Libri di Pierfranco Pellizzetti
Libertà come critica e conflitto. Un'altra idea di liberalismo
Pierfranco Pellizzetti
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2013
pagine: 225
Politica e organizzazione: '48, '68, '89 in azienda. Il lavoro nel conflitto globalizzato e la cittadinanza inclusiva: dinamiche economiche e stakeholders
Pierfranco Pellizzetti
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1997
pagine: XXVI-170
Le trasformazioni dell'impresa, che valorizzano creatività e informazione come strumenti di produzione e capitale sociale, vanno creando le premesse per la rottura del monopolio gerarchico del potere nelle organizzazioni. Per la prima volta nella storia, è possibile congetturare la formazione di una "società civile" aziendale che può fornire una base sociale per le nuove battaglie liberali nella globalizzazione di fine millennio. Alla luce di questa ipotesi, dunque, l'area del lavoro ritorna ad essere il primario campo di azione per campagne rivolte alla cittadinanza inclusiva.
Fenomenologia di Berlusconi
Pierfranco Pellizzetti
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2009
pagine: 127
L'irresistibile ascesa del cavaliere - questa la tesi del pamphlet di Pierfranco Pellizzetti - corrisponde all'affermazione di un nuovo tipo umano, il "banale mannaro": mutazione genetica nell'arcaicità di un paese profondo, che si rinnova per finta, impadronendosi delle tecniche di un americanismo a fumetti dietro il quale si nasconde la dittatura di una "neoborghesia" arrampicatrice e accaparratrice. Il saggio illustra in sei capitoli il "fenomeno Berlusconi", la sua "estetica" involgarita e plebea, il suo armamentario comunicativo da film hollywoodiano, il trionfale semplicismo delle sue idee, i giudizi sulle donne e sul sesso. Conclude il libretto un capitolo su "SB e l'eternità", in cui si svela la trasformazione del Cavaliere in cyborg immortale, icona autobiografica di tutti i vizi del carattere nazionale. (Presentazione di Furio Colombo)
Liberista sarà lei! L'imbroglio dei liberisti di sinistra
Emilio Carnevali, Pierfranco Pellizzetti
Libro: Libro in brossura
editore: Codice
anno edizione: 2010
pagine: XXXIV-131
La scossa tellurica iniziata nell'autunno dell'anno scorso è stata un segnale inequivocabile: l'egemonia della finanza globalizzata sta volgendo al termine tra crolli borsistici, fallimenti di istituzioni bancarie presunte invulnerabili e arresti di osannati "signori del denaro". È ormai tempo, sostengono Carnevali e Pellizzetti, di ripercorrerne le tappe storiche ed esaminarne l'ideologia di supporto per individuare le vie possibili di un progetto futuro. La pratica incontrollata del 'laissez faire' e della deregulation, con cui sono state distrutte le fondamenta dello Stato sociale e ricacciati in basso strati sempre più ampi di cittadini, ha manipolato fino a stravolgerlo il patrimonio di valori della civiltà democratica, e ha sottomesso la politica ai voleri del "dio mercato". Un'operazione che viene da lontano, e che oggi ha conquistato e assorbito anche buona parte dello schieramento chiamato a opporvisi, e da cui deve necessariamente innescarsi il processo di ricostruzione. La sinistra.
Conflitto. L'indignazione può davvero cambiare il mondo?
Pierfranco Pellizzetti
Libro: Copertina morbida
editore: Codice
anno edizione: 2013
pagine: 115
Stiamo assistendo, in questi anni, a una progressiva accelerazione delle insorgenze sociali: dalle piazze maghrebine agli indignados fino a Occupy Wall Street, l'opposizione al vigente ordine economico e politico si è diffusa a macchia d'olio. Eppure le logiche che hanno regolato il mondo negli ultimi trent'anni non sono state neanche scalfite, e l'antagonismo è rimasto confinato nella dimensione sterile della pura testimonianza, politicamente inerte. Perché? Secondo Pellizzetti è il conflitto il vero motore del cambiamento, la linfa vitale utile ai movimenti per riconquistare posizioni di forza. Per mirare al cuore di tenebra del potere del terzo millennio, indignarsi non basta più: occorre occupare democraticamente il punto critico dove il potere collude con il denaro.
Autobiografie della nazione. Sopravvalutati e furbetti nel Paese in declino
Pierfranco Pellizzetti
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2025
pagine: 292
Pierfranco Pellizzetti passa in rassegna alcuni dei vecchi e nuovi protagonisti della scena pubblica, il cui tratto comune è quello di essere dei “sopravvalutati” o, peggio ancora, dei “glorificati”. Si tratta dell’apoteosi della ben nota italica spregiudicatezza, termine che non trova corrispondenti nelle altre lingue europee e che sta a significare anche mancanza di scrupoli e sfrontatezza. Fra i tanti esempi iconici: “la puffetta mannara” (Meloni), “l’avvocato di panna montata e meringhe” (Agnelli), “il gran visir del regno della partitocrazia” (Napolitano), “fare Blair trent’anni dopo” (Renzi) e “il rinnovamento titubante” (Schlein). Mettendo in luce la cifra stilistica e caratteriale di ognuno dei personaggi, l’autore traccia un’analisi tagliente e caustica, restituendoci l’immagine di una nazione che pare non saper più orientarsi verso un futuro di crescita e responsabilità. È infatti la loro pretenziosa inadeguatezza, l’incapacità di operare da vera classe dirigente, una delle ragioni principe del declino nazionale: un décalage prefigurato dai grandi critici novecenteschi dell’italianità – Gadda, Prezzolini, Flaiano, Longanesi – che ormai giunge al capolinea e che un ingrigito testimone del tempo osserva con risentita amarezza e sarcasmo.
CNA Liguria: la storia. L'unità indispensabile e l'individualismo tenace
Pierfranco Pellizzetti, Riccardo Riboldi
Libro: Libro in brossura
editore: ERGA
anno edizione: 2013
pagine: 200
L’associazionismo artigiano e di piccola impresa del secondo dopoguerra dall’angolo visuale della Liguria. Una storia perduta e ora ritrovata di un fare economico e di contesti sociali – fuori dall’ottica imperante della grande fabbrica a partecipazione statale e della portualità – i quali, nella crisi terminale del modello di sviluppo novecentesco, si stanno rivelando come il soggetto che mantiene in misura maggiore capacità occupazionale e spinta propulsiva. Dunque, il racconto proiettato verso il futuro di una rappresentanza d’impresa che si candida a costruire un nuovo tipo di sviluppo centrato sull’innovazione e il capitale relazionale. Capitolo Primo: “Lo specifico artigiano”, in cui si mette a fuoco l’antico senso connotativo di un lavoro caratterizzato dall’orientamento “al ben fare”; Capitolo Secondo: “Le radici artigiane della Liguria”; in cui si ricostruisce l’evoluzione manifatturiera territoriale dagli albori fino al Novecento; Capitolo Terzo: “Le A.R.I. Logiche e sviluppo storico”, in cui si riflette sulle logiche della rappresentanza d’impresa e la sua declinazione nel fenomeno CNA; Capitolo Quarto: “La CNA dell’identità”, in cui si raccontano i primi passi della Confederazione Artigiana nel suo stretto rapporto con i partiti della Sinistra; Capitolo Quinto: “Dalla CNA dell’utente a quella del cliente”, in cui si approfondiscono le tappe nella conquista dell’autonomia nel superamento del collateralismo; Capitolo Sesto: “La sfida del Terzo Millennio: la partnership”, in cui si riferisce il dibattito ligure sullo sviluppo associativo nell’età della rete e dell’informazionalismo; Appendice 1: “Il mix merceologico d’area”, in cui si propone un primo censimento del “saper fare” del tessuto d’impresa di CNA Liguria; Appendice 2: “Per una cronologia di CNA Liguria”, in cui si registra il succedersi delle cariche associative dalle origini ad oggi.
Storia della paura. Gli inconfessabili retropensieri collettivi dell'Occidente
Pierfranco Pellizzetti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 206
Seguendo una via mediana tra ermeneutica del sospetto e archeologia del pensiero politico, l'indagine sulle paure "oscurate" del Potere nell'attuale fase del Moderno (del popolo, delle donne, dell'altro, del diverso e del contagio) diventa spia dei rapporti di forza e delle poste in gioco. La paura - già analizzata quale stato d'animo dell'uomo medievale (Le Goff, Delumeu) o depressione odierna da precarizzazione (Bauman, Augé) - svela le contraddizioni di una civiltà sorta da rivoluzioni democratiche, che ha finito per sostituire le aristocrazie dell'Antico Regime con le plutocrazie del denaro: la Plutodemocrazia, altamente instabile e oggi a rischio impazzimento. L'Occidente, Giano bifronte smascherato, si trova innanzi a un bivio estremo: scegliere il volto illuminato dalla benevolenza e dal cosmopolitismo oppure l'oscurantismo della possessività bellicosa.
Società o barbarie. l risveglio della politica tra responsabilità e valori
Pierfranco Pellizzetti
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 428
"La società non esiste." All'insegna di questo provocatorio slogan, firmato Margaret Thatcher, negli ultimi ingloriosi quarant'anni si è affermato un modello sociale in cui l'Economico ha completamente assoggettato il Politico. Eppure, nonostante la fuga del capitalismo verso la dimensione finanziaria, la diffusione di un individualismo cinico e possessivo, il discredito nei confronti di tutto ciò che è "pubblico" e lo svilimento della politica democratica a "caporalato del consenso" (e ad ascensore sociale per tanti spregiudicati imprenditori di se stessi), la società esiste, eccome. E il sonno della politica ha generato mostri, dalle sembianze ormai familiari. Pierfranco Pellizzetti indaga le origini storiche, i risvolti socioeconomici e le tecniche propagandistiche di questo sistema, ormai vittima delle sue profonde contraddizioni. Disuguaglianze, recessione, disoccupazione e disgregazione sociale; il sogno, trasformatosi in incubo, di un'Europa unita ormai soltanto dall'ideologia liberista; la grave crisi di rappresentanza che affligge le liberaldemocrazie di fronte allo strapotere della finanza: tutto sembra realizzare l'antica profezia di Hobbes, secondo cui, senza politica, la nostra vita diventerebbe "più brutale, più breve e più grama". "Rifare società", restituendo autonomia alla politica e avvicinandola ai cittadini, non è solo un auspicio: è una necessità urgente, se l'Occidente vuole sfuggire a un destino di caos sistemico e di restaurazione oligarchica.
Fenomenologia di Matteo Renzi
Pierfranco Pellizzetti
Libro: Libro in brossura
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2016
pagine: 144
Matteo Renzi, il leader più mediaticamente sovraesposto della storia nazionale è anche quello che presenta il massimo di zone in penombra. Da chi è stato effettivamente messo in pista e sostenuto nella sua repentina e irresistibile ascesa? Quali sono gli impegni sottoscritti con gli ambienti (economici e massonici, nazionali e internazionali) che lo appoggiano? Al di là delle tattiche messe in atto nella partita del potere, quali sono i principi guida e i modelli strutturali di riferimento della sua azione volta a cambiare l'Italia? Quali sono le vere poste in gioco del referendum sulla modifica della nostra Costituzione? Con una testimonianza di Pippo Civati.
Italia invertebrata. Personaggi e argomenti nella decadenza del dibattito pubblico
Pierfranco Pellizzetti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 248
Ispirata al classico saggio “España invertebrata” di José Ortega y Gasset, una carrellata sulle famiglie/cordate intellettuali italiane, riprova di una involuzione qualitativa, e sui temi prevalenti nel dibattito odierno, conferma di un’eclisse della sfera pubblica, alla ricerca delle origini intellettuali del declino nazionale. Partendo da un assunto: troppo spesso ci imbattiamo in presunti “maestri di pensiero” che di tale pensiero se ne rivelano i veri inquinatori. Personaggi che pure occupano con la loro imbarazzante presenza il dibattito nazionale quasi per intero. Favoriti dall’involuzione della discussione in un ininterrotto talk-show, dove canaglieria e pressappochismo sono stati sdoganati alla grande e ormai la fanno da padroni.
Il conflitto populista. Potere e contropotere alla fine del secolo americano
Pierfranco Pellizzetti
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2019
pagine: 138
Se l'irradiamento economico, politico, culturale e mediatico da parte del mondo anglosassone, epicentro dell'ordine novecentesco tuttora vigente, presenta indiscutibili segni di esaurimento con effetti imbarbarenti, cresce la messa in campo di strumenti difensivi da parte della plutocrazia minacciata dalle insorgenze indignate; sotto forma di marchingegni comunicativi, che bollano come "populismo" il semplice rifiuto della finanziarizzazione del mondo, e la trasformazione del sistema democratico in Post-democrazia, avviata a diventare "Democratura" (il guscio vuoto di pratiche formali al servizio del nuovo autoritarismo). Siamo alla fine di una fase storica dell'economia-Mondo o piuttosto dell'ordine capitalistico complessivamente inteso? In questo scenario di decadenza, le strategie di contrasto emergono nelle aree alla periferia dei Quartieri Generali e nelle città ribelli alla centralizzazione del Potere. I luoghi dove il conflitto per la democrazia riprende vigore riflettendo sul nuovo soggetto antagonista, che può nascere dall'aggregazione di interessi convergenti (lavorativi, ambientalisti, di genere, ecc.) nel comune interesse alla riappropriazione di futuro. L'invenzione del popolo.