Libri di Giovanni Franchi
Il romanticismo politico di Friedrich von Schlegel
Giovanni Franchi
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2025
pagine: 114
Con un metodo storiografico d'indagine di taglio filosofico-culturale, Schlegel si dedica a studiare le cause profonde dell'instabilità del suo mondo: le rintraccia nella Riforma, e prima ancora nell'aspirazione dei principi secolari a rendersi autonomi dall'autorità imperiale e dalla Chiesa. Da qui scaturisce la filosofia politica schlegeliana, che matura nei cruenti anni delle guerre napoleoniche e che sarà uno dei prodotti più originali del c.d. tardo-romanticismo (Spätromantik): in polemica con Kant, è il fautore di un'unità europea su base religiosa, come già aveva sostenuto l'amico Novalis in Christenheit oder Europa; contro la logica della pura forza militare e ben al di là del modello dell'equilibrio difeso da Metternich, sostiene l'esigenza di un'autorità politica sovranazionale in grado di garantire rapporti di giustizia tra gli Stati, che egli identifica in un certo momento con l'Austria, intesa come "kaiserlicher Weltstaat" - erede della "costituzione germanica" del medioevo -, e in seguito soprattutto con la Chiesa cattolica quale ceto indipendente e sovraordinato ai poteri terreni. Avversato dai liberali e dai nazionalisti nel corso dell'ottocento, il romanticismo politico di Schlegel torna a fecondare il pensiero politico europeo dopo la tragedia della prima guerra mondiale, e continua a parlare a noi ancora oggi: soprattutto con la sua idea federale e sussidiaria di Stato, che attraverso Alois Dempf giungerà ad influenzare i padri fondatori dell'Europa unita nel secondo dopoguerra, e con un'idea di cristianesimo quale fattore di progresso della cultura e delle istituzioni (Benedetto XVI), in opposizione ad ogni forma di "teologia politica". Presentazione di Rocco Pezzimenti.
La dottrina politica di san Tommaso
Santiago Ramirez
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2023
pagine: 174
Santiago Ramirez (Samiano, Burgos 1891 - Salamanca 1967), frate predicatore, magister Sacrae Theologiae, è considerato uno dei principali studiosi novecenteschi del pensiero di Tommaso d'Aquino, secondo alcuni addirittura il teologo spagnolo più importante dell'Ordine Domenicano dai tempi della Seconda Scolastica. Ha insegnato all'Angelicum di Roma, all'Università di Friburgo in Svizzera, quindi, fino alla fine, nel collegio di san Esteban, a Salamanca, dove ha rifondato la Facoltà teologica. Celebre è rimasta la sua polemica con Jacques Maritain, negli anni Trenta, sulla natura della filosofia morale. Tra le sue principali opere teologiche: De analogia secundum doctrinam aristotelico-thomisticam (1921-22); De hominis beatitudine (1942-47, in tre volumi); Introducción general a la Suma Teológica de Santo Tomás de Aquino (1947); El concepto de Filosofía (1954); Introducción al tratado de la prudencia de la Suma Teológica de Santo Tomás (1956). Nel secondo dopoguerra dedica alcuni lavori anche alla filosofia politica: Pueblos y Gobernantes al servicio del Bien Común (1956); Deberes morales con la comunidad nacional y con el Estado (1962). Con il presente saggio - che deriva da un breve ciclo di conferenze tenute presso l'Instituto Social León xiii di Madrid, nel 1951 - Ramirez analizza con maestria i princìpi costitutivi della società politica a partire dalla natura umana pienamente realizzata, secondo il disegno divino della creazione e della redenzione. Fondamentale in questo lavoro è la rigorosa trattazione del bene comune - a cui l'Autore dedica il capitolo centrale del saggio -, interpretato in chiave analogica, che influenzerà, fino ai giorni nostri, l'impostazione della Scuola di etica sociale di Friburgo (A.-F. Utz).
La rivoluzione bolscevica. Tra storiografia, interpretazioni e narrazioni 1917-1924
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2021
pagine: 326
La Rivoluzione di Ottobre è il logico sviluppo di quella di Febbraio o il suo tradimento? I bolscevichi, con Lenin, hanno realizzato le aspirazioni politiche ed economiche di Marx oppure no? Com'è stata fin da subito raccontata e interpretata la Rivoluzione? Va considerata come il risultato di un movimento di popolo o il colpo di mano di una piccola minoranza organizzata? La sua trasformazione in una rivoluzione nazionale è dipesa dalla sconfitta dell'Armata rossa alle porte di Varsavia, o invece era insita nel destino russo? Che tipo di uomo, di mentalità, che concezione della società e del potere sono sorti con il nuovo Stato sovietico? A queste e ad altre cruciali domande, riguardanti uno degli eventi più importanti del secolo passato, hanno cercato di rispondere, storici, politologi, scienziati sociali e filosofi, facendo il punto sulle interpretazioni della Rivoluzione fino ad ora più accreditate e confrontandole con le teorie degli studiosi che da subito hanno ragionato sui fenomeni in corso; ma anche con le testimonianze dirette di chi è stato protagonista degli eventi, li ha vissuti in prima persona o ha potuto visitare la nuova Russia sovietica. Tutto ciò attraverso un metodo interdisciplinare, all'altezza, cioè, della complessità propria dell'oggetto di studio.
Là dove finisce la parola
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 150
C. G. Jung nel Libro rosso afferma: “Dalla bocca esce la parola, il segno, il simbolo. Se è segno, la parola non significa nulla. Se invece è simbolo, significa tutto”. Parola, segno e simbolo sono tre realtà distinte di cui facciamo quotidianamente esperienza, anche se forse raramente ce ne accorgiamo, e su di essi ci soffermiamo accuratamente a riflettere. Tutti noi sapremmo spiegare, qualora ci venisse richiesto da un interlocutore di parlarne, che cos'è la parola, così come non avremmo dubbi in merito a ciò cui la parola “segno” rimanda; la situazione sembra invece complicarsi quando arriviamo al simbolo. Sembra quasi che ne abbiamo completamente smarrito il significato e che pertanto non sappiamo più nemmeno riconoscere le occasioni in cui ci capita di farne esperienza. Eppure – nota Jung nel Libro rosso – il simbolo è tutto. Questa curiosa condizione che accomuna gli uomini del nostro tempo, ossia il fatto che essi non possano rinunciare di fare esperienza di simboli all'interno della loro vita e che al contempo però non sappiano più che cosa questo significhi, ha spinto gli autori del presente volume a trovarsi insieme a riflettere su questo fenomeno.
Il comunismo nella storia europea del XX secolo
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2017
pagine: 342
Il volume intende prendere di nuovo in considerazione il comunismo, non solo dal punto di vista della storia politica, ma, più in generale, come fenomeno culturale e spirituale della civiltà europea del XX secolo. Per fare, come è necessario, pienamente i conti con il comunismo, non si può prescindere da un riesame approfondito di ciò che i curatori chiamano nell'Introduzione il "pregiudizio positivo" di cui esso ha goduto e continua a godere nel mondo della politica e della cultura del Vecchio Continente. Diventa quindi sempre più impellente rispondere alla questione: perché il comunismo ha sedotto l'intelligenza e l'immaginario di milioni di persone, nonostante gli esiti tragici ai quali il più delle volte ha condotto e il continuo fallimento di ogni progetto sociale ed economico che si era posto? A questa domanda hanno cercato di rispondere alcuni docenti dell'Università di Teramo e di altre sedi accademiche, provenienti da settori scientifici differenti, secondo un approccio interdisciplinare.
La tutela giuridica degli anziani non autosufficienti e delle persone affette da alzheimer
Giovanni Franchi
Libro: Copertina morbida
editore: Key Editore
anno edizione: 2016
pagine: 60
Il volume, attraverso un taglio teorico-pratico, fornisce all'operatore del diritto un utilissimo strumento per l'approfondimento di una materia poco esplorata quale è la tutela giuridica dell'anziano non autosufficiente e della persona affetta da Alzheimer.
La seconda guerra mondiale
Giovanni Franchi
Libro
editore: Alpha Test
anno edizione: 2015
pagine: 128
Bonum ordinis. Studi di etica sociale e della cultura
Giovanni Franchi
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2010
pagine: 280
La nostra epoca è segnata da una "lotta per la rappresentanza" tra grandi simbolizzazioni dell'ordine (E. Voegelin); come riedificare, a partire da ciò, una teoria politica in grado di parlare all'uomo nella sua integralità, e di parlare a tutti gli uomini? All'inizio del novecento, il neoromantico Othmar Spann, con la sua scienza sociale "universalista", rinnova l'ideale classico di una teoria politica intesa come "scienza architettonica" e, contro il positivismo e le dottrine dell'avalutatività (M. Weber), il tema di una finalità propria della comunità nel suo insieme, che eccede gli interessi dei singoli suoi membri. Ma per poter raggiungere nuovamente un'idea di ordine condiviso, e una concezione teleologica della vita civile, per prima cosa nella nostra cultura bisogna sgombrare il campo da una gran quantità di visioni distorte e frammentarie del mondo che si sono affermate nel senso comune tardo-moderno, e che dimostrano di continuare a dominare il nostro linguaggio politico-esistenziale ben oltre la "fine delle ideologie".