Libri di Rocco Ronchi
La rana e lo scorpione. Il canone della potenza
Rocco Ronchi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 334
Anche la nostra epoca ha una fede condivisa che supera la distinzione tra il credere o meno in un Dio rivelato. Il dogma che tutti i moderni rispettano, atei o devoti che siano, e che non è lecito trasgredire, è la contingenza radicale dell’ente e dell’uomo, concepito come un «essere del possibile». Il “canone maggiore” della filosofia si fonda infatti sul principio secondo cui il regno della possibilità dimora più in alto di quello della realtà. Per ribaltare questo verdetto, Rocco Ronchi ricostruisce la gigantomachia che ha inaugurato la storia della filosofia, di cui propone un’interpretazione alternativa rivelando la persistenza segreta di una potenza irriducibile all’umano, al di là del possibile. Riallacciandosi a un’arcaica sapienza, Ronchi scava nel reale per affermare un’altra libertà, di cui il libero arbitrio è solo un’ombra: la libertà che si realizza solo quando la scelta «non è più possibile, e nemmeno necessaria». Nella sua celebre favola, Esopo la esemplificava con lo scorpione che non poteva non pungere la rana anche a costo della propria vita. Dalla scuola megarica fino a Nietzsche, Gentile e Severino, passando per la teologia medievale, Cusano e Bergson, emerge così un pensiero dell’immanenza in cui tutti i dualismi – forma e materia, soggetto e oggetto, potenza e atto, essere e divenire – lasciano il posto alla vita come processo che non può non esercitarsi, alla vita come atto in atto.
Gilles Deleuze. Credere nel reale
Rocco Ronchi
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2015
pagine: 137
Da sempre il sogno della filosofia è quello di provocare uno stato prossimo alla veggenza. Per farlo, la filosofia deve affidarsi a concetti spiazzanti, che non temono il paradosso, in rotta con l'esperienza ordinaria. Gilles Deleuze (1925-1995) è stato uno dei pensatori contemporanei più fedeli a questa inaugurale vocazione della filosofia, e il libro di Rocco Ronchi ci consente di gettare uno sguardo estremamente originale sul suo laboratorio teorico. Ci suggerisce come il lavoro filosofico di Deleuze si radichi in un'esperienza vivissima del suo tempo, si tratti del Maggio 68, del cinema come arte specificamente novecentesca, delle scienze del vivente come antica questione filosofica esplosa all'estrema frontiera del sapere contemporaneo. Ci mostra come la forza innovativa di questo pensiero nomade ed enigmatico coincida in realtà con la sua piena appartenenza a una linea che discende direttamente da Platone, passa attraverso Plotino e Cusano, arriva a Spinoza, Nietzsche, Bergson, Whitehead. E ci introduce passo a passo ad alcune delle creazioni concettuali più avanzate e feconde del pensiero deleuziano: quelle di vita, evento, differenza, immanenza.
Filosofia teoretica. Un'introduzione
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2009
pagine: XV-229
Filosofia prima, come la definì Aristotele, la filosofia teoretica ha come oggetto la possibilità stessa della filosofia in quanto scienza della verità. A partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, la "contemporaneità" in filosofia è stata segnata da una critica radicale di questo progetto. Proprio per tale motivo questa introduzione alla filosofia teoretica si concentra su un preciso arco cronologico (1968-2008). Essa ha la forma di un atlante che tiene conto del fatto che il territorio che pretende di mappare è costituito da linee di ricerca in via di svolgimento e che queste linee si intrecciano tra loro dando luogo a unità problematiche ricorrenti. Il manuale è perciò organizzato in voci che, fin dalla loro titolazione, rimandano ai problemi del pensiero contemporaneo (Io/Altro, Evento, Uno/Molti ecc.). Per corrispondere alla vocazione didattica che caratterizza il manuale, ogni voce è costruita poi come un breve "corso" che ha anche la funzione di introdurre il lettore alla comprensione del pensiero dei maggiori filosofi contemporanei. Ogni voce è, infine, scandita in paragrafi che rimandano a parole-chiave del lessico della filosofia. Un'agile e completa introduzione, quindi, che permette allo studente di essere guidato nella comprensione di una "disciplina" storicamente considerata il fondamento della formazione filosofica.
Bergson. Una sintesi
Rocco Ronchi
Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2011
pagine: 205
Henri Bergson (1859-1941) è stato tra i massimi filosofi del Novecento. In vita, la sua fama e la sua influenza furono enormi. Non c'è ambito del sapere, dalla fisica alla psicologia, dalla teologia alla biologia all'estetica, che non sia stato investito e radicalmente trasformato dal suo pensiero. In questo saggio Rocco Ronchi discute criticamente le tesi del filosofo francese e ne affronta in modo organico il pensiero, liberandolo, al contempo, dai pregiudizi e dagli equivoci che hanno accompagnato la ricezione della sua opera. Bergson non è, come si crede, un filosofo irrazionalista, spiritualista, ostile alla scienza e ai suoi metodi. Per lui la filosofia è un metodo rigorosamente empirista, che consente la massima precisione possibile nella descrizione dei fenomeni. Bergson è il filosofo che ha cercato di emancipare la scienza da quanto di "metafisico" era ancora presente nelle sue pratiche. Con le sue nozioni di "durata" e di "memoria", ha costruito un nuovo modello di intelligibilità del divenire, alternativo a quello aristotelico, in grado di spiegare, senza riduzionismi, il "vivente" quale era stato descritto dalla biologia evoluzionista. Il pensiero bergsoniano è presentato da Ronchi come uno snodo essenziale della filosofia del Novecento. Ne viene mostrata la dirompente attualità attraverso un confronto con la fenomenologia, l'esistenzialismo, l'ermeneutica, il pensiero della differenza di Gilles Deleuze e con l'epistemologia della complessità.
Introduzione alla metafisica
Henri Bergson
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2012
pagine: 78
"Vi è almeno una realtà che cogliamo completamente dal di dentro, per intuizione e non con la semplice analisi. Essa è la nostra stessa persona nel suo scorrere attraverso il tempo, il nostro Io che dura. Non possiamo simpatizzare intellettualmente con nessun altra cosa, ma simpatizziamo certamente con noi stessi". Henri-Louis Bergson (1859-1941) è stato uno dei più importanti filosofi francesi del Novecento. Le sue teorie hanno influenzato la psicologia, l'arte, la teologia e la letteratura (per la quale nel 1927 fu insignito del premio Nobel).
Sul segno. Lezioni del 1902-1903 sulla Storia dell'idea di tempo
Henri Bergson
Libro: Libro in brossura
editore: Textus
anno edizione: 2014
pagine: 128
Arte come eresia. Catalogo della mostra (Andria, 30 novembre 2014-31 gennaio 2015)
Libro: Libro in brossura
editore: Bandecchi & Vivaldi
anno edizione: 2014
pagine: 106
Catalogo delle opere presenti nell'omonima mostra con un'introduzione critica di Rocco Ronchi. Tra gli artisti presenti: Gianfranco Ferroni, Piero Guccione e Ruggero Savinio.
Zombie outbreak. La filosofia e i morti viventi
Rocco Ronchi
Libro: Libro in brossura
editore: Textus
anno edizione: 2015
pagine: 96
Bertolt Brecht. Tre dispositivi
Rocco Ronchi
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2017
pagine: 140
Brecht assegna al teatro epico un compito rigorosamente filosofico. Il metodo dello straniamento è infatti un dispositivo che vuole produrre una forma collettiva di veggenza. In modo fedele al dettato platonico, l'ambizione brechtiana è costruire sulla scena un terzo occhio artificiale capace di attingere il “reale” che scorre impercepito al di sotto del “mondo”. Il dispositivo teatrale brechtiano perfeziona e integra i due altri dispositivi che nella modernità sono stati montati per rendere possibile un realismo “perturbante”: il dispositivo prospettico e il dispositivo fotografico.
Populismo/sovranismo. Una illustre genealogia
Rocco Ronchi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 164
Applicando il metodo genealogico al fenomeno populista e sovranista, Ronchi ne individua l'origine nella moderna metafisica della libertà e nell'affermazione del primato della volontà sull'intelletto. Il populismo sovranista rivela così di avere padri nobili e insospettati, gli stessi che vengono additati come esempi di resistenza al "pensiero unico": dal Dostoevskij del sottosuolo all'osannato Pasolini corsaro, dall'anarca di Stirner al Bartleby Melvilliano, senza trascurare la convergenza del populismo con le istanze più critiche del postmodernismo. La somiglianza di tale fenomeno politico con il fascismo non va intesa nel senso della ripetizione di un modello, ma come una risposta alla stessa domanda che ha portato al fascismo storico.
Lezioni di metafisica. Spazio, tempo, materia e teorie dell'anima
Henri Bergson
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 140
"Lezioni di metafisica" presenta tradotti in italiano due cicli di lezioni tenuti da Henri Bergson presso la classe di khâgne del Lycée Henri-IV, tra il 1893 e il 1894. Per la loro collocazione temporale, a cavallo tra gli anni del "Saggio sui dati immediati della coscienza" (1889) e "Materia e memoria" (1896), queste lezioni risultano di straordinario interesse per gli studi sul filosofo francese, che vi sviluppa un serrato confronto con la storia della metafisica moderna e della psicologia. Aristotele, Descartes, Malebranche, Spinoza, Leibniz, Kant, Spencer sono presentati e discussi da Bergson, che riflette – con loro e attraverso di loro – sui grandi temi dello spazio, del tempo, della materia, della memoria e dell’individualità. Tra i banchi dell’Henri-IV Bergson mette a punto un vero e proprio studio preparatorio per la sua originale critica al pensiero classico. Prefazione di Rocco Ronchi.
Tardività. Freud dopo Lacan
Alessandra Campo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 440
In psicoanalisi la Nachträglichkeit ci mostra anzitutto una cosa: per fare un trauma occorrono due tempi: qualcosa diviene vero, ma solo "dopo"; l'effetto tangibile di un'esperienza appare sempre più tardi e un ricordo rimosso diventa trauma solamente nachträglich, tardivamente. L'intuizione di Freud è che l'inconscio è qui, nella coscienza, secondo una relazione di coesistenza e simultaneità difficile da pensare e tuttavia ineludibile: c'è qualcos'altro, ma non in un altrove trascendente. Per questo dove l'inconscio è (wo Es ist), in atto, là l'Io sarà stato (wird Ich gewesen sein), sarà stato un fatto o un significato. Il ritardo è irriducibile perché è strutturale ed è tutt'uno con le cose. Il ritardo è anzi la cosa stessa, ma non è l'assoluto. La Cosa s'attarda ma è simultanea. Che l'effetto tangibile di un'esperienza appaia solo più tardi e che qualcosa divenga vero unicamente dopo significa allora, come affermano i filosofi del processo, che "il tutto non è dato" e che l'inconscio è reale.