Libri di Mario Tronti
Non si può accettare
Mario Tronti
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2009
pagine: 200
In questo libro vengono raccolti alcuni scritti di Mario Tronti, dedicati specificamente al problema della sinistra e della ricostruzione della sua cultura politica. Perché, scrive Tronti, "non sarà il coro dei pentiti, degli atei devoti, dei borghesi laici, dei padroni illuminati a cancellare questa storia del grande Novecento". Anzi, "è venuto il momento di porci l'obiettivo di chiudere il dopo '89, per superare la diaspora che ha diviso la sinistra a partire da quella data e ricomporla unitariamente, in grande, in avanti».
Teologia e politica al crocevia della storia
Massimo Cacciari, Mario Tronti
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2007
pagine: 55
Come pensare la secolarizzazione? Come interrogare il rapporto fra religione e politica? Partendo dalla riflessione della teologia politica, campo di ricerca portato alla ribalta nel Novecento dall'opera di Carl Schmitt, e attraverso lo sguardo dei due autori, questo saggio indica una via per una risposta complessa ma sempre più urgente e necessaria. Le principali categorie concettuali utilizzate dal linguaggio politico hanno un'ascendenza assai lontana, che affonda le sue radici nella tradizione religiosa monoteistica e nel simbolismo della fede. Esautorate della loro originaria valenza trascendente, ridotte a strumenti della comprensione politica, esse divengono i pilastri silenziosi e sottaciuti su cui si basa la vita civile delle società progredite. Queste radici, però, possono essere ancora interrogate dalla filosofia, che ne ripercorre la genesi mettendone in questione il senso.
Per la critica del presente
Mario Tronti
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 147
Popolo, Stato, Partito, Lavoro, Crisi. Parole antiche, cariche di storia, c tuttavia ancora presenti. Nella politica di oggi stravolte, malintese, contestate, sofferte. Ripensarle in fila, una dietro l'altra, può essere utile per capire e per agire. Di questo si parla, in questo libro. E poi sinistra: parola, anch'essa, antica, ma non tanto, non troppo, rispetto alle altre. E forse per questo più consumata. Su di essa precipita oggi tutto il discorso politico. Sinistra, da rivisitare, da rideclinare, insomma da mettere a punto: soprattutto da porre a confronto con le grandi trasformazioni recenti: economico-finanziarie, sociali, politiche, antropologiche. Resiste il nome all'urto? Per la critica del presente, la sinistra è necessaria. Ma è sufficiente? Ecco il problema.
Il proprio tempo appreso col pensiero. Scritto politico postumo
Mario Tronti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 144
Con questo scritto «volutamente postumo», stilato in quelli che sapeva sarebbero stati gli ultimi mesi della vita, Mario Tronti consegna a chi rimane il condensato del suo programma di critica della politica. Senza che mai vengano meno la passione, l’ironia, il disincanto di sempre, ritornano i temi del suo incessante ricercare attorno alla possibilità di trasformazione del mondo, nella consapevolezza disillusa che il suo «Che fare?» è inattuale ma non improponibile. Ancora una volta al centro della riflessione di Tronti sono la storia politica del Novecento e i suoi snodi, dagli albori del secolo al biennio 1989-1991, una parabola osservata a distanza di decenni dalla sua conclusione e dall’assestamento di un nuovo ordine mondiale. Ma la storia non interessa a Tronti come oggetto di racconto, compito dello storico, o di interpretazione, compito del filosofo, bensì come oggetto di pensiero, e questa è prerogativa del politico. Pensiero di parte, naturalmente, perché pensare dev’essere condizione del trasformare, «estrarre dal passato accenni di futuro». La riflessione sulla storia è così anche una riflessione, del tutto priva di autobiografismi, sulla propria vicenda di pensatore, in cui sono convocati autori «che dicono le stesse sue cose»: Marx, Hegel, Lenin, i classici del realismo politico, ma anche Paolo di Tarso e la «secolarità sacra» di Panikkar, oltre alle profezie degli artisti amati, Musil, Mann, Dostoevskij. La ricapitolazione delle vicende su cui Tronti ha ragionato e di quelle di cui è stato testimone diretto è retrospettiva quel tanto che serve a lanciare un programma per il presente, come le consegne provocatorie a «salvare la rivoluzione dal socialismo » e a «salvare la libertà dalla democrazia».
Operai e capitale
Mario Tronti
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2013
pagine: 320
"Operai e capitale" è unanimemente riconosciuto come il testo fondamentale dell'operaismo italiano, un filone di pensiero politico che dall'inizio degli anni Sessanta a oggi ha prima rivoluzionato e poi continuamente condizionato il panorama del dibattito internazionale della sinistra istituzionale ed extra-istituzionale. Nel corso degli anni Sessanta la lettura di "Operai e capitale" ha prodotto un metodo di analisi, un atteggiamento, un lessico innovativi, contribuendo alla formazione culturale di migliaia di nuovi militanti attivi nelle fabbriche, nelle scuole, nei territori. Militanti che in seguito diedero vita al sindacato dei consigli e alla formazione di vari gruppi extraparlamentari. Concetti come "neocapitalismo", "composizione di classe", "operaio massa", "piano del capitale", "inchiesta e conricerca operaia" si sono man mano imposti nel lessico del dibattito politico fino a diventare senso comune. A quasi cinquant'anni dalla sua prima pubblicazione "Operai e capitale" assurge a testo classico, e quindi nobilissimo, della storia del movimento operaio. Non per questo i suoi contenuti sono da considerarsi inattuali. Al contrario, offrono ancora una straordinaria chiave di lettura dei rapidi e profondi processi di trasformazione del lavoro e di scomposizione delle classi in corso negli ultimi decenni.
Dello spirito libero. Frammenti di vita e di pensiero
Mario Tronti
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 316
Si dice che le categorie del Novecento non siano in grado di capire il presente. Falso. Solo il Novecento ci fa capire il dopo; solo chi lo ha attraversato e sofferto, tutto intero, può interpretare il presente con strumenti affilati. Mario Tronti, che il XX secolo l'ha vissuto da protagonista intellettuale - da marxista eretico - e ne è uscito sconfitto, non ha rinunciato all'esigenza, e al dovere, di capire. Oggi la libertà di pensiero è garantita, ma non è concesso un pensiero di libertà: il capitale ha conquistato tutto il mondo, e così è arrivato a conquistare anche tutto l'uomo. Non solo trattato di filosofia politica, "Dello spirito libero" è anche e soprattutto un capolavoro di resistenza: un'opera composta di frammenti, perché "non si può ormai pensare e scrivere che per frammenti, essendo esploso il mondo di ieri in mille pezzi". Un libro matto e disperatissimo, profondamente autentico. Scegliendo il procedimento analogico e lo stile metaforico, senza mai cedere all'autobiografia o alla confessione, Tronti richiama e contempla tragicamente i grandi temi della storia e dell'uomo: il Moderno occupato dal capitalismo e la concezione borghese della vita, la Rivoluzione d'ottobre e l'errore del socialismo subito, il crollo del comunismo e la fine della storia; la memoria, le classi, il feticcio della merce, la critica della democrazia, l'autonomia della politica.
Abecedario
Mario Tronti
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2016
pagine: 64
In questo film-intervista di sette ore, Mario Tronti espone i tratti salienti del suo pensiero filosofico e politico, con particolare attenzione alle vicende del Novecento: il conflitto tra capitale e lavoro, le guerre e le rivoluzioni, la crisi della politica, ma anche concetti come amico/nemico, crisi, fede, libertà, operai, realismo, Stato, teoria, verità... Le parole chiave di una ricerca ininterrotta che dalla critica dei rapporti di produzione è divenuta critica di un'intera civiltà. Include un libro con testi di Carlo Formenti e Pasquale Serra.
Il demone della politica. Antologia di scritti (1958-2015)
Mario Tronti
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 656
Questa raccolta di scritti di Mario Tronti, la prima a coprire l'intero periodo della sua produzione teorica, nasce dalla constatazione di un consolidato ritorno di interesse nei confronti del suo pensiero, oltre che dalla sostanziale irreperibilità di molte sue opere. Corredata da un'introduzione che ne storicizza il percorso politico e teorico, l'antologia offre una ricostruzione unitaria del pensiero di un intellettuale novecentesco tra i più conosciuti e internazionalmente citati, evidenziandone tanto le continuità quanto le fratture teoriche. Gli scritti selezionati sono raggruppati in quattro sezioni cronologiche, che individuano diversi periodi nel corso dell'evoluzione del pensiero di Tronti: "Il punto di vista" (1958-1967); "Il politico e il movimento operaio" (1968-1984); "Realismo e trascendenza" (1985-1998); "Pensare il Novecento" (1999-2015). In ciascuno di questi periodi l'autore sottopone a critica e in parte ripensa le proprie categorie, aprendo di volta in volta nuovi campi di ricerca e nuove prospettive per l'azione politica. Riproponendo i frutti più significativi del lavoro di Tronti, il volume risponde non solo a un'esigenza ricostruttiva e periodizzante, ma esprime una specifica natura interpretativa, caratterizzandosi come un utile strumento per la ricezione critica dell'intera opera trontiana.
Il popolo perduto. Per una critica della sinistra
Mario Tronti, Andrea Bianchi
Libro: Copertina morbida
editore: Nutrimenti
anno edizione: 2019
pagine: 143
Mario Tronfi, filosofo e politico, tra i più illustri teorici dell'operaismo, padre dell'autonomia del politico, si sofferma in questo libro-intervista, insieme al giornalista Andrea Bianchi, sulla deriva e sui fallimenti della sinistra, non solo italiana, e su come riprendere il cammino in un mondo radicalmente diverso rispetto a quello del Novecento. Sul banco degli imputati, la cosiddetta sinistra nel suo complesso, con un particolare carico di responsabilità assegnato a quella di derivazione comunista. La sinistra che in questi ultimi decenni si è interessata quasi esclusivamente di diritti e ha trascurato i bisogni: lavoro, sicurezza, stato sociale, redditi perduti... Quante volte si nomina la parola cittadini e quante la parola lavoratori? In questa sproporzione c'è la distorsione della realtà. E ancora: quante mobilitazioni di piazza si sono fatte su rivendicazioni umanitarie e quante sul flagello delle morti sul lavoro? La scarsa attenzione a domande di questo tipo ha provocato la perdita di milioni di voti e, fatto ancora più grave, il rischio di estinzione di un intero popolo. Per ricominciare a camminare va combattuto il virus dell'antipolitica iniettato ad arte dall'alto nelle vene dove scorre il basso del sociale, occorre rovesciare la gerarchia tra il civile e il sociale, mandare in soffitta il pensiero debole che ha prodotto il fallimento democratico-progressista. E soprattutto non credere che sia vera la falsa notizia che non c'è più lo sfruttamento del lavoro.
Poveri e capitale. La povertà nella politica
Paolo Sorbi
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2019
pagine: 176
Dall'antico grido di libertà del gladiatore e schiavo ribelle Spartaco alle nuove lotte nelle:fabbriche moderne: secoli di storia della povertà. Di quei poveri che si auto-organizzano per liberarsi dallo sfruttamento, per il potere dei poveri, dei proletari, fino a uccidere e uccidersi tra loro, come testimonia la storia. I conflitti dei poveri sono descritti attraverso le storie di insurrezioni medioevali, rivolte, manifestazioni, proteste, di atti di pace e dialogo ed episodi come le guerre dei contadini durante la Riforma protestante tra fine Quattrocento e Cinquecento, le dinamiche dei rivoluzionari del 1789 a Parigi, dei proletari nella Russia del 1917. Non una sola storia, ma differenti interpretazioni. L'analisi viene condotta alla luce delle scienze umane: vengono descritti i complessi meccanismi della psicologia politica e dei raccordi con la sociologia nei processi di urbanizzazione e secolarizzazione, con la genesi antropologica del "capro espiatorio".
La saggezza della lotta
Mario Tronti
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2021
pagine: 45
In occasione dei suoi Novanta anni, Mario Tronti restituisce, in questo testo, un breve profilo autobiografico, dove sono ripercorse le tappe più importanti della sua formazione politica e teorica. Attraverso il ricordo dei tanti amici e compagni, che con lui hanno condiviso la militanza politica, Tronti traccia la sua personale interpretazione del Novecento e delle categorie di politica e storia che hanno attraversato questo secolo. Servendosi di quegli autori che sono stati per lui maestri di vita e di pensiero, dai classici del marxismo fino ai teorici del realismo politico, Mario si interroga su cosa caratterizza quella che egli definisce «la saggezza della lotta». A integrazione del testo, una serie di immagini, a lui care, tra le quali il lettore può ritrovare in forma estetica ciò che viene espresso nelle pieghe teoriche del discorso.
Anatomia del politico
Étienne Balibar, Antonio Negri, Mario Tronti
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 75
Questo volume documenta una conversazione tra Mario Tronti, Étienne Balibar e Toni Negri tenutasi presso le aule dell’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne nell’aprile del 2019. L’incontro ha dato ai relatori l’opportunità di confrontare dal vivo i propri distinti e divergenti percorsi intellettuali e politici in merito alle rispettive letture di Marx, della storia novecentesca e della congiuntura attuale. Il contributo di Étienne Balibar, intitolato Mario Tronti e la fine della politica, riflette, dialogando con l’autore di Operai e capitale, sul corso della storia operaia e sul destino della politica moderna sullo sfondo delle mutazioni politico-sociali che hanno caratterizzato il passaggio tra il XX e il XXI secolo. L’intervento di Toni Negri su L’autonomia del politico di Mario Tronti s’inscrive invece nel solco di quella breve ma cruciale esperienza che fu per Negri e Tronti l’operaismo degli albori, esperienza condivisa e poi contesa. Con il suo testo conclusivo, Un passo indietro, un salto in avanti, Mario Tronti intende rispondere ad entrambe le sollecitazioni, ripercorrendo alcune tappe significative del proprio pensiero, in particolare il paradigma dell’autonomia del politico, maturato agli inizi degli anni Settanta, e la tesi del tramonto della politica, formulata alla fine degli anni Novanta.