Libri di Angelo Mazza
La grotta platonica e L'Androgino. Poemetti iniziatici
Angelo Mazza
Libro: Libro in brossura
editore: Aurora Boreale
anno edizione: 2025
pagine: 58
Angelo Mazza (1741-1817), poeta, scrittore, traduttore, grecista, grandissimo erudito e iniziato parmense, è stato una delle figure più interessanti del panorama letterario emiliano a cavallo tra il XVIII° e il XIX° secolo. Dopo aver studiato nel prestigioso ateneo di Padova, è stato segretario dell’università di Parma, nell’ambito della quale, dal 1772, tenne la cattedra di lingua Greca. Al 1770 risale il suo ricevimento nell’Accademia dell’Arcadia. Divenne infatti pastore arcade, assumendo il nome iniziatico di Armonide Elideo. La sua produzione letteraria è notevole, sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo. Alle numerose traduzioni, sia di autori classici che contemporanei, si accompagnarono poemi, sonetti, inni, egloghe, stanze, poemetti e altre composizioni di varia natura, con frequenti richiami alla Filosofia platonica, alla mitologia e alla classicità. La Grotta Platonica e L’Androgino sono senza dubbio tra i più interessanti poemetti mazziani e riflettono in pieno la dimensione spirituale, filosofica ed iniziatica di questo grande protagonista della nostra letteratura.
I ritratti del museo della musica di Bologna. Da padre Martini al Liceo musicale
Maria Cristina Casali Pedrielli, Giovanna Degli Esposti, Angelo Mazza, Nicola Usula, Alfredo Vitolo, Lorenzo Bianconi
Libro: Libro rilegato
editore: Olschki
anno edizione: 2018
pagine: 702
Il catalogo, frutto del lavoro congiunto di storici dell’arte e della musica, descrive analiticamente storia e contenuto della collezione di ritratti di musicisti avviata intorno al 1770 dal musicografo francescano Giambattista Martini e proseguita poi nell’Otto e nel Novecento, oggi nel Museo della Musica della città di Bologna. Tra i 312 dipinti spiccano ritratti famosi di Zarlino, Caldara, Porpora, Farinelli, Gluck, J.C. Bach, Mozart, Isabel Colbran, lord Burghersh, Rossini, Martucci, M.E. Bossi.
La casa del clero di Bologna San Vincenzo de Paoli
Angelo Mazza, Gianluigi Nuvoli, Oriana Orsi
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2000
pagine: 188
Pinacoteca comunale di Ravenna. Museo d'arte della città. La collezione antica
Giordano Viroli, Angelo Mazza, Anna Tambini
Libro
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2001
pagine: 356
I dipinti di Antonio Beccadelli a palazzo Tozzoni
Angelo Mazza
Libro: Copertina morbida
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2005
pagine: 32
La pittura veneta negli Stati estensi
Jadranka Bentini, Sergio Marinelli, Angelo Mazza
Libro
editore: Artioli
anno edizione: 2010
pagine: 480
Guercino a Reggio Emilia. La genesi dell'invenzione
Nicholas Turner, Angelo Mazza
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2012
pagine: 160
Al rientro a Cento, sua città natale, dai successi romani della decorazione del Casino Ludovisi e della grande pala con il Seppellimento di santa Petronilla per la basilica di San Pietro, Guercino trova nell'esigente committenza civica ed ecclesiastica della fiorente città di Reggio, tra il 1624 e il 1632, un pubblico in grado di apprezzare a pieno le componenti estensi dello stile della sua prima maturità, segnato dal luminismo cangiante. Alle spalle è la tradizione ferrarese dello Scarsellino che recupera la gioia cromatica dei veneziani e di Carlo Bonone che approfondisce i contrasti chiaroscurali della pittura del nuovo secolo, quando a Bologna la sensibilità naturale di Ludovico Carracci conquista i giovani artisti. Nel giro di pochi anni Reggio accoglie una serie di capolavori del pittore centese, dei quali ci informa una ricca documentazione, dalla superba Crocifissione della basilica della Ghiara ai tre dipinti della cappella Fiordibelli nel duomo, due dei quali ora a Toulouse e a Rouen, al disperso Martirio di san Giacomo maggiore nella chiesa benedettina di San Pietro e all'Annunciazione nell'oratorio dell'Invenzione della Santa Croce, ora a Sarasota, cui seguiranno il San Luca che mostra il dipinto con la Vergine, già nella chiesa di San Francesco e ora a Kansas City, e il Sant'Apollinare della chiesa di Sant'Agostino.
«Felsina sempre pittrice». Acquisizioni d'arte e donazioni per la storia di Bologna (2014-2016)
Angelo Mazza
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2016
pagine: 168
Grizzana, Morandi, Arcangeli: cinquant'anni dopo. Arte in Appennino da Lorenzo Monaco a Luigi Ontani. Catalogo della mostra (Grizzana Morandi, 22 luglio-5 novembre 2017)
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2017
pagine: 256
È trascorso mezzo secolo da quando, nel 1966, Francesco Arcangeli curò a Grizzana la piccola esposizione "Omaggio a Giorgio Morandi", due anni dopo la scomparsa del grande pittore, già suo amico. Quell'esposizione non restituiva serenità al critico d'arte che sarebbe scomparso nel 1974 in condizioni drammatiche, ma dava forma a un modello esemplare. Legava il nome di Giorgio Morandi al luogo da lui scelto per l'abituale vacanza, quasi un ritiro dal mondo già nel 1913, e nello stesso tempo indagava sull'arredo figurativo della piccola parrocchiale e del territorio circostante.
«Nuovo fregio di gloria». Acquisizioni d'arte per la storia di Bologna (2016-2018)
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2018
pagine: 96
"Nuovo fregio di gloria a Felsina sempre pittrice" è l'avvio del titolo che Giampietro Zanotti ideò, nel 1703, per la biografia del suo maestro Lorenzo Pasinelli, a indicare che la gloriosa tradizione artistica di Bologna, lungi dall'esaurirsi nei pittori celebrati da Carlo Cesare Malvasia nella Felsina pittrice (1678), trovava nuove ragioni di vanto nella storia successiva, sulle eterne premesse dei modelli dei Carracci, di Guido Reni, del Guercino e di altri artisti. Alla pubblicazione "Felsina sempre pittrice". Acquisizioni d'arte e donazioni per la storia di Bologna (2014-2016), edita nel 2016, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna fa seguire questo volumetto a riaffermare una continuità nella politica delle più recenti acquisizioni (2016-2018), sempre all'insegna del risarcimento delle testimonianze materiali di cultura che i rivolgimenti sociali, il cambiamento del gusto, le distrazioni, l'obsolescenza e le lacerazioni traumatiche della storia hanno alterato, dimenticato o disperso, se non dissolto.
«Quem genuit adoravit». La Madonna della Ghiara: immagini, devozione, pellegrinaggi tra Cinque e Seicento
Libro: Libro in brossura
editore: Grafiche Step
anno edizione: 2019
pagine: 240
«Io che ero una rondine». L'informale di Maria Petroni (1921-1977)
Libro: Libro in brossura
editore: Sillabe
anno edizione: 2025
pagine: 120
L’esposizione nasce dal nucleo di venti dipinti di Maria Petroni donati alla Fondazione dal nipote Giovanni Barducci con gesto liberale nel 2022. Pittrice inquieta e tormentata fu, negli anni Cinquanta e nei primi anni Sessanta del secolo scorso, tra gli esponenti borderline – con tratti personali di sofferta originalità e di indipendenza – del cosiddetto “ultimo naturalismo”, il movimento illustrato dalla penna ispirata e dalla passione critica di Francesco Arcangeli. La donazione e la manifestazione che questa pubblicazione accompagna rimettono l’artista nella giusta luce, riscattandola dall’oblio in cui è caduta dopo la mostra antologica organizzata dal Comune di Bologna nel 1980, a tre anni dalla scomparsa. Il catalogo, con saggi critici di Angelo Mazza, Mirko Nottoli e Benedetta Basevi ripercorre le varie fasi della vita e della attività della artista sottolineando le tematiche e le prospettive affrontate. Le opere, suddivise fra dipinti, disegni e poesie visive e riprodotte a colori in grande formato costituiscono un imporatante repertorio di conoscenza dell’attività della artista.