della letteratura italiana delle origini: sono le linee tracciate dall'indagine aristotelica intorno all'uomo. Alla straordinaria avventura linguistica e concettuale di Taddeo Alderotti, autore del più antico volgarizzamento dell'Ethica aristotelica, seguono opere in cui la letteratura è mezzo per realizzare l'umano desiderio di conoscere, e indagine degli elementi che possono impedirne la realizzazione. Questa comune motivazione filosofica, ricca di conseguenze tecnico-linguistiche e morali, "fonda" la divulgazione scientifica del Convivio di Dante, la "filosofia del racconto" del Novellino, e il dibattito in poesia attorno alla natura dell'amore.
Dante e il suo tempo nelle biblioteche fiorentine. Volume Vol. 1
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Mandragora
anno edizione: 2022
pagine: 392
Il volume, in due tomi, risponde a un progetto scientifico bipartito che vede da un lato l’approfondimento d’indagine sui testimoni fiorentini delle opere dantesche, dall’altro l’innovativo studio sulla formazione culturale di Dante a Firenze, attraverso il recupero e lo studio organico delle testimonianze manoscritte dell’antica biblioteca conventuale di Santa Croce. Il primo tomo è aperto dalle testimonianze storiche e biografiche antiche sul poeta e la sua opera; i suoi scritti sono poi presentati ed esaminati all’interno di tre distinte categorie: 1. Opere volgari; 2. Opere latine; 3. Opere di incerta attribuzione ognuna delle quali contiene, a conclusione dei saggi introduttivi a firma dei massimi specialisti, le schede descrittive e storico-critiche dei manoscritti e degli antichi stampati conservati a Firenze, ma anche dei testimoni di sicura origine fiorentina richiamati nei saggi introduttivi, accompagnate da un ricco apparato iconografico. In chiusura si trova poi il Censimento del patrimonio librario antico dantesco fiorentino, un repertorio mai prima d’ora realizzato che offre in forma sintetica di Index e con dati essenziali un quadro esaustivo e ragionato di tutti i manoscritti, incunaboli ed editiones principes conservati a Firenze per ogni opera di Dante. Il secondo tomo (Leggere e studiare nella Firenze di Dante: la biblioteca di Santa Croce) è dedicato allo studio del nucleo antico dei libri posseduti dalla biblioteca conventuale della basilica fiorentina e realizza un’istanza di ricerca messa a tema dagli studi danteschi – senza poi essere svolta – almeno dagli anni sessanta del Novecento e qui approfondita storicamente e sistematicamente sugli esemplari dei classici antichi e medievali di una biblioteca realmente esistente al tempo di Dante, e verosimilmente da lui frequentata, come conferma il cenno autobiografico inserito nel Convivio (II XII 7). Si offre quindi per la prima volta un approfondimento catalografico dell’antica biblioteca conventuale (schede di 93 mss.), corredato da un nuovo insieme di strumenti che sarà essenziale anche per la prosecuzione del lavoro: l’edizione critica del catalogo quattrocentesco (ms. BNCF, Magl. X.73) e le schede prosopografiche dedicate agli uomini del convento – possessori di libri, bibliotecari, copisti e altre figure – i cui nomi emergono dalle pagine dei codici studiati.