Libri di Fabrizio Toppetti
I'm a market. Restyling dei mercati plateatici del IX Municipio di Roma
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2025
pagine: 192
Lo spazio pubblico è l’anima della città; la sua adeguatezza è la rappresentazione fisica del welfare, e il commercio è a sua volta indice e presidio della sua vitalità. Nell’area mediterranea lo scambio assume da sempre una fenomenologia informale legata al rapporto interpersonale diretto, determinante nella formazione della cultura e dell’immaginario delle nostre città. Tanto importante da surclassare spesso la definizione fisico-morfologica del luogo in favore di una interpretabilità ove è la funzione stessa a fare, e a farsi, spazio. Se è vero che il mercato è una costruzione sociale caleidoscopica e mutevole, costituita da una sostanza fluida ed effervescente alla base della quale c’è la vita comunitaria, è evidente che il luogo che questa vita ospita e rappresenta dovrà essere prima di tutto un luogo relazionale, in grado di dare forma e figura alla ricchezza e alla diversità del tessuto sociale nella pluralità delle sue manifestazioni.
Dal paesaggio al mondo. Un breviario
Fabrizio Toppetti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 124
In un’epoca nella quale la pervasività del digitale tende a derealizzare il mondo popolandolo di non-cose, l’ordine terreno, costituito da tutto ciò che ha una forma durevole e genera un contesto stabile e abitabile, assume una nuova centralità. Il paesaggio, in quanto ritratto della terra abitata, è alla base del sistema di fruizione e di misura della crosta terrestre. Esso stabilisce gerarchie e funziona come dispositivo di orientamento, spostando le relazioni tra uomo e ambiente da una condizione arcaica di straniamento ostile alla definizione di spazi culturali praticabili, connessi e conosciuti, ragione per la quale riveste il carattere di necessità. A partire da queste premesse il volume si interroga sull’abitare, sulla natura e sull’essenza del paesaggio, sui suoi tempi, sul rapporto tra ecologia ed estetica, mantenendo saldamente sullo sfondo il progetto nelle sue molteplici declinazioni. L’obiettivo è il miglioramento della qualità del nostro habitat (dunque della qualità della vita) e la ricerca di nuovi equilibri su scala globale, capaci di proiettare il progresso oltre il dominio sulla natura.
Viaggio alle Marmore. Dialogo tra Lord Byron e un tranviere
Fabrizio Toppetti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2023
pagine: 67
"Le parole di Hölderlin che a sua volta Heidegger ha ripreso e commentato, «da quando siamo un dialogo e ci ascoltiamo a vicenda», aiutano a delineare il contesto di un incontro impossibile, quello fra Lord Byron e un tranviere romano. Il luogo nel quale i loro percorsi si incrociano è preciso: il territorio del Nera, la Cascata delle Marmore. Il tempo ha una data, 5 marzo 2022, ma può essere una qualsiasi incidenza fantastica fra il mondo di ieri e quello di domani. La distanza che separa i secoli e le voci diminuisce con il passare delle parole ma, non potendo incontrarsi se non in una narrazione, si capisce che il dialogo può esserci solo perché in ciascuno dei due, internamente, parla già l’altro." (dalla presentazione di Stefano Catucci)
Attorno all’acqua. Narrazioni e progetto per il territorio del Nera tra Marmore e Orte
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 204
La cascata delle Marmore, tappa obbligata del Grand Tour, è uno dei monumenti, naturali e culturali insieme, più celebrati dell’Italia centrale. Orte è il simbolo del centro storico minore, se non altro perché Pier Paolo Pasolini lo scelse, tra tanti, per mettere in luce il problema della conservazione della cultura materiale del nostro popolo. Tra questi due luoghi, distanti tra loro meno di trenta chilometri in linea d’aria, ma lontani non solo nell’immaginario collettivo, per ruolo, rango, notorietà, numero di visitatori, si dispiega un territorio ricchissimo, stratificato, denso di valori naturali e culturali. Un territorio oggi trascurato, paradossalmente proprio per il fatto di essere stato abitato con continuità, anche nella fase, per certi versi devastante, della modernizzazione. Per aver cioè accumulato testimonianze, talvolta dominanti e in alcuni casi anche scomode, della nostra storia recente. Questo lavoro, partendo dalla centralità dell’acqua, nelle differenti forme che assume anche a partire dall’azione antropica, si propone l’obiettivo di ricostruire e rendere leggibile la complessità e la ricchezza di un sistema insediativo le cui relazioni oggi appaiono con evidenza solo all’occhio esperto, operazione che apre la strada a una complessiva re-mise en paysage, basata necessariamente sul rapporto significante e operante tra la storia (tutta) e il progetto.
La cura delle città. Politiche e progetti
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 369
La città, secondo la nota definizione di Claude Lévi-Strauss, è il progetto umano per eccellenza. Nata per facilitare e migliorare la vita dell'uomo, rischia di convertirsi in un dispositivo dissipativo e antropofago, eppure, come afferma Francesco Indovina, è "la nicchia all'interno della quale l'evoluzione sarebbe stata non solo assicurata ma anche più dinamica". Oggi le nocività – disorganizzazione, insicurezza, degrado, traffico, rumore, stress – prevalgono nettamente (non solo nell'immaginario collettivo) sulle connotazioni positive, sui caratteri artistici e monumentali, sull'essere la città stessa una straordinaria concentrazione di energia, cultura, idee, pensiero e azione antropica. Una città bella – se assumiamo il concetto di bellezza superandone i limiti puro-visibilistici – è prima di tutto un luogo dove si vive bene, sano, in grado di favorire stili di vita virtuosi che possano permettere al maggior numero di persone la piena realizzazione del proprio progetto biologico e di trascorrere la loro esistenza con pienezza e soddisfazione, a lungo e in buona salute. Rendere di nuovo le città vivibili e attraenti significa mettere in atto strategie capaci di lavorare, dal micro al macro, sull'innalzamento della qualità urbana, sulla performatività dello spazio urbano, sulla sua capacità di educare gli abitanti e incoraggiare stili di vita sani e virtuosi, sulla possibilità di dare accesso a tutti alle straordinarie opportunità che la città può offrire. In questo quadro un progetto sensibile, attento e misurato può svolgere la propria parte. Questo volume, esito di un'attività di ricerca centrata sulle politiche e sui progetti di riqualificazione e rigenerazione portati avanti nelle città europee che meglio hanno saputo interpretare e dare seguito al tema centrale del rapporto tra spazio vissuto e benessere, ha l'ambizione di proporsi come punto di riferimento su un argomento che sarà necessariamente al centro delle nostre riflessioni nel prossimo futuro.
Ecologia ed estetica nel progetto di paesaggio
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2019
pagine: 192
Ecologia ed estetica formano un'endiadi densa di significati così come natura e cultura o paesaggio e ambiente. L'associazione dei termini veicola, di norma, una contrapposizione strumentale frutto della cultura moderna occidentale che ha costruito e alimentato rivalità tra scienze dure e umanesimo. Nel mondo antico la loro sovrapposizione non era in discussione e oggi questa scissione ci appare di nuovo come una fuorviante simulazione di opposti. Il seminario di studi dal quale prende il titolo il volume, coordinato da Fabrizio Toppetti e svoltosi all'interno del dottorato di ricerca in Paesaggio e ambiente della Sapienza - Università di Roma, aveva l'obiettivo di indagare temi e modalità di una possibile ricomposizione attiva e operante, necessaria e urgente. L'opera raccoglie le riflessioni presentate e maturate in quell'occasione di confronto transdisciplinare alla quale hanno partecipato attivamente studiosi, docenti e dottorandi chiamati anch'essi a proporre un proprio punto di vista originale. Ne emerge un panorama di sicuro interesse, ricco di stimoli e di sfaccettature interpretative diversamente convergenti che, lungi dal proporre sintesi, costituisce un ulteriore momento di chiarificazione degli obiettivi da perseguire.
Architettura al presente. Moderno contiene contemporaneo
Fabrizio Toppetti
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2018
pagine: 168
Lo schiacciamento sul presente, proprio del nostro tempo, rende disponibili i materiali del passato per nuove significazioni e ci porta a stabilire relazioni sempre nuove con la sua eredità. La contemporaneità non è superamento selettivo, ma compresenza consapevole di forme e manifestazioni emergenti e residuali. Col moderno in particolare, ci confrontiamo e ci misuriamo continuamente, perché siamo dentro una fase tuttora attiva e operante del processo di modernizzazione. Dal punto di vista del progetto d'architettura, per la città e per il paesaggio, questo apre una stagione che ha il compito di riepilogare il grande disegno della modernità, di coglierne gli aspetti generativi, di trovare - dopo il grande banchetto del progresso - nuovi equilibri per migliorare la qualità del nostro habitat. Il momento è propizio, la crisi, che ci affranca dall'asservimento al potere economico, liberandoci anche dalle tentazioni di inseguire facili profitti e vane autoaffermazioni, ci è d'aiuto per ricentrare la figura e il ruolo dell'architetto nella società civile.
Roma e l'Appia. Rovine utopia progetto
Fabrizio Toppetti, A. Capuano
Libro
editore: Quodlibet
anno edizione: 2017
pagine: 444
L'area storico-naturalistica dell'Appia Antica, su cui si dibatte da quasi due secoli, costituisce una sfida importante per il rilancio della città di Roma. L'Appia in quanto meta cult del Grand Tour non rappresenta solo Roma, ma è emblema di quella identità europea intesa come costruzione di una koinè intellettuale che porta a sintesi i valori universali e condivisi dell'Europa, la cui portata simbolica di unione sembra essere attualmente a rischio. Sono tre i principi che hanno guidato questo lavoro. Una visione relazionale: il Parco non può essere pensato come un bene indipendente e separato dalla città. Un'impostazione multifunzionale: il Parco non può essere considerato un parco a tema, archeologico o naturalistico che sia. La ferma convinzione dell'importanza di un progetto di risignificazione del patrimonio: non c'è conservazione senza trasformazione.
Vivere la città
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2015
pagine: 204
In quale modo la cultura del progetto affronta la rigenerazione dei centri storici? Quali sono le dinamiche e i problemi della città contemporanea, sempre più multietnica, globalizzata, omologata? Quali gli strumenti e le modalità di intervento? Quali gli esiti delle azioni intraprese? Dieci interventi realizzati, riguardanti un vasto orizzonte geografico che spazia dall'Italia (Firenze, Palmanova, Parma, Siracusa), all'Europa (Emscher Park, Lisbona, Saint-Denis, Toledo), all'America Latina (L'Avana e Quito), rappresentano altrettanti esempi di come il progetto possa apportare un valore aggiunto per accrescere la qualità dei luoghi, secondo i principi di vivibilità, sostenibilità, innovazione. La città è scenario privilegiato dell'azione architettonica e urbanistica, un'azione capace di (ri)pensare e (ri)fondare i termini della convivenza comune, valorizzando il paesaggio e le attività economiche, promuovendo la cultura e la socialità. Dalla riflessione critica su queste buone pratiche e sui loro esiti scaturisce un'idea di città bella e possibile, democratica e vitale: la "città che vorremmo", così come viene quotidianamente risignificata da coloro che la abitano, la frequentano, la vivono. Il volume ospita numerosi contributi tra i quali si segnalano quelli di Franco Mancuso, Nicola Russi, Stefano Storchi, Fabrizio Toppetti e Mauro Volpiano.
Nove temi di paesaggio
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 208
Nove temi per nove ricerche affidati al confronto diretto e aperto tra saperi diversi. Così il Dottorato di ricerca interateneo in Progettazione e gestione dell'ambiente e del paesaggio, della Sapienza Università di Roma, coordinato da Achille Maria Ippolito, ha inteso avviare un ampio dibattito multidisciplinare. La pubblicazione raccoglie i contributi degli incontri organizzati nei primi due anni di corso, ai quali hanno partecipato docenti, studiosi e operatori di diversi settori, pubblici e privati. Essi sono l'esito progressivo e imperfetto, e perciò prezioso e generativo, di un percorso in itinere. Ne risulta un libro particolarmente denso e ricco di stimoli che propone almeno tre chiavi di lettura: per singoli saggi rivela, in profondità, l'angolatura del punto di vista specifico; per tracce restituisce la complessità, il fondamento teorico, le potenzialità e le ricadute operative dei temi; nel suo insieme costituisce una testimonianza tangibile, efficace e operativa, di una delle possibili modalità della ricerca nel campo del paesaggio.
Il parco e la città. Il territorio storico dell'Appia nel futuro di Roma. Ediz. italiana e inglese
Alessandra Capuano, Orazio Carpenzano, Fabrizio Toppetti
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2013
pagine: 297
Il grandioso obiettivo di preservare nel tempo il patrimonio dell'Appia si è costantemente scontrato, sin dai primi tentativi d'epoca napoleonica, con gli ostacoli rappresentati dall'oneroso impegno finanziario e dall'enorme quantità di interessi speculativi che insistono sulla zona. La costituzione del Parco Regionale, grazie anche alle battaglie condotte negli anni Ottanta da Antonio Cederna, ha rappresentato sì un punto di svolta nella gestione del problema e nella lotta all'abusivismo, ma una soluzione definitiva è ancora lontana. Il Parco dell'Appia, infatti, presenta innumerevoli anomalie, fra le quali l'essere costituito per l'85 % da territorio privato, che rendono più complicata, al momento, l'auspicata possibilità di poterne usufruirne come bene pubblico. Il volume affronta la necessità di un radicale ripensamento, che parta da azioni sinergiche all'interno dei vari aspetti che di solito vengono trattati settorialmente: la conservazione e l'utilizzo dei beni culturali e dell'ambiente, il traffico, l'espansione urbana, la protezione delle aree agricole, il problema dell'abusivismo. Uno sforzo congiunto che architetti, paesaggisti, urbanisti e archeologi, assieme a studenti e a rappresentanti della società civile, hanno profuso nel progettare soluzioni organiche e sostenibili in difesa di uno dei più straordinari patrimoni storico-naturali del mondo intero.
Non è un paese per architetti. Quattro storie di progetti per lo spazio pubblico in Italia
Fabrizio Toppetti
Libro
editore: Prospettive Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 116
"Sono due, oggi, le ragioni che rendono il progetto dello spazio pubblico il tema più difficile che possa affrontare un architetto italiano. La prima riguarda lo smisurato allargamento della partecipazione democratica al dibattito sulle scelte "non specialistiche" degli spazi (comuni) urbani: sul tema sociale per eccellenza, tutti possono intervenire, proporre, manifestare il loro consenso o, più frequentemente, una feroce e confusa opposizione. La seconda, causa e effetto della prima, riguarda il cambiamento radicale dello statuto e della dimensione fisica dello spazio pubblico nel passaggio dal moderno alla contemporaneità: da luogo dell'autorappresentazione celebrativa della visione egemone della collettività, delle "adunate oceaniche" politiche, celebrative, religiose, e commerciali auspicate dalla società del XIX e della prima metà del XX secolo, a luoghi intimi e articolati della condivisione per piccoli numeri del contemporaneo". (Aldo Aymonino)