Libri di Mariuccia Salvati
Solidarietà
Mariuccia Salvati
Libro: Libro in brossura
editore: Treccani
anno edizione: 2023
pagine: 176
La parola “solidarietà” si è affermata a fine Ottocento in ambito sociologico ma ha avuto in passato sviluppi importanti anche nel campo storico, religioso e filosofico-giuridico. I saggi raccolti in questo volume, attinenti al tema dei legami stretti ‒ nel corso degli ultimi due secoli ‒ tra l’Europa e la solidarietà evidenziano, appunto, i passi avanti compiuti, oltre che nel processo di integrazione economica, anche sul terreno giuridico-costituzionale. La convinzione sottesa è che l’Europa abbia via via riconosciuto se stessa alla prova dell’inclusione di fasce sempre più ampie di cittadini e che, a partire dalla seconda metà del Novecento, sia stato fondamentale il riconoscimento di un numero di diritti (umani e sociali) sempre maggiore. Oggi la solidarietà è considerata un valore sempre più necessario, non solo perché delinea un campo europeo ben definito, ma anche perché contiene in sé l’auspicio, in nome dell'ideale comune, di un futuro senza contrapposizioni e confini.
La Comune di Parigi
Mariuccia Salvati
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Asino
anno edizione: 2022
pagine: 104
A 150 anni dalla Comune di Parigi, l’evento più significativo per l’inizio della democrazia e del socialismo in Europa, si propongono alcuni documenti originali di quei due mesi che cambiarono per sempre il mondo. Dal 18 marzo al 28 maggio 1871 la popolazione di Parigi impose la proclamazione della Repubblica, la fine della guerra contro la Prussia e le prime riforme sociali. La Comune, che adottò a proprio simbolo la bandiera rossa, elesse la propria assemblea, eliminò l'esercito permanente e armò i cittadini, stabilì l'istruzione laica e gratuita, rese elettivi i magistrati, retribuì i funzionari pubblici con salari uguali a quelli degli operai e favorì le associazioni dei lavoratori. Fin dal suo principio la Comune diede grande importanza all'individualità: libertà d'espressione, di coscienza, di lavoro e d'intervento nelle decisioni comunali. Durante la sua breve esistenza si sperimentarono forme di governo autonomo come il consiglio elettivo, i club di organizzazione politica di base e i gruppi di attività politica delle donne. Fu un’esperienza politica ispirata dall’anarchismo e direttamente dalle opere di Karl Marx che morì il decennio successivo. Repressa duramente nella “settimana di sangue”, la Comune di Parigi divenne ispirazione per le successive insurrezioni popolari in tutto il mondo e per i processi rivoluzionari del Novecento.
Camillo Pellizzi. Un intellettuale nell'Europa del Novecento
Mariuccia Salvati
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 432
Camillo Pellizzi (1896-1979), dopo la Grande Guerra e l'università, aderì al fascismo, contribuendo alla sua definizione politico-teorica nella scia di Gentile. Trasferitosi per studio e lavoro in Inghilterra, fu tra i fondatori del Fascio londinese. Nel 1924 entrò come docente allo University College of London rimanendovi fino al 1939, anno in cui, rientrato in Italia, prese servizio come professore all'Università di Firenze. Nel 1941 accettò l'incarico di presidente dell'Istituto nazionale di cultura fascista che tenne fino all'inizio del '43. Dopo il 25 luglio, non avendo aderito alla Repubblica sociale italiana, visse in clandestinità fino alla Liberazione: seguirono anni di epurazione e di isolamento fino al 1950, quando ottenne la prima cattedra (a lungo unica) di Sociologia dell'università italiana. Intellettuale di spicco del fascismo, studioso del corporativismo, Pellizzi intercettò per tempo la rilevanza della disciplina sociologica; per la sua intensa attività di studioso, traduttore, saggista, poi fondatore e direttore della «Rassegna Italiana di Sociologia», rappresenta una figura di primo piano nello sviluppo delle scienze sociali nel nostro paese. Grazie alle fonti inglesi consultate, lo studio di Mariuccia Salvati ne restituisce il profilo intellettuale entro un contesto europeo finora parzialmente inedito.
Lasciare un segno nella vita. Danilo Montaldi e il Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 220
Danilo Montaldi (1929-1975), cremonese, è stato uno dei personaggi esemplari nell'Italia del dopoguerra, intellettuale e militante marxista, e attento come pochi alla realtà della classe operaia. I suoi interessi spaziarono dalla sociologia all'antropologia, dalla storia alla letteratura, all'arte, dalla politica al sindacato. Muovendosi nella Bassa padana a stretto contatto con una bella generazione di militanti, educatori, ricercatori, dedicò alla sua storia e alla sua cultura le bellissime "Autobiografie della leggera"; raccolse le esperienze di vita dei Militanti politici di base e studiò la storia del nostro comunismo, occupandosi più del destino della classe che di quello del partito. A Parigi – l'altro polo della sua esperienza – fu decisivo il dialogo e lo scambio con "Socialisme ou Barbarie" e i suoi esponenti come Morin, Castoriadis, Lefort. Importante anche il contatto con il gruppo della rivista «Esprit», come pure con il sindacalismo cattolico e “personalista”. Nelle lotte del '68-69 è stato un punto di riferimento per molti.
Alfredo Reichlin. Una vita
Mariuccia Salvati
Libro: Copertina morbida
editore: Treccani
anno edizione: 2020
pagine: 222
«Quando avviammo il lavoro che ha portato a questo volume non avevamo la pretesa di scrivere una compiuta biografia di Alfredo Reichlin. Volevamo più semplicemente rendere omaggio al contributo che egli ha dato alla storia, alla cultura e alla politica italiana, ripercorrendo i diversi capitoli della sua vita, dalla giovinezza nella Resistenza romana ai ruoli successivamente ricoperti nel Partito comunista e poi nel Partito democratico, sino ai suoi ultimi anni, ricchi di analisi e riflessioni fra le più acute e lungimiranti sul mondo in cui ci troviamo all'inizio del 21° secolo.» (dall'introduzione di Giuliano Amato)
Costituzione italiana: articolo 4
Mariuccia Salvati
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: XV-151
Perché leggere la Costituzione italiana? E perché viene così spesso evocata nei dibattiti politici e citata sulle pagine dei giornali, a volte senza neanche essere ben conosciuta? Che cosa hanno di speciale i dodici articoli con cui si apre? I principi e i diritti fondamentali che vi sono enunciati sono viva realtà? Nel settantesimo anniversario della sua nascita, una serie di brevi volumi illustra la straordinaria ricchezza di motivi e implicazioni racchiusa nei principi fondamentali della nostra Costituzione ricostruendone la genesi ideale, ripercorrendo le tensioni del dibattito costituente, interrogandosi sulla loro effettiva applicazione e attualità. Come mai il diritto al lavoro compare tra i principi fondamentali della nostra costituzione, mentre nelle altre Costituzioni europee è posto nella sezione dei rapporti economici? La risposta a questa domanda va cercata ricostruendo il dibattito e il ruolo delle diverse personalità dei protagonisti dell'Assemblea costituente, e analizzando le culture politiche che in essa hanno prevalso, sintesi delle battaglie per il diritto del lavoro che si sono combattute in Europa tra Settecento e Novecento. Di fronte alle difficoltà attuali appare quantomai utile conoscere la genesi di questo principio e il tentativo della sua attuazione nelle conquiste della giuslavoristica italiana in materia di diritti del cittadino-lavoratore.
Passaggi. Italiani dal fascismo alla Repubblica
Mariuccia Salvati
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2016
pagine: 209
Una storia degli italiani alle prese con la guerra, la caduta del fascismo e la divisione del paese, tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento. Il libro si concentra in particolare sui mutamenti del linguaggio pubblico (letterario, giornalistico, politico), che rivelano le difficoltà del passaggio da un uso massiccio della propaganda da parte degli intellettuali del ventennio — emblematico il caso di Longanesi - al ritorno alla realtà del 1944-46. La nascita della Repubblica, pur con le sue difficoltà a riportare giustizia in un territorio diviso da una guerra civile, segna il recupero di un linguaggio di verità, concretezza, realismo (morte, fame, suicidi), che si manifesta anche sui rinati quotidiani di informazione, attraverso la penna di grandi scrittori: Alvaro, Savinio, Bontempelli, De Ruggiero, Moravia, Brancati. È la guerra il grande motore del cambiamento di tutto il paese: per coloro che l’hanno subita e, soprattutto, per coloro che l'hanno "scelta" come passaggio necessario per il costituirsi di una nuova classe politica, democratica e antifascista.
Il Novecento. Interpretazioni e bilanci
Mariuccia Salvati
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2001
pagine: XV-137
Il secolo che si è appena concluso è oggetto di un vivace, a volte aspro, dibattito tra gli storici. La sua eredità è controversa, la memoria ancora divisa. Il volume di Mariuccia Salvati è un'agile guida alle idee, alle passioni e alle diverse interpretazioni del Novecento. Mariuccia Salvati insegna Storia contemporanea all'Università di Bologna.
La fondazione della Repubblica. Modelli e immaginario repubblicani in Emilia Romagna negli anni della Costituente
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1999
pagine: 672
Da Berlino a New York. Crisi della classe media e futuro della democrazia nelle scienze sociali degli anni Trenta
Mariuccia Salvati
Libro
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2000
pagine: 384
Dopo la vittoria del nazismo, molti scienziati sociali cacciati dalle università, si stabilirono negli Stati Uniti. La loro riflessione sulla natura della sconfitta e del consenso conseguito dal regime hitleriano si saldò, trovandosi nel cuore dell'Occidente capitalista, all'analisi della "classe media" e il destino della democrazia. Il volume ricostruisce questo importante dibattito e fornisce una antologia dei testi più significativi.