Libri di Marco Santoro
Bourdieu in pratica. Guida all'uso di un'opera sociologica
Marco Santoro
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 288
Un'introduzione informata e critica all'opera di Pierre Bourdieu (1930-2002), il più influente sociologo francese della seconda metà del Novecento. Sulla scorta di una conoscenza di prima mano della sua produzione e della vastissima letteratura secondaria che ne è derivata, l'autore mostra punti di forza e criticità della visione sociologica di Bourdieu, illustrando e discutendo concetti classici - come habitus, capitale culturale, potere simbolico, pratica, campo, riflessività - ma anche stili di ricerca, tecniche di analisi e modi di scrittura. Il taglio è operativo e pratico: una «guida all'uso» che, presentando testi celebri come I delfini, La distinzione e La miseria del mondo, vuole insegnare a utilizzare da sé i concetti, le idee e le pratiche illustrate. Tutto questo con costante attenzione alla principale lezione di metodo del grande sociologo: i pensieri e le opere prodotte contano meno del loro farsi nella pratica di ricerca.
Lettura, scuola, biblioteca. Breve guida per il bibliotecario scolastico
Marco Santoro, Raffaele De Magistris
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 1992
pagine: 316
Storia del libro italiano. Libro e società in Italia dal Quattrocento al nuovo millennio
Marco Santoro
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice Bibliografica
anno edizione: 2008
pagine: 568
Il libro rappresenta il testimone più autorevole delle modalità e delle implicazioni legate alla circolazione delle idee. Esso si è imposto nelle varie epoche, e in particolare a partire dall'introduzione della stampa, quale potente strumento di formazione e di informazione e, nel contempo, quale sintesi eloquente e significativa dell'evoluzione di gusti, di conoscenze e di strategie socio-culturali. Il presente volume, in nuova edizione, ripercorre le varie fasi della produzione editoriale italiana a stampa dal Quattrocento a oggi, con l'obiettivo da un canto di evidenziare il reciproco influsso fra libro e società e, dall'altro, di segnalare sinteticamente ma con l'adeguato ausilio di dati e di congrua documentazione, le peculiarità salienti dell'attività libraria nei maggiori centri italiani nei vari secoli. In questa seconda edizione, ulteriore rilievo viene riservato alle tecniche produttive, al commercio librario, alla censura e ad alcune caratteristiche materiali del libro antico e di quello contemporaneo.
Uso e abuso delle dediche. A proposito del «Della dedicatione de' libri» di Giovanni Fratta
Marco Santoro
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Ateneo
anno edizione: 2006
pagine: 156
Il volume presenta l'edizione anastatica, con trascrizione, note e ampio commento critico, dell'opera di Giovanni Fratta "Della dedicatione de' libri", pubblicata nel 1590 a Venezia, per i tipi di Giorgio Angelieri. Si tratta di un dialogo incentrato sul tema delle 'dediche', tema che dalla metà del Cinquecento in poi, acquista visibilità e importanza; ed è proprio con questo breve trattato che si ha una prima formulazione di una embrionale teoria della dedica, in cui la complessa tematica inerente formule, valenze e procedure di destinazione beneficia di una prima sistematica e articolata focalizzazione. Con l'ingresso della stampa nel mondo del libro, il costume di dedicare le stampe a uomini insigni "per dottrina o dignità" diventa sempre più diffuso: dediche indirizzate principalmente a principi, re, nobili, papi e uomini potenti, con l'intento di ottenere una ricompensa, per lo più in denaro, per il dono pubblico elargito. A mano a mano l'importanza delle dediche si consolida: si configura così una sorta di genere letterario, che prevede una struttura sempre più articolata e codificata. Fratta affronta la questione della dedica con grande lucidità e articolazione di argomenti, a conferma di quanto il problema fosse presente nella coscienza dell'uomo di lettere cinquecentesco, ben consapevole dei nuovi scenari editoriali con cui ci si doveva ormai confrontare.
Dante, Petrarca, Boccaccio e il paratesto. Le edizioni rinascimentali delle «tre corone»
Marco Santoro, Michele C. Marino, Marco Pacioni
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Ateneo
anno edizione: 2006
pagine: 164
La musica e gli adolescenti. Pratiche, gusti, educazione
Giancarlo Gasperoni, Luca Marconi, Marco Santoro
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2004
pagine: 186
Uno studio nel quale si descrivono in modo dettagliato atteggiamenti, valori, motivazioni, conoscenze, preferenze e pratiche degli adolescenti rispetto al mondo della musica. La ricerca tenta di dare conto di tutta la vasta gamma di esperienze musicali cui oggi un adolescente può essere esposto: dalle canzoni poetiche di Fabrizio De Andrè all'heavy metal di Marilyn Manson, dalle suite di Bach al minimalismo di Philip Glass. Particolare attenzione viene posta ai diversi contesti sociali e istituzionali in cui si ascolta musica (famiglia, amici, scuola) e ai rapporti sociali che si creano nella sua fruizione. Il testo si chiude con un'ampia riflessione su come gli educatori possano incidere sulla vita musicale degli adolescenti.
Il notariato nell'Italia contemporanea
Marco Santoro
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2004
pagine: 414
Le basi morali dello sviluppo. Capitale sociale, criminalità e sicurezza in Sardegna
Marzio Barbagli, Marco Santoro
Libro: Copertina morbida
editore: AM&D
anno edizione: 2004
pagine: 248
Libri, edizioni, biblioteche fra Cinque e Seicento. Con un percorso bibliografico
Marco Santoro
Libro
editore: Vecchiarelli
anno edizione: 2002
pagine: 222
Sulla popular music
Theodor W. Adorno
Libro
editore: Armando Editore
anno edizione: 2010
pagine: 128
Materiali per una bibliografia degli studi sulla storia del libro italiano
Marco Santoro
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2008
pagine: X-90
L'impulso impresso da anni alla realizzazione di banche dati, opac, ecc. ha certamente facilitato il lavoro dello studioso, tradizionalmente legittimato anche alla luce di un adeguato aggiornamento in merito agli studi di propria pertinenza di volta in volta posti a disposizione della comunità scientifica. Tuttavia, al di là delle non ingiustificate riserve sulla assoluta affidabilità delle fonti informatiche sia italiane che straniere, non è del tutto improprio sostenere che per certi versi le continue e vertiginose evoluzioni e moltiplicazioni degli strumenti di informazione non tradizionali possono talvolta complicare il reperimento mirato della documentazione maggiormente consona a specifiche esigenze, a causa di una eccessiva massificazione e acritica elargizione di informazioni. I presenti Materiali, pur ricchi di notizie debitamente controllate e uniformemente strutturate nella loro ortodossia descrittiva e pur attenti a garantire un adeguato tasso di aggiornamento in merito agli studi più recenti sulla "galassia Gutenberg", non intendono connotarsi quale 'repertorio bibliografico', ma appunto offrire, sulla base di una selezione soggettiva, della quale gli autori (Marco Santoro, Samanta Segatori, Valentina Sestini) si assumono in pieno la responsabilità, un panorama alquanto consistente delle molteplici e varie ricognizioni sulla complessa e affascinante realtà editoriale italiana quale si è andata evolvendo dalle origini fino ai nostri giorni.
Effetto Tenco. Genealogia della canzone d'autore
Marco Santoro
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 288
"Dal jazz delle cantine al rock 'n'roll degli sconclusionati festival giovanili, dalla scuola francese a quella genovese, fino alla "rivoluzione mancata" del beat italico... Tenco è stato il cantore dei lati più oscuri dei "favolosi" anni 60, di quel decennio spezzato ha incarnato le contraddizioni più laceranti ma anche i fermenti più creativi. Fino al gesto estremo che gli conferirà una statura tragica. Proiettando un'ombra su tutta la canzone d'autore e la musica alternativa". Con queste parole si apre la presentazione di Luigi Tenco su uno dei più popolari siti web musicali italiani. Diffusa è dunque la percezione di trovarsi davanti a una figura di svolta, per certi aspetti fondativa. È la vicenda al centro di questo libro, che mostra - in una vivida, originale rilettura - come il suicidio di un cantante durante una "banale" competizione di musica "leggera" si sia trasformato inaspettatamente, e anzi contro la volontà di molti, in un trauma collettivo capace di generare una significativa, duplice, innovazione: la definizione della canzone d'autore come nuovo genere musicale e la consacrazione del cantautore come identità culturale.

