Libri di Matteo Ceriana
Gubbio e i Montefeltro. Il goberno, la cultura, il palazzo e la città
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Fabbri Editore
anno edizione: 2024
pagine: 284
Il volume raccoglie i contributi presentati al convegno tenutosi nel Palazzo Ducale di Gubbio il 7 e l'8 giugno 2023, a conclusione delle celebrazioni per il VI centenario della nascita di Federico da Montefeltro e delle due grandi mostre celebrative, allestite a Urbino e Gubbio nel 2022 che hanno offerto molti spunti di riflessione. Tre generazioni di Montefeltro succedutesi al governo del Montefeltro e di Gubbio introducono e guidano la città e il territorio nella modernità, sia dal punto di vista sociale e politico, sia da quello culturale e anche più immediatamente figurativo. I temi trattati si concentrano, pertanto, non solo sui protagonisti - Guidantonio, Federico e Guidubaldo - ma soprattutto sulla realtà urbana, sull'ambiente culturale e sulla compagine sociale con la quale si sono trovati a interagire, offrendo approfondimenti e letture inedite.
Il restauro del fregio di Andrea Pucci Sardi da Empoli. La rilettura di una orificeria trecentesca per il Battistero di Firenze
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2024
pagine: 120
«Il lavoro raccontato in questo volume e gli studi che lo accompagnano, frutto del lavoro di colleghi che sono anche amici, ci accostano a un manufatto arduo. Per tipologia; per la storia, che ce lo ha consegnato in un assetto diminuito, plausibile, ma non sicuro, né nella sequenza iconografica né nella struttura; per essere l'unica opera nota del suo autore; per appartenere ad un complesso di ricostruzione tutt'altro che pacifica. Insomma, una salita con pochi appigli, e incerti. Il testo propone un avvicinamento progressivo, che dalla lettura attenta dell'oggetto - una lunga e a prima vista monotona sequenza di immagini a mezzo busto - ad alla definizione dell'ambiente culturale del suo autore, delle sue intenzioni espressive, passa alla rassegna di ipotesi su quello che poteva essere, tra XIII e XIV secolo, l'arredo dell'area presbiteriale nel Battistero fiorentino per poi tornare al fregio, analizzando tecniche esecutive e materiali costitutivi. Da tutti questi dati derivano le scelte di un restauro improntato alla cautela». Presentazioni di Emanuela Daffra e Paola D'Agostino.
Leonardo di carta in carta. La costruzione del mito tra Ottocento e Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2019
pagine: 127
"Celebrare le ricorrenze significative legate alla vita di illustri personaggi della nostra storia civile e culturale o a particolari avvenimenti storici costituisce non solo un dovere nel momento in cui si rischia di perdere la memoria storica del nostro passato, ma anche una preziosa occasione per affrontare ricerche ed approfondimenti che ci consentano di conoscere in modo nuovo e diverso quell'evento o quel personaggio. Sempre più di frequente tuttavia, almeno nel recente passato, queste occasioni si sono spesso trasformate in un caotico ed affastellato accavallarsi di iniziative, talvolta di dubbio valore scientifico, solo sporadicamente frutto di un accurato lavoro di ricerca, quasi sempre prive di una qualche forma di coordinamento con eventi analoghi, che eviti inutili duplicazioni e sovrapposizioni tematiche e temporali. Anche per questo motivo, volendo immaginare un modo per ricordare Leonardo nel cinquecentenario della morte che provasse in qualche modo a distinguersi dalle molteplici proposte che certamente si sarebbero realizzate nel corso del 2019 da nord a sud del nostro paese (e anche all'estero) e tenesse conto ad un tempo dello "specifico" di una biblioteca ed in particolare di questa biblioteca rispetto agli altri luoghi della cultura coinvolti nelle celebrazioni, si è pensato di concentrare l'attenzione più che su Leonardo, le sue opere, i suoi interessi, sulla percezione che di esso si è avuta nell'arco di circa un secolo e mezzo, fra la fine del XVIII secolo e la vigilia della seconda guerra mondiale, e su come questa stessa percezione sia significativamente mutata in base al panorama storico e culturale del momento." (Dall'Introduzione di Luca Bellingeri, Direttore della Biblioteca Nazionale Centrale Firenze)
«Inchiostro per colore». Arte e artisti in Pietro Aretino
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno
anno edizione: 2019
pagine: 360
Il volume, allestito in coedizione con le Gallerie degli Uffizi in occasione della mostra "Pietro Aretino e l'arte nel Rinascimento" (Firenze, Gallerie degli Uffizi, Aula Magliabechiana, 27 novembre 2019-1° marzo 2020), raccoglie studi che si propongono di recuperare, contestualizzare e penetrare criticamente la parola di argomento artistico dello scrittore. Naturalmente a partire da quella consegnata ai sei libri delle Lettere, che tanto spazio hanno concesso agli artisti e ai dibattiti in materia di arte. Una parola notoriamente sonora e di grande efficacia, in grado di attivare dialoghi ininterrotti sia con i protagonisti della pittura e della scultura del pieno Rinascimento (da Michelangelo a Tiziano, a Sansovino, da Sebastiano del Piombo a Giulio Romano, da Tintoretto a Vasari ...) sia con i loro prestigiosi committenti (i papi Medici e Farnese, Francesco I, Carlo V e Filippo II, il doge Gritti, i duchi di Firenze e di Urbino, il marchese di Mantova). I dialoghi che ne risultano e che sono qui ripercorsi danno vita a una cronaca affidabile dei fatti d'arte del secolo prima che le opere e gli autori diventassero oggetto delle sistemazioni storiche e critiche di Vasari. Riflettere su una parola come quella di Aretino, interessata e di parte come poche altre ma mai scontata e tanto meno banale, vuol dire non solo seguire da vicino nel loro svolgimento i grandi dibattiti artistici del Cinquecento, ma poterlo fare da un punto di vista privilegiato, celebrato da subito per acutezza e perentorietà e confermato nella sua autorevolezza dalla fiducia garantita allo scrittore da artisti di primissimo piano. I saggi ricostruiscono rapporti, verificano affermazioni, discutono categorie estetiche e di poetica, recuperano un lessico critico rimasto in piú di un caso definitivo e destinato sempre a grande fortuna. Di fatto disegnano il profilo di un protagonista della civiltà italiana della prima modernità che per questo specifico aspetto della sua attività non ha subito la damnatio nominis et memoriae che ha colpito invece lo scrittore e l'uomo pubblico: cioè quell'altro Aretino che per secoli ha visto negata la sua grandezza e che è stato indicato all'opinione pubblica di tutta Europa, fino a tempi non lontani, come l'incarnazione del negativo del suo e di ogni tempo.
Pietro Aretino e l'arte nel Rinascimento. Catalogo della mostra (Firenze, 26 novembre 2019-1 marzo 2020)
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2019
pagine: 288
Dipinti, sculture, oggetti di arte applicata, arazzi, miniature e libri a stampa, restituiscono un ritratto composito di Pietro Aretino (1492-1556), grande intellettuale, caustico provocatore, attore non secondario sulla scena diplomatica del Cinquecento. Una mostra e un catalogo che, a più voci, attingendo all’italianistica e alla storia dell’arte, restituiscono la sfaccettata identità di un protagonista il cui rilievo storico va ben oltre la fama, pur innegabile, di autore licenzioso. Nell’epoca che vede l’affermazione di Michelangelo e Raffaello a Roma e la diffusione oltre confine della cultura maturata nello sfarzo della corte di Giulio II, Leone X e Clemente VII, l’Aretino vive da par suo fra Arezzo, Perugia, Roma, Mantova e Venezia. Amico di Raffaello e Sebastiano del Piombo come del Sansovino e di Tiziano, protetto di Giulio de’ Medici, compagno di Giovanni dalle Bande Nere, a Venezia trova infine una patria ideale. Spregiudicato e riottoso nei rapporti con il potere, mentre primeggiano in Europa Francesco I e Carlo V, il favore dei quali godrà in fasi diverse, ne tesse le trame con grande abilità. Al contempo alimenta la satira popolare dando voce al Pasquino, ed è un virtuoso cultore delle lettere, che declina in chiave parodistica e salace così come di temi d’argomento religioso. Provocatore nato, blasfemo e ricattatore per alcuni, è innanzitutto un eccezionale interprete del suo tempo. Il tempo anche del Bembo e dell’Ariosto, che nel suo poema ricorda «il flagello de’ principi, il divin Pietro Aretino». La mostra "Pietro Aretino e l’arte del Rinascimento" è dedicata a un artista, ma innanzitutto a un uomo, vissuto al centro delle cose nel pieno della “Maniera moderna”, secondo la definizione di Giorgio Vasari nelle sue Vite, pubblicate nel 1550 e nel 1568. Il catalogo, come la mostra, è scandito in cinque sezioni che illustrano i principali momenti della vicenda di Pietro, e l’avvicendarsi di scenari che vanno dagli esordi tra Arezzo e Perugia, all’approdo alla corte pontificia e al trasferimento nel Nord Italia, dapprima a Mantova e, infine, a Venezia. L’iconografia della pubblicazione è particolarmente ricca, le schede di catalogo si avvalgono delle competenze di 50 autori di diversa estrazione.
I nipoti del re di Spagna. Anton Raphael Mengs a Palazzo Pitti. Catalogo della mostra (Firenze, 19 settembre 2017-7 gennaio 2018)
Libro: Libro in brossura
editore: Sillabe
anno edizione: 2017
pagine: 224
Le Gallerie degli Uffizi si arricchiscono di un acquisto importante: il dipinto, mai concluso, di Federico e Maria Anna, figli di Pietro Leopoldo di Lorena ritratti dall’artista tedesco Anton Raphael Mengs durante il suo soggiorno fiorentino alla corte dei Lorena. L’evento è anche l’occasione per allestire una mostra di confronto ritrattistico di spessore elevato con dipinti dello stesso autore provenienti dalle collezioni più famose nei musei europei tra i quali il Prado di Madrid, il Kunst di Vienna e la Pinacoteca Ambrosiana di Milano.
Giovanni Matteo Bottigella cortigiano, uomo di lettere e committente d'arte. Un percorso nella cultura lombarda di metà Quattrocento
Massimo Zaggia, Pier Luigi Mulas, Matteo Ceriana
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 1997
pagine: VIII-354
Rinascimento visto da Sud. Matera, l'Italia Meridionale e il Mediterraneo tra '400 e '500
Matteo Ceriana, Dora Catalano, Pierluigi Leone De Castris, Marta Ragozzino
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2019
pagine: 528
"Ma chi l'ha detto che il rinascimento sia stato soltanto un affare del centro e del nord? Proviamo a cambiare prospettiva, a partire dal sud. Dalle sponde di quel mediterraneo che è incrocio di culture e di civiltà, di gente e di arti, da sempre. Scopriremo un rinascimento diverso, che dialoga con Firenze, Milano, Roma e Venezia senza perdere la sua peculiarità. E sarà tutta un'altra storia." A cura di Dora Catalano, Matteo Ceriana, Pierluigi Leone de Castris e Marta Ragozzino, una rilettura inedita, finalmente, di uno dei periodi più intensi e complessi del nostro paese, oltre duecento opere dai più prestigiosi Musei italiani ed europei, ritratti, sculture, mappe, portolani, in un gioco di rimandi, interconnessioni, osmosi di lunga durata. I viaggi degli artisti e dei manufatti celebri e meno noti, organizzati in nove grandi sezioni tematiche, documentano la fioritura artistica e culturale dei territori meridionali a cavallo tra quattrocento e cinquecento, una storia meridiana, impregnata di contaminazioni culturali e scambi intensissimi lungo le sponde del grande mare, nel secolo speciale che ha dilatato, con la scoperta dell'America, l'orizzonte del mondo. Un focus mirato su Matera e la Basilicata - terra interna, defilata e montuosa ma affacciata su due mari, via di transito di popoli e culture, cerniera tra occidente e oriente - propone, infine, percorsi di conoscenza e valorizzazione attraverso opere tardogotiche e rinascimentali ancora in larga misura trascurate dagli studi e dal pubblico. Catalogo ufficiale della mostra centrale organizzata in occasione di 'Matera Capitale europea della Cultura', Museo di palazzo Lanfranchi a Matera. Dal 18 aprile al 19 agosto 2019