Libri di Steven Heller

Negli anni '80, il geekdom era il nuovo rock'n'roll, i Pokemon e la PS2 tenevano occupati i bambini, un sito web chiamato Amazon aveva appena realizzato un profitto e i social media stavano iniziando la loro corsa al dominio del mondo. Assaporate un decennio di pubblicità di riviste di cibo, alcolici, viaggi, auto, moda e bellezza, date in pasto a una nazione affamata di tecnologia ma sempre più ansiosa dopo l'11 settembre.

Mettetevi comodi con questa antologia di pubblicità di metà Novecento e tornate indietro nel tempo all’apice del consumismo statunitense del dopoguerra, quando più di un Don Draper in carne e ossa sgobbava giorno e notte per vendere qualunque cosa, dai corsetti alle pistole, all’insegna di un capitalismo sensuale e spensierato. Introduzione di Steven Heller.

Che sia luogo reale, costrutto umano, idea o superstizione, l'inferno occupa un posto d'onore nelle culture e nelle religioni di tutti i tempi. Ad andarli a cercare, gli inferni sono molteplici, e ognuno è angosciante a modo suo. La loro essenza però li accomuna tutti: sono luoghi terribili sorvegliati da uno o più spiriti malvagi, dove la pena si articola in vari livelli di dannazione. Chi volesse avventurarsi in questo pericoloso viaggio oltre i cancelli dell'oltretomba troverà la sua guida in due autori e grafici straordinari: Steven Heller e Seymour Chwast. E come Dante sulle orme di Virgilio potrà farsi guidare attraverso i regni oscuri più scottanti (o ghiacciati!) che si annidano nel cuore dell'immaginazione umana: la Geenna nell'ebraismo, il Jahannam sunnita, l'inferno swahili, il mito maya di Xibalbá e moltissimi altri, senza dimenticare ovviamente l'inferno dantesco e tutti i personaggi che l'inferno l'hanno creato o visitato, rendendosi protagonisti di discese più o meno fortunate. Un libro per scoprire quanti di questi luoghi di dannazione esistono o sono esistiti nei mondi extra-dimensionali e inter-spirituali che tanto influenzano mente e corpo. Perché nella mente umana l'inferno sfugge a qualsiasi comprensione, ma risulta inequivocabilmente reale.

Per chi pensava che il digitale preannunciasse la fine di un’epoca, l’illustrazione è viva e vegeta. Anzi, i nuovi strumenti le hanno conferito rinnovato vigore. Steven Heller e Julius Wiedemann presentano un’istantanea della “nuova età d’oro dell’illustrazione”, riunendo gli artisti di maggior talento al mondo.

Consumare con moderazione. Come vendere i più piacevoli vizi Vizi o virtù: alcol e tabacco diventano, nelle mani dei pubblicitari, una vera festa per gli occhi. Questa lussuosa raccolta di annunci pubblicitari mostra come la rappresentazione di questi prodotti possa spaziare dall’eleganza all’anticonformismo, rivelando il modo in cui le industrie hanno invogliato i loro clienti a bere e a fumare durante tutto il XX secolo. Le tendenze di ogni momento in materia di alcol e fumo sono immortalate con esuberanza, pagina dopo pagina, attraverso le immagini di brand profondamente radicati nella cultura popolare americana: praticamente chiunque saprebbe riconoscere marchi iconici come Marlboro Man o Spuds MacKenzie, divenuti ormai così familiari da poter apparire nelle pubblicità anche senza l’immagine del prodotto. Altri pubblicitari hanno ideato astuti approcci subliminali per vendere i loro articoli, come conferma lo strepitoso successo della campagna Absolut. Persino alcuni medici contribuirono a una perversa propaganda, dichiarando che il fumo calma i nervi e dà sollievo alla gola, o lodando il liquore come magico elisir capace di donare popolarità. Sia che godiate nel crogiolarvi in simili piaceri proibiti, o che preferiate assaporarli solo con gli occhi, non potrete resistere all’eccitante esplorazione di questo vivace – e a volte controverso capitolo della storia della pubblicità.

La reputazione dell'Europa come centro del mondo culinario è confermata da questa vasta gamma di menu di ristoranti di tutto il continente. Dagli esagerati conti dei banchetti reali alle deliziose grafiche minimaliste di metà secolo, le abitudini gastronomiche di decine di Paesi europei sono svelate in questo enciclopedico compendio di design.

L'America degli anni Sessanta trasmetteva ottimismo e un brillante futuro economico. I pubblicitari invitavano gli americani a consumare in maniera spropositata. Questa raccolta di pubblicità presenta star come Sean Connery, Woody Allen, Salvador Dalí e Sammy Davis Jr. che sponsorizzano qualsiasi cosa, dal bourbon ai vestiti, in un'epoca nota per i suoi estremi.

Questo volume offre una panoramica completa e nostalgica della pubblicità degli anni Settanta. Mentre la televisione e gli altri media iniziavano a competere per i dollari della pubblicità, nuove idee venivano incorporate in un mondo post-hippie in cui la discoteca si scontrava con il punk, e la coscienza sociale, la salute e la consapevolezza ambientale si scontravano con la Me Generation.

L'emergere del mondo digitale segnalava un cambiamento incombente nell'industria pubblicitaria. I contanti, la cocaina e i Calvin erano ancora i punti fermi di un consumismo sfacciato. Con i telefoni cellulari dietro l'angolo e la morte della stampa nell'aria, gli inserzionisti continuavano a investire ingenti somme di denaro in uno dei decenni più scandalosi, sgargianti e prosperi del XX secolo.

Un pratico catalogo di cento tra gli illustratori i più celebri e affermati al mondo. Questa panoramica di artisti internazionali, tra cui Istvan Banyai, Gary Baseman, Seymour Chwast, Paul Davis, Brad Holland, Mirko Ilić, Anita Kunz, e Christoph Niemann, documenta tutto il dinamismo e la ricchezza della scena attuale dell’illustrazione. Ogni artista è introdotto da un autoritratto, alcuni lavori del suo portfolio e una breve descrizione a cura di Steven Heller, con una lista supplementare di mostre e pubblicazioni scelte. Nell’introduzione, Steven Heller descrive il dinamico mondo dell’illustrazione contemporanea e tutte le sfide che ha incontrato nel processo di selezione in un genere così competitivo e mutevole.

Progressive Magazine Design of the Twentieth Century. Rivista di design: si tratta di una ricognizione storica dell'avanguardia culturale e di giornali e riviste politiche dai primi anni del 20. secolo fino a oggi.