Libri di Tommaso Braccini
Avventure e disavventure dei classici. Libri perduti, ritrovati e sognati dall'antichità a oggi
Tommaso Braccini
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 176
Che vita spericolata hanno avuto i classici! Gli ultimi esemplari di poesie, romanzi, trattati dell'antichità sono stati rubati, contrabbandati, mascherati, riciclati e nascosti. L'acqua del Nilo, l'inchiostro della censura, studiosi senza scrupoli, persino animali da cortile e avide SS hanno minacciato di toglierceli per sempre. Altri testi sono stati ritrovati dove meno ci si aspettava: versi di Plauto in una Bibbia, teoremi matematici sotto (false) miniature bizantine, racconti piccantissimi nella biblioteca di Montecassino, romanzi greci nella copertina di libri afgani. Per non parlare dei falsi, come un Satyricon completo che continua a circolare ancor oggi come se fosse autentico. E poi ci sono le leggende che sono nate intorno alle opere dell'antichità, da Omero, che avrebbe plagiato un'antica sacerdotessa egizia di nome Fantasia, alla gigantesca opera storica di Livio, che sarebbe integralmente conservata a Istanbul o in Marocco... o nei sotterranei di Castel dell'Ovo. Questo libro parla di opere sopravvissute nonostante tutto e tutti, dei miti che le hanno circondate, e degli uomini che le hanno rinvenute e salvate. È grazie a loro se Greci e Romani ci parlano ancora oggi.
Lupus in fabula. Fiabe, leggende e barzellette in Grecia e a Roma
Tommaso Braccini
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2018
pagine: 253
Che cosa raccontava la nutrice al piccolo Cicerone prima di metterlo a letto? Quali barzellette circolavano nelle botteghe dei barbieri di Atene? Nell'antichità, esattamente come oggi, nella vita di tutti erano presenti fiabe, facezie, fake news. Soltanto in pochissimi casi, tuttavia, questa "letteratura orale", considerata triviale e poco seria, è riuscita ad approdare alla pagina scritta, e spesso solo sotto forma di allusioni. Non tutto è perduto, però: combinando filologia e folklore si può tentare di ricostruire questo capitolo dimenticato della vita degli antichi. Ad aiutarci saranno le storie che, dal Medioevo fino a oggi, rispecchiano i racconti popolari di Greci e Romani, con differenze altrettanto significative delle somiglianze. Seguendo così le tracce narrative del dio Pan e di un gatto diabolico, del poeta Archiloco e del bluesman Robert Johnson, di imperatori, lupi cattivi e molti altri ancora, il libro getta nuovi squarci di luce sull'"enciclopedia culturale" degli antichi e, contemporaneamente, ci permette di comprendere meglio la nostra.
Indagine sull'orco. Miti e storie del divoratore di bambini
Tommaso Braccini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2013
pagine: 277
Dal Medioevo, generazioni di bambini sono stati spaventati dall'orco, questo essere fantastico che rapiva i più piccoli per portarli nella sua tana e divorarli. Ne parlano Boccaccio, Ariosto, il "Pentamerone" di Basile e soprattutto la grande tradizione delle fiabe regionali. E ne parlano le celebri favole di Perrault, che hanno segnato la fortuna globale di questa figura, destinata a popolare tanto i mondi fantastici di Tolkien, quanto i film d'animazione dgli ultimi anni. Ma da dove viene l'orco? Al termine di una serrata indagine tra fiaba, folklore e letteratura, è Orcus che si svela: una vorace, rapace e inesorabile divinità romana degli inferi. Il divoratore di bambini, seppure spesso reinterpretato in chiave farsesca, conserva di quella sua origine infernale qualcosa di profondamente oscuro.
Il romanzo di Costantinopoli. Guida letteraria alla Roma d'Oriente
Silvia Ronchey, Tommaso Braccini
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
Le voci di centocinquanta testimoni, tra poeti, viaggiatori, filosofi, esploratori, eruditi, pellegrini, avventurieri di ogni nazionalità ed epoca, accostate come in un mosaico variegato e scintillante, compongono l'eterno "romanzo" di Costantinopoli. Da Procopio a Le Corbusier, da Paolo Silenziario a Mandel'stam, da Psello a Dos Passos, da Anna Comnena a Flaubert, da Ibn Battuta a Gide, da Gilles a Loti, da Grelot a Melville, da Andersen a Cocteau, da Chateaubriand a Fermor, da De Amicis a Mark Twain, da Byron a Yeats, da Nerval a Pamuk, narrazioni e descrizioni si snodano attraverso la Roma d'Oriente in dieci percorsi: un inconsueto itinerario topografico che è anche un viaggio nel tempo e nei segreti di un'eredità storica, artistica e culturale, quella bizantina. Ogni percorso è illustrato da una mappa-itinerario e da un'introduzione scientifico-narrativa ai monumenti e ai luoghi, che fornisce anche indicazioni precise per rintracciarli nel "labirinto" dell'antica Città. Un breve apparato di note, un'indispensabile quanto aggiornata bibliografia e un supplemento biografico con i profili di tutti gli autori convocati completano il volume, corredato inoltre da più di centocinquanta immagini tra disegni, incisioni, foto d'epoca e mappe.
Parafrodite. Amori irregolari dagli antichi ai moderni
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2017
pagine: 380
Gli "amori irregolari", la loro variabile e fluttuante caratterizzazione nel corso del tempo e dello spazio, le volatili frontiere del lecito: questo e altro si trova al centro del presente volume, unificato nel segno di Afrodite. Ma di quale Afrodite? Di quella più problematica e conturbante delle parafilie, degli amori considerati aberranti, delle pulsioni inconfessabili, dei piaceri clandestini, sanzionati dalla società, dalla legge, dalla religione. Il campo d’indagine riguarda innanzitutto il medioevo, ma vivo è il confronto con la cultura antica, quella moderna e quella contemporanea, per superare in ogni direzione steccati accademici e cronologici. L’orizzonte è inusitatamente ampio: fornisce un’occasione unica di riflessione comune sul fragile significato dell’anomalia erotica e sul valore mutevole dei codici, dei tabù, delle convenzioni, che formano il senso del lecito e dell’illecito amoroso nel corso culturale del tempo. È così possibile spaziare dalla commedia greca al mare magnum dell’eros mediolatino, dalle saghe islandesi alle speculazioni giurisprudenziali della Scuola di Salamanca e oltre.
La scienza dei testi antichi. Introduzione alla filologia classica
Tommaso Braccini
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2017
pagine: VIII-184
La filologia classica studia i passaggi attraverso i quali le opere letterarie greche e latine sono giunte fino a noi, cercando al contempo di depurarle dai numerosi errori e fraintendimenti accumulatisi nel corso dei secoli. In questo manuale vengono esposti in primo luogo i supporti concreti che ci hanno trasmesso i testi classici, a partire dai rotoli di papiro e dai codici medievali per giungere alle edizioni a stampa, con una rassegna delle scritture adottate nel mondo greco e latino. Una dettagliata tipologia degli errori compiuti dai copisti medievali è il preludio all’esposizione del metodo della critica testuale scientifica (il cosiddetto «metodo del Lachmann»), accompagnata da una riflessione sulle strategie da adottare di fronte a tradizioni testuali problematiche o contaminate, e da una rassegna dei dibattiti che hanno interessato la filologia classica anche alla luce delle tecnologie più recenti. Il libro è corredato da consigli pratici sulla preparazione di un’edizione critica, e da una bibliografia ragionata per approfondire gli argomenti trattati.
Una passeggiata nell'aldilà in compagnia degli antichi
Tommaso Braccini, Silvia Romani
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: 317
Migliaia di anni fa, nei tempo del mito, Odisseo affonda l'ancora di fronte alla terra di nebbia dei Cimmeri e si appresta a evocare le ombre dei trapassati. Da quel giorno, molte navi, uomini, donne si sono affacciati sull'universo oltremondano dei pagani: ne hanno esplorato da vivi i confini, ne hanno sperimentato l'inesorabile abbraccio dopo la morte. "Una passeggiata nell'aldilà" ripercorre il viaggio di queste anime, lasciando che la voce degli Antichi emerga senza filtri dalle tenebre dell'Oltretomba, dalle isole chiare dei Beati, dalle profondità insondabili del Tartaro: passi celebri e poco noti, frammenti di poesia e brani in prosa, papiri e lucenti lamine d'oro si ritrovano uno accanto all'altra per raccontare la storia di chi non c'è più, ma anche una visione dell'Aldilà solo apparentemente sconfitta dal tempo e dal trittico.- inferno, purgatorio, paradiso. Questo itinerario si apre con un «invito al viaggio»: un saggio a due voci pensato per accompagnare per mano il lettore fra i meandri perigliosi dei regni d'ombra e per restituirgli, vivida, una visione della morte che ancora alberga, sotto traccia, nell'immaginario di ciascuno di noi. Due racconti cornice - l'XI canto dell'Odissea e il VI dell'Eneide - incastonano questo mondo fatto di squarci di luce, di dolore e di pianto, ma anche di irresistibile comicità. Con un'antologia di testi tradotti e commentati dagli autori.
Archaia poiemata
Lorenzo Paolo Riviezzo
Libro: Libro in brossura
editore: Leonida
anno edizione: 2018
pagine: 56
"I 'brandelli di antichità' raccolti da Lorenzo Riviezzo sono lapidi, epigrammi dedicatori, rotoli di papiro, marginalia, defixiones, intesi però nella loro dimensione puramente testuale. A brillare dalle pagine di questo cabinet des merveilles virtuale sono infatti le traduzioni di questi messaggi lasciati da chi ci ha preceduto. Ogni frammento evoca un differente fotogramma dal film del passato." Dalla Prefazione di Tommaso Braccini.
Il viaggio più pericoloso della storia. Sulla rotta degli Argonauti
Tommaso Braccini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 280
Un ariete che, prima di finire tra le costellazioni, lascia sulla terra il suo vello d'oro, un condottiero allevato da un centauro e non sempre all'altezza del suo compito, una ragazzina sognante che si trasforma in strega rabbiosa, e poi un viaggio infinito per acque perigliose. Quali altri ingredienti potrebbero mancare per ordire la trama della nostra umanità? Il viaggio degli Argonauti è l'archetipo di tutti i viaggi, una inesauribile fonte di rivelazioni, suggestioni e rimandi che riserveranno più di una sorpresa. Unifica il mondo antico e ne prefigura il futuro; è la storia del primo contatto tra Oriente e Occidente, la testimonianza della reciproca conoscenza e il formarsi di un dialogo possibile. Ripercorrendo le rotte della nave Argo e dei suoi intrepidi marinai, Tommaso Braccini ricostruisce la geografia e l'etnografia mitica del cuore dell'Europa, del Mediterraneo e delle sue sponde, e dell'Oceano illimitato.
Bisanzio prima di Bisanzio. Miti e fondazioni della nuova Roma
Tommaso Braccini
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 184
L'undici maggio del 330 Costantino fondò la sua Nuova Roma, meglio nota come Costantinopoli. Il sito della nuova capitale, tuttavia, aveva già una storia lunghissima, che iniziava dalla preistoria e proseguiva con la colonia megarese di Bisanzio, cruciale emporio sul Bosforo e inespugnabile avamposto contro i barbari. Il corpus arcaico di miti e leggende che circondava quest'antico insediamento, di cui i testi antichi ci hanno conservato tracce preziose, si trovò all'improvviso proiettato su un palcoscenico mondiale: retori, poeti, storici fecero a gara nel nobilitare queste tradizioni e nel costruire, nel passato di Bisanzio, una serie impressionante di presagi della futura grandezza. La propaganda imperiale trasformò così l'eroe fondatore Bisante, nipote di Zeus, in un nuovo Romolo, e la dea Ecate, protettrice della città negli assedi, sembrò anticipare il ruolo che sarebbe stato attribuito alla Vergine. E allo stesso tempo, gli antichi monumenti che rimanevano di questo passato remoto furono avvolti da leggende che li dipingevano come talismani incantati dalla magia degli antichi sapienti. Quando i Turchi infine conquistarono Costantinopoli, nel 1453, ereditarono e rielaborarono ulteriormente questo patrimonio di miti, ipotizzando una serie vertiginosa di fondazioni e rifondazioni che iniziava con Salomone per culminare nella nascita di Istanbul. In queste pagine viene rievocata questa "storia leggendaria" di Bisanzio, una costruzione culturale che è in corso ancora oggi.
Miti vaganti. Leggende metropolitane tra gli antichi e noi
Tommaso Braccini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 192
Le fogne delle città antiche? Erano infestate da piovre mostruose. Gli imperatori romani? Erano costantemente impegnati a tramare contro i propri stessi sudditi, eliminando geniali inventori che avrebbero potuto rendere più semplice ed economica la vita di tutti, e persino complottando con i barbari per distruggere Roma. La guerra di Troia era stata scatenata da Zeus per risolvere un problema di sovrappopolazione mondiale. E poi c'erano seducenti ladre di organi e demoni etruschi che facevano piovere misteriose scie dal cielo. Dopo l'avvento del cristianesimo, poi, si cominciò a parlare di messaggi satanici nascosti in preghiere apparentemente innocue, e persino di un libro di memorie di Lazzaro, dai contenuti sconvolgenti, che sarebbe stato occultato dagli Apostoli. Tutto questo ci ricorda qualcosa? Tante «notizie impossibili» di oggi non sono nate con i social networks ma sono vecchie, anzi vecchissime. Sì, neanche Greci e Romani erano immuni dal fascino delle leggende metropolitane.
Folklore
Tommaso Braccini
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 207
Folklore, le “conoscenze del popolo”: una parola inglese, moderna, che descrive un fenomeno dalla storia lunghissima. Già gli antichi, infatti, avevano tutto un patrimonio di canti, giochi, indovinelli, scongiuri e magie, favole e spauracchi, proverbi, leggende e fiabe. Era la forma di cultura più accessibile: per molti l’unica, per tutti la prima, quella che in un certo senso ogni bambino apprendeva con il latte materno. E anche se la letteratura elevata tendeva a marginalizzare e ignorare questa dimensione, abbiamo numerose allusioni e frammenti che gettano luce su questo aspetto inedito della Grecia e di Roma. La comparazione con il folklore moderno e contemporaneo, evidenziando i punti di contatto ma anche le differenze, permette di contestualizzarlo e comprenderlo meglio. L’eredità dei Greci e dei Romani non comprende solo le tracce materiali della loro civiltà o gli splendidi frutti della loro arte e della loro letteratura: queste culture hanno consegnato all’Occidente anche un vocabolario per descrivere il mondo, catalogare le forme della vita associata, organizzare le avventure dell’intelligenza o la percezione del corpo e della natura. Ecco perché esplorare quel vocabolario significa per un verso guardare agli antichi da un osservatorio privilegiato, in grado di restituire l’immagine di una straordinaria esperienza storica, per l’altro riconoscere loro la funzione di interlocutori dei quali non possiamo fare a meno per pensare le grandi questioni del nostro tempo.