Libri di Stefania Mazzone
Armanda Guiducci. Segreti e trasparenze politiche dei corpi narrati
Giulia Caruso, Stefania Mazzone, Laura Savelli, Viviana Vacca
Libro: Libro in brossura
editore: Algra
anno edizione: 2025
pagine: 140
Saggista, scrittrice, antropologa, critica letteraria, storica e poetessa, Armanda Guiducci ha tessuto un percorso teorico-politico poliedrico. Oltre gli steccati disciplinari tipicamente maschili, le sue scritture si muovono in una feconda contaminazione di generi attraversando un arco temporale che va dalle rivendicazioni femministe degli anni Settanta fino alle esplorazioni deterritorializzate del genere che hanno contraddistinto le soglie del nuovo millennio. Ridare voce alle donne, ridotte al silenzio dai processi di formazione della società moderna basata sulle tecnologie e sul lavoro industriale, escluse nelle e dalle città, diventa il paradigma di una condizione esistenziale collettiva. Le autrici esplorano le trame del pensiero di Guiducci per ribadire l’attualità e l’originalità della decostruzione degli stereotipi che nel tempo si sono cristallizzati intorno alla definizione del femminile e che sono stati interiorizzati. Narrare i meccanismi visibili e invisibili del potere patriarcale è, infatti, l’arma più radicale per un’interrogazione intorno all’identità femminile e per la costruzione di soggettività finalmente consapevoli e nuove.
Siete contente di essere donna? Esperienze di filantropia e istituzioni femminili nel Meridione d’Italia (XIX-XX sec.)
Andrea Giuseppe Cerra
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 186
«Una presa di coscienza insieme territoriale e collettiva che smuoverà l’iniziativa emancipatrice di una cittadinanza risignificante il lemma stesso di “donna” a cui l’aggettivo “nuova” aggiunge dimensione di riconoscimento e liberazione», (dalla prefazione di Stefania Mazzone). Il volume si propone di ripercorrere e approfondire alcune pratiche meridionali, analizzate allo scopo di recuperarne la dimensione nazionale e internazionale nelle azioni e nelle teorie. Così, dalla Legione delle Pie Sorelle, quale peculiare istituzione educativa, ad alcune esperienze significative dell’Ottocento borbonico in Sicilia, in funzione dell’istruzione e del lavoro femminili, in un continuo confronto tra pratiche e istituzioni, fino alle cooperative di donne di fine ’800 e inizi ’900 in Puglia, il filo conduttore della ricerca si snoda attraverso un contrappunto tra locale e globale, comprese le esperienze formative estere delle donne della filantropia patriottica, liberale e socialista del Meridione d’Italia.
L'avventura del corpo. La comunicazione corporea, una via verso l'emancipazione
Fabienne Martin-Juchat
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2024
pagine: 130
Il corpo e la comunicazione corporea sono centrali nella costruzione dell'identità umana. Questo libro offre una riflessione a partire dalle ricerche sull'antropologia del corpo e delle emozioni. La conoscenza del corpo, essenziale per l'emancipazione, si basa su un dialogo tra il sapere riflessivo e la pratica delle arti corporee, in particolare quelle che coinvolgono il tatto. La crisi sanitaria del COVID-19, interrompendo le pratiche sociali che implicano la vicinanza con gli altri e che incoraggiano la comunicazione corporea, sembra minacciare queste ultime: come reinventarle per preservare la costruzione armonica dell'identità? Inoltre, in contrasto con il nuovo culto dedicato al "dio corpo" sia da parte dei poteri del capitalismo sia da parte dei discorsi che, illudendosi di resistere ad esso, in realtà lo rinforzano, come rispondere alle necessità del corpo, senza rinchiudersi in un nuovo narcisismo?
Genealogie plurali. Per un lessico del pensiero critico
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2023
pagine: 167
L’intento del libro è di indagare la potenza costituente di un lessico della contemporaneità. Interrogarsi sui processi di metamorfosi e trasformazione delle parole in un’ottica transdisciplinare permette di evidenziare i nessi politici in trasformazione delle categorie classiche della politica, ma anche i processi di emersione di nuove chiavi interpretative alla luce dei cambiamenti globali in atto. Parole quali, “Violenze” e “Lavori” subiscono torsioni ridefinitorie rispetto alle emersioni plurali di soggettività “altre”, dentro un quadro normativo e dottrinario in crisi. Sul piano della materialità molteplice di un mondo multiversico e virtuale si ridefiniscono parole come “Corpi”, “Temporalità”, “Immaginazioni”, “Transizioni”, “Comune”, fino alla ridefinizione di categorie classiche della politica quali “Governamentalità”, “Femminismi”, “Guerre”, “Pacifismi”, “Segreti”. Nell’era dell’Intelligenza Artificiale, poi, la potenza di parole da risemantizzare quali “Macchine” e “Anomalie”, si sottopone alla prova dell’accesso democratico e dell’imprevisto rivoluzionario. Proposte per un vocabolario critico del XXI secolo, ipotesi generative di lavoro per l’esserci al plurale. Contributi di Alessandro Arienzo, Giulia Caruso, Andrea Giuseppe Cerra, Ubaldo Fadini, Fabienne Martin-Juchat, Nicolas Martino, Stefania Mazzone, Thierry Ménissier, Giovan Giuseppe Monti, Massimo Occhipinti, Alessio Porrino, Simone Rinaldi, Pietro Sebastianelli, Viviana Vacca, Adriano Vinale.
Strèuse. Strane e straniere in Sicilia
Marinella Fiume
Libro: Libro in brossura
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2023
pagine: 216
Tante le “straniere” (Strèuse) che dalla fine del Settecento, visitarono la Sicilia o vi si stabilirono. Donne avventurose, come le viaggiatrici, che certo apparivano “strane” nello scenario in cui si trovarono ad agire: per il loro coraggio, la loro sfrontata audacia, il loro spirito di sacrificio, la loro pretesa di esistere, la loro diversità, il loro volersi prendere la parola, l’esercizio dei diritti, in una parola la loro visibilità. Sono regine senza corona, donne di fuora, strane e straniere, appunto. L’immaginario e talvolta il destino le conduce alla costruzione della loro identità femminile e al ribaltamento dal silenzio alla parola, dal privato alla scena pubblica, dalla resa al protagonismo. I sobri ritratti contenuti in questo volume, non tutti biografie, singoli medaglioni isolati, alcuni di figure femminili pochissimo documentate, che colmano vuoti di memoria e narrano una disparata – seppur per forza di cose episodica – molteplicità di storie, voci, sguardi, spalmati in un tempo lunghissimo la cui lettura in sequenza permette di rendersi conto di come la presenza delle donne, sia una eredità in corso di riconoscimento – seppur tardivo. Ogni figura può leggersi infatti come un piccolo tassello per la costruzione e valorizzazione della memoria e della storia delle donne. Una piccola opportunità, questa, per fare uscir le voci di donne dal silenzio e toglierle dai margini a cui il sesso, la storiografia e la geografia ha relegato le siciliane. Scrivere/leggere di loro è ripercorrere le tappe della modernizzazione del nostro Paese perché anche le Siciliane hanno contribuito alla crescita sociale dell’isola, pur nel colpevole silenzio delle fonti. Prefazione di Stefania Mazzone.
La questione delle emergenze fra libertà e sicurezze
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2022
pagine: 326
Il volume si propone di mettere in luce come in circostanze emergenziali causate da guerre, situazioni straordinarie di disordine pubblico, atti di terrorismo, crisi economiche, calamità naturali o pandemie si verifichino torsioni degli ordinari meccanismi di funzionamento dell’ordinamento socio-giuridico-politico e si alterino gli equilibri nella gestione dei poteri dello Stato, anche alla luce delle trasformazioni dei territori. La disciplina delle emergenze, sotto il profilo storico-giuridico, è di straordinario interesse poiché impone non soltanto una riflessione intorno alle categorie di “stato di emergenza” e “stato d’eccezione”, ma anche intorno al tema della relatività dei diritti, in un’ottica politologica. Sotto il profilo socio-demografico, le emergenze impongono una necessaria ricognizione, in termini qualitativi e quantitativi, delle risorse umane e materiali specifiche dei territori e della loro progettualità in transizione. Un affresco a più voci, di taglio multidisciplinare, all’altezza delle sfide epistemologiche della complessità.
Genere femminile. Per una narrazione delle donne fra luoghi, diritti, politica e mercato del lavoro
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2020
pagine: 240
La questione delle implicazioni socioculturali nella definizione del "genere" è un argomento abbondantemente trattato nel dibattito scientifico e costituisce da decenni un paradigma attraverso il quale declinare i fenomeni non solo sociali. Il volume raccoglie i contributi di diversi autori, provenienti da differenti aree disciplinari e ha l'obbiettivo di rappresentare, in un quadro composito ma complementare, dimensioni dell'agire umano in cui le donne agiscono, o hanno agito, trascendendo (o prescindendo da) il ruolo in cui la cultura le aveva o le ha relegate. Una riflessione caleidoscopica sui luoghi, sui diritti, sulla politica, sul mercato del lavoro quale precisa prospettiva di posizionamento degli autori: affrontare la "questione femminile" come una "questione generale" della dimensione sociale, nella convinzione, da diverse angolazioni epistemologiche, che la risposta emancipativa alla questione femminile rappresenti una conquista in termini di diritti e di libertà per l'intera società, nel riconoscimento delle differenze.
Generose utopie. Il giornalismo politico di Guido Dorso (1919-1925)
Stefania Mazzone
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2019
pagine: 222
Seta e anarchia. Teorie e prassi degli anarchici italiani a Paterson
Stefania Mazzone
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 169
Tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, il fenomeno dell'emigrazione politica dall'Italia verso l'estero in generale e in America in particolare, vede un notevole incremento a causa della lunga stagione emergenziale inaugurata da Francesco Crispi e, fondamentalmente, mai abbandonata dall'ordinamento italiano. Accanto all'emigrazione per motivi economici, quella per motivi politici si sviluppa e si intreccia con la storia del movimento operaio internazionale, le sue tante tendenze, la Prima e la Seconda Internazionale e i suoi protagonisti. La città di Paterson diventa esemplare del dibattito e della prassi politica di questo composito movimento e, soprattutto, della realtà anarchica. Accanto alla sterminata pubblicistica ivi prodotta, anche nuove pratiche di solidarietà sociale femminile e di espressione artistica politicamente impegnata sono indagate e criticamente ricostruite.
Narrare le migrazioni. Tra diritto, politica, economia
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2019
pagine: 504
L'idea di questo volume a molte voci si muove nell'ambito culturale e semantico della dimensione del concetto di umanità, definito a partire dalla mobilità. I testi che lo compongono propongono, attraverso le diverse dimensioni del sapere, dall'operativo al giuridico, dallo storico al filosofico, dall'antropologico al sociologico e al politologico, una definizione sincronica, diacronica, ma anche acronica di umanità. Una sorta di cassetta degli attrezzi, agile e variegata, per chi voglia, a diversi livelli, trovare strumenti di riflessione, approfondimento, intervento nell'ambito della dimensione delle migrazioni umane. Cogliendo l'urgenza del tema, il volume si costruisce intorno al carattere innovativo dell'approccio. Un'esperienza di ricerca e di pratica, secondo i tempi dettati dall'agenda dei fatti e degli interventi su questi: una prassi in narrazione.
Passioni e artificio. Individuo e ordine sociale nella filosofia di David Hume
Stefania Mazzone
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 144
Filosofia del corpo. Il desiderio immaginativo
Stefania Mazzone
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2013
pagine: 168
Fra i molti meriti di questo libro di Stefania Mazzone, vi è quello di essere riuscita a inserire la trattazione del problema del corpo lungo un percorso che opportunamente muove da Platone e approda al contemporaneo pensiero della differenza sessuale, e dall'altro mostrando in maniera molto convincente la connessione fra la questione della corporeità, da un lato, e quella del desiderio e della sessualità dall'altra. È questo, infatti, il filo rosso che percorre pressoché tutte le pagine del libro, e che conduce poco alla volta il lettore alla perlustrazione di quella sorta di continente inesplorato che è appunto il corpo. Pur perfettamente "disincantata", perché intrinsecamente persuasa della grande lezione desunta dal "pensiero negativo", l'analisi di Stefania si misura non solo con gli autori che più esplicitamente hanno posto al centro il corpo desiderante, ma si confronta anche con i punti alti della tradizione occidentale, Aristotele e Spinoza soprattutto, riscrivendo per ampi tratti una storia troppo spesso trascurata o comunque non adeguatamente valorizzata.

