Libri di Vania Maffeo
Intelligenza artificiale e processo
Gaia Tessitore, Andrea Alberico, Concetta Bottino, Francesco D'Urso, Michela Tuozzo, Valeria Marzocco, Silvia Rusciano, Raffaele Cantone, Paolo Bonini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 256
L'applicazione dell'intelligenza artificiale al processo è piena di incognite; vi sono gli entusiasti, che prevedono la futura scomparsa di gran parte di giudici e avvocati, e vi sono gli scettici, che pensano che il processo giurisdizionale sia qualcosa di così umano che non potrà mai essere sostituito dall'intelligenza artificiale. Nessuna delle due tendenze è giusta. In questo libro l'impatto dell'intelligenza artificiale viene analizzato in modo realistico, evidenziando gli ambiti in cui essa è già utilizzata, anche se magari senza la dovuta consapevolezza, e gli ambiti in cui verrà utilizzata in futuro. Ciò cambierà completamente l'approccio a questioni importanti come la valutazione del periculum in mora per emettere una misura cautelare, la valutazione delle prove e anche la motivazione delle decisioni giudiziarie, che saranno modificate o scompariranno in un numero rilevante di casi. Infine, si analizza l'importanza che tutto ciò avrà in relazione ai diritti umani. Il libro "Intelligenza artificiale e processo" analizza anche l'incidenza del "fattore umano" sulla giustizia, scoprendo qualcosa di insolito, ossia che questo fattore può essere imitato in un numero elevato di casi da una macchina e che, quindi, ciò potrebbe portare a una riformulazione di alcuni dei più tradizionali principi processuali.
Principi costituzionali e riforma della procedura penale. Giornate di studio per Giuseppe Riccio 8-9 ottobre 2021
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2023
pagine: 204
Ricordare Giuseppe Riccio era un dovere per i suoi allievi ed era un dovere farlo nella Sua Università, l'Università degli Studi di Napoli Federico II. L'idea di un convegno in memoria è stata rafforzata dalla coincidenza con i trent'anni dalla pubblicazione di «Principi costituzionali e riforma della procedura penale», testo al quale il Professore era molto legato e che conteneva la messa a punto delle ragioni culturali della riforma accusatoria del processo. L'intera vita accademica del Maestro si è orientata verso una lettura politica della procedura penale, al fine di cogliere le interrelazioni tra principi, disposizioni, norme, storia e prassi in una dimensione ancorata alla Costituzione, di cui era formidabile interprete. Le giornate di studio raccolgono eccellenti contributi su temi collegati alle riforme in itinere del rito penale, nel tentativo di attualizzarne le prospettive e, soprattutto, di cogliere la continuità di obiettivi tra le esperienze e le ragioni della riforma originaria del 1988, quelle auspicate dalla Commissione Ministeriale da Lui presieduta e quelle prospettate dalla riforma Cartabia. L'occasione ha consentito di rivivere i fermenti riformatori vissuti insieme al Maestro (e a molti dei relatori) riflettendo su contenuti e principi messi da parte troppo in fretta per inseguire mutazioni parziali e disorganiche del processo penale.
Tempi e «nomina juris» nelle indagini preliminari. L’incertezza del controllo
Vania Maffeo
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2020
pagine: 176
Subito dopo il varo del codice vigente, la fase investigativa ha rivelato una crescente alterazione della sagoma, in origine concepita come un’inchiesta preliminare quasi priva di connotati probatori ed essenzialmente strumentale alla scelta sull’azione; i ritocchi alla disciplina – in parte dovuti al riacuirsi del crimine organizzato – hanno contribuito a trasfigurare il modello, con simmetrico depauperamento dello stadio dibattimentale. Ed ecco che il tema dei controlli sul potere investigativo del pubblico ministero emerge in tutta la sua criticità. Base di partenza è la struttura della fase desumibile dalle sue coordinate spazio-temporali. Il tempo riguarda la durata, che procede ben oltre le barriere formali, a partire dalla collocazione del dies a quo. Lo spazio orienta il campo applicativo delle indagini nel perimetro mutevole degli addebiti sommari. Entrambi i fattori, forse sfuggiti alla lungimiranza dei codificatori, richiedono di ricalibrare e irrobustire il regime delle verifiche sull’opera inquirente.
I profili processuali della sospensione con messa alla prova
Vania Maffeo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2017
pagine: 256
Sovraffollamento carcerario e carichi processuali sempre crescenti sono i fattori che hanno indotto il legislatore a sperimentare nuove soluzioni, nella prospettiva di restituire al sistema giudiziario e a quello penitenziario le condizioni per una normale efficacia di azione. In questa cornice di politica giudiziaria si inserisce a pieno titolo il varo di un nuovo procedimento speciale, la sospensione con messa alla prova, che ha dato buona prova di sé nell'ambito del giudizio minorile. La pluralità dei modelli alternativi al giudizio ordinario assicura una maggiore flessibilità del sistema, differenziando ancor di più i percorsi di definizione della vicenda processuale alla ricerca di una maggiore rapidità e un minor spreco di energie.
Il contributo giurisprudenziale all'evoluzione del giudizio abbreviato
Vania Maffeo
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2012
pagine: 184
L'udienza preliminare. Tra diritto giurisprudenziale e prospettive di riforma
Vania Maffeo
Libro
editore: CEDAM
anno edizione: 2009
pagine: 244
Il giudizio abbreviato. Studi di procedura penale
Vania Maffeo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2004
pagine: 504
L'esame incrociato tra legge e prassi
Vania Maffeo
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2012
pagine: 234
L'esame incrociato, che il legislatore del 1988 aveva pensato come il tratto di più importante innovazione rispetto al modello previgente, ha subito negli anni un forte svilimento, tanto da essere spesso praticato senza la necessaria consapevolezza del suo significato strategico. Le cause sono varie, ma oggi, anche grazie alle iniziative degli operatori del processo, ha riconquistato attenzione e rilievo. Questo studio, rilevate le difficoltà e analizzate la struttura e la funzione dell'istituto, ha cercato di dare risposta all'esigenza che è percepita come prevalente, ossia quella di supplire alle insufficienze dei rimedi tradizionali - nullità e/o inutilizzabilità del risultato di prova - per le deviazioni dal modello legislativo. Si è quindi misurato con una diversa lettura della categoria dell'irregolarità processuale, approfondendo la questione se sia possibile cogliervi profili di offesa agli interessi processuali, che possano trovare risposta con scelte di rinnovazione rimesse alle valutazioni discrezionali di giudice e parti.