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Libri di Giulio Carlo Argan

Arte

Giulio Carlo Argan

Libro: Libro in brossura

editore: Treccani

anno edizione: 2024

pagine: 288

Tra le numerose voci che Giulio Carlo Argan ha redatto nel corso di quasi cinquant’anni per l’Istituto della Enciclopedia Italiana, questo volume ne raccoglie tre – Arte, Architettura e Critica d’arte – che, in qualche modo, sembrano dialogare, testimoniando la “fede” dell’autore nel progetto enciclopedico, quale strumento di lettura dei molteplici aspetti e connessioni del sapere. Il primo saggio, che costituisce il cuore del libro, è incentrato sull’arte europea e americana del xx secolo, ne esamina le principali correnti e tendenze, le implicazioni politiche, il rapporto con la scienza, la letteratura, il teatro, il cinema, il contesto storico e sociale. Il secondo offre una sintetica panoramica dell’architettura contemporanea e, insieme, un’analisi delle sue radici culturali. Infine, la terza voce riflette sul significato, sulla storia e sul ruolo della critica, intesa nel suo senso più politico e militante: come strumento interpretativo necessario per il prodursi e per l’affermarsi dell’arte.
15,00 14,25

Walter Gropius e la Bauhaus

Giulio Carlo Argan

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2024

pagine: 256

«Walter Gropius è un uomo del primo dopoguerra. La sua opera di architetto, di teorico, di organizzatore e direttore di quell'ammirevole scuola d'arte che fu la Bauhaus è inseparabile dalla condizione storica della repubblica di Weimar e della fragile democrazia tedesca. La sua razionalità, la sua positività, il suo stesso ottimismo nel disegnare programmi di ricostruzione sociale brillano sullo sfondo buio della sconfitta tedesca e dell'angoscia del dopoguerra: la sua fede in un avvenire migliore del mondo nasconde uno scetticismo profondo, una lucida disperazione. Non era soltanto una difesa psicologica e morale: quel supremo prestigio della ragione era anche l'ultima eredità della grande cultura tedesca, l'unica forza di riscatto che la Germania potesse attingere dal proprio passato. L'opera di Gropius s'inquadra nella crisi dei grandi ideali, che caratterizza la cultura tedesca del XX secolo; nasce anch'essa dalla disgregazione dei grandi sistemi e dalla fiducia riposta in una critica costruttiva, capace di porre e risolvere i problemi immediati dell'esistenza. La razionalità che Gropius sviluppa nei processi formali dell'arte è affine alla dialettica della filosofia fenomenologica ed esistenziale (soprattutto di Husserl), cui è di fatto storicamente collegata: si tratta in sostanza di dedurre dalla pura struttura logica del pensiero delle determinazioni formali di validità immediata, indipendenti da ogni Weltanschauung. Nella sua opera il rigore logico acquista evidenza formale: diventa architettura, come condizione diretta dell'esistenza umana».
26,00 24,70

Pier Luigi Nervi

Giulio Carlo Argan

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2024

pagine: 96

«Come ogni tecnica del pensiero umano anche la tecnica costruttiva non può seguire un rigido filo logico, ma s’intreccia con il complesso delle esperienze, finisce col diventare modo di intendere il mondo. Ciò che importa, secondo Pier Luigi Nervi è “seguire spontaneamente, con animo semplice e sereno, la estrinsecazione delle proprie capacità costruttive ed estetiche e soprattutto la propria naturale ispirazione. La quale, per essere inevitabilmente influenzata da quel complesso di fattori che costituiscono l’ambiente in cui viviamo, è più efficacemente espressiva del nostro tempo di quanto lo possano essere pochi elementi decorativi applicati, più che per intima convinzione, per seguire la moda del momento”». Con una nota di Cristiana Chiorino.
14,00 13,30

Duilio Cambellotti

Paola Pallottino

Libro

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2022

pagine: 136

28,00 26,60

Un'idea di Roma. Intervista di Mino Monicelli

Giulio Carlo Argan

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Comunità

anno edizione: 2021

pagine: 188

L’intervista Un’idea di Roma è il frutto di una serie di incontri tra Mino Monicelli e Giulio Carlo Argan, all’epoca sindaco di Roma, avvenuti tra la primavera e l’autunno del 1978. Argan, come è noto, è stato tra i più importanti critici e storici dell’arte del secolo scorso, milioni di studenti delle scuole superiori si sono formati negli anni sul suo manuale di Storia dell’Arte. Ma, ed è meno noto, la sua idea della cultura come bene pubblico animò anche un profondo impegno civile e politico, culminato nella storica elezione a sindaco di Roma nel 1976.
12,00 11,40

Terre d'Italia

Cesare Brandi

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2019

pagine: 656

Cesare Brandi ha viaggiato in ogni luogo d'Italia, forse più di chiunque altro, prima e dopo le autostrade. Dagli anni cinquanta agli anni ottanta ha annotato in occasioni diverse – per quotidiani, riviste, per la radio, per consulenze su restauri – le sue impressioni e considerazioni sull'arte e sull'ambiente del nostro Paese. Viaggi, paesaggi, gente famosa o comune, usi e costumi, visite in luoghi ancora intatti e superbamente restaurati o spazi evocati e scomparsi, violati da cementi infami. Ne è uscito un libro straordinario, che più di ogni altra opera di Brandi ci trasmette un ritratto vivo e mobile del suo autore. Ce n'è per ogni lettore: chi ritroverà in questa eccezionale raccolta il suo paese natale, la contrada, la città, la collina o l'isola dove ancora vive o da dove è stato esiliato. Chi scoprirà l'angolo dove ha rischiato di non fermarsi mai perché non sapeva o non immaginava fosse tanto bello.
18,00 17,10

Walter Gropius e la Bauhaus

Walter Gropius e la Bauhaus

Giulio Carlo Argan

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2021

pagine: 256

«Walter Gropius è un uomo del primo dopoguerra. La sua opera di architetto, di teorico, di organizzatore e direttore di quell'ammirevole scuola d'arte che fu la Bauhaus è inseparabile dalla condizione storica della repubblica di Weimar e della fragile democrazia tedesca. La sua razionalità, la sua positività, il suo stesso ottimismo nel disegnare programmi di ricostruzione sociale brillano sullo sfondo buio della sconfitta tedesca e dell'angoscia del dopoguerra: la sua fede in un avvenire migliore del mondo nasconde uno scetticismo profondo, una lucida disperazione. Non era soltanto una difesa psicologica e morale: quel supremo prestigio della ragione era anche l'ultima eredità della grande cultura tedesca, l'unica forza di riscatto che la Germania potesse attingere dal proprio passato. L'opera di Gropius s'inquadra nella crisi dei grandi ideali, che caratterizza la cultura tedesca del XX secolo; nasce anch'essa dalla disgregazione dei grandi sistemi e dalla fiducia riposta in una critica costruttiva, capace di porre e risolvere i problemi immediati dell'esistenza. La razionalità che Gropius sviluppa nei processi formali dell'arte è affine alla dialettica della filosofia fenomenologica ed esistenziale (soprattutto di Husserl), cui è di fatto storicamente collegata: si tratta in sostanza di dedurre dalla pura struttura logica del pensiero delle determinazioni formali di validità immediata, indipendenti da ogni Weltanschauung. Nella sua opera il rigore logico acquista evidenza formale: diventa architettura, come condizione diretta dell'esistenza umana».
24,00

Walter Gropius e la Bauhaus

Walter Gropius e la Bauhaus

Giulio Carlo Argan

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2010

pagine: XXV-200

Il volume si presenta come uno studio approfondito dell'opera progettuale di Gropius, il cui merito non è soltanto d'inserire correttamente quest'ultima nel quadro delle vicende architettoniche del secolo scorso, ma altresí di farne un tassello decisivo della cultura moderna. Ma il saggio è anche una appassionata meditazione sui modi e le idee dell'avanguardia europea piú sensibile alle possibilità offerte dalla civiltà industriale, e rappresenta pure una proposta ideologica e critica di largo respiro, che nel corso del tempo ha riscosso molte adesioni e suscitato altrettanti dibattiti. Per Argan la crucialità del Bauhaus consiste nel riflettere la crisi della società tedesca tra le due guerre (e in senso piú generale dell'intera cultura moderna) e al tempo stesso nel proporsi come strumento di riforma artistica che ambisce a creare un diverso modello sociale. Né tale compito risulta vanificato ai suoi occhi dalla chiusura d'autorità della scuola da parte del nazismo, o dagli esiti spesso discutibili dell'attività progettuale di Gropius in America. Il carattere emblematico che la sua figura e la sua opera assumono in queste pagine deriva dall'idea che industrial design, architettura e urbanistica siano unificate e attraversate da un identico valore civile: un'idea nobile e potente che, nonostante l'apparente sconfitta odierna, riesce ancora una volta a trovare le ragioni profonde e universali della propria affermazione. (Nuova introduzione di Marco Biraghi)
25,00

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